CasaPound manifesta alla raffineria di Sarroch, per i problemi ambientali e gli elevati costi del carburante.
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Nella notte, alcuni militanti di CasaPound Sardegna hanno affisso nella raffineria di Sarroch, uno striscione con scritto “Il vostro oro nero ci impoverisce e ci ammala“, contro l’elevato numero di malattie e i nuovi rincari previsti per l’estate prossima.
«La situazione della raffineria è da anni sotto osservazione della sanità regionale causa l’elevata percentuale, circa il 30 per cento in più, delle patologie tumorali e leucemiche rispetto al resto dell’Isola, – afferma il responsabile regionale Fabio Corrias – esempio lampante del grande business creatosi attorno al prezzo del greggio che, da una parte ha dato lavoro a molti corregionali, ma dall’altra leva salute e denaro.»
«Senza dubbio era da attuare un adeguato controllo chilometrico della distanza in linea d’aria tra la raffineria ed il centro abitato, visto che rumori, odori e gas sono rilevabili da qualsiasi zona di Sarroch – aggiunge Fabio Corrias – che ospita da sempre la raffineria e si vede penalizzato non solo in termini di salute, ma anche in quelli economici, in quanto i prezzi del carburante alla pompa sono i più alti tra quelli regionali.»
«Ancora oggi, il percorso del carburante dalla raffinazione alla pompa, passa per depositi fiscali nazionali aumentando il costo delle accise per il trasporto e snobbando a sua volta quelle sulla produzione – conclude il responsabile regionale di CasaPound – che darebbero a favore dei cittadini sardi agevolazioni fiscali per l’abbattimento del costo dei carburanti e dei combustibili, come previsto dallo Statuto della Sardegna, nonché norma di forza costituzionale, che alla regione spetti una compartecipazione sull’imposta di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati, percetta nel territorio sardo nella misura dei 9/10.»
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