E’ durissima la reazione dell’Amministratore Unico di Abbanoa alla mozione sulle gravi criticità del servizio idrico integrato presentata in Consiglio regionale.
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E’ durissima la reazione dell’Amministratore Unico di Abbanoa alla mozione sulle gravi criticità del servizio idrico integrato presentata oggi in Consiglio regionale da Alessandra Zedda (Forza Italia) e sottoscritta da tutti i gruppi di minoranza e da alcuni consiglieri di maggioranza.
«Siamo in presenza di dichiarazioni gravi che niente hanno a che vedere con la naturale polemica politica che ogni Opposizione fa al proprio Governo regionale – ha detto Alessandro Ramazzotti -. Si dà un’immagine distorta di Abbanoa estranea alla realtà, con affermazioni false e calunniose di cui ci riserviamo di valutare il profilo di legittimità a tutela del buon nome dell’azienda.»
I partiti di opposizione firmatari della mozione illustrata in Consiglio Regionale – si legge nella nota di Abbanoa – descrivono la situazione difficile della società prima del 2012, dimenticando che quando loro erano in maggioranza elaboravano e discutevano la possibilità di privatizzare il servizio idrico integrato dopo aver fatto di tutto per minare la stabilità economica del Gestore. In quel quadro e in quella prospettiva di svendita della prima società industriale della Sardegna, la politica ha generato colposamente ritardi e omissioni di atti obbligatori come ad esempio la capitalizzazione di prima dotazione della società costituita nel 2006 e mai capitalizzata; la revisione del Piano d’ambito redatto nel 2002 e mai revisionato; la revisione tariffaria prevista nel 2006 e mai attuata. Tutti fatti gravissimi che avevano determinato un grave stato di crisi del servizio. Le omissioni dal 2009 al 2012, precedute sin dal 2002 dalle omissioni del Piano d’Ambito del Commissario Governativo per l’emergenza idrica Pili, hanno determinato il ricorso alla regolazione tariffaria dei cosiddetti conguagli partite pregresse, disposti da norma nazionale e correttamente applicati da EGAS nel 2013.
Quel periodo di mancati atti di regolazione e quel disegno di svendita della società culminato in ipotesi di cessione ai privati, è stato cancellato grazie al lavoro dei Comuni, della Regione, degli operatori di Abbanoa e delle organizzazioni sindacali.
Oggi i numeri Abbanoa sono questi:
• Fatturato 2017: 315 milioni di euro
• Incassi 2017: 330 milioni di euro
• Letture certificate: da ZERO nel 2006 a 2.051.476 Nel 2016
• Fatture a saldo: da ZERO nel 2006 a 2.243.460 nel 2016
• Margine operativo lordo: da una perdita di 66,5 milioni di euro nel 2002 a un attivo di 87 milioni di euro del 2016
• Utile di esercizio 2016: € 8.619.840
• Debito verso banche: da 106,63 milioni di euro nel 2012 a 69,04 milioni nel 2016
• Debito verso fornitori: da 283,77 milioni di euro nel 2012 a 145,87 milioni nel 2016.
«Questa è Abbanoa, un’azienda che investe (200 milioni solo negli ultimi mesi), che ha un buon rapporto con i fornitori, regolarmente pagati, e con il sistema creditizio, tanto è vero che è oggetto di interesse anche della Finanza internazionale per prestiti collegati agli investimenti. Abbanoa è anche la prima impresa della Sardegna per occupazione, con bilanci in attivo certificati da autorevoli società di revisione contabile. Svolge un servizio diffuso e capillare in tutta la Sardegna – aggiunge l’Amministratore Unico di Abbanoa – prendendosi cura di reti e impianti spesso sgangherati e obsoleti ereditati dalle gestioni precedenti, ed è un presidio fondamentale a tutela della qualità del servizio e dell’ambiente, con costi assolutamente efficienti.»
«Voglio ricordare che per una famiglia di quattro persone che ha un costo della bolletta elettrica di 534 euro, il costo del servizio idrico (acqua potabile, fogna e depurazione) è di 280 euro l’anno. La novità è che le bollette le devono pagare tutti, anche quelli che in passato, per distrazione o per amicizia con qualcuno, si ritenevano esentati. Abbanoa – conclude Alessandro Ramazzotti – aiuta la Sardegna perché applica regole uguali per tutti nelle assunzioni, negli appalti, negli incarichi professionali e negli acquisti, superando vecchie logiche locali, dettate da particolarismi e interessi elettorali, che hanno caratterizzato altre stagioni e che trovano strascichi anche nella polemica di oggi.»
Abbanoa, infine, invita i firmatari ad attenersi, nelle loro dichiarazioni, non alle boutade da propaganda pre elettorale, ma ai dati certificati dai periti, dalla società di auditing KPMG, dalla società internazionale di revisione BDO, dagli organi di controllo compresi i periti della Procura di Cagliari. La tutela degli interessi societari e del patrimonio pubblico impone infatti a tutti, in particolare a chi rappresenta le Istituzioni regionali, comportamenti adeguati.
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