Gianluigi Rubiu (Udc): «Un maggiore controllo sui litorali del Sulcis Iglesiente, per scongiurare la distruzione delle attrezzature degli operatori locali».
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Un maggiore controllo sui litorali del Sulcis Iglesiente, per scongiurare la distruzione delle attrezzature degli operatori locali. A sollecitare un intervento urgente, con una mozione, è il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu.
«Sono tante le Regioni che hanno già adottato delle misure urgenti per proteggere la fauna ittica. Si pensi al posizionamento in mare di “scogli tripodi” entro le tre miglia dalla costa. Perché la Sardegna non difende allo stesso modo il suo mare e l’economia della filiera ittica? – si interroga Gianluigi Rubiu -. Nelle ultime settimane si sono registrati danni alle nasse sul litorale di Porto Pino e del Golfo di Palmas.»
Un ulteriore colpo per i pescatori del territorio, che si devono difendere dall’assalto di alcuni pescherecci che utilizzano le reti a strascico sotto costa. «La filiera ittica è in crisi e la pesca a strascico irregolare non aiuta – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Gli operatori di Sant’Anna Arresi e del Sulcis Iglesiente lamentano la distruzione delle attrezzature (in particolare nasse e gabbie) oltre ad un danno ambientale incalcolabile prodotto dalla devastazione del fondale. E’ opportuno che si consenta ai pescatori del Sulcis Iglesiente la possibilità di accedere ai finanziamenti pubblici per l’ammodernamento degli armamentari per l’attività ittica. Senza poi dimenticare l’eventualità di perimetrare un’area marina protetta, da concertare tra associazioni di categoria, pescatori ed enti locali, in grado di tutelare e salvaguardare l’universo ittico della provincia. Non basta. Si auspica l’incremento dei controlli da parte della Capitaneria di Sant’Antioco – conclude Gianluigi Rubiu – per bloccare i pescherecci illegali che praticano l’attività con le reti a strascico a poche miglia dalla costa.»
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