Grazie alle nuove regole approvate oggi, l’UE saprà meglio tutelarsi contro le importazioni ingiustamente a buon mercato e combattere il dumping ambientale e sociale.
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Grazie ad un accordo informale del dicembre 2017, approvato oggi dal Parlamento europeo in via definitiva, sarà possibile introdurre dazi doganali più elevati sulle importazioni oggetto di dumping o di sovvenzioni statali, allo scopo di proteggere meglio i posti di lavoro e le imprese dell’UE.
Le misure concordate hanno lo scopo di difendere gli interessi europei contro le pratiche commerciali sleali di Paesi non-UE con un’economia di mercato, e completano la struttura della difesa commerciale europea insieme alle regole antidumping recentemente approvate che si concentrano su Paesi non UE che interferiscono pesantemente nell’economia.
Punti salienti della normativa.
- l’UE sarà in grado di fissare dazi più elevati sulle importazioni oggetto di dumping e sovvenzionate;
- la durata delle indagini sui casi antidumping sarà ridotta significativamente;
- i costi per l’industria dell’UE derivanti da accordi internazionali in materia di lavoro e ambiente si rifletteranno nel calcolo dei dazi;
- un help desk per le PMI si occuperà di reclami e procedimenti investigativi;
- i sindacati saranno coinvolti nelle indagini e valuteranno i dazi da imporre;
- tutti i prodotti che arrivano nell’UE saranno strettamente monitorati dal momento in cui un’inchiesta viene notificata fino al suo effettivo inizio e registrata;
- le piattaforme continentali e le zone economiche esclusive (le zone marittime, principalmente utilizzate per la produzione di energia) saranno anch’esse coperte dalle regole, per colmare le lacune.
La nuova legge entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE, prevista per la prima metà di giugno 2018.
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