Il Parlamento europeo stamane ha approvato con 439 voti favorevoli, 157 contrari e 80 astensioni, la prima relazione annuale sullo stato di Schengen.
[bing_translator]
Il Parlamento europeo stamane ha approvato con 439 voti favorevoli, 157 contrari e 80 astensioni, la prima relazione annuale sullo stato di Schengen, l’accordo tra 26 Stati membri che abolisce il controllo dei passaporti alle frontiere ed affronta le principali carenze nell’attuazione delle norme di Schengen.
I deputati condannano il continuo ripristino dei controlli alle frontiere interne causate dell’inadeguatezza dell’attuale sistema comune europeo di asilo e dalla mancanza di volontà politica, solidarietà e ripartizione delle responsabilità.
La maggior parte di questi controlli non sono né necessari, né proporzionati e sono dunque illegittimi, dice il testo approvato.
Attualmente sono sei i Paesi dell’area Schengen che applicano controlli alle frontiere: Francia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia.
I deputati condannano inoltre qualsiasi costruzione di barriere fisiche, comprese recinzioni, tra gli Stati membri.
Misure da adottare per ripristinare la fiducia in Schengen.
• Una risposta efficace dell’Unione alle operazioni di ricerca e salvataggio in mare per salvare vite umane
• Garantire da parte della autorità nazionali delle procedure di rimpatrio rapide ed efficaci, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali
• Eseguire una decisione di rimpatrio presa da un altro Stato membro, piuttosto che rinviare un immigrato irregolare nel primo Stato membro che l’ha emessa
• Garantire infrastrutture, alloggi e condizioni di vita adeguati per tutti i richiedenti asilo, specialmente per minori non accompagnati e famiglie con minori, così come donne in situazioni vulnerabili
• Riformare il sistema d’informazione Schengen (SIS) sulle seguenti questioni: protezione dei minori a rischio o scomparsi, scambio immediato di informazioni sul terrorismo e sulle decisioni di rimpatrio.
I deputati ribadiscono che Bulgaria e Romania sono pronte ad aderire all’area Schengen e invitano il Consiglio ad approvarne l’ingresso.
I deputati sottolineano inoltre che negli ultimi anni l’Ue ha adottato misure per rinforzare lo spazio Schengen, come l’istituzione dell’Agenzia europea delle frontiere e della guardia costiera, controlli sistematici alle frontiere esterne in ingresso e in uscita per cittadini non UE e un nuovo sistema di registrazione degli ingressi e delle uscite.
A seguito di una valutazione, i deputati sono preoccupati per l’uso provvisorio del sistema SIS da parte del Regno Unito, in particolare nel contesto di future relazioni in quanto Paese terzo.
NO COMMENTS