L’associazione Smilo a Porto San Paolo con l’Area marina protetta per analizzare le potenzialità dell’isola di Tavolara.
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Ridurre la percentuale di produzione energetica non rinnovabile, migliorare la gestione della risorsa idrica, facilitare il processo di smaltimento dei rifiuti, continuare a favorire la biodiversità: sono le quattro azioni da attuare per raggiungere l’obiettivo “Tavolara impatto zero”. L’ente gestore dell’Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo oggi ha incontrato i responsabili dell’associazione Smilo, che all’interno del progetto internazionale Isos – Isole Sostenibili, si propone di creare un marchio riconosciuto a livello internazionale denominato “Isola a impatto zero”. Tavolara è il sito pilota dove saranno testate le procedure di certificazione. Durante la riunione che si è svolta oggi alla “Casa delle farfalle di mare”, a Porto San Paolo, sono stati individuati i punti di forze e le criticità dell’isola, divisi secondo quattro categorie: la gestione della risorsa idrica, la produzione e il consumo di energia, lo smaltimento dei rifiuti e la tutela della biodiversità. «Il tavolo tecnico di oggi con l’associazione Smilo ed i loro consulenti esterni – ha spiegato il direttore del Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, Augusto Navone – è stato necessario per individuare i punti deboli di Tavolara e per stabilire le attività prioritarie che saranno fatte per raggiungere l’impatto zero nel più breve tempo possibile».
Allo stato attuale, la gestione della risorsa idrica presenta alcuni punti di forza: la presenza di acqua nell’isola, il funzionamento di un sistema di depurazione e la raccolta di acqua piovana. Sono state individuate anche le criticità: al momento non si conosce la quantità esatta della risorsa idrica che viene consumata quotidianamente a Tavolara e, in determinati momenti, nell’acqua si avverte una eccessiva salinità. L’Area marina, nella riunione di oggi, si è impegnata a istituire prossimamente un controllo di qualità dell’acqua destinata all’uso domestico e ad attuare una ricognizione della risorsa idrica presente nei pozzi.
Per quanto riguarda la produzione e il consumo di energia, l’isola è stata oggetto di un intervento di miglioramento notevole negli ultimi tre anni. Fino ad allora, infatti, l’unico modo per ottenere energia era utilizzare dei generatori a gasolio. Per ridurre l’impatto energetico, l’Amp ha installato un impianto fotovoltaico che produce il 75 per cento del totale del fabbisogno energetico. La parte restante viene prodotta attraverso i generatori. «Implementeremo la produzione di energia rinnovabile attraverso l’attivazione di due microimpianti eolici. In questo modo ridurremo ulteriormente l’uso dei generatori a gasolio» ha spiegato Augusto Navone. Aumentare la produzione energetica è necessario anche perché nei giorni di massima pressione antropica, la rete talvolta non riesce a soddisfare il fabbisogno richiesto.
A Tavolara si fa la differenziata e, in merito alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti, in questi anni è stato fatto un lavoro di sensibilizzazione rivolta a tutti i fruitori dell’Area marina. Tuttavia il sistema di smaltimento è farraginoso: ogni giorno gli abitanti dell’isola portano i rifiuti a Cala Finanza e li consegnano agli operatori della Multiservice, la società che gestisce i rifiuti nel territorio del comune di Loiri Porto San Paolo. La consegna deve essere fatta in orari prestabiliti. Per migliorare la procedura, l’ente gestore dell’Amp intende costruire una isola ecologica a Cala Finanza, in modo che i rifiuti provenienti da Tavolara possano essere conferiti in qualsiasi orario.
I punti critici sono tanti e tutti di natura giuridico-amministrativa: «La legge italiana che norma le aree marine protette è obsoleta e non definisce al meglio alcuni importanti aspetti che riguardano la costituzione e la gestione delle riserve – ha detto Augusto Navone – inoltre ci troviamo di fronte a dei problemi causati dalla mancanza di coordinamento tra le regolamentazioni nazionali e quelle internazionali». I punti di forza: la presenza di specie rare ed endemiche; i programmi di educazione e sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente; le numerose azioni a favore della protezione delle specie.
La giornata odierna è quindi servita per mettere a punto il piano d’azione che servirà per realizzare il progetto “Tavolara impatto zero”. Domani, giovedì e venerdì, l’Area marina sarà coinvolta in altre iniziative, sempre legate alla sostenibilità ambientale su Tavolara. Il programma prevede, per domani, il primo laboratorio “zero impatto” del progetto Isos Isole Sostenibili. A Tavolara, con inizio alle 9.30, l’ente gestore dell’area illustrerà ai partner dell’iniziativa tutte le strategie messe in atto in questi anni per ottenere la massima sostenibilità ambientale. Sempre a Tavolara, per tutto il giorno, l’equipaggio del Patriar’ch raccoglierà i rifiuti nelle spiagge Tramontana e Spalmatore.
Giovedì 24 maggio, secondo appuntamento con i laboratori di Isos. A partire dalle 9.30 e per tutto il giorno, nella sede dell’Amp di Tavolara, la “Casa delle farfalle di mare” a Porto San Paolo, i partner del progetto si confronteranno sulla politica di gestione della risorsa idrica. Contestualmente a Olbia, alle 9.00, un gruppo di alunni del liceo classico Gramsci incontrerà i membri del Patriar’ch per avviare un gemellaggio all’insegna della protezione dell’ambiente.
Venerdì 25 maggio, giornata conclusiva dell’evento, si svolgerà una escursione sull’isola di Molara con tutti i protagonisti delle iniziative della settimana dedicata alla sostenibilità.
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