19 November, 2024
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Al fine di semplificare le comunicazioni e gli adempimenti connessi al Contributo Ambientale di soggiorno, l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco si è dotata di un software che permetterà alle strutture ricettive di avere gratuitamente a disposizione un servizio online. A tal proposito, allo scopo di illustrarne le caratteristiche e le potenzialità, il 31 maggio 2018, alle 15.00, presso sala consiliare del Comune, si terrà una giornata formativa nella quale i tecnici presenteranno il programma gestionale. Si invitano tutti gli operatori delle strutture ricettive esistenti sul territorio del comune di Sant’Antioco, nonché coloro che affittano, anche in forma non imprenditoriale, immobili ad uso abitativo per periodi inferiori a 30 giorni (locazioni brevi), a partecipare all’incontro.   

Il software consentirà di agevolare le strutture nell’esecuzione di tutta una serie di operazioni, tra le quali: pianificare le prenotazioni; fare il check-in e check-out e registrare gli ospiti; generare i file di trasmissione alla questura e all’Osservatorio turistico. Tra le altre funzionalità, il software consente di trasmettere in automatico la dichiarazione e compilare l’eventuale bollettino postale (se si è optato per questo tipo di pagamento) nell’ottica di migliorare l’interazione tra gli operatori turistici ed il Servizio Tributi Comunale.

 

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha deciso di investire 300mila euro per il rifacimento del manto stradale in alcune arterie cittadine. Da diversi anni il Comune, utilizzando fondi propri di bilancio, ha avviato un programma di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del mando stradale per ripristinare le condizioni minime di sicurezza per veicoli e cittadinanza. Con questo ulteriore investimento, frutto della cessione di spazi finanziari da parte della Regione nel febbraio scorso, si riesce a intervenire in ben 19 strade, alcune delle quali in condizioni di usura tali da pregiudicare la sicurezza dei cittadini. 

«Si tratta di opere necessarie e urgenti – commenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – la pavimentazione esistente nelle strade oggetto di intervento, infatti, si presenta in uno stato di conservazione precario, sia per la presenza di avvallamenti diffusi dovuti a lavori sui sottoservizi esistenti con ripristini non sempre realizzati a regola d’arte, sia per il normale disfacimento del tappeto ormai deteriorato a causa della costante azione esercitata dai veicoli e dall’acqua.»

Gli uffici hanno avviato le procedure per l’affidamento dei lavori. «Le strade su cui necessitano opere di ripristino e adeguamento del manto sono evidentemente in misura maggiore rispetto a quelle interessate da questi ultimi lavori – afferma con soddisfazione il sindaco Ignazio Locci – ma siamo convinti che questo “lotto” di opere risolva una serie di criticità di vecchia data. Per questo proseguiremo nel piano di recupero avviato negli anni scorsi, al fine di rendere sempre più sicuro il tessuto stradale di Sant’Antioco».

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Per il terzo anno consecutivo Cagliari sarà protagonista il 2 giugno della tappa italiana del circuito mondiale World Cup di Triathlon – ITU Triathlon World Cup – su distanza sprint (settecentocinquanta metri di nuoto, venti chilometri di bici e cinque chilometri di corsa).
«Siamo felici di poter ospitare un evento sportivo di carattere internazionale che è grande occasione per la promozione turistica del territorio, per la visibilità di Cagliari e dell’intera Isola» ha commentato il sindaco Massimo Zedda alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa che si è svolta nella sede dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna.
Alla manifestazione agonistica parteciperanno centoquindici atleti provenienti da trentaquattro diversi Paesi di tutti e cinque5 i continenti. Sessantacinque uomini e cinquanta donne si sfideranno su percorsi di gara impegnativi: si parte con la prova di nuoto da un pontile galleggiante ancorato al Molo Ichnusa per completare un percorso che prevede un singolo giro da settecentocinquanta metri. La frazione ciclistica si svolgerà invece lungo un contesto suggestivo che porterà gli atleti nel cuore del centro storico cagliaritano e prevede la percorrenza in sequenza di cinque giri uguali da 3,8 km. La gara terminerà con una sezione podistica articolata lungo un anello di 2,5 km da ripetere due volte in parte sullo stesso percorso ciclistico.
Un connubio tra bellezze paesaggistiche e attività sportive all’aria aperta che «assicura uno spettacolo unico» ha detto l’assessore allo Sport Yuri Marcialis «Cagliari continua infatti a dimostrare di essere una città sportiva e di aver meritato il titolo di miglior Città Europea dello Sport nel 2017». Uno degli obiettivi dell’assessore Yuri Marcialis è la possibilità di ospitare in futuro una tappa delle World Series ma intanto il rappresentante dell’amministrazione comunale è felice per poter vedere all’opera gli stessi atleti che potrebbero giocarsi una chance alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020.
Grande orgoglio quindi per il capoluogo e per tutta l’Isola che si è vista confermare come destinazione sportiva per le gare di Triathlon per la terza volta consecutiva grazie alle caratteristiche di conformazione ambientale del territorio che permettono di creare percorsi di gara, soprattutto, per quanto riguarda il ciclismo, altamente sfidanti e selettivi: lo spettacolo sarà dunque garantito.
La partenza è prevista sabato 2 giugno alle 12,30 dal Molo Ichnusa con la gara femminile, cui seguirà poi, alle 14,30, la partenza del girone maschile.
Presenti alla conferenza stampa anche Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, Massimo Deiana, Commissario Autorità Portuale di Cagliari, Mirco Marchini, capitano di Vascello Marina Militare di Cagliari, Luigi Bianchi, presidente Federazione Italiana Triathlon e Sandro Salerno, general manager ITU World Cup Cagliari.

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La Giunta regionale ha stanziato 4 milioni 62mila euro di risorse per i 15 bandi dedicati al cinema sardo per il 2018 (deliberazione 24/9 del 14 maggio 2018, che approva il programma di spesa). «Sono 15 i bandi previsti per lo sviluppo del cinema in Sardegna per il 2018 – ha detto l’assessore della Cultura Giuseppe Dessena – siamo particolarmente soddisfatti del lavoro svolto perché, quest’anno, oltre alle importanti risorse stanziate, siamo riusciti a pubblicare i bandi con quasi due mesi di anticipo rispetto agli anni precedenti. Questo consentirà di garantire tempi idonei per la valutazione dei progetti alla Commissione tecnico-artistica e di individuare inoltre in tempi più celeri i beneficiari».

Sei bandi, con scadenza 2 luglio 2018, sono rivolti alle imprese cinematografiche per la produzione di lungometraggi, cortometraggi, per lo sviluppo di sceneggiature e per la distribuzione. L’importo complessivo per i sei interventi è di 2 milioni 240mila euro.

Altri sei, che hanno scadenza 25 giugno 2018, sono destinati alle associazioni del settore, a Enti pubblici e Università per la promozione della cultura cinematografica e quindi per l’organizzazione di Festival, Rassegne, Premi e per la ricerca e la sperimentazione nel campo dell’audiovisivo. L’importo complessivo è di 850mila euro.

Entro il prossimo mese, saranno pubblicati i bandi per la concessione di borse di studio per la frequenza ai corsi di cinema e quelli rivolti a Scuole e Università, per la didattica del cinema.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ha dato mandato all’area legale della Regione Sardegna affinché si valutino gli estremi per impugnare in via giudiziaria il decreto legislativo 52, dell’11 maggio 2018, che prevede il riconoscimento degli enti selezionatori di livello nazionale a cui è attribuita la gestione dei programmi genetici, dei libri genealogici e dei registri anagrafici delle razze animali autoctone. Tale provvedimento supera la precedente organizzazione che attribuiva le competenze alle Associazioni provinciali degli allevatori (Apa) che, negli ultimi 30 anni in Sardegna, hanno garantito un progressivo miglioramento della genetica degli allevamenti, in particolare per quelli della razza ovina sarda.
La nuova organizzazione potrebbe mettere a rischio il sistema di gestione del patrimonio genetico animale della Sardegna, oltreché una dispersione di competenze professionali che hanno impiegato decenni per essere create nelle strutture regionali e affianco delle aziende zootecniche dell’Isola. 

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Saranno pubblicate sui quotidiani, i prossimi 5 e 8 giugno, le “chiamate” per le manifestazioni di interesse relative ai progetti di riconversione e riqualificazione industriale a Porto Torres e Portovesme promosse dal ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), la Regione Sardegna e Invitalia. Per presentare le opportunità offerte dagli strumenti legislativi in materia e informare i soggetti interessati sui dettagli delle “Call”, l’assessorato regionale dell’Industria ed Invitalia hanno organizzato due eventi. Il primo si svolgerà mercoledì 30 maggio, alle 15.00, alla Camera di Commercio di Sassari. Il secondo, invece, si svolgerà giovedì 31 maggio, alle 11.00, alla Sotacarbo, nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia.
All’incontro di Sassari parteciperanno l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, il referente della Regione Sardegna per la definizione e l’attuazione dei Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale, Roberto Saba, il responsabile sviluppo e Crm di Invitalia, Corrado Diotallevi, insieme ai referenti di Invitalia per le due aree di crisi. A Carbonia sarà presente anche il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.
Il futuro delle due aree industriali è strettamente legato all’esito delle “chiamate”. Le imprese interessate potranno manifestare a Invitalia la loro intenzione a presentare progetti che avranno la possibilità di usufruire di contributi a fondo perduto e mutui agevolati previsti dalla legge 181/89 sulle Aree di crisi industriale complessa. L’obiettivo degli inviti, destinati a soggetti italiani ed esteri, è rilevare i fabbisogni di investimento delle imprese e, quindi, definire la gamma degli strumenti agevolativi da attivare e mettere a disposizione delle stesse imprese per promuovere programmi di investimento per la produzione di beni e servizi, programmi di investimento per la tutela ambientale, progetti di innovazione dei processi e della organizzazione, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

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La società Yama Arashi Dojo Club di Carbonia guidata dal maestro Amos Muscheri ha partecipato, unica delegazione sarda, ai campionati Italiani di Ju Jitsu 2018. La manifestazione, anche quest’anno è intitolata alla Coppa Zen, per festeggiare la sua 40ª edizione che si è svolta in una location d’eccezione, la fiera internazionale degli sport acrobatici Sport Games di Carrara.

Le cgare organizzate dalla World Ju Jitsu Kobudo Security Association guidata dal Soke Maurizio Silvestri, hanno visto confrontarsi oltre 500 alteti per più di 1.000 incontri. I Jutsuka della squadra mineraria erano sei ed hanno conquistato ben 9 titoli italiani.

Federico Pusceddu

Campione Italiano specialità Lotta a terra categoria Senior over

Campione Italiano specialità Submission categoria Senior over

Argento specialità enbu categoria marroni/nere

Argento specialità kata con armi categorie marroni/nere

Bronzo specialità kata mano nuda categorie marroni/nere

Bronzo specialità difesa personale

Bronzo specialità Kick Jitsu categorie Senior over

Michela Casu

Campione Italiano specialità Kata con Armi seconda fascia

Campione Italiano specialità demo team seconda fascia

Argento specialità enbu seconda fascia

Argento specialità enbu terza fascia

Bronzo kata mano nuda seconda fascia Zulli Eleonora

Campione Italiano specialità demo team prima fascia

Campione Italiano specialità demo team seconda fascia

Argento specialità enbu prima fascia A

rgento specialità enbu seconda fascia

Bronzo specialità kata prima fascia

Danilo Tusacciu

Campione Italiano specialità Kick Jitsu senior over al termine di un difficile combattimento finito con un leggero infortunio dell’atleta sardo

Campione Italiano specialità demo team prima fascia

Argento specialità lotta a terra categoria senior over

Argento specialità enbu prima fascia

Erano presenti anche due piccole atlete: Giorgia Muscheri, 11 anni, ha conquistato il titolo italiano nella specialità lotta a terra 10/11 anni 45 kg ed un argento nella specialità Kick Jitsu 10/11 anni 45 kg; Anna Laura Muscheri, 9 anni, argento nella specialità lotta a terra 8/9 anni 35 kg e bronzo nel kata bambini prima fascia.

I risultati ottenuti in questa trasferta ha soddisfatto pienamente le aspettative del Club, nella manifestazione nazionale più importante che giunge a conclusione di un anno ricco di successi e soddisfazioni per il sodalizio minerario.

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Grande pubblico per la seconda edizione della Tattoo Mine Convention, svoltasi alla Grande Miniera di Serbariu lo scorso weekend. Circa 3.000 persone, perlopiù giovani, tra sabato e domenica hanno preso parte alla full immersion sul mondo del tatuaggio, organizzata da Eugenia Corpino e Luigi Lorrai, con il patrocinio del comune di Carbonia. Numeri superiori rispetto alla prima edizione – svoltasi il 9 luglio 2017 – quando all’evento parteciparono 2.000 persone. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda, che ha creduto fortemente in quest’evento fin dallo scorso anno: «La Tattoo Mine Convention non ha tradito le aspettative, confermando che il mercato del tatuaggio è in forte crescita in tutta la Sardegna. Sono, soprattutto, i giovani ad essere appassionati a questa forma di espressione artistica».

Circa 30 tatuatori provenienti da tutta la Sardegna hanno eseguito, a ritmo di musica, disegni con ago ed inchiostro, realizzando delle vere e proprie opere d’arte su pelle. Disegni che hanno riscosso l’apprezzamento delle persone partecipanti, pronte a immortalare sul proprio corpo un momento importante della loro vita.

La manifestazione, impreziosita dalla presenza di live show e spettacoli, ha raggiunto il suo culmine domenica sera con il concerto del noto rapper underground Noyz Narcos.

 

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Sabato 2 e domenica 3 giugno Santadi partecipa per il secondo anno a Monumenti Aperti e apre 8 monumenti del suo patrimonio artistico, archeologico e naturalistico. Monumenti Aperti, coordinata da Imago Mundi Onlus, si è aggiudicata recentemente un prestigioso riconoscimento: il Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale – Europa Nostra awards 2018, che verrà consegnato il prossimo 22 giugno a Berlino.

Inoltre, per questa sua XXII edizione, ha ricevuto la medaglia del presidente della Repubblica, che si affianca al patrocinio della Presidenza del Senato, della Camera dei Deputati, del MIBACT, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, del Consiglio Regionale e della Presidenza della Giunta.

 Sono 8 i monumenti di Santadi che, grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e all’entusiasmo dei volontari sono visitabili nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 giugno. Nello stesso fine settimana Monumenti Aperti in Sardegna si svolge anche a Buggerru, Cossoine, Dolianova, Iglesias, Sant’Anna Arresi, Semestene, Seneghe, Settimo San Pietro e Torralba.

Il sindaco Elio Sundas rinnova con entusiasmo e convinzione anche per il 2018 l’adesione alla manifestazione Monumenti Aperti, visto il grande successo registrato con l’edizione 2017. Condividiamo in pieno la filosofia dell’evento poiché consente il coinvolgimento delle scuole e dei ragazzi che saranno i protagonisti dell’evento, accompagnando i visitatori tra le bellezze del nostro territorio. Ciò consente ai nostri giovani concittadini di approfondire la conoscenza del territorio santadese e di sentirlo proprio. Un concetto che mi piace sottolineare è che così operando si sviluppa e si diffonde maggiormente quella consapevolezza tra i cittadini, che è alla base di una crescita culturale e sociale di cui c’è estremo bisogno.

Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nel cui calendario Monumenti Aperti è inserita, la decisione di scegliere come tema Cultura – Patrimonio Comune è motivata dal considerare il nostro patrimonio artistico come memoria, e come valorizzazione della diversità. Per questo, si è deciso di segnalare, per ogni comune un sito che sia testimonianza del nostro passato, ma con uno sguardo proiettato verso il futuro. In linea con questo tema, si è deciso di segnalare per Santadi il Museo civico Archeologico. Il territorio di Santadi fu sempre agevolato ad ospitare insediamenti umani. Trattandosi di una zona fertile, pianeggiante e ricca di acqua è stato un habitat ideale per l’uomo sin dalla preistoria. L’essere difeso dai monti, ma non lontano dal mare lo ha reso anche un centro adatto agli scambi commerciali. Il Museo Archeologico di Santadi racconta la storia delle civiltà che hanno abitato il basso Sulcis e di uomini capaci di produrre oggetti con grande perizia sin dal Neolitico. L’esposizione segue un criterio cronologico e tra i reperti più significativi troviamo le ceramiche e l’industria litica della cultura di Ozieri, i pugnali in rame e bronzo di Montessu, i vasi del deposito votivo di Su Benatzu e i corredi funerari della necropoli punica di Pani Loriga. Un percorso che mette in luce l’evoluzione della civiltà sarda all’interno dei popoli del Mediterraneo.

Sono 2 le novità: la chiesa di Santa Maria di Monte Fracca, sita in Barrua, una chiesetta campestre cui è legata una leggenda, secondo la quale la Vergine Maria sarebbe apparsa ad un cacciatore, nell’anno 1724, ed in seguito all’apparizione e al rinvenimento della statua lignea della Santa, da parte del medesimo cacciatore, gli abitanti di Barrua avrebbero edificato la Chiesetta; e la foresta di Pantaleo: che vanta la più estesa lecceta del mondo, ma importanti anche le testimonianze archeologiche fra queste, il complesso termale di epoca romana di Is Figueras e i piccoli spiazzi circolari realizzati in diversi punti della foresta dai carbonai, per la preparazione delle carbonaie.

Questi poi gli altri monumenti aperti: il Museo Civico Archeologico di Santadi; Pani Loriga una vasta collina ricoperta di olivastri secolari che racconta cinquemila anni di storia, dalla necropoli neolitica a domus de janas al nuraghe Diana, le oltre 150 sepolture fenicie indagate, la fase punica, con la necropoli ipogeica, ma soprattutto l’architettura urbana, dove l’assenza di sovrapposizioni edilizie ha conservato in condizioni eccezionali le strutture murarie di una città che dominava l’entroterra e il mare; il Museo Etnografico “Sa Domu Antiga” che è ospitato in un edificio degli inizi del Novecento e rispecchia per caratteristiche tipologiche e strutturali la casa contadina tradizionale del Basso Sulcis, composta da uno stabile per uso abitativo e un cortile retrostante col tipico pozzo e due loggiati; i reperti sono inseriti secondo un’attribuzione funzionale a restituire lo spaccato di vita di cui sono testimonianza; la Tomba dei giganti di Barrancu Mannu, nota anche come Sa fraigada; Sa Domu ‘e Paxi, frutto di un recupero di immobile storico di due ex edifici rurali, contigui, con corte comune e loggiato; e infine il Museo delle bambole che è ospitato nell’abitazione privata di proprietà di colei che ha allestito il museo. La collezione che conta oltre 1500 pezzi, provenienti da tutto il mondo, ebbe inizio nel 1966 ed è costituita da bambole vestite nei costumi tipici dei luoghi di provenienza.

Il comune di Santadi aderisce a Gusta la città con attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla manifestazione sia più piacevole e godibile

Nei giorni di Monumenti Aperti due iniziative: sabato 2 giugno dalle 18.30 alle 20.00 in Via Mazzini Giogus Antigus Come si divertivano i bambini del secolo scorso? Che giochi organizzavano e quali giocattoli possedevano. In questo laboratorio, i bambini del paese, tra is pipias de canna, funi e pincareddu, tra quadus de canna, “piricochedu e pruna” e i giogus cun sa boccia li riscopriranno. Domenica dalle 15.30 alle 19.30 a Pani Loriga Colori e tecniche pittoriche dell’antichità con Angela Demontis, artista e autrice de “Il Popolo di Bronzo”, che darà dimostrazione di come si ricavavano anticamente i pigmenti dai minerali e terre della Sardegna e di alcune tecniche di pittura. Verrà data ai visitatori la possibilità di provare i colori naturali dipingendo su un telo che verrà messo a disposizione del pubblico.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, con le seguenti precisazioni: Area Archeologica di Pani Loriga – Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu: visite guidate 10.00/11.30 – 15.30/17.00. Cantina Santadi, Soc. Coop. Agricola: gruppi da 20 persone su prenotazione (con preavviso di una settimana dall’evento) e Latteria Sociale Santadi, Soc. Coop. Agricola in gruppi da 20 persone e previa prenotazione.

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Si è svolto oggi a Cagliari un sit-in di protesta, sotto la sede dell’assessorato degli Affari generali e del Personale, organizzato dai dipendenti appartenenti all’E.S.A.F., il disciolto ente strumentale della Regione che gestiva il sistema idrico in Sardegna prima di Abbanoa.

I lavoratori, oggi dipendenti di Abbanoa, chiedono conto all’assessore del Personale Filippo Spanu il motivo per cui a loro vengono negati i diritti sanciti dalla legge regionale n. 10 del 2005, mentre ad altri vengono organizzati percorsi “ad personam” per stabilizzarli nell’organico dell’amministrazione regionale.

«La UGL – dichiara il segretario Francesco Cabras – chiederà un incontro con l’assessore Spanu per sollecitare l’istituzione di un tavolo sindacale per chiarire le motivazioni che hanno portato i lavoratori alla protesta e ripristinare il percorso previsto dalla legge citata inspiegabilmente interrotto nel 2009.»

«Stamane una delegazione ha incontrato l’assessore Filippo Spanu nei suoi uffici – ha concluso Francesco Cabras – e ci ha garantito l’impegno nel redimere la vertenza, riunione fissata fra 10 giorni.»