17 August, 2024
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La Regione continuerà ad adoperarsi per consolidare la presenza della Saipem in Ogliastra. È quanto emerso dall’incontro svoltosi ieri a Villa Devoto, a Cagliari, tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il Capo di gabinetto Gianluca Serra e i dirigenti dell’azienda, i sindacati ed il consigliere regionale del territorio, Franco Sabatini. Dopo le interlocuzioni delle scorse settimane e, soprattutto, degli ultimi giorni, tra Regione e Saipem, la società ha annunciato che saranno portati a termine due lavori di fabbricazione che partiranno a giugno e impegneranno il cantiere fino alla primavera del 2019. Si tratta di interventi legati alle commesse di Saipem in Angola e in Egitto. Ciò consente quindi di programmare il medio-lungo periodo con maggiore serenità, visto che rispetto agli incontri precedenti è stato scongiurato il pericolo di interrompere le attività, in attesa di nuove e importanti commesse per l’anno prossimo.
La Saipem ha assicurato che i lavori nel cantiere procederanno senza soluzione di continuità. La Regione, dal suo canto, si è impegnata a rafforzare la presenza di Saipem ad Arbatax e a garantire il mantenimento di un’organizzazione stabile e altamente formata del personale, in vista dei lavori futuri, sull’arrivo dei quali è stato condiviso un ragionevole e misurato ottimismo. La Saipem è una presenza importante per l’industria sarda e rappresenta l’ultima realtà ancora veramente produttiva nell’isola proveniente dal gruppo ENI. La Regione sarà impegnata con tutti gli strumenti utili, a partire dalle misure sulla formazione ai bonus per le assunzioni, che rappresentano, per impegno di risorse ed entità delle agevolazioni, un unicum in tutto il Paese.

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I consiglieri regionali del PD, primo firmatario il presidente della commissione Ambiente Antonio Solinas, hanno presentato una mozione volta ad impegnare il presidente della Giunta e l’assessore dell’Agricoltura per scongiurare il grave danno che verrebbe arrecato ai comuni di Aidomaggiore, Boroneddu, Dualchi, Ghilarza, Ottana, Noragugume, Sedilo, Soddi e Tadasuni con la revisione delle aree montane con vincoli naturali significativi ai sensi dell’art. 32 del Reg. (UE) n. 1305/2013.

Il processo di revisione delle aree montane con vincoli naturali significativi (ANC) ai sensi dell’art. 32 del Reg.(UE) n.1305/2013, in fase di studio al Ministero dell’Agricoltura, prevede dei parametri biofisici dai quali emerge che i Comuni  di Aidomaggiore, Boroneddu, Dualchi, Ghilarza, Ottana, Noragugume, Sedilo, Soddi e Tadasuni, attualmente svantaggiati ai sensi dell’art.19 del Reg. (CE) n.1257/1999, risulterebbero non più svantaggiati, in quanto non interessati in almeno il 60% della superficie agricola comunale da uno o più degli otto parametri biofisici di cui all’allegato III al Reg. (UE) n. 1305/2013.

L’applicazione del regolamento nei 9 comuni interessati dalla revisione rischia di avere un effetto devastante, oltre a creare un danno in termini di sostenibilità economico-finanziario per le aziende agricole e per tutto il comparto di filiera ad esse legato, in quanto, il regime delle zone agricole svantaggiate è oggi una componente rilevante delle politiche comunitarie per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, infatti l’obiettivo comunitario era quello di colmare le disparità naturali esistenti tra i territori attraverso l’istituzione di regimi particolari come, ad esempio, le “Indennità Compensative” destinate ad incentivare le attività agricole in zone depresse e compensare il mancato reddito  degli operatori agricoli.

Per questo motivo, nella mozione si chiede all’assessore regionale dell’Agricoltura e al presidente della Giunta regionale, di impegnarsi a porre in essere tutte le legittime azioni possibili per evitare che le aree marginali della Sardegna Centrale, in particolar modo, i territori dei comuni in esame, possano essere ulteriormente danneggiate da scelte centralistiche del ministero dell’Agricoltura finalizzate a modificare i criteri dell’art.19 del Reg. (CE) n. 1257/1999.

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L’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras risponde positivamente alla richiesta inoltrata nei giorni scorsi dalla consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma che si è fatta carico di rappresentare le proteste degli operatori insediati nelle aree industriali di Tossilo e Bonu Trau di Macomer per gli aumenti spropositati nelle tariffe di acqua e depurazione legati al subentro di Abbanoa spa nella gestione del servizio idrico integrato.

«Qualche settimana fa – ricorda Daniela Forma – gli operatori dell’area industriale di Macomer (Tossilo e Bonu Trau) sono stati invitati a sottoscrivere il nuovo Contratto di servizio con Abbanoa spa che dovrebbe subentrare dal prossimo 01 Giugno nella gestione del Servizio Idrico Integrato al Consorzio Industriale di Macomer. Tale trasferimento di funzione si è presto scoperto che avrebbe comportato un aumento delle tariffe per gli operatori in alcuni casi fino ad oltre il 400%: una situazione quindi insostenibile che ha determinato la sollevazione delle aziende e il rifiuto di sottoscrivere il nuovo contratto di servizio con Abbanoa spa.»

«Le associazioni di categoria hanno quindi rivolto un appello alla Regione Sardegna e ai rappresentanti istituzionali del territorio – aggiunge Daniela Forma – affinché si valutasse con ponderatezza la questione. Nei giorni scorsi ho quindi depositato una mozione sul tema “caro tariffe Macomer” che verrà discussa nel Consiglio regionale calendarizzato per il 29 Maggio inoltrando congiuntamente una richiesta a tutti i soggetti interessati – Giunta regionale, Consorzio Industriale di Macomer, Abbanoa ed Egas – per rivedere il termine del 1 giugno come data di effettivo subentro del nuovo gestore per consentire un ragionamento più ampio e consapevole su tale oneroso passaggio.»

«Ho infatti sottolineato – dichiara Daniela Forma – come dopo tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per rendere appetibili agli imprenditori i nostri insediamenti industriali delle aree interne, non fosse pensabile correre il rischio di far chiudere i battenti anche a chi fino ad ora ha resistito e ha garantito sviluppo ed occupazione nella Sardegna Centrale. L’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras ha da subito dimostrato grande attenzione al tema ed ha confermato di essersi attivata per chiedere ai soggetti interessati dal trasferimento una proroga dei termini della esecutività del contratto per verificare se possono essere adottati correttivi per alleggerire i costi alle aziende operanti nella ZIR di Tossilo.»

«Ringrazio l’assessore regionale dell’Industria – conclude Daniela Form – per l’attenzione dimostrata nei confronti delle aziende insediate nell’area industriale di Macomer, in attesa di un altrettanto sollecito riscontro da parte di Abbanoa spa e dell’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna (EGAS) che consenta l’apertura di un dibattito regionale più ampio sulle tariffe da applicare negli insediamenti industriali.»

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«Le aziende agropastorali della Sardegna rischiano di perdere diversi milioni di euro.»

E’ l’allarme lanciato dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu. Lo stato di incertezza legato alle vertenze dei dipendenti dell’Associazione regionale allevatori – con la messa in liquidazione dell’ente che ha trascinato in un tunnel senza via d’uscita 270 lavoratori – e dell’associazione provinciale allevatori (con un centinaio di addetti licenziati) potrebbe spingersi sino all’interruzione delle attività sul benessere animale.

«Con risorse disponibili che si aggirano sui 47 milioni di euro – spiega Gianluigi Rubiu -. La scadenza per la presentazione delle domande è già fissata al prossimo 15 giugno. Si tenga conto che i dipendenti degli enti svolgono un ruolo fondamentale per i controlli degli animali e l’assistenza del patrimonio zootecnico. Senza questo supporto molte aziende si troveranno a dover rinunciare alle istanze di finanziamento. Tantissimi allevatori contano sull’arrivo dei contributi per saldare alcuni debiti, normali nelle imprese e per finanziare l’avvio della nuova stagione, con investimenti strategici per il mondo agropastorale. Siamo seriamente preoccupati perché, a pochi giorni dalla scadenza, la responsabilità di una gestione fallimentare delle associazioni degli allevatori potrebbe travolgere le aziende rurali. Sarebbe imperdonabile per tutti perdere solo un euro per l’impossibilità di adempiere alle formalità previste. La Giunta Pigliaru si deve attivare immediatamente per favorire il supporto tecnico alle aziende – conclude Gianluigi Rubiu – concentrando tutte le forze per erogare i servizi offerti dall’associazione degli allevatori.»

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I militari della Guardia di finanza del Nucleo di Polizia economica e finanziaria e gli uomini del Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale, hanno messo sotto sequestro due impianti fotovoltaici a San Giovanni Suergiu e Santadi realizzati su 18 ettari dalle società Enervitabio San Giovanni ed Enervitabio San Nicola, nell’ambito di una maxi indagine su una truffa ai danni dello Stato nel campo delle energie rinnovabili, denominata “Eclissi”.

Le persone coinvolte e indagate sono sei, tra le quali vi sono due imprenditori del settore, uno di origine romagnola e residente a Sant’Anna Arresi, e uno romano. Tra i reati contestati, l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni del Gestore dei servizi energetici (GSE) di Roma, e la lottizzazione abusiva.

Il sequestro preventivo è stato disposto dal Gip del tribunale di Cagliari. Sono stati sequestrati anche oltre 130 tra fabbricati e terreni in Sardegna e in Emilia Romagna, 280 tra conti correnti e cassette di sicurezza e ancora quote societarie per 16 milioni di euro, cifra corrispondente al guadagno realizzato.

I titolari delle due aziende avrebbero dichiarato falsamente che la loro principale attività era quella agricola, mentre in misura prevalente veniva prodotta energia elettrica. Le indagini hanno portato ad accertare la mancata dichiarazione di ricavi per 21 milioni di euro e l’inserimento in bilancio di costi non deducibili per altri 2,1 milioni.

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La notte scorsa i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia cc di Cagliari, hanno eseguito, nell’ambito di un’attività di indagine che ha visto coinvolti i militari per svariati mesi e volta al contrasto dell’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, a diversi decreti di perquisizione locale e personale nei confronti di soggetti indagati che da tempo, avevano creato una vera e propria organizzazione di spaccio, ben strutturata e quasi resa “impenetrabile” da un’accurata suddivisione di precisi ruoli e mansioni, con metodi affinati e difficili da contrastare.

L’attività di polizia giudiziaria è stata svolta principalmente nei confronti di soggetti pregiudicati dimoranti nel locale quartiere di Sant’Elia. I carabinieri della Compagnia sono stati coadiuvati anche dal personale specializzato “Cacciatori di Sardegna” che hanno fornito un fondamentale ausilio operativo, in particolare per agevolare le attività di accesso ai locali che, in alcuni casi, hanno visto la necessità di rimuovere porte blindate e cancelli posti a sbarramento degli ingressi.

L’azione ha permesso agli operatori di acclarare in molti casi un tenore di vita sicuramente sproporzionato rispetto agli introiti illeciti, auto, moto e piscine in villa. I carabinieri hanno sequestrato nel corso dell’attività circa 5.000 € in banconote, un’autovettura “Golf” nonché uno scooter “T-max”, entrambi di grossa cilindrata. L’accurata attività di perquisizione ha visto anche l’impiego delle unità cinofile antidroga e per la ricerca di armi, nonché personale dotato di appositi metal detector impiegati per verificare l’eventuale occultamento di armi al di sotto del suolo di una residenza di uno degli indagati, in località Sant’Isidoro.

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In occasione del Girotonno, i carabinieri della stazione di Carloforte hanno intensificato i servizi di controllo sul territorio, pianificando mirati pattugliamenti, al fine di garantire il rispetto della legalità, contrastando in particolare i reati contro il patrimonio e la persona. Ieri, nel corso di un servizio perlustrativo, i militari sono intervenuti presso il pub Munjardin, a seguito della presenza di un soggetto che stava infastidendo gli avventori del locale. A seguito dei controlli, hanno deferito un 55enne di Oristano, disoccupato e con qualche piccolo precedente, per porto abusivo di arma. Nel corso di una perquisizione personale, infatti, l’uomo è stato trovato in possesso di un pugnale della lunghezza complessiva di cm 22 e lama di 11 cm.

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Sabato 26 maggio a Cagliari il festival Echi lontani prosegue con una serata dedicata alle “frottole”, un genere musicale che si sviluppa in Italia tra il XV e XVI secolo contendendo il primato al “madrigale”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte dove l’ensemble ContrArco Consort (composto da Antonella Tatulli, canto, Valentina Nicolai alla viola da gamba basso, Marco Ottone alla viola da gamba tenore, Gianfranco Russo alla viola da braccio rinascimentale, direzione) proporrà un concerto dal titolo Non val acqua al mio gran foco, fioretti di frottole del Rinascimento italiano.

Saranno proposti brani da Bartolomeo Tromboncino a Johannes Martini sino a Vincenzo Ruffo.

Le “frottole” furono un genere musicale sviluppatosi specialmente nella corte mantovana dei Gonzaga, grazie soprattutto a Isabella d’Este, sposa mecenate del duca Francesco, che, scrive nel testo di presentazione al concerto, Gianfranco Russo, «secondo le convenienze di una dama del suo rango, si dilettava nel Canto accompagnandosi sul Liuto, come ci testimonia Baldassarre Castiglione nel De Elisabella Gonzaga canente».

A Mantova operarono i più apprezzati compositori, gli stessi che saranno proposti nella serata di sabato.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, il festival vuole fare riscoprire il prezioso patrimonio della musica antica proponendo concerti in alcuni dei luoghi più suggestivi di Cagliari. La direzione artistica è affidata a Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

Echi lontani è tra i membri del network Rema, l’unico rappresentante per la musica antica in Europa nato con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e collaborazioni nel campo della musica antica.

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Battute finali a Villacidro (Sud Sardegna) del “Maggio Letterario 2018”. Inaugurata sabato scorso (19 maggio), l’iniziativa della Fondazione Giuseppe Dessì sfoglia questo fine settimana le sue pagine conclusive. 

Sabato 26 maggio, alle 18,30 nella storica Casa Dessì (sede della Fondazione ed epicentro del premio letterario intitolato allo scrittore sardo, alla trentatreesima edizione dal 24 al 30 settembre), è in agenda l’incontro “Perché ho scelto la narrativa”: a colloquio con Paolo Lusci, presidente della Fondazione Dessì, il giornalista e scrittore Ottavio Olita presenta il suo sesto romanzo, “L’oltraggio della sposa” (Città del Sole edizioni). È la storia della giovane Adele Mori, ricca fanciulla di provincia calabrese, data in sposa, non ancora diciottenne, il 2 maggio del 1871, all’eroe di guerra Giacomo Perra, capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia; un matrimonio destinato a durare pochi anni: lei, insoddisfatta, ritorna a vivere dai suoi, ritrova la serenità e poi l’amore per un altro uomo che però, per averla solo per sé, uccide il capitano, trascinando così la vita di Adele nello scandalo e in un processo che si concluderà con la condanna dei due amanti. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquanta anni dopo, attraverso le carte dei processi, le pagine di un diario e articoli di giornali, farà luce una giovane ricercatrice universitaria, Simonetta Cerri. 

Chiude il ciclo di appuntamenti, domenica 27, la serata dal titolo “‘Caro Giorgio’, ‘Carissimo Beppe'”. Dalle 18.00, l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere”, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 e il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite.“Meditare, studiare, scrivere” non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale. 

L’ingresso ai due appuntamenti del “Maggio Letterario” di sabato e domenica, entrambi inseriti tra gli eventi speciali della manifestazione Monumenti aperti a Villacidro, è libero e gratuito.

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Domani, venerdì 25 maggio, gli appuntamenti con “I talenti del Conservatorio”, la rassegna che vede protagonisti nell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari i suoi migliori allievi, proseguono con una serata interamente dedicata al pianoforte.

Si comincia alle 18.00 con i migliori allievi della classe guidata da Elisabetta Dessì e si prosegue con gli studenti di pianoforte della classe di Francesca Giangrandi.

Il programma della serata spazierà da F. Chopin a F. Prokofiev, da C. Debussy a W.A. Mozart e J. Brahms.