24 December, 2024
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Il comune di Cagliari ha pubblicato il bando per l’affidamento di servizi alla persona e servizi di supporto tecnico-amministrativo PON METRO – Città Metropolitane 2014-2020 – Asse 3 “Servizi per l’inclusione sociale” – Operazione CA 3.1.1 “Agenzia Sociale Per La Casa” – Comune di Cagliari, Progetto pilota “Agenzia sociale per la Casa della città di Cagliari – Azioni a contrasto del disagio abitativo correlato a disagio sociale s socio-economico”. Gli interessati in possesso dei requisiti stabiliti dal bando (link più sotto) hanno tempo sino alle ore 12.00 del 7 giugno prossimo venturo per la presentare le offerte.
«Obiettivo del Progetto – spiega l’assessore alle Politiche sociali e Salute Ferdinando Secchi – è la sperimentazione e la modellizzazione di un servizio che, attraverso gli strumenti della presa in carico professionale e della progettazione personalizzata e partecipata delle persone interessate, attivi l’incontro tra domanda e offerta di alloggi che porti alla messa a punto di un modello definitivo di Agenzia Sociale della Casa per la Città di Cagliari.»
L’Agenzia sociale per la Casa è intervento del tutto innovativo nel nostro territorio, pertanto necessita di apposita fase pilota di tipo sperimentale, finalizzata alla messa in opera di pratiche da verificare sul campo.
L’esperienza pilota sarà caratterizzata dalla sperimentazione di azioni di contrasto al disagio abitativo, a partire dal re-housing (incentivi all’alloggio, fornitura di alloggi, ecc.) e includendo l’accompagnamento e la presa in carico (sostegno psicologico, assistenziale e sanitario, ecc.) dei cittadini con disagio abitativo in modo da accompagnarli verso soluzioni abitative e relazionali adeguate, sostenibili, stabili.
Al completamento di questo percorso sarà definito il ruolo dell’Agenzia Casa e la sua forza innovatrice in funzione della crescita delle competenze di cittadinanza attiva, del rafforzamento delle reti sociali deboli, del superamento della vulnerabilità e dell’esclusione.
La sfida è che cittadini esclusi o ai limiti dell’esclusione, riconoscendo loro il potenziale di co-partecipazione alle decisioni, diventino gli attori del cambiamento e non siano semplici beneficiari di un intervento pubblico.

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Su proposta dell’assessore Donatella Spano, la Giunta regionale ha espresso giudizio negativo sulla compatibilità ambientale dell’intervento denominato “Parco eolico Medio Campidano”. Giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per il progetto di coltivazione mineraria e ripristino ambientale del cantiere estrattivo Cuccuru Mannu in territorio di Sarule. Sarà sottoposta all’ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) il progetto per la realizzazione di un percorso alternativo al centro urbano di Baunei, proposto dall’Amministrazione comunale. Esclusi, invece, da ulteriore procedura di Via, condizionati a prescrizioni, i progetti per un impianto di recupero per rifiuti urbani e speciali non pericolosi a Nuraminis e per una cava di materiali litoidi per costruzioni civili a Cheremule, in località Pira e Campu.

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La Giunta Pigliaru ha programmato le risorse dell’annualita 2018 per il funzionamento dei centri per i servizi culturali UNLA e Società umanitaria e delle relative biblioteche. L’importo complessivo ammonta a 1 milione e 880mila euro. Alla sede di Cagliari sono destinati 880mila euro, mentre 250mila euro ciascuno vanno ad Alghero, Carbonia Iglesias, Macomer e Oristano, sempre su proposta dell’assessore Dessena. È stato poi deliberato il nulla osta all’approvazione dei bilanci di previsione per competenza e cassa 2018 e di competenza 2019-2020 dell’Ersu di Sassari e del Bilancio di previsione 2018 e pluriennale 2018-2020 dell’Ersu di Cagliari.

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Giunta del 17 aprile 2018
La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha approvato il disegno di legge che estende al personale coinvolto nelle attività di eradicazione della peste suina l’autorizzazione al lavoro straordinario. Tali attività, già assimilate a quelle di Protezione civile, si esplicitano in azioni di contrasto all’allevamento illegale e al pascolo brado incontrollato, fattori di maggior rischio per la persistenza della malattia. La delibera è stata proposta dalla Presidenza, d’intesa con l’assessore della Difesa dell’Ambiente e del Personale e conformemente all’ordine del giorno del Consiglio Regionale, il n. 82 dello scorso 9 gennaio.

Su proposta dell’assessore Luigi Arru, nell’ambito del processo di revisione sistematica della salute mentale, è stata approvata una rivisitazione della programmazione che tenga conto degli erogatori pubblici e privati. Via libera anche al Programma assistenziale per ragioni umanitarie 2018, che prevede interventi sanitari per prestazioni di alta specializzazione per il trattamento di specifiche gravi patologie a favore di cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Approvata, infine, l’assegnazione di 500 mila euro all’Ats per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali da affezione.
Per fornire supporto gestionale e amministrativo alle scuole che partecipano alle iniziative del programma Tutti a iscol@, il cui avviso è di prossima pubblicazione, la Giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, ha approvato l’istituzione, per il 2018-19 e 2019-20, delle Scuole Polo. Le Scuole Polo hanno un ruolo di raccordo tra le Autonomie scolastiche partecipanti all’avviso “Tutti a Iscol@” e fra esse e la Regione e svolgono attività di assistenza e supporto alle altre Autonomie in fase di programmazione, gestione e monitoraggio.

 

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Il comune di Carbonia, al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza degli interventi di rifacimento della segnaletica stradale dedicati alla sosta a pagamento, ha istituito nelle giornate di giovedì 24 e venerdì 25 maggio, dalle ore 7.00 del mattino fino al termine dei lavori, il divieto di sosta nelle seguenti strade: via Gramsci, piazza Matteotti, piazza San Ponziano, viale Arsia, via San Ponziano, piazza Ciusa, piazza Rinascita, via delle Poste e via Nuoro.
«Si tratta di una misura temporanea, necessaria al fine di prevenire pericoli alla pubblica incolumità, garantendo la sicurezza stradale e preservando l’incolumità dei cittadini e delle maestranze», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai.
 

 

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«La nostra proposta di esentare dal bollo le auto ibride ed elettriche risponde ad alcune domande molto presenti nella società sarda: rispettare l’ambiente, combattere l’inquinamento, realizzazione azioni innovative, promuovere l’economia sostenibile, fare qualcosa di concreto per i cittadini.»

Lo ha dichiarato il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, presentando una proposta di legge del partito con la quale si prevede, per 3 anni, di esentare dal pagamento delle tasse di circolazione i veicoli con alimentazione ibrida ed elettrica immatricolati in Sardegna.

Si tratta di una proposta, ha spiegato il consigliere comunale di Cagliari Raffaele Onnis, «che parte dalle migliori esperienze sulla mobilità urbana per dare un segnale coerente con l’impostazione delle più avanzate politiche europee, come del resto hanno già fatto ben 13 Regioni. In Sardegna – ha aggiunto – circola oltre 1 milione di autoveicoli e nel 2017 ci sono state 28.000 nuove immatricolazioni ma solo 344 per veicoli ibridi ed appena 13 per gli elettrici, significa che c’è un mercato da spingere ed è giusto farlo utilizzando anche incentivi fiscali».

Il consigliere Luigi Crisponi, dopo aver definito la proposta particolarmente innovativa, ne ha auspicato la rapida approvazione da parte del Consiglio annunciando inoltre che il partito si riserva comunque di presentare un emendamento specifico alla prossima legge di stabilità, per un importo stimato (nel triennio) di circa 200.000 euro.

Per il consigliere Michele Cossa, infine, «è significativo che la proposta nasca dagli Enti locali che sentono in modo particolare i problemi della mobilità e della qualità della vita nei centri urbani».

«E’ un primo segnale – ha aggiunto – che va incoraggiato, soprattutto per consolidare la tendenza all’eliminazione progressiva dei combustibili fossili in un Paese come il nostro dove registriamo l’intollerabile aumento dei carburanti: anche per il peso delle accise abbiamo il gasolio più caro d’Europa ed un prezzo della benzina verde praticamente uguale a quello della benzina tradizionale.»

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«La situazione di Abbanoa richiede un intervento urgente del presidente della Regione perché, nonostante la capitalizzazione, la gestione della società è negativa sotto tutti i punti di vista: rapporti con gli utenti e con le amministrazioni locali, conflitti con l’Egas e la Regione, blocco degli investimenti, mancati pagamenti dei fornitori, crisi del personale.»

Lo ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda presentando una mozione sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione ed anche da alcuni consiglieri della maggioranza, con cui si denunciano gravi criticità ed inefficienze del gestore del servizio idrico.

Il vice capogruppo Marco Tedde ha aggiunto che «all’origine della situazione c’è la mancanza del controllo analogo affidato dalla legge ai Comuni-azionisti attraverso l’Egas, che invece Abbanoa ha aggirato liberandosi con modalità discutibili dei vertici Egas ritenuti scomodi».

«Anche dal punto di vista finanziario – ha proseguito – i dati sono molto preoccupanti perché, a fronte di 700 milioni di crediti iscritti in bilancio, Abbanoa ha chiesto un prestito obbligazionario di 180 milioni pagando una provvigione di oltre 1 milione e ciò significa che i crediti o buona parte di essi sono inesigibili.»

«Sono numeri fuori controllo – ha concluso Marco Tedde – rispetto ai quali il presidente Pigliaru e l’assessore Balzarini non possono continuare a restare in silenzio: per noi, al contrario, basta e avanza per la rimozione del management.»

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha affermato che «Abbanoa sta provocando gravi danni alla Sardegna e questi danni non devono pagarli i sardi; il presidente Pigliaru deve occuparsene al più presto e se non lo fa è solo perché non vuole mettere a repentaglio i già fragilissimi equilibri della maggioranza». «Però non si può continuare a far finta di nulla – ha proseguito – davanti ad uno spreco evidente di risorse pubbliche ed a pratiche gestionali più che censurabili».

Dai dati sull’attività del Consiglio regionale, ha poi osservato il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, «emerge che in questa legislatura sono stati più di 100 gli atti su Abbanoa, come interpellanze interrogazioni e mozioni e questo significa che i sardi non possono continuare ad assistere passivamente a disservizi e bollette pazze e che è arrivato il momento di cambiare i vertici: fra l’altro il 30 giugno scade il contratto del direttore e non si ha notizia di alcuna procedura avviata».

«E’ una di battaglia di legalità che viene da lontano – ha ricordato il consigliere Antonio Gaia di Cps – e che ora bisogna portare a termine individuando le responsabilità che stanno a monte, chiamando la politica a decisioni che dovranno essere severissime». «Oggi – ha sottolineato – Abbanoa e l’ente più litigioso della Sardegna (perfino più dell’Agenzia delle entrate), pignora stipendi e pensioni, anche di ultra-novantenni, privandoli di un servizio essenziale, manda bollette dai 25.000 ai 200.000 euro a fronte di consumi medi che al massimo dovrebbero arrivare ai 350 euro annui: tengo a precisare che non sono contro Abbanoa ma sono contro questa gestione».

Il capogruppo di Fdi Paolo Truzzu, infine, ha auspicato che la politica riprenda il controllo di un servizio pubblico essenziale come quello idrico, anche per evitare una deriva «particolaristica che ha trasformato Abbanoa in un centro di potere al servizio di pochi». «L’ultimo esempio in ordine di tempo – ha segnalato – ha riguardato alcune economie di Egas per 3.5 milioni che dovevano essere destinate agli Enti locali per interventi sulle reti, invece questi soldi sono finiti ad amici degli amici, proprio sotto elezioni: presidente della Regione ed assessore devono mettere fine a queste cose».

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Importanti novità nella tormentata vertenza dei lavoratori dell’AIAS. Ieri il direttore generale dell’ATS Sardegna Fulvio Moirano ha inviato una diffida all’AIAS ad adempiere al contratto ATS/AIAS, l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru ha convocato le segreterie CGIL FP, CISL FP e UIL FPL per mercoledì 30 maggio, alle 16.00, in assessorato, e queste ultime, a fronte dei segnali di apertura pervenuti dall’assessore della Sanità e dell’ATS, hanno annullato la manifestazione organizzata per la giornata di domani, 24 maggio, confidando in una soluzione definitiva della vertenza.

Il direttore generale dell’ATS Sardegna Fulvio Moirano, ha scritto all’AIAS di aver ricevuto la comunicazione circa il futuro pagamento, entro il 25 maggio 2018, dello stipendio del mese di marzo nei confronti dei dipendenti e delle competenze di marzo nei confronti dei consulenti.

«Appare di tutta evidenza – scrive Fulvio Moirano – che la succitata comunicazione costituisce una prova formale della reiterata violazione del 3° comma dell’art. 5 bis del contratto che, come è noto, impone l’obbligo del regolare pagamento delle retribuzioni nei confronti del personale impegnato nell’esecuzione del servizio.»

«Premesso quanto sopra – aggiunge Fulvio Moirano -, in applicazione delle disposizioni di cui all’art. 16 bis del contratto stipulato con l’ATS, questa ATS contesta formalmente a Codesta Fondazione la violazione del 3° comma dell’art. 5 bis del contratto e concede il termine di 15 (quindici giorni) dal ricevimento della presente, per la produzione di documentazione e deduzioni atte a confutare quanto contestato.»

Fulvio Moirano ha concluso la lettera inviata all’AIAS, rimarcando che «in difetto, l’Amministrazione si riserva il diritto di avviare il procedimento di risoluzione del contratto stipulato con l’ATS per il 2017 e attualmente in proroga».

 

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I carabinieri della Compagnia di Iglesias, nella serata di ieri, martedì 22 maggio, intorno alle 22.00, a Gonnesa, hanno arrestato un 44enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Al 112 è giunta una telefonata nella quale si denunciava un tentativo di aggressione da parte di un uomo verosimilmente armato di coltello; a dare l’allarme è stato il fratello dell’arrestato, proprio colui che, stando a quanto riferito, da tempo ormai subiva vessazioni psicologiche e a volte fisiche, unitamente alla madre, tutti e tre costretti ad una difficile convivenza.
All’arrivo sul posto dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, il 44enne ha dato in escandescenze e più i carabinieri tentavano di riportare ordine, più quest’ultimo si opponeva, tentando anche di spintonare gli intervenuti; per fortuna, una volta ricomposta la lite, è emerso che non vi era alcun coltello e che nessuno aveva riportato lesioni. Restano però tutti gli episodi passati in cui l’arrestato avrebbe posto in essere maltrattamenti a carico della famiglia, da chiarire poi con le indagini; l’uomo, intanto, trattenuto in camera di sicurezza per la nottata, sarà accompagnato nella mattina di oggi 23 maggio davanti al Giudice per l’udienza con rito direttissimo.

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In Sardegna sono 930 le attività di panificazione di prodotti freschi.

Un sistema, costantemente sotto attacco da parte della concorrenza sleale e degli abusivi, che quotidianamente sforna circa 3.000 quintali di prodotto, per totale annuo che sfiora le 110mila tonnellate.

L’allarme lo lancia Confartigianato Imprese Sardegna sottolineando come il pane, sardo o no, nell’isola sia uno dei prodotti maggiormente copiati, prodotti e venduti in rivendite “in nero”, sulle strade all’aperto e durante manifestazioni ed eventi oppure on line. In questo periodo, anche con l’intensificarsi delle cerimonie, come i matrimoni o le cresime, il fenomeno è ancora più grave.

«Non possiamo più tollerare le situazioni di abusivismo e di non rispetto delle regole – sottolineano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – soprattutto chiediamo che si intervenga per tutelare la salute dei cittadini e per rispetto nei confronti di panificatori e rivenditori che pagano le tasse e si attengono alle leggi. Oggi più che mai, in termini di sicurezza degli alimenti, e quindi disponibilità per i cittadini di cibo sicuro, il fenomeno della vendita di pane abusivo è un pericolo – aggiungono Antonio Matzutzi e Stefano Mameli – il suo commercio e somministrazione, al di fuori delle regolari linee di distribuzione, non garantisce la sicurezza, perché non si conoscono le materie prime utilizzate, le condizioni igieniche dei luoghi di produzione e le metodiche di panificazione

Per Confartigianato Sardegna è necessario proteggere l’attività di panificazione e migliorare l’informazione al consumatore, la sua salute e, soprattutto, è fondamentale tutelare le imprese che, anche in questi anni di crisi e calo dei consumi, hanno comunque tenuto con forza e determinazione, sorrette dalla loro qualità. Sopravvivenza messa in pericolo però, negli ultimi anni, non solo dalla concorrenza del pane precongelato nei supermercati ma, anche, dalla concorrenza sleale di quello “fatto in casa”, poi venduto dappertutto.

Per Confartigianato Sardegna un discorso analogo a quello del pane va fatta anche per i dolci e tutte le altre paste alimentari: «Oggi sono vendute senza nessun rispetto della normativa igienico sanitaria e fiscale, utilizzando alla luce del sole anche i social network, ormai invasi di abusivi che propongono i loro prodotti senza pudore».