19 November, 2024
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Moncler è uno dei marchi leader del made in Italy nel mondo. Nasce negli anni 50 a Grenoble in Francia, e precisamente a Monestier-de-Clermont (da cui prende il nome Moncler), inizialmente realizzando attrezzature per la montagna come tende, sacchi a pelo, mantelle, etc. Negli anni successivi si specializza nell’abbigliamento, soprattutto nella produzione di piumini. Nel 2003, grazie all’ingresso nel Gruppo dell’imprenditore italiano Remo Ruffini, ha inizio un percorso di riposizionamento del marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo. Oggi Moncler possiede migliaia di punti vendita in Italia e all’estero (Europa, America, Asia, etc.), ma per l’azienda uno dei pilastri del proprio successo è il capitale umano e per questo motivo è sempre alla ricerca di nuovo personale, infatti anche per il 2018 il Gruppo cerca nuovi candidati da assumere 

L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.suntini.it/diariolavoro_moncler.html .

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Il 26 maggio, all’Opera Beach Arena del Poetto, sarà allestita una vera e propria macchina del tempo con dieci ore no stop di musica, divertimento, videogames ed ambientazioni anni’90.

Da Super Mario alle Spice Girls passando per Beverly Hills, Baywatch e gli Eiffel 65. Un decennio fatto di jeans a vita bassa (anzi bassissima!), scarpe da ginnastica fosforescenti, skateboard, surf, graffiti, pomeriggi passati in sala giochi davanti a una manche di street fighter e tanta, tantissima musica, dall’esplosione dell’hip hop all’età d’oro della dance. Che fine hanno fatto Emiglio il Meglio, Crystal Ball e soprattutto il Tamagotchi? Roy Rogers, associazione che ospita il format 1990 già reduce da grandi successi di pubblico a Roma, allestirà il prossimo 26 maggio all’Opera Beach Arena del Poetto di Quartu Sant’Elena una vera e propria macchina del tempo dedicata a chi si vorrà tuffare negli anni della propria infanzia o adolescenza, o anche semplicemente a chi vorrà conoscere più da vicino un decennio sgargiante e indimenticabile.

Al centro di tutto ci sarà la grande musica di quegli anni. Ospiti d’eccezione saranno Dj Jad, compagno di avventure di J-Ax con gli Articolo 31, Marvin ed Andrea Prezioso – che tutti si ricorderanno per il grande successo “Tell me why” – e Kim Lucas, dj inglese che con la sua “All I really want” scalò nel 1999 le classifiche di tutto il mondo. 

Ad accompagnare con la sua voce tutto l’evento ci sarà Mc Garghy e per i più nostalgici della nightlife cagliaritana degli anni ’90 ci saranno graditi ritorni in consolle. I Bboy più forti di Cagliari, gli Ormus Force, vi daranno il tempo con le gambe e con le mani.

Sarete circondati da Power Rangers e Sailor Moon, potrete far nascere, allevare e coccolare il vostro Tamagotchi e farvi servire un drink da Emiglio il Meglio in persona. Ma ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno è che diate una mano a un amico. È italiano, alto più o meno quanto un fungo, ha i baffi e di mestiere fa l’idraulico. Ha un obiettivo: sconfiggere il malvagio Bowser e salvare la principessa Peach. Sì, proprio lui, Super Mario. Gli darete una mano? Se preferite potrete cimentarvi in un torneo di combattimento al fianco di Ryu e Ken o cercare le sfere poké con cui incrementare il vostro allevamento di Pokemon. Il Poetto sarà davanti ai vostri occhi e se presterete bene attenzione dalla torretta apparirà – con il suo costume rosso – anche Pamela Anderson. 

In questo mondo parallelo gli euro non serviranno. Si potrà scambiarli con comode banconote da 5mila e 10mila lire. 1990 è un evento ideato da Roy Rogers in collaborazione con Vistanet – Oasi Cafè – Glam e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna.

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«Chiudere l’ambulatorio di terapia antalgica del Brotzu è un grave errore, che non produrrà risparmi ma solo un disagio enorme per i pazienti.»

Lo afferma, in un’interrogazione urgente, il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa. Il nuovo atto aziendale dell’Azienda ospedaliera Brotzu, infatti, prevede la creazione di un unico centro di terapia antalgica presso l’ospedale oncologico.

«L’ambulatorio di terapia antalgica del Brotzu nel 2017 ha erogato circa 4.000 prestazioni, ma da tempo, a causa delle carenze di personale non solo è stato costretto a ridurre il carico di lavoro (per l’ozonoterapia non urgente sono previsti oltre due anni di attesa) ma si assiste anche al rinvio delle prestazioni programmate. Il disagio che si arreca ai pazienti, costretti a spostare nel tempo le prestazioni, è facilmente immaginabile. La struttura del Businco non potrà mai essere in grado di assicurare le prestazioni necessarie, a meno che non venga potenziato dal punto di vista delle risorse umane e degli spazi necessari. Potenziamento che non si intravede per nulla», sottolinea Michele Cossa, che chiede al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore Luigi Arru di «intervenire presso la Direzione generale del più importante presiedo ospedaliero della Sardegna affinché possa porre rimedio quanto prima alla situazione illustrata, in maniera da evitare l’ulteriore aggravarsi del malcontento da parte dell’utenza afferente al servizio e da salvaguardare la dignità professionale dei medici e degli operatori che hanno finora, comunque, garantito le prestazioni, in condizioni di oggettiva difficoltà».

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Attività all’aria aperta tra passeggiate, trekking, sedute di yoga e tour in bicicletta tra i vigneti, visite in cantina, degustazioni e incontri: è il cartellone di Cantine Aperte 2018, la grande festa organizzata dal Movimento Turismo del Vino, in programma sabato 26 e domenica 27 maggio in tutta la Sardegna.

Dal 1993, nell’ultima domenica di maggio, le cantine del Movimento Turismo del Vino aprono le porte al pubblico di giovani, famiglie, comitive e coppie, con innumerevoli iniziative gastronomiche e culturali che fioriscono attorno all’evento in tutto il Paese. 

In Sardegna 10 aziende aderiscono a Cantine Aperte con l’obiettivo di promuovere la cultura del vino direttamente nei suoi luoghi di produzione.

«C’è grande soddisfazione da parte del consiglio regionale Movimento Turismo del Vino per la sempre maggiore partecipazione delle aziende sarde ai due eventi più importanti del turismo enologico: Cantine Aperte e Calici di Stelle, in programma ad agosto – afferma Valentina Argiolas, presidente del Movimento in Sardegna -. Crediamo nel lavoro di squadra e siamo convinti che lavorando bene e insieme si possono raggiungere ottimi risultati.»

Numerosi eventi in programma, per una giornata o per l’intero weekend. Sabato 26 e domenica 27, dalle 16.00 alle 20.00, Tenuta Muscazega a Luras invita gli enoappassionati a immergersi nella natura gallurese e a godersi un fine settimana di festa tra i filari, per degustare i vini della cantina accompagnati dai prodotti del territorio e dell’orto della tenuta. Canti e cori folk fino al tramonto.

New entry nel movimento, Tenute Pili (Soleminis) propone, dalle 16.00 alle 22.00, degustazioni in bottaia curate dai sommelier F.I.S con la collaborazione degli studenti IPSAR «Antonio Gramsci» di Monserrato. Street food, tour in Mountain Bike tra i vigneti, percorsi di meditazione e relax e, per concludere, il concerto al tramonto del pianista David Costantino.

Domenica 27 il clou degli eventi: da Argiolas a Serdiana tour tra i vigneti a cavallo o con il segway; pranzo con gli chef Daniele Persegani e Gianluca Aresu e una divertente maratona di indoor cycling fanno da cornice alle degustazioni e alle visite guidate che si susseguiranno tutta la giornata, dalle 10.00 alle 20.00.

Sempre a Serdiana, da Audarya si fa festa dalle 10.00 alle 19.00, con numerose attività per grandi e piccini: dai trattamenti estetici a base di vino alla caccia al tesoro tra i vigneti; dalla degustazione guidata a cura di Dario Cappelloni (giornalista e curatore della guida DoctorWine) alla mini cavalcata con i pony dedicata ai più piccoli, con pranzo tra i filari a cura dello chef Alberto Iacoboni e dj set fino al tramonto.

Porte aperte tutto il giorno anche da Olianas (Gergei) che, alle ore 15.00, propone una degustazione comparata di vini esclusivamente fermentati in anfora: l’enologo Alfredo Figus guiderà l’assaggio di varietà autoctone sarde a confronto con quelle toscane.

Nel Medio Campidano, la Cantina Lilliu (Ussaramanna), dalle 11.00 alle 20.00, organizza un percorso guidato dalla vigna alla cantina, con degustazione e pranzo a base di prodotti tipici e di stagione. In contemporanea, Su’entu a Sanluri, organizza “La Sardegna nelle Bolle”, un’appuntamento con cinque cantine ospiti che producono bollicine: Quartomoro di Sardegna di Arborea con il suo metodo classico Q, la Cantina della Vernaccia con i suoi spumanti di Nieddera e di Vernaccia, la Cantina di Mogoro con il suo brut di Semidano, la Cantina Asinara con i suoi spumanti e la cantina Murales con il suo metodo classico di Vementino e Pinot Nero, a questi si aggiungono i Brut Bianco e Brut Rosé di Su’entu.

Da Tenute Soletta, a Codrongianus, si passa una giornata all’insegna del gusto con visita alla cantina e scoperta del processo produttivo. Si continua con l’assaggio dei vini di casa in abbinamento ai piatti tipici del territorio a cui segue la presentazione del libro “La luce dei giganti” di Marco Pireddu.

In Gallura, ad Arzachena, la cantina Surrau accompagna gli ospiti dalle 11.00 alle 18.00 per un tour nell’azienda dove si degusta il Brut Metodo Classico accompagnato da salumi locali. A Olbia, Tenute Olbios dedica la giornata alla naturale vitalità che evoca il nettare di bacco. Le degustazioni e le sfiziosità della chef Anna Greguoldo sulla grande terrazza con vista sulle vigne, si alternano alle proposte culturali dell’illustratrice Liliana Pinducciu e alle favole di Francesca Ruiu ispirate al paesaggio gallurese e ai suoi elementi naturali.

Per partecipare a molte iniziative è richiesta la prenotazione anticipata.

Le cantine partecipanti sono: Argiolas, Audarya, Cantina Lilliu, Cantina Su’entu, Olianas, Tenuta Muscazega, Tenute Pili,Tenute Olbios, Tenute Soletta, Vigne Surrau.

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Lo smog? Ora in Italia si controlla con le api, grazie ad arnie-laboratori per misurare la qualità dell’aria. Facendo seguito alla Prima Giornata Mondiale delle Api, indetta dalle Nazioni Unite lo scorso dicembre e celebratasi ieri in 115 Paesi, in Italia si presentano oggi i dati del rivoluzionario progetto «BEE-Kaeser».

L’indagine, durata un anno, ha visto collaborare la start-up romagnola «BEEing», che sviluppa strumenti digitali per gli apicoltori professionisti ed urbani, «Kaeser», multinazionale che si occupa di compressori e di aria pulita, e «Legambiente Emilia-Romagna», che ha fin dall’inizio aderito al progetto.

Da Milano a Palermo, da Napoli a Bolzano, da Torino a Lecce, da Bologna a Cuneo, e così via, lo studio si è focalizzato sulla presenza di piombo, nichel, cadmio e cromo nei campioni di miele prodotti nelle 20 città italiane interessate dal progetto.

Dopo un anno di lavoro e di studio basati sull’uso delle api come bioindicatori, i risultati indicano che la qualità dell’aria in queste zone produttive è buona: in tutte le città è stata rilevata una presenza di cadmio minore di 0,005 mg/kg tranne che a Palermo, dove il campione rilevato indica comunque una quantità non pericolosa.

Il nichel è stato rilevato in tutte le città in quantitativi inferiori a 0,15 mg/kg, tranne che in tre città dove comunque è stato rilevato in una quantità non pericolosa.

In tutti i campioni delle 20 città sono state rilevate tracce di piombo in una quantità inferiore a 0,05 mg/kg, e tracce di cromo in una quantità inferiore a 0,02 mg/kg.

I dati raccolti in questo primo anno verranno confrontati con quelli che emergeranno nei prossimi 12 mesi durante i quali il progetto «BEE-Kaeser» consentirà di consolidare uno storico di dati da analizzare per identificare i trend di andamento.

Le api sono dei bioindicatori naturali della qualità dell’aria, proprio per questo sono così importanti per il nostro ecosistema. Per queste ragioni la Kaeser ha deciso di investire energie e risorse nell’obiettivo di generare innovazione nell’ambito delle bio-tecnologie. «Le api e la Kaeser condividono gli stessi colori e lo stesso focus su temi come il ridotto impatto ambientale, la qualità dell’aria e l’operosità», spiega Giovanni Micaglio, amministratore delegato di Kaeser Italia.

Per comprendere l’importanza delle api per l’ecosistema terrestre basti pensare che l’80% del cibo del quale l’uomo si nutre esiste perché esistono le api, gli insetti pronubi per eccellenza.

Prime vittime dell’inquinamento atmosferico, oggi le api sono anche oggetto di furti sempre più frequenti, ragione che ha favorito la nascita di «BEEing» che ha fatto il suo ingresso sul mercato proprio con un antifurto per arnie collegato ad una app di geolocalizzazione.

La storia dell’azienda, fondata da due giovani imprenditori romagnoli poco più che trentenni, ha tra l’altro affascinato Volvo Car Italia che ha deciso di realizzare, per la propria campagna Taste of Volvo, un video che raccontasse la storia di «BEEing».

«Volvo ha fatto dell’innovazione nel rispetto della tradizione un elemento essenziale del proprio percorso. Per questo motivo riteniamo importante sostenere progetti basati su questa visione», spiega Chiara Angeli direttore vendite e marketing di Volvo Car Italia.

L’Emilia Romagna è la tra le prime regioni per numero di start up (ben 894) e con i percorsi in “Silicon Valley”, dove la Regione ha l’unico presidio istituzionale italiano, offre moltissime opportunità per sviluppare idee imprenditoriali che poi vengono realizzate sul territorio, collaborando con grandi aziende su progetti di innovazione sostenuti con appositi bandi, con il servizio «Emilia Romagna Startup» curato da Aster, nonché con finanziamenti e corsi di formazione che la Regione Emilia-Romagna offre e di cui «BEEing» ha goduto.

«La storia e l’evoluzione di questa start up testimonia l’impegno della Regione per aiutare i giovani ad intraprendere. Il progetto Bee-Kaeser incontra il nostro impegno per promuovere all’interno delle aziende azioni imprenditoriali di responsabilità sociale, innovazione e green economy e questa collaborazione le intreccia in un modo virtuoso» commenta Palma Costi, assessore regionale delle Attività produttive e della Green Economy. 

 

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Si è tenuta sabato sera, ad Alghero, la finale di JazzAlguer Mediterrani, il contest per giovani band proposto nell’ambito della prima edizione di JazzAlguer, la rassegna in corso nella cittadina di origine catalana da dicembre al prossimo luglio, per la direzione artistica di Paolo Fresu.

A contendersi la palma della vittoria cinque formazioni selezionate dalla giuria fra le trentanove iscritte al concorso: il quartetto italo-austriaco Ujig, il progetto Traginers de la llum del pianista catalano Pol Oñate e tre proposte italiane: Lilac for People della cantante e compositrice Francesca Gaza, il trio del pianista Lorenzo Vitolo, e la cantante Miriam Neglia con Midihands.

Quindici minuti di tempo a disposizione di ogni finalista per mettere in mostra dal vivo, sul palco allestito a Lo Quarter, il proprio progetto musicale che, da regolamento, doveva essere basato esclusivamente su brani originali. Al termine delle esibizioni, la giuria (formata da Paolo Fresu, Nick The Nightfly, cantante e voce “storica” di Radio Monte Carlo, il contrabbassista Salvatore Maltana, la cantante Franca Masu ed il giornalista Riccardo Sgualdini) ha eletto vincitore il progetto Lilac for People di Francesca Gaza, ma l’alta qualità e la varietà di generi e stili delle diverse proposte in gara hanno reso difficile la scelta finale.

Lilac for People è un moderno ensemble di otto elementi provenienti da diverse regioni che affonda le sue radici nel jazz, ma si nutre di suggestioni del pop e dell’elettronica dando forma a un originale “chamber jazz-pop”. La giovane formazione, che si è sviluppata ai seminari estivi di Siena Jazz, contava già all’attivo riconoscimenti da parte della critica specializzata e il primo premio di composizione del MIDJ, l’associazione Musicisti Italiani di Jazz. Al progetto guidato dalla toscana Francesca Gaza (voce, direzione, composizioni) e formato da Jacopo Fagioli (tromba, flicorno, trombone), Francesco Panconesi (sax tenore), Federico D’Angelo (sax baritono, clarinetto basso), Lorenzo Pellegrini (chitarra), Luca Sguera (tastiere, synth, live fx), Alessandro Mazzieri (basso) e Mattia Galeotti (batteria), vanno dunque i cinquemila euro in palio per questa prima edizione di JazzAlguer Mediterrani e che serviranno a produrre il disco d’esordio di Lilac for People. Al termine della serata, targhe e applausi per tutti i concorrenti, più una menzione speciale per la Jaama Dambé Band, costola musicale dell’associazione Jaama Dambé, nata nel giugno dell’anno scorso grazie al supporto della cooperativa La Luna all’interno dei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo “Baja Sunajola” a Castelsardo e “Vel Marì” ad Alghero, che – fuori concorso – ha aperto e chiuso l’appuntamento di sabato sera (dopo essere già stata, con i ritmi delle sue percussioni, tra i protagonisti, il 30 aprile scorso, della giornata algherese dell’International Jazz Day): un riconoscimento, oltre che per la musica, per il significato sociale del progetto.  

  

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Industria-Miniera Montevecchio

L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, inaugurerà mercoledì prossimo, 23 maggio, alle ore 11.00, l’apertura al pubblico della Galleria Anglo Sarda, nella miniera di Montevecchio, uno dei più importanti esempi di archeologia industriale della Sardegna.
Per l’occasione, l’assessore Piras illustrerà le iniziative portate avanti in questi anni dall’Assessorato per rendere nuovamente fruibili i beni ex minerari, restituirli alle comunità e assicurare la gestione agli enti locali e alle diverse istituzioni coinvolte. Saranno inoltre presentati i dati relativi all’affluenza turistica nei principali siti aperti ai visitatori. La riapertura della Galleria Anglo Sarda è stata resa possibile grazie all’impegno dell’assessorato dell’Industria e ad accurati lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza eseguiti da IGEA, società in house della Regione. Adesso il sito rientra nella lista dei beni storici e minerari del Parco Geominerario della Sardegna aperti al pubblico e contribuirà a far crescere l’offerta turistica dell’isola.
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno, oltre all’assessore Piras, l’amministratore unico di IGEA, Michele Caria, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, il sindaco di Guspini, Giuseppe De Fanti, il sindaco di Arbus, Antonio Ecca, e i consiglieri regionali Rossella Pinna, Alessandro Collu e Gianni Lampis. 

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Il gruppo di minoranza Genti Noa attacca il sindaco Ignazio Locci sulla «gestione degli spazi pubblici, della viabilità cittadina e, più in generale, le evidenti mancanze riguardo l’igiene ed il decoro urbano nel comune di Sant’Antioco».

«Ci chiediamo se possiamo considerare Ignazio Locci l’esempio lampante del classico politico che si dimentica di quello che dice non appena viene eletto – attacca Genti Noa –. In questi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini allarmati a causa di problemi legati alla sicurezza in via Rinascita e in via Baden-Powell.

Pare che, in via Rinascita, i residenti dei palazzi di proprietà del comune debbano convivere con pericolosi crolli di intonaci oltreché con un ponteggio installato da ormai un anno dall’amministrazione comunale che potrebbe determinare l’intrusione di male intenzionati o, ancora peggio, l’occupazione da parte di quanti vorrebbero impossessarsi degli appartamenti.»

«La situazione non è migliore in via Baden-Powell dove stamane una cittadina ha letteralmente rischiato la vita a causa del parziale crollo di un cornicione – aggiunge Genti Noa -. Pensando alle promesse fatte da Ignazio Locci in campagna elettorale durante i comizi tenuti in quei rioni e rileggendo i suoi comunicati stampa con i quali, quando era consigliere di opposizione, inveiva contro la mancata ristrutturazione di via Baden-Powell, ci domandiamo se l’attuale Sindaco si sia reso conto di essere al governo del Comune di Sant’Antioco visto che ora i problemi di quegli stessi quartieri non solo non sono stati risolti ma risultano addirittura peggiorati.»

«Ma forse da Ignazio Locci ci possiamo aspettare solo questo – conclude Genti Noa -: proclami e comunicati stampa….oltreché gli spettacoli e i concerti ovviamente!»

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Saranno 1.241.310 i posti in vendita nel periodo 15 giugno-15 settembre prossimo sulle rotte aeree in continuità territoriale. Il Comitato di monitoraggio convocato stamattina dall’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, ha stabilito gli aumenti di capienza per la stagione estiva sui voli da e per la Sardegna soggetti ad oneri di servizio.

Per i tre mesi indicati Alitalia ha previsto al momento un incremento del 20% così distribuito: Cagliari-Roma-Cagliari +26% (325.908 posti totali in vendita, più 31mila rispetto a quelli previsti dal decreto); Cagliari-Milano-Cagliari +12% (289.956 posti totali in vendita, più 67mila rispetto a quelli previsti dal decreto); Alghero-Milano-Alghero (81.792 posti totali in vendita, più 19mila rispetto a quelli previsti dal decreto).

Per lo stesso periodo Air Italy ha messo in vendita 357.678 posti che corrispondono a un aumento del 34,4%. Specificamente, sulla Olbia-Roma-Olbia si registra un incremento del 29,8% (168.312 posti totali in vendita, più 38mila rispetto a quelli previsti dal decreto); sulla Olbia-Milano-Olbia si ha una capacità aggiuntiva pari al 38,7% (189.366 posti totali in vendita, più 53mila rispetto a quelli previsti dal decreto).

Sulla rotta Alghero-Roma-Alghero, laddove fosse necessario, BlueAir prevederà un upgrade dal Boeing 737/400 (162 poltrone) al 737/800 (189 poltrone), con un incremento ipotetico del 14%. Il totale dei posti messi in vendita ammonta a 185.976.

Comunicati anche gli incrementi del periodo 30 maggio-5 giugno prossimo nel quale i posti in vendita totali saranno 73.724. Questi gli aumenti sulle rotte Alitalia: Cagliari-Roma-Cagliari +18% (21.873 posti totali); Cagliari-Milano-Cagliari +49% (18.132 posti totali); Alghero-Milano-Alghero +76% (6.408 posti totali). Air Italy: Olbia-Roma-Olbia +48% (9.957 posti totali); Olbia-Milano-Olbia +52% (10.874 posti totali). Blue Air, nello stesso periodo, offre 6.480 poltrone sulla Alghero-Roma-Alghero.

«Oggi abbiamo varato un programma di adeguamento dell’offerta importante, valutato sulla base di una domanda sempre crescente. Apprezziamo la disponibilità avuta da parte delle compagnie aeree che, come ogni anno, mettono in campo una notevole quantità di posti aggiuntivi. Ovviamente la Regione monitora costantemente l’andamento della continuità territoriale non escludendo ulteriori interventi.»

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Porto Cervo, assessora Piras con rappresentanti aziende e buyers cinesi
L’agroalimentare sardo conquista i compratori cinesi. Una delegazione di buyers provenienti da Pechino, Tianjin, Hainan e Wuhan è approdata in questi giorni a Porto Cervo, in Gallura, per incontrare un gruppo di aziende isolane che fanno parte di una rete di imprese finanziate con il Programma di Internazionalizzazione dell’Assessorato dell’Industria. Questa mattina, nel corso degli incontri B2B, l’assessora Maria Grazia Piras ha rivolto un saluto istituzionale ai rappresentanti delle aziende e ai buyers cinesi. «Stiamo facendo un lavoro capillare e trasversale, con il coinvolgimento di altri Assessorati, per consentire alle imprese dell’agroalimentare e dell’ICT di penetrare nei mercati esteri e far sì che i nostri prodotti siano apprezzati fuori dai confini regionali e nazionali», ha detto l’assessore Piras.

«Il nostro programma per l’Internazionalizzazione vale complessivamente 30 milioni di euro e nell’ultimo triennio abbiamo messo in campo azioni incisive per aiutare le aziende a trovare nuovi sbocchi commerciali, dai bandi per le imprese singole, associate e in rete, ai Forum tematici e agli educational tour, passando per i corsi dell’Export Lab dedicati alla formazione di export manager. I risultati sono stati più che positivi e gli ultimi dati segnalano una crescita dell’export sardo, un aumento delle esportazioni legato anche alle strategie della Regione. A fare la differenza rispetto ad altre regioni e altre nazioni – ha sottolineato l’assessore incontrando la delegazione cinese – è la qualità dei nostri prodotti che raccontano una storia millenaria, una storia di aziende fortemente legate alle diverse zone dell’isola. Il nostro agroalimentare nasce e si sviluppa in un vero e proprio ‘paradiso’, una regione che sempre più deve diventare sinonimo di eccellenza, grazie alla qualità della vita e alla salubrità dei territori.»

I compratori cinesi hanno incontrato le aziende della rete “Sardinia Food Experience” della quale fanno parte sette realtà imprenditoriali, in particolare cantine, panifici, caseifici e produttori di dolciumi. Il piano della rete vale complessivamente oltre 430mila euro, il 75% a carico della Regione. Le aziende hanno già partecipato a incontri nel territorio cinese e nelle prossime settimane si dovranno dotare di un piano di marketing, di strumenti promozionali e di una campagna pubblicitaria destinata al mercato asiatico. Quindi, rifinito il packaging dei prodotti e approfonditi gli aspetti sulle normative in materia di esportazione, parteciperanno a quattro fiere organizzate in Cina e ad altrettanti eventi di presentazione dei prodotti e incontri B2B. Oltre alla rete Sardinia Food Experience, la Costa Smeralda ha ospitato di recente incontri e manifestazioni di promozione dei prodotti ai quali hanno partecipato la rete Sardinian Asian Way, di cui fanno parte 10 aziende sarde che hanno Giappone e Singapore quali mercati esteri di riferimento, e la rete Oro di Gallura, che comprende cinque imprese che hanno già avuto contatti con importatori provenienti da Canada e USA.