20 July, 2024
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La prima edizione della “Festa del Patrimonio”, a Carbonia, ha visto la partecipazione degli studenti delle scuole cittadine, che sono stati protagonisti nel ruolo di guide turistiche e nella pratica di innovative esperienze didattico-formative, tra cui il progetto pilota “Carbonia città di fondazione, Patrimonio della Sardegna”, messo in campo dal comune di Carbonia, dalle associazioni Lamas e Paesaggio Gramsci, in collaborazione con l’Istituto Superiore Giovanni Maria Angioj-indirizzi Biotecnologie, Liceo Scienze Applicate, Grafica e Comunicazione, Informatica e Telecomunicazioni, Costruzione, Ambiente e Territorio.
Gli studenti dell’Istituto di via Costituente si sono cimentati in varie attività: dall’esposizione di strumenti scientifici, storici, didattici all’esposizione di modellini delle tipologie abitative tradizionali e in 3D, dalle proiezioni sui protagonisti della fondazione della città all’esposizione di cartografie storiche e attuali su Carbonia, dall’esposizione di materiali di Archivio sull’Istituto Giovanni Maria Angioj a un box per le testimonianze videoregistrate su “La mia Carbonia”.
Di seguito pubblichiamo alcune immagini dei modellini delle tipologie abitative realizzate dagli studenti, che hanno riprodotto le case in cui vivevano dirigenti, impiegati ed operai della nostra città ai tempi della sua fondazione.

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La Sulcispes Sant’Antioco è tornata alla vittoria sul campo del Cus Sassari, 86 a 81, dopo un tempo supplementare (primo tempo 41 a 37, secondo tempo 75 a 75).

«È stata una partita molto combattuta e fisica, avendo chiuso il primo quarto sotto 30-15 non era di certo facile recuperare uno strappo di quindici punti – afferma il dirigente Francesco Diana – ma già dal secondo quarto, aumentando decisamente l’intensità in difesa, siamo riusciti a chiuderlo sotto di quattro lunghezze. Poi è stata una battaglia punto a punto fino ad impattare alla sirena sul settantacinque pari. Il supplementare poi è stato giocato bene in egual misura da entrambe le compagini; ci hanno premiato due o tre conclusioni andate a buon fine dai sei metri e settantacinque. Ora testa allo spareggio di mercoledì che potrebbe aprirci le porte dei playoff – conclude Francesco Diana – credo e confido nel fatto che i ragazzi faranno il possibile ed impiegheranno tutte le forze di cui dispongono per provare ad aggiudicarsi l’incontro.»

Cus Sassari – Sulcispes Sant’Antioco 81 a 86

Parziali: 30 a 15, 11 a 22, 18 a 20, 16 a 18. O.T. (6 a 11).

Cus Sassari: Colli, Madau 5, Barbagallo 17, Porcheddu 2, Campanelli 6, Serra 12, Idini 24, Manunta, Dellacà 2, Impagliazzo 2, Giordanelli, Silanos 11. All. Gabriele Sassu.

Sulcispes Sant’Antioco: Casula 13, Borghero 7, Rasset 27, Pintus 13, Aralossi 16, Piras 3, Basciu, Tosadori 7, Ingrande. All. Paolo Massidda.

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Nella notte, alcuni militanti di CasaPound Sardegna hanno affisso nella raffineria di Sarroch, uno striscione con scritto “Il vostro oro nero ci impoverisce e ci ammala“, contro l’elevato numero di malattie e i nuovi rincari previsti per l’estate prossima.

«La situazione della raffineria è da anni sotto osservazione della sanità regionale causa l’elevata percentuale, circa il 30 per cento in più, delle patologie tumorali e leucemiche rispetto al resto dell’Isola, – afferma il responsabile regionale Fabio Corrias – esempio lampante del grande business creatosi attorno al prezzo del greggio che, da una parte ha dato lavoro a molti corregionali, ma dall’altra leva salute e denaro.»

«Senza dubbio era da attuare un adeguato controllo chilometrico della distanza in linea d’aria tra la raffineria ed il centro abitato, visto che rumori, odori e gas sono rilevabili da qualsiasi zona di Sarroch – aggiunge Fabio Corrias – che ospita da sempre la raffineria e si vede penalizzato non solo in termini di salute, ma anche in quelli economici, in quanto i prezzi del carburante alla pompa sono i più alti tra quelli regionali.»

«Ancora oggi, il percorso del carburante dalla raffinazione alla pompa, passa per depositi fiscali nazionali aumentando il costo delle accise per il trasporto e snobbando a sua volta quelle sulla produzione – conclude il responsabile regionale di CasaPound – che darebbero a favore dei cittadini sardi agevolazioni fiscali per l’abbattimento del costo dei carburanti e dei combustibili, come previsto dallo Statuto della Sardegna, nonché norma di forza costituzionale, che alla regione spetti una compartecipazione sull’imposta di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati, percetta nel territorio sardo nella misura dei 9/10.»

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Anche quest’anno al via la finale della competizione regionale del programma “Impresa in azione”, il programma didattico di alternanza tra scuola e lavoro promosso da Junior Achievement Italia, prima associazione no profit per la diffusione della cultura economico-imprenditoriale tra i giovani – organizzato da Sardegna 2050 con la collaborazione di Saras, Europe Direct della Regione Sardegna, Confidustria giovani, Contamination Lab dell’Università di Cagliari e Open Campus Tiscali.

“Impresa in azione” è il programma di alternanza scuola lavoro che consente agli studenti delle scuole superiori di secondo grado delle classi terze, quarte e quinte di costituire una vera e propria impresa che, con la supervisione di un docente tutor e di un esperto d’impresa, progetta, realizza e vende un prodotto o un servizio innovativo.

Mercoledì 23 maggio

Ore 9,15 Mediateca del Mediterraneo

I partecipanti, per convincere la giuria, sono chiamati a presentare la propria idea imprenditoriale, un prodotto o un servizio, sviluppata realizzata e commercializzata durante tutto l’anno scolastico:

– esporranno i lavori negli stand,

– si confronteranno con il pubblico,

– terranno un colloquio con i giudici e

– mostreranno un video-pitch con le informazioni della loro mini-impresa

Ore 15,00 Teatro Massimo  

Le mini imprese, sul palco del Teatro Massimo, in quattro minuti potranno fare un ultimo appello alla giuria, prima del verdetto finale.

I PREMI

I vincitori di questa prima fase regionale potranno partecipare alla competizione nazionale BIZ Factory a Milano e contendersi il titolo di Migliore Impresa JA 2018. Inoltre, i primi tre classificati vinceranno dei premi, messi in palio da Saras e Confindustria giovani.

COMPETIZIONE NELLA COMPETIZIONE

All’interno della competizione Saras conferisce il Premio Raccontami l’Innovazione al miglior video pitch.

I NUMERI – Sono 33 le classi mini-imprese che hanno partecipato al programma, coinvolgendo quasi 600 giovani imprenditori che provengono dagli Istituti di Istruzione Superiore di Cagliari, Selargius, Tortolì, Macomer, Siniscola ed Olbia.

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Un grande goal di Luca Ceppitelli ha dato la vittoria al Cagliari, nell’ultima decisiva partita con l’Atalanta dei miracoli, 3 punti che valgono la salvezza, al termine di una stagione tormentata. E’ stata festa grande alla Sardegna Arena per questa felice conclusione del campionato, ma bisogna dire che la paura di retrocedere è stata forte, due settimane fa, quando la squadra è precipitata al terz’ultimo posto in classifica, con due partite in calendario da far venire i brividi, a Firenze e in casa con l’Atalanta, due squadra in lotta per la qualificazione all’Europa League. E’ stato proprio nel momento più difficile che è venuto fuori l’orgoglio dei rossoblu che sono stati capaci di conquistare due vittorie di misura, con l’identico punteggio di 1 a o (a Firenze con goal di Leonardo Pavoletti, oggi con quello di Luca Ceppitelli), e di salvarsi con le proprie forze, senza dover approfittare dei risultati delle dirette concorrenti.

Non è stata una partita facile, come d’altronde era ampiamente prevedibile. Le emozioni nono sono state molte, anche perché l’atteggiamento delle due squadre è stato inevitabilmente condizionato, a lungo, da quanto accadeva sugli altri campi, in particolare a Napoli, dove la squadra partenopea s’è portata sul 2 a 0 sul Crotone (diretta concorrente del Cagliari nella corsa salvezza) già al 32′, e a Milano, dove il Milan (diretta concorrente dell’Atalanta nella corsa al sesto posto che vale la qualificazione diretta all’Europa League), dopo aver subito un goal dalla Fiorentina, ha pareggiato subito ed ha chiuso il primo tempo in vantaggio, prima di dilagare nella ripresa.

Il Cagliari ha avuto due chances con Diego Farias ed Alessandro Deiola, una l’Atalanta con un cross di José Luis Palomino sventato da Leonardo Pavoletti.

In avvio di secondo tempo, l’arbitro Davide Massa ha annullato un goal a Leonardo Pavoletti per un’azione fallosa. A 3′ dal 90′, quando tutto lasciava pensare ad un pareggio senza goal, il Cagliari ha sbloccato il risultato con Luca Ceppitelli, bravo a deviare di testa, sotto la traversa, un angolo ben calciato da Luca Cigarini.

Al 91′ l’ultima emozione: l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore all’Atalanta, sul dischetto s’è portato Mattia Caldara (all’ultima partita a Bergamo perché in partenza per Torino, sponda Juventus) che ha spedito il pallone altissimo, oltre la traversa.

Al fischio finale tifoseria in festa alla Sardegna Arena, la grande paura è passata, il Cagliari di Diego Lopez (subentrato in corso d’opera all’esonerato Massimo Rastelli) resta in serie A, ma ora dovrà riflettere sull’andamento di una stagione sicuramente assai inferiore alle attese che, ad un certo punto, due settimane fa, sembrava quasi compromessa! In serie B ci va il Crotone, sconfitto 2 a 1 al San Paolo di Napoli.

 

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L’Arbus pareggia con il Selargius e festeggia la promozione in Eccellenza; il Carloforte passa a Bari Sardo ed accede alla Coppa Primavera con la San Marco Assemini ’80, piegata clamorosamente in casa dal Sant’Elena Quartu (già salvo) per 3 a 2 (nel girone B hanno ottenuto la qualificazione alla Coppa Primavera, valida per stilare la graduatoria in vista di eventuali ripescaggi, Polisportiva Ossese e Bosa); Quartu 2000 e Bari Sardo retrocedono in Prima Categoria, Siliqua e Gonnosfanadiga si giocheranno la salvezza nella partita unica del play-out. Sono questi i verdetti di un’incredibile ultima giornata del girone A del campionato di Promozione.

All’Arbus serviva un punto per raggiungere la salvezza matematica, ed il pari è arrivato, in rimonta, contro il Selargius che aveva bisogno di almeno un punto per evitare di essere risucchiato in area play-out, mentre la San Marco ha ceduto l’intera posta in casa al Sant’Elena Quartu, 3 a 2, e, come quasi scontato alla vigilia, dovrà affidarsi alla Coppa Primavera per alimentare le sue ambizioni di promozione attraverso un ripescaggio. Il Carloforte aveva bisogno di 3 punti sul campo del già retrocesso Bari Sardo per confermare la terza posizione che vale la qualificazione alla Coppa Primavera ed il risultato è arrivato. Il Vecchio Borgo Sant’Elia aveva bisogno di una vittoria per raggiungere la salvezza e l’ha centrata rifilando un clamoroso 7 a 4 all’ormai demotivato Seulo 2010.

Altra squadra demotivata era il Carbonia, opposto al Comunale “Carlo Zoboli” al pericolante Gonnosfanadiga. Andrea Marongiu ha confermato tra i pali Omar Galizia al posto di Daniele Bove che è rientrato dopo aver scontato una giornata di squalifica, e la squadra ha sbloccato il risultato nel primo tempo, con un gran goal di Lorenzo Loi. Ha controllato il risultato senza grandi problemi ed ha sciupato un paio di occasioni clamorose per chiudere la partita, con Momo Konatè. Nel finale, è accaduto qualcosa di incredibile, visto raramente: il Gonnosfanadiga, a quel punto retrocesso per la concomitante vittoria del Quartu 2000 sul Siliqua (3 a 1), ha prima pareggiato, al 43′; poi s’è portato in vantaggio al 44′; ed ha segnato il goal del definitivo 3 a 1 al 93′! Il Gonnosfanadiga con i 3 punti ha evitato la retrocessione diretta, condannando il Quartu 2000, che pure ha superato il Siliqua per 3 a 1, ora costretto a disputare il play-out (sul proprio campo), proprio contro il Gonnosfanadiga!

Sugli altri campi, il La Palma Monte Urpinu ha vinto sul campo dell’Idolo, ad Arzana, 4 a 1; l’Arborea, infine, ha superato l’Andromeda per 2 a 0.

L’ultima giornata dei campionati di Promozione e Prima Categoria conferma la tradizione che vuole partite ricche di goal. Nel girone A di Promozione ne sono stati realizzati 38 in 8 partite, alla media di 4,75 a partita (nel girone B, i goal sono stati addirittura 44, alla media di 5,5 a partita); nel girone B di Prima Categoria i goal sono stati 39, alla media di 4,875 a partita.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, già decisa la lotta al vertice con la promozione del Villamassargia, che oggi ha chiuso la stagione rifilando 4 goal a 0 alla Gioventù Sarroch, ed il secondo posto della Monteponi che ha chiuso superando per 5 a 0 la Virtus Villamar, le partite di questo pomeriggio hanno definito la situazione in coda alla classifica, con la retrocessione di Atletico Masainas (1 a 1 a Domusnovas, contro una squadra già retrocessa da tempo), Senorbì (1 a 5 a Cortoghiana) e Domusnovas Junior Santos, mentre Pula (2 a 4 a San Giovanni Suergiu con la Fermassenti) ed Atletico Narcao (4 a 2 alla Villacidrese), si giocheranno la salvezza nella partita unica di play-out, sul campo del Pula (12° classificato). In caso di parità al termine dei 90′ regolamentari, sono previsti i tempi supplementari e, in caso di ulteriore parità, a salvarsi sarebbe il Pula, perché meglio classificato al termine della stagione regolare.

                                        

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Il Porto Cervo Wine&Food Festival celebra la grande tradizione dei maître della Sardegna. Tra gli otto grandi maestri sardi dell’associazione Amira (Associazione maître italiana ristoranti e alberghi) ci sono tre nomi storici degli alberghi della Costa Smeralda: Nando Curreli, Agostino Demontis e Mario Lutzoni. I tre maître degli alberghi gestiti da Marriott International  per conto di Qatar Holding, sono stati insigniti di questo prestigioso riconoscimento internazionale che viene assegnato solo dopo quaranta anni di onorata carriera.  Gli altri premiati sono stati: Giacomino Arras, Pietrino Malu, Guido Murtas, Dino Sotgiu e Dante Sanna. Fuochi accesi, inforcati gli strumenti del mestiere, divisa d’ordinanza, davanti a un numeroso pubblico di appassionati, i tre grandi maestri – insieme ai loro colleghi – si sono esibiti in una delle specialità della casa, le crêpe suzette. Si è aperta così la sessione pomeridiana della giornata conclusiva del festival che, da dieci anni a Porto Cervo, mette in vetrina le eccellenze enogastronomiche sarde e italiane. Pizza fritta, birre artigianali e cooking show, degustazioni di  vini, formaggi, marmellate e miele: una domenica ricca di eventi per concludere in bellezza l’edizione 2018 dell’appuntamento smeraldino. 

La giornata si è aperta con il cooking show di Fabrizio Nonis, professione macellaio, giornalista enogastronomico, docente dell’Università dei Sapori di Perugia, nonché creatore di un’Accademia gastronomica a Marrakech. Nel pomeriggio l’attesa esibizione dei grandi maestri della ristorazione, prima che la grande protagonista diventasse la birra artigianale. “Birra italiana: global, local o artigianale” è stato il tema dell’incontro con Paolo Lai, titolare del birrificio Quattro Mori. «Saper fare la birra nasce da una passione, anche se negli anni si sta trasformando in un fenomeno più diffuso visto che in Sardegna abbiamo ormai trenta birrifici artigianali – spiega Paolo Lai -. La qualità sta migliorando, i birrai sardi infatti sono molto più attenti all’innovazione. Da questo presupposto nasce il tentativo della Regione di fare una legge a tutela dei birrifici sardi. La nuova sfida consiste nella riduzione dei prezzi – conclude Lai – innovando e investendo e avendo maggiore attenzione ai costi di produzione». La decima edizione del Porto Cervo Wine&Food Festival si è conclusa all’insegna del gusto con la presentazione del libro “Pizza fritta” di Enzo Coccia, maestro pizzaiolo della tradizione napoletana.

Al Porto Cervo Wine& Food Festival hanno partecipato le migliori realtà produttive italiane: l’area del Conference center ha ospitato 70 espositori, di cui 54 del settore vitivinicolo. Il pubblico ha avuto l’occasione di conoscere gli storici marchi dell’eccellenza italiana e le ultime idee di un settore sempre in evoluzione, che storicamente rappresenta il fiore all’occhiello del “made in Italy”.

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Sono iniziati nei giorni scorsi, a Stintino, i lavori che daranno un nuovo look alla torre di Capo Falcone. L’impresa Serf Costruzioni srl, che ad aprile si è giudicata la gara per le opere di restauro conservativo, consolidamento statico e messa in sicurezza della costruzione cinquecentesca, mercoledì ha iniziato la pulizia e l’allargamento della strada per consentire ai mezzi di raggiungere la torre. A disposizione per terminare i lavori ci sono 120 giorni, dal momento dell’apertura del cantiere, mentre i fondi per rimetterla in sesto ammontano a circa 79mila euro.

Gli interventi sulla torre che guarda sul golfo dell’Asinara serviranno a mitigare i processi di degrado e dissesto avvenuti negli anni, che hanno portato in questi tempi a distacchi e crolli, anche importanti, di molte parti della struttura originaria.

In inverno è crollata la garitta costruita sul tetto della torre e il brutto tempo dei mesi scorsi ha provocato la caduta dell’architrave della porta d’ingresso, oltreché della muratura sovrastante.

«La ristrutturazione della torre – afferma l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani – per noi è importante. La costruzione ci guarda da lì da sempre, ci rappresenta e custodisce la nostra storia. Abbiamo a cuore il recupero delle memorie che i nostri avi ci hanno lasciato. In questi anni la torre ha subito una serie di vicissitudini e vorremmo che riprendesse il suo splendore. E con l’aiuto della Soprintendenza potremo renderla di nuovo visitabile.»

I lavori quindi consentiranno di rimettere a posto la copertura, chiudere il buco lasciato dal crollo e ripristinare l’ingresso. Importanti anche gli interventi di muratura all’esterno della torre per reintegrare la parti cadute al suolo.

L’obiettivo generale dell’Amministrazione comunale guidata da Antonio Diana è la riqualificazione dell’intera area di Capo Falcone come attrattiva turistica, come centro studi per la salvaguardia e il recupero degli habitat naturali della fauna e della flora locali e come punto di osservazione naturalistico-faunistica per il “Santuario dei Cetacei”.

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Cala il sipario sulla stagione regolare del campionato di Promozione. Il Carloforte chiude sul campo del già retrocesso Bari Sardo (dirige Marco Ambu di Cagliari, assistenti di linea Fabrizio Murru e Andrea Podda di Cagliari), con l’imperativo d’obbligo di conquistare i tre punti, per difendere il terzo posto che vale l’accesso alla Coppa Primavera, mini torneo tra le seconde e le terze classificate dei due gironi, dal quale scaturirà la graduatoria per eventuali ripescaggi. La stagione rossoblu è stata sicuramente inferiore alle attese, dopo i grandi investimenti fatti dal presidente Giuseppe Buzzo che hanno creato grandi aspettative in tutto l’ambiente, ma l’impennata d’orgoglio del finale di stagione ha riacceso la speranza di rientrare in corsa per il salto di categoria tanto sognato.

L’Arbus di Nicola Agus affronta il Selargius di Gianni Maricca deciso a far suo il risultato (sarebbe sufficiente anche un pareggio) che vale la promozione in Eccellenza, attesa da 14 anni. La San Marco Assemini ’80 di Massimiliano Pani, a lungo capolista nella prima parte del campionato, chiude in casa con il Sant’Elena, non ancora totalmente rassegnata ma comunque pronta a giocarsi le sue ultime carte per la promozione nella Coppa Primavera.

Il Carbonia chiude una stagione sostanzialmente positiva, affrontando il Gonnosfanadiga al Comunale “Carlo Zoboli” (dirige Claudio Pili di Cagliari, assistenti di linea Dionigi Mocci e Michel Melis di Cagliari) già certo del settimo posto (al quale va aggiunta la finale di Coppa Italia, persa amaramente, ancora una volta, ai calci di rigore). La squadra ospite ha bisogno di un risultato positivo per evitare la retrocessione diretta ed accedere al play-out per raggiungere la salvezza.

Sugli altri campi, si giocano Arborea-Andromeda, Idolo-La Palma Monte Urpinu, Vecchio Borgo Sant’Elia-Seulo 2010 e Quartu 2000-Siliqua.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, smaltita la sbornia di entusiasmo per la meritata promozione anticipata, il Villamassargia di Giampaolo Murru chiude una stagione trionfale sul proprio campo, contro la Gioventù Sarroch, mentre la Monteponi, la grande delusa, piegata dal Villamassargia nel lungo testa a testa al vertice della classifica, chiude ospitando la Virtus Villamar, senza il tecnico Walter Poncellini in panchina, esonerato clamorosamente dopo il pareggio di Masainas (4 a 4) che ha reso incolmabile il ritardo dal Villamassargia (5 punti a 90′ dalla conclusione del campionato) ed ha fatto sfumare il sogno dell’immediato ritorno in Promozione, ora possibile solo con un ripescaggio, al momento improbabile per la struttura dei campionati di scaturirà dalle promozione e retrocessioni.

Le altre partite in programma oggi per l’ultima giornata, contano solo per la zona bassa della classifica. Già retrocesso da tempo il Domusnovas Junior Santos, Atletico Narcao (28 punti), Atletico Masainas (28) e Senorbì (26) giocano (rispettivamente in casa con la Villacidrese, a Domusnovas e a Cortoghiana) per conquistare la quart’ultima posizione, utile per disputare il play out salvezza con la quint’ultima, che scaturirà dal testa a testa tra Villanovafranca e Pula, appaiate a quota 34 punti, ed impegnate rispettivamente in casa con l’Atletico Villaperuccio e a San Giovanni Suergiu con la Fermassenti.

L’ultima partita in programma, priva di interessi di classifica, è Libertas Barumini – Gioventù Sportiva Samassi.

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Cagliari-Atalanta, tutto in 90′. La squadra rossoblu arriva a questo appuntamento, davanti ai propri tifosi, alla Sardegna Arena (che si presenta con il tutto esaurito), al termine di una stagione travagliata, fatta di gioie (poche) e dolori (tanti), arbitro del proprio destino, grazie alla grande impresa compiuta domenica scorsa al Franchi di Firenze, nel giorno più difficile, quello della grande paura, dopo gli ultimi risultati negativi che l’aveva fatta precipitare nella scomodissima terz’ultima posizione a 180′ dalla conclusione del campionato.

Il Cagliari deve vincere per scacciare tutte le paure, ma non sarà certamente facile, perché l’Atalanta di Giampiero Gasperini (battuta all’andata, a sorpresa ma meritatamente, dai rossoblu), brillante protagonista per il secondo anno consecutivo in campionato e quest’anno anche in Europa League,  è avversario molto forte, ancora in corsa per un posto nella prossima Europa League. In caso di pari o, peggio, di una sconfitta, il destino rossoblu sarebbe legato, pericolosamente, ai risultati delle dirette concorrenti e tutti sanno quanto le partite dell’ultima giornata riservino spesso sorprese, anche clamorose.

Questo pomeriggio Diego Lopez ritrova un rinforzo importante, Luca Cigarini, al rientro dopo due giornate di squalifica. C’è anche Leandro Castán, che ha fatto di tutto per recuperare dai problemi fisici. Ma, indipendentemente da chi andrà in campo, quello che più conterà sarà lo spirito del gruppo che, sotto la spinta dei tifosi, potrebbe regalare al Cagliari e alla Sardegna, un’altra stagione nell’Olimpo della serie A.

Cagliari-Atalanta sarà diretta dall’arbitro Davide Massa di Imperia, assistenti di linea Matteo Passeri di Gubbio e Stefano Alassio di Imperia, quarto uomo Paolo Tagliavento di Terni, addetto al Var Antonio Damato di Barletta, addetto all’Avar Mauro Vivenzi di Brescia.