19 July, 2024
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Continuano le indagini sulla morte di Sebastian Casula, il 39enne di Carbonia scomparso lo scorso agosto, il cui corpo venne ritrovato dai carabinieri impiccato ad un albero in località Monte Leone. Grazie a nuovi sviluppi investigativi, questa mattina gli uomini del Ris di Cagliari, il reparto scientifico dell’Arma, insieme ai militari della stazione di Carbonia si sono recati nell’abitazione di P.S., in via Messina, per eseguire accertamenti alla ricerca di tracce che potrebbero essere determinanti per la ricostruzione dell’accaduto, confermando i sospetti dei carabinieri. Gli esperti dell’Arma stanno già lavorando da alcune ore nell’abitazione mentre i carabinieri della stazione hanno eseguito la perquisizione dell’intero appartamento.
I carabinieri della compagnia di Carbonia non escludono alcuna pista, ma i risultati dell’operazione di oggi potrebbero essere determinanti per togliere i dubbi ed essere decisivi per l’indagine, anche perché potrebbero far emergere nuovi indagati.

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Per combattere con efficacia la blue tongue, che colpisce soprattutto gli ovini, la Regione deve intervenire favorendo le vaccinazioni anche dei bovini, nei quali il virus ha un’incubazione molto lunga e costituisce “veicolo” di contagio.

La richiesta è contenuta in un’interpellanza del consigliere dei Rossomori Emilio Usula, che chiede al presidente della Regione ed agli assessori della Sanità e dell’Agricoltura una serie di misure di contrasto dell’epidemia, dalla fornitura gratuita dei vaccini ad interventi di sostegno agli allevatori del comparto bovino.

«Oltre a dover combattere la blue tongue – ricorda Emilio Usula – i nostri allevatori devono pagarsi di tasca i vaccini per i capi bovini, che non rientrano fra i Lea (livelli essenziali di assistenza), con i farmaci che stranamente scarseggiano proprio nella stagione delle vaccinazioni o si trovano ad un prezzo triplo rispetto a quello di altre Regioni: in Friuli il vaccino costa 0,90 centesimi a dose, da noi 2,70 euro. Poi – sottolinea ancora Emilio Usula – ci sono i danni economici alle aziende derivanti da una sorta di circolo vizioso: se i vaccini non si trovano il bestiame non può essere movimentato né venduto e se viene vaccinato in ritardo deve essere commercializzato ad un prezzo per chilogrammo inferiore al peso reale.»

«Di qui – conclude il consigliere dei Rossomori – la necessità di un intervento urgente della Regione, che raggiungerebbe due importanti risultati, sul piano sanitario quello di contrastare in modo più forte la blue tongue e, sul piano economico, quello di sostenere gli allevatori del comparto bovino ingiustamente penalizzati.»

 

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Venerdì 18 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, va in scena l’opera “Angeli” dei Figli d’arte Medas. Lo spettacolo, testo e regia di Gianluca Medas, fa parte del calendario di“1 €uro festival” 2018, curato dalla compagnia Akròama.

Uno spettacolo di denuncia, avvincente e crudo, costruito per avviluppare e confondere. La trama si sviluppa con continui colpi di scena, tra disagi ed emarginazione. Nessuna concessione al buonismo di alcun tipo. La trama si sviluppa cambiando continuamente punti di vista, quello pubblico e quello dei media. Due versioni della stessa storia mostrate con immagini proiettate dallo schermo, presente sulla scena, e quello più intimo ed inaspettato dei personaggi coinvolti nella vicenda. “Angeli” è  una storia che si biforca nell’immaginario collettivo, racconta due storie parallele che sono la stessa storia vista da occhi differenti, il tutto attraverso la scelta estetica di una forma ibrida che resta in sospeso continuamente tra cinema e teatro, una forma drammaturgica che da qualche tempo distingue i nostri prodotti più importanti. Uno spettacolo ibrido, costruito con grande profusione di mezzi utilizzando la cinepresa per dare maggiore forza alle immagini, e ponendo l’accento sulla necessità di spezzare le barriere che separano il cinema dal teatro e così consentire alla narrazione di raccontare una difficile vicenda  permettendo al pubblico di scegliere da che parte stare invitandolo ad oltrepassare le coordinate normali del giudizio morale. Lo vicenda è semplice, e racconta di due giovani, appartenenti al microcosmo degli invisibili, uno dei quali con forti disagi personali. Questi due giovani si ritrovano, dopo una serie di scelte sbagliate, dentro una storia più grande di loro. Dopo una sfortunata e maldestra rapina e la conseguente precipitosa fuga, i due, vengono circondati e rinchiusi all’interno di un capannone, assieme ad un ostaggio, un vecchio signore. Lì si scoprono perduti e senza uscita. (…)

Angeli”, testo e regia di Gianluca Medas. Con Noemi Medas, Roberto Pettinau, Alessandro Pani, Piarpaolo Congiu. Nel video Agnese Fois, Filippo Salaris, Jo Perrino, Mauro Sollai, Lisa Zedde, Stefano Curgiolu.

Sabato 19, alle 21.00, al Teatro delle Saline va in scena l’opera “Donne dell’underground” di Marta Proietti Orzella.

“Donne dell’underground” propone una fusione di brevi monologhi brillanti. Piccoli “mostri”, brevi ritratti “maledetti” di donne “al margine”, donne “dell’underground”, alla ricerca di una rivincita, personaggi grotteschi e mostruosi, spesso odiosi e insopportabili. Le protagoniste, Marta Proietti e Carla Orrù, dividono la scena con ironia e leggerezza, offrendo agli spettatori un improbabile (ma non troppo!) “spaccato” femminile. I personaggi appartengono a storie che ci fanno sorridere, ma anche riflettere sulla condizione “underground” della donna. La liberazione da una condizione di sottomissione e di marginalità è l’elemento che accomuna la storia di queste donne alla ricerca di un riscatto personale e sociale. Il ritratto che ne viene fuori è quello di donne vulnerabili e umili, ma non arrendevoli, che si ribellano a una condizione di subordinazione ed inferiorità. Il linguaggio è quello tipico della commedia (qua e là si fa uso sapiente della lingua sarda). Le storie sono arricchite da suoni, musiche e immagini che sottolineano le azioni scena.

Drammaturgia e regia di Marta Proietti Orzella. Con Marta Proietti Orzella e Carla Orrù.

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Marinella Di Capua, presidente dell’Associazione ASM onlus e della Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia, è nuovamente in prima linea per aiutare la ricerca neo-natale, con l’ulteriore obiettivo quest’anno di restaurare anche il Reparto di Maternità dell’Ospedale di Spoleto danneggiato dal sisma.

Con una serata dedicata all’aiuto verso la scienza medica nella lunga e difficile battaglia per contrastare le malattie congenite dei bambini, prima della nascita e subito dopo, la N.D. Marinella Di Capua ha dedicato il Gran Galà di Primavera 2018 al progetto “Nascere per Rinascere” della Fondazione ASM.

Milano continua così ad essere più che mai attiva per la solidarietà e il benessere sociale. Nell’ambito di questo progetto è già stato consegnato un ecografo portatile di ultima generazione al Reparto Maternità dell’Ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, che è in funzione dall’8 gennaio scorso.

«Stiamo inoltre per spedire alla stessa struttura un avanzato cardiotocografo, indispensabile per il monitoraggio cardiaco del bambino subito prima della nascita e durante il parto. La nostra Delegazione di Roma, attiva dal novembre scorso, ha inoltre raccolto di recente i fondi necessari per analoghe donazioni al Punto Nascita dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, che raccoglie le gestanti provenienti dalle zone terremotate del Lazio, tra cui anche il Comune di Amatrice», spiega Marinella Di Capua, presidente dell’Associazione ASM onlus e della Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia.

L’associazione di cui è presidente è nata nel 1981 sulla spinta dell’incidente della fabbrica Icmesa di Seveso che nel 1976 pose il problema delle possibili ricadute malformative della fuga di diossina sui nuovi nati della zona.

Il Governo allora decise di istituire un’apposita Commissione per verificare gli effetti delle emissioni di diossina sulle future madri. Fortunatamente i risultati furono abbastanza tranquillizzanti, ma la Commissione rimase trasformandosi in Associazione Studio Malformazioni, presieduta da Francesco Cefis. Poi Marinella Di Capua ne prese il timone trasformandola in Fondazione per la Salute dell’Infanzia. Tra i consiglieri: Guido Venturini, Maria Teresa Scaiola, Tana Ruffo di Calabria, Marzia di Carpegna Brivio, Sergio Dompè, Elio Catania, Umberto Di Capua, Daria Pesce.

L’ASM investe ogni anno oltre 500 mila euro in fondi per la ricerca, per la prevenzione, per l’informazione, per l’acquisto di apparecchiature sempre più innovative di diagnosi prenatale e per contribuire concretamente a finanziare i centri d’eccellenza in cui curare i neonati.

La sua attività maggiore si profila principalmente nel «Filo Rosso», un servizio di consulenza telefonica gratuita attiva a Milano, Roma, Napoli e San Giovanni Rotondo a cui rispondono consulenti medici. Ogni anno arrivano più di 5 mila telefonate di donne in attesa di partorire che chiedono di essere rassicurate su vari argomenti.

Ma fiore all’occhiello dell’ASM è anche il Centro di Chirurgia Fetale, l’unico centro in Italia – e tra i più avanzati in Europa – che consente l’identificazione e la cura di alcune malformazioni prima ancora della nascita.

Il fatto è che ogni 18 minuti nasce un bambino con una malattia congenita. L’Associazione ASM onlus e la Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia affrontano ogni giorno una sfida impegnativa ma irrinunciabile: diminuire il numero dei bambini che ancora oggi nascono con una malattia congenita. In Italia, si tratta di 43.200 neonati ogni anno.

L’obiettivo dell’ASM quest’anno è anche quello di restaurare il Reparto di Maternità dell’Ospedale di Spoleto danneggiato dal sisma e proprio per raccoglierne i fondi è stato dedicato il Gran Galà di Primavera 2018 a cui hanno aderito oltre 400 esponenti della società imprenditoriale, culturale ed istituzionale milanese.

Quattrocento illustrissimi ospiti che hanno risposto con l’entusiasmo di sempre all’appello annuale lanciato da Marinella Di Capua per riunirsi nei saloni dell’Hotel Principe di Savoia, dimostrandosi particolarmente attenti ai problemi che, prima della nascita e subito dopo, minacciano la salute dei bambini.

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Il comune di Sant’Antioco cerca di due “Istruttori” – Categoria C1 – da inserire con contratto a tempo indeterminato, part-time all’83,33 %. È stato pubblicato, infatti, il bando di mobilità esterna per la copertura di un posto di Istruttore Amministrativo da assegnare al Settore Finanziario e di un posto di Istruttore Tecnico da impiegare nel Settore Servizi per il Territorio. Entrambi avranno un contratto a tempo indeterminato, Part-time (30 ore settimanali). La scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione è fissata al 18 giugno 2018. Principale requisito di ammissione: essere dipendente a tempo indeterminato, a tempo pieno o part-time con percentuale pari o superiore all’83,33%, presso una Pubblica Amministrazione, con inquadramento corrispondente alla categoria giuridica C, o in categoria equivalente in caso di provenienza da altri comparti. Ulteriori precisazioni sui requisiti sono contenute nel bando (al quale sono allegati i moduli di partecipazione), rintracciabile nel sito istituzionale www.comune.santantioco.ca.it , nella sezione concorsi. Nel caso in cui non dovessero esserci domande di partecipazione alla mobilità esterna, si procederà con l’attivazione delle procedure concorsuali.

La domanda di partecipazione alla selezione deve essere redatta in carta libera secondo il modello A (allegato al bando), datata e sottoscritta, pena l’esclusione, e indirizzata al Comune di Sant’Antioco – Servizio Gestione e Programmazione del Lavoro, Piazzetta I. Diana n. 1. Può essere presentata direttamente all’ufficio Protocollo del Comune di Sant’Antioco, Piazzetta I. Diana n. 1, secondo gli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 11,00 alle 13,00 e il lunedì e il mercoledì dalle 16,00 alle 18,00), o spedita sia per posta a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, sia tramite posta certificata all’indirizzo protocollo@comune.santantioco.legalmail.it .

 

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I carabinieri fermano un automobilista ad un posto di blocco per un normale controllo, avvertono nell’auto un forte odore di marijuana che li induce a sottoporre l’uomo a perquisizione personale e veicolare, poi estesa anche al domicilio, che li porta al sequestro di alcuni spinelli di marijuana ciascuno, 15,00 grammi di marijuana suddivisa in 3 dosi, un bracciale in oro e 3.175,00 euro in contanti, verosimilmente provenienti dall’attività di spaccio.

E’ accaduto ieri sera, alle ore 19.30, a San Gavino Monreale, in via Maria Carta, dove i carabinieri della locale Stazione, mentre svolgevano un servizio per il controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza Marcantonio Zurru, 41 anni, di Gonnosfanadiga.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina dall’autorità giudiziaria.

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Il comune di Sant’Antioco informa i gestori di strutture ricettive che, con riferimento all’obbligo di versamento delle somme riscosse a titolo di imposta di soggiorno, si prevede una modifica al punto 2 dell’art. 8 del regolamento. Nello specifico: tale modifica stabilisce che, se le somme incassate mensilmente a titolo di Contributo Ambientale di Soggiorno non superano i 10 euro, il ri-versamento al Comune delle somme riscosse potrà essere effettuato entro il sedicesimo giorno del secondo mese successivo a quello in cui è avvenuto l’incasso. E, ancora, nell’ipotesi in cui l’importo minimo dei 10 euro non venga raggiunto nemmeno nel secondo mese, il versamento potrà avvenire entro il terzo mese successivo a quello di incasso, sempre secondo le modalità già indicate nel regolamento al punto 2 dell’art. 8.

Nessuna variazione invece per importi incassati mensilmente a titolo di Contributo Ambientale di Soggiorno di importo pari o superiore a 10 euro. Si fa presente che la responsabile del procedimento è la dott.ssa Beatrice Lai (tel 0781/8030213; e-mail: beatrice.lai@comune.santantioco.ca.it). Ulteriori informazioni possono essere richieste tramite l’Ufficio Tributi, nei seguenti orari: martedì e giovedì dalle 11,00 alle 13,00 ed il lunedì pomeriggio dalle 16,00 alle 18,00 ai referenti: dott.ssa Melania Brai, 0781/8030205; sign.ra Anna Pina Micheletti 0781/8030225; sig. Massimiliano Mereu 0781/8030290.

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La crescita esponenziale del festival internazionale Ai Confini tra Sardegna e Jazz e dell’ente organizzatrice l’Associazione Culturale Punta Giara, impongono un nuovo e più efficace piano di comunicazione integrato che superando la mera enunciazione delle notizie si arricchisca di relazioni dirette con i media e con associazioni che si interessano della musica contemporanea e in particolare del jazz.

Questa esigenza nasce dal sempre più crescente aumento di ascoltatori che ogni anno arrivano appositamente a Sant’Anna Arresi per seguire il festival, provenienti in maggioranza dall’Est Europa.

Per questo l’Associazione Culturale Punta Giara ha raccolto con molto piacere l’invito di partecipare al festival internazionale di jazz di Cerkno, piccola località della Slovenia Occidentale nel cuore delle Alpi Giulie, che si svolgerà dal 17 al 19 maggio 2018 con tanti artisti di prestigio del panorama jazz internazionale.

L’Associazione Culturale Punta Giara, sarà presente alla manifestazione con il suo presidente e alcuni membri del direttivo per rapportarsi con la stampa internazionale ed il pubblico presente a Cerkno in un’apposita conferenza stampa che tratterà i seguenti punti:

1) Narrare l’originale esperienza di SJN Sardinia Jazz Network, istituzione che racchiude i cinque festival jazz più rappresentativi della Sardegna ( Jazz in Sardegna, Time in Jazz, Ai confini tra Sardegna e Jazz, Calagonone Jazz, Musica sulle Bocche) federati in un patto che certamente coinvolge le Associazioni da cui derivano ma che è incentrato sull’assunzione di un ruolo culturale nuovo che nasce dal valore di ogni singola manifestazione e non dall’attività generale delle Associazioni. Il progetto SJN vuole traghettare verso la definitiva professionalità esperienze organizzative consolidate e proporsi come scenario ulteriore a garanzia di una crescita diffusa dell’esperienza musicale in Sardegna.

2) Live in Sant’Anna Arresi. Sempre di più gli artisti che transitano al festival chiedono di poter realizzare nuove produzioni discografiche Live (esempi: Summit Quartet, Roscoe Mitchell, Matthew Shipp e tanti altri), merito della professionalità dei tecnici e del suono della Piazza del Nuraghe che sempre di più stanno caratterizzando l’attività del festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz. Gli organizzatori di Cerkno vogliono scoprire i segreti che si celano  dietro le registrazioni Live in Sant’Anna Arresi.

3) Saranno presentate le linee guida e le produzioni originali che caratterizzeranno la XXXIII edizione del festival internazionale Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2018 in programma dal 1 al 8 settembre;

4) Saranno presentati il logo di SJN Sardinia Jazz Network e la grafica della nuova edizione del festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz, con distribuzione di materiale promozionale;

5) Sarà allestito uno stand con tutte le pubblicazioni discografiche dell’Associazione Culturale Punta Giara.

L’Associazione Culturale Punta Giara ringrazia anticipatamente tutta l’organizzazione del festival Jazz di Cerkno per l’invito, ringrazia l’assessore della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Giuseppe Dessena e tutto il suo Staff per il lavoro profuso per la crescita di SJN Sardinia Jazz Network, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, la Fondazione di Sardegna ed il comune di Sant’Anna Arresi, tra gli sponsor istituzionali di Ai Confini tra Sardegna e Jazz e di SJN Sardinia Jazz Network.

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Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio e il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini, le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Mario Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che  collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Adriano Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar ad unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

La rassegna si apre sabato 26 maggio, alle 9.00, con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15.00, con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato dalle 17,30 ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice, gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domus de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu, con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12.00, replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso ejogastronomico e, alle 15.00, visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus ed al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta, prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini alla Perda Pintà.

 

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E’ decisamente un duo originale e sui generis quello che darà vita al nuovo show “La gigante e il bambino”: i protagonisti sono Awana Gana, storico speaker di Radio Montecarlo ed apprezzato chansonnier e la stella nascente della musica italiana, la sarda Erika Piras, finalista di Area Sanremo 2017 e da mesi in classifica con il singolo “ARIA” (oltre 40.000 visualizzazioni su youtube). Il sottotitolo dello spettacolo è “Dove inizia il passato e dove finisce il futuro?”, già, perché Erika Piras ha appena 17 anni, circa 50 in meno del suo partner artistico, ma il loro è un connubio dove si mescolano la grande maturità della giovane Erika Piras ed il Peter Pan che vive eternamente nel cuore di Awana Gana.

Lo spettacolo si sviluppa attraverso musica, letture, musical ed intrattenimento ironico, in un crescendo di emozioni dove si intrecciano le 2 voci (quella intensa e potente di lei con quella calda e profonda di lui), il violino di Erika (ormai nota come “la cantante con il violino”) e la chitarra acustica di Awana Gana. Un repertorio internazionale che spazia dalle canzoni di De André a classici francesi rivisitati come “Les Feuilles Mortes” a successi sudamericani come “Besame Mucho”, oltre a brani inediti composti da Igor Nogarotto, produttore ed autore di Erika Piras, nonché direttore artistico e regista dello spettacolo.

La prima tappa del progetto sarà sabato 26 maggio, alle ore 16.00, per la conferenza stampa di presentazione (aperta a giornalisti e pubblico) che si svolgerà presso il Grand Hotel & Des Anglais, stessa location che ospiterà il debutto dello show sabato 30 giugno, alle ore 21.00. Media Partner è LILT “Lega Italiana Per La Lotta Contro I Tumori” per la quale vi sarà una raccolta fondi durante gli spettacoli. Lo show è prodotto da Flying Music e dall’etichetta discografica Samigo.