20 November, 2024
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«Gli atti amministrativi stanno sconfessando i criteri della riforma ospedaliera varata dalla maggioranza, con la moltiplicazione dei posti di comando all’interno dell’universo sanitario sardo.»

E’ l’accusa del vicepresidente della commissione Salute del Consiglio regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) che critica duramente la Giunta Pigliaru: «L’ultimo capitolo è relativo all’azienda ospedaliera Brotzu – spiega Edoardo Tocco – con l’accorpamento tra l’ospedale Microcitemico e il Businco (polo oncologico dell’area vasta) che ha modificato l’assetto organizzativo dei presidi».

Edoardo Tocco sottolinea che lo scheletro operativo dell’azienda, prima del riordino ospedaliero, prevedeva tre direttori diversi per le strutture cagliaritane e l’impianto del nuovo disegno avrebbe dovuto quindi portare un risparmio consistente dei costi, uno snellimento restato solo sulla carta.

«Alla prova dei fatti così non è stato – aggiunge Edoardo Tocco – perché è stata istituita una struttura complessa con nuovi posti di potere all’interno dei presidi per governare i tre presidi ora accorpati, con un demansionamento dei direttori che non si è assolutamente tradotto in un taglio delle spese. Di più. I costi andranno a gravare sulla gestione del sistema sanitario. E’ stato aperto il bando per direttore di struttura complessa che conferma questa filosofia, venendo meno quindi lo spirito della riforma. E’ l’ennesima contraddizione di una rivoluzione sbandierata dalla giunta come toccasana, mentre vengono pubblicate le statistiche e gli andamenti sui tempi d’attesa troppo lunghi negli ospedali sardi, con la disdetta delle visite già prenotate. Una battaglia che abbiamo portato avanti sin dall’inizio del riordino – conclude Edoardo Tocco -, rilevando come questi mutamenti avrebbero comportato la moltiplicazione dei posti di potere sottraendo ingenti risorse ai pazienti.»   

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Vorrei esprimere, da sindacalista, alcune considerazioni in merito al rinvenimento in una porzione di territorio del Polo Industriale di Portovesme (di proprietà dell’Enel), di almeno 43.000 tonnellate di rifiuti speciali, tossici e, comunque, fortemente inquinanti. Un rinvenimento di una discarica abusiva, si apprende dai media, risalente a diverse decine di anni fa in un periodo storico nel quale non esisteva, in Italia e di conseguenza in Sardegna, un’adeguata e stringente legislazione in materia di rispetto dell’ambiente e nemmeno, è necessario ribadirlo, una robusta, diffusa e riconosciuta sensibilità dell’opinione pubblica sull’argomento. A differenza di oggi dove la coscienza civile è matura e la legislazione ambientale stringente.

Ovviamente, la datazione temporale dell’accaduto non sminuisce in alcun modo la gravità del rinvenimento e le gravissime responsabilità di chi si è macchiato dell’indegno reato di (letteralmente) attentare all’ambiente e di riflesso alla salute pubblica. A tal proposito, ritengo irrinunciabile e fondamentale affermare e ribadire con enorme chiarezza che, per quanto ci riguarda come organizzazione sindacale, nessun tentennamento, timidezza o indecisione può esserci nella condanna ferma e netta di coloro che hanno ingenerato il sopracitato scempio ambientale. Per essi, se e quando verranno identificati dagli organi preposti, è auspicabile che venga applicata la massima severità senza sconto alcuno. È bene ricordare che il nostro essere sindacato ha sempre messo al primo posto la tutela dei lavoratori tramite il contratto nazionale e la difesa del lavoro quale elemento imprescindibile senza il quale non possono esistere diritti da difendere, ma in ogni caso senza mai rinunciare alla difesa della salute degli stessi e in generale di tutti i cittadini di questo territorio. Da sempre e tutt’ora, infatti, crediamo che la lotta per il riavvio degli stabilimenti industriali fermi ed il rafforzamento di quelli in marcia, debba obbligatoriamente passare anche per il rispetto delle norme di legge ambientali e, dunque, per il rispetto del binomio lavoro-ambiente come condizione irrinunciabile senza la quale ogni altro ragionamento non è possibile.

Sicuri del fatto che la preservazione del lavoro tramite l’industria nel territorio sia un elemento indiscutibile e fondamentale per rilanciare l’economia territoriale, allo stesso modo crediamo fortemente nella tutela dell’ambiente per garantire alle prossime generazioni a venire e, dunque, ai nostri stessi figli, la possibilità di vivere nella propria terra, che noi oggi utilizziamo ma che in realtà abbiamo avuto solo in prestito, in salute e (ce lo auguriamo con il rilancio economico-sociale) in prosperità. Sì alla preservazione e al rilancio del Polo Industriale per il quale ci siamo spesi e continueremo a spenderci con il massimo impegno e la massima determinazione, dunque, ma, contestualmente, sì anche alla preservazione dell’ambiente, al rispetto stringente delle normative in materia, ma nessuna tolleranza e rispetto per coloro che trasgrediscono le leggi e mettono in discussione la salute dei nostri figli e, diciamolo pure, la credibilità stessa delle nostre legittime lotte per il lavoro.

Manolo Mureddu

Segreteria Territoriale FSM-CISL Sulcis Iglesiente

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Circa 300 studenti, con i loro cappellini colorati, hanno popolato piazza Roma e si sono cimentati con successo in una serie di prove teoriche e pratiche sulla sicurezza stradale, previste nell’ambito della giornata conclusiva del progetto “Sicuri in strada”. Il corso, iniziato lo scorso 2 febbraio, è stato organizzato dall’associazione di volontariato Auser, con il patrocinio ed il contributo economico dell’Amministrazione comunale.

“Sicuri in strada” in questi mesi ha coinvolto, in particolar modo, gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e gli studenti di alcune classi della scuola dell’infanzia. Si tratta, nel dettaglio, di allievi iscritti all’Istituto Comprensivo “Deledda-Pascoli”, all’Istituto Comprensivo “Don Milani”, all’Istituto Comprensivo “Sebastiano Satta”, alla Scuola paritaria “Camilla Gritti” ed alla Scuola dell’infanzia “Don Milani”.
Il presidente del Consiglio comunale, Daniela Marras, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale ed ha ringraziato l’Auser «per aver promosso questo meritorio progetto in grado di diffondere la cultura della sicurezza stradale tra gli studenti delle scuole cittadine».
Si tratta di un progetto che ha visto la partecipazione fattiva del corpo di Polizia locale e del suo comandante, il maggiore Andrea Usai, impegnatisi nell’organizzazione delle lezioni teoriche e pratiche a favore degli studenti. Studenti che sono stati coinvolti nell’iniziativa anche grazie al proficuo lavoro di coordinamento messo in atto dall’assessorato alla Pubblica istruzione, guidato da Valerio Piria.

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Ieri, martedì 15 maggio 2018, presso l’Unione dei Comuni a Macomer, alla presenza del presidente dell’Unione Comuni Marghine, Antonio Onorato Succu, del responsabile del S.I.A. Tore Tocca e dei sindaci dei Comuni dell’Unione, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto relativo alla «progettazione, realizzazione e manutenzione dei Siti internet Istituzionali e APP di tutti gli enti aderenti al S.I.A. (Sistema Informativo Associato) dell’Unione Comuni Marghine».

Scopo del progetto è quello di adeguare i siti internet istituzionali dell’Unione, e di tutti i comuni aderenti, alle nuove linee guida di design, di accessibilità e trasparenza, emanate dall’AgID per i servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

La Datanet S.r.l. di Catania, con sede anche a Cagliari, società con esperienza decennale nella fornitura di software e siti web per la Pubblica Amministrazione e aggiudicatrice del bando di gara, durante la conferenza ha presentato alla stampa, ai comuni associati all’Unione del Marghine e alla cittadinanza tutta, il sito pilota e l’app istituzionale nella versione sperimentale.

«Grazie alla politica dell’Unione e in particolare al sistema informatico associato – afferma il presidente Antonino Onorato Succu – anche i piccoli Comuni facenti parte dell’Unione possono avere un sito e una app all’avanguardia che rispetti le ultime direttive dell’Agenzia per l’Italia digitale.»

I Comuni dell’Unione Marghine, infatti, si attestano tra i primi enti in Italia ad adeguarsi alle ultime linee guida emanate dell’AgID. 

«Senza una gestione associata, che crea economie di scala – aggiunge Antonio Onorato Succu – difficilmente enti di dimensioni contenute si sarebbero potuti consentire una tecnologia così innovativa, ricordo che ad oggi molti capoluoghi della Sardegna non dispongono ancora di siti aggiornati alle recenti linee guida di design. Questo risultato ci riempie di orgoglio e ci spinge a proseguire in questa direzione.»

«La sfida affrontata dall’azienda per questo progetto – afferma il responsabile per la Datanet S.r.l., Francesco Ruta – è stata quella di far emergere le differenze e le peculiarità dei singoli Comuni associati, come le specificità in tema turistico, eno-gastronomico, artigianale, pur mantenendo una uniformità tecnologica, grafica e di esposizione dei contenuti tanto nei siti quanto nelle App ad essi collegate.»

Al lancio dei nuovi siti web, seguiranno corsi di formazione per gli addetti comunali, convegni su privacy, accessibilità e trasparenza come anche assistenza tecnica e informatica per sfruttare al meglio le potenzialità della nuova tecnologia Open Data.

A tal proposito il responsabile Unico del Procedimento (RUP), Elio Cuscusa, ha affermato come «la spinta motrice per sviluppare questo progetto, anche attraverso la richiesta di approfondimenti normativi, sia nata dalla voglia di favorire la collaborazione tra il personale dei vari comuni aderenti, uniformare le competenze del personale delle singole municipalità e incoraggiare la diffusione dell’App e la consultazione dei siti da parte dei cittadini, dei turisti, delle imprese e dei portatori di interessi. Inoltre, il sistema offrirà numerosi vantaggi per una comunicazione costante tra Pubblica Amministrazione Locale e fruitori dei pubblici servizi».

Sarà grazie a queste innovazioni che i cittadini potranno monitorare in maniera puntuale l’operato dell’Amministrazione secondo una logica unitaria, sia sotto il profilo del design che nella struttura di esposizione dei dati.

 

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Tutto pronto per la decima edizione del Porto Cervo Wine&Food Festival: da venerdì 18 a domenica 20 maggio, il Conference center dell’hotel Cervo ospiterà l’evento dedicato all’enogastronomia organizzato da Marriott Costa Smeralda, che gestisce gli alberghi Cala di Volpe, Romazzino, Cervo Hotel e Pitrizza in Costa Smeralda per conto di Qatar Holding. «E’ un anniversario importante per la Sardegna e non solo per il nostro gruppo che da dieci anni organizza, con un successo sempre  crescente, questa manifestazione – dichiara Franco Mulas, Area manager Marriott Costa Smeralda e direttore generale del Cala di Volpe -. Non  c’e’ sviluppo del territorio senza la crescita dei suoi prodotti.  Il Porto Cervo Wine&Food Festival è un evento di richiamo internazionale, nato, cresciuto e consolidato grazie al team guidato da Maria Gavina Sechi. Una vetrina prestigiosa per i produttori sardi e nazionali».

Marriott Costa Smeralda, per la decima edizione, ha preparato un programma di alto livello, innovativo e ricco di interviste, dibattiti, presentazioni di libri, degustazioni e cooking show. La madrina del festival sarà uno dei volti più noti della tv: Cristina Chiabotto, ex miss Italia, attrice e presentatrice televisiva della nuova trasmissione di Canale 5 “I menù di Giallo zafferano”. Confermata anche la cena di gala di sabato sera al Cala di Volpe: uno degli eventi collaterali più attesi del festival anche per il concerto che, tradizionalmente, accompagna la cena. E per quest’anno è stata scelta una superstar della musica italiana: Anna Tatangelo, peraltro fresca vincitrice del “Celebrity Masterchef Italia 2018”. La cantante laziale ha appena pubblicato il singolo “Chiedere scusa”, mentre il nuovo album uscirà a fine settembre.

Le migliori realtà produttive italiane del settore parteciperanno al Porto Cervo Wine&Food Festival: nell’area del Conference center saranno presenti 70 espositori, di cui 54 del settore vitivinicolo. Il pubblico selezionato avrà l’occasione di conoscere gli storici marchi dell’eccellenza italiana e le ultime idee di un settore sempre in evoluzione, che storicamente rappresenta il fiore all’occhiello del “made in Italy”.

I biglietti d’ingresso alle degustazioni e agli eventi si possono acquistare dal sito www.pcwff.com . 

Il programma 2018:

L’inaugurazione con il taglio del nastro è prevista per le 15, subito dopo inizieranno le degustazioni che proseguiranno fino alle 19, sempre all’interno del Conference center. In contemporanea, all’esterno dello spazio espositivo, il giornalista Bruno Gambacorta -­ ideatore della seguitissima rubrica Eat Parade del TG2 – modererà due appuntamenti. Il primo inizierà alle 16.00 e sarà incentrato sulla produzione casearia sarda e parteciperanno Alberto Marcomini, Salvatore Palitta, Gilberto Arru e Luciano Sogos. Alle 17.00, invece, si parlerà di cucina internazionale con Rafael Rodriguez, chef peruviano vincitore del premio “Miradas 2017”.

Le degustazioni inizieranno alle 11.00 e si concluderanno alle 18.00. Alle 16.00 ci sarà un dibattito intitolato “Il vino come elemento del marketing territoriale” con Antonio Paolini, giornalista enogastronomico e curatore di guide di settore; Massimo Ruggero, amministratore delegato delle Cantine Siddùra; Tino Demuro, socio fondatore delle Cantine Surrau. A seguire, spazio alla dolcezza e all’irresistibile tentazione del cioccolato: sarà presentato il libro “Il mio cioccolato” del pasticcere Guido Castagna, collaboratore di Eat Parade e della Prova del cuoco; infine, una degustazione di cioccolatini preparati da Guido Castagna e Manuel Arcadu, Executive Pastry chef di Marriott Costa Smeralda.

Le degustazioni inizieranno alle 11.00 e si concluderanno alle 18.00. Sempre alle 11.00, Cooking Show di Fabrizio Nonnis, giornalista enogastronomico e conduttore televisivo. Nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, si svolgerà una imperdibile esibizione dei grandi maestri della ristorazione e in contemporanea ci sarà un’ora dedicata interamente alla birra: alle 15.00, infatti, sarà intervistato Paolo Lai, titolare del birrificio “4mori”. Alle 16.00, infine, Bruno Gambacorta intervisterà il maestro pizzaiolo Enzo Coccia, autore del libro “Pizza fritta”

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La rete delle farmacie specializzate di Farmacisti Preparatori ha deciso di sensibilizzare i cittadini sui rischi associati a uno stile di vita sedentario e di dare il suo contributo per aiutarli a mantenere sotto controllo il peso corporeo.

Dal 21 al 26 maggio chi entrerà in una delle 583 farmacie specializzate di tutta Italia potrà misurare gratuitamente la sua circonferenza addominale e ricevere una consulenza qualificata da parte del Farmacista per costruire insieme un percorso di salute e benessere.

La sedentarietà è associata a gravi disturbi e malattie: insulino-resistenza, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete di tipo 2, ma anche malattie cardiocircolatorie come infarto miocardico, ictus e insufficienza cardiaca.
Ecco perché è importante sensibilizzare i cittadini sui benefici dell’attività fisica per la salute.

«Una regolare attività fisica contrasta l’obesità ed è utile per prevenire e ridurre osteoporosi, rischio di fratture e disturbi muscolo-scheletrici come il mal di schiena – spiega il dottor Santo Barreca, portavoce delle farmacie specializzate -. Grazie alla liberazione delle “molecole del buonumore” (endorfine e serotonina), l’attività fisica riduce anche i sintomi legati ad ansia, stress e depressione.»

Il tipo e il livello di attività fisica di cui abbiamo bisogno varia tuttavia per ciascuno di noi a seconda dell’età e delle condizioni fisiche.
Da qui l’importanza fondamentale della consulenza personalizzata del farmacista.
Oltre alla misurazione gratuita della circonferenza addominale, nella settimana dal 21 al 26 maggio i cittadini riceveranno consigli personalizzati sullo stile di vita e un diario per monitorare i propri miglioramenti con le successive misurazioni e controlli.

«Per ottenere risultati non serve svolgere un’attività fisica intensa come spesso si crede – prosegue il dottor Barreca -. Basta, infatti, impegnarsi una ventina di minuti al giorno. Il ministero della Salute, nelle sue linee guida, consiglia un minimo di 150 minuti di attività moderata alla settimana.»

Le farmacie aderenti all’iniziativa nel Sulcis Iglesiente sono:

Farmacia Cincotti – Via Porto Botte, 92 – 09010 San Giovanni Suergiu

Farmacia Turacchi – Via Liguria, 7 – 9013 Carbonia

Farmacia Locci – Via Torini-Angolo Via Venezia – 9016 Iglesias

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La Federazione Nazionale Diabete Giovanile ha inviato una lettera all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, al direttore generale dell’assessorato Giuseppe Maria Sechi, al direttore generale della ASSL di Oristano Mariano Meloni, al presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Cagliari Raimondo Ibba, alle associazioni dei diabetici e ai servizi di diabetologia, sul contenuti del decreto assessoriale 28.12.2017 n. 38 “Aggiornamento parziale del Prontuario Terapeutico Regionale” di cui al DGR n. 56/94 del 29 dicembre 2009.

«Senza pretesa, vorrei esaminare alcuni aspetti legati  alla somministrazione dei farmaci ed ausili tecnici ai cittadini con diabete in considerazione della realtà attuale nella nostra Regione.

Consapevoli dei pro e dei contro di tutte le disposizioni che in questi anni ci hanno accompagnato, ci siamo augurati che sia sempre possibile che tutto cambi.

Molto è anomalo, il decreto in oggetto evidenzia che l’assistenza è basata su tariffe e risparmio, su competizione e mercato, sull’assenza di efficaci interventi di prevenzione e di supporto all’autocontrollo e alla cura dei diabetici.

Mancando una seria strategia di gestione sulla malattia diabetica, abbiamo constatato molta teoria e pochissima pratica per una sufficiente assistenza. I ridotti finanziamenti per la salute  contribuiscono ad accrescere le disuguaglianze nella Regione e nelle nostre ATS.

Il decreto, infatti, prevede per l’Insulina Glargine 300U/ml l’inserimento con nota limitativa “esclusivamente in pazienti con ipoglicemie notturne o in seguito a mancata efficacia nelle 24 ore dell’insulina basale utilizzata, documentate attraverso strumento di misurazione della glicemia”;

per il medicinale già in PTR Insulina Degludec l’inserimento PT e la nota limitativa “esclusivamente in pazienti con ipoglicemie notturne o in seguito a mancata efficacia nelle 24 ore dell’insulina basale utilizzata, documentate attraverso strumento di misurazione della glicemia”. 

Ci siamo chiesti come sarà possibile documentare le ipoglicemie quando tutti noi siamo proiettati e impegnati a evitarle, dunque, come fornirle al curante attraverso l’autogestione domiciliare notturna. E’ una pratica assai impegnativa per i diabetici e in particolar modo per i bambini, contraddittoria poiché da un lato ci viene chiesto di documentarle, dall’altro cerchiammo di evitarle.

Teniamo a dire che le ipoglicemie notturne evidenziano un paradosso trattandosi per la maggior parte delle volte di eventi asintomatici, proprio perché avvengono durante uno stato di sonno. Sono altrettanto gravi e pericolose quelle che possono avvenire durante il giorno. Ci si chiede perché quindi il criterio di inclusione comprenda solo quelle notturne e non quelle totali.

Ecco perché abbiamo bisogno di queste insuline e delle nuove tecnologie. Evidenziamo e sottolineiamo inoltre l’assenza di specifica nota nel Piano terapeutico relativa ai bambini con diabete.

Sono erogabili gli strumenti per il controllo in continuo della glicemia, ma il nostro Assessorato manca di attenzione perché anche questi sono concedibili in forma limitativa e alcuni non lo sono affatto. Stiamo assistendo a un modello di governabilità che ha il solo compito di vigilare e sorvegliare a posteriori sul risparmio e non sull’efficacia dei medicinali.

Il decreto limita la prescrizione da parte dei diabetologi per l’accesso alle migliori terapie oggi sul mercato che limitano le ipoglicemie e alla nuova tecnologia.

Ci sono ancora delle limitazioni alla continuità assistenziale, viene meno la continuità terapeutica garantita dall’Assessorato a parole, ma non nei fatti tra i prescrittori privati convenzionati e gli erogatori pubblici (Oristano), i diabetici attendono a lungo la consegna degli strumenti per l’erogazione dell’insulina in continuo e dei lettori in continuo della glicemia.»

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I militari delle Fiamme gialle del Reparto operativo aeronavale di Cagliari hanno scoperto interrati a Portovesme, in un terreno di proprietà di Enel Spa, rifiuti industriali pericolosi (oli sintetici, miscele bituminose contenenti catrame, scorie di cemento, fusti corrosi e lana di roccia/vetro). L’area, delle dimensioni di circa 23mila metri quadri, nella quale sono state interrate 45mila tonnellate di rifiuti pericolosi, è stata sequestrata su richiesta della Procura. Le lunghe indagini che hanno portato a questo risultato, sono dirette dal tenente colonnello Italo Splavieri, e coordinate dai pm Marco Cocco ed Andrea Vacca.

Sono state avviate le indagini per accertare i responsabili dell’interramento dei rifiuti, individuare la provenienza ed accertare quindi tutte le responsabilità.

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La consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma che nei giorni scorsi si è fatta carico delle proteste degli operatori insediati nelle aree industriali di Tossilo e Bonu Trau di Macomer per gli aumenti spropositati nelle tariffe che si avrebbero quando dal 1 giugno 2018 Abbanoa spa subentrerà nella gestione del Servizio Idrico Integrato, ha depositato sul merito una mozione.

La mozione di cui è prima firmataria Daniela Forma è sottoscritta dai capigruppo Pietro Cocco, Annamaria Busia, Daniele Cocco, Pierfranco Zanchetta e dai consiglieri regionali Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Antonio Gaia, Giuseppe Meloni, Valerio Meloni, Cesare Moriconi, Rossella Pinna, Valter Piscedda ed Antonio Solinas. 

«Vorrei ricordare – dichiara Daniela Forma – che gli operatori dell’area industriale di Macomer (Tossilo e Bonu Trau) sono stati invitati, a stretto giro di posta ed entro il 18 maggio, a sottoscrivere il nuovo Contratto di servizio con Abbanoa spa che subentrerà dal prossimo mese nella gestione del Servizio Idrico Integrato al Consorzio Industriale di Macomer.

Tale trasferimento di funzione che consentirà il passaggio di 5 dipendenti dal Consorzio di Tossilo ad Abbanoa spa, comporterà però un aumento delle tariffe per gli operatori in alcuni casi fino ad oltre il 400%: una situazione quindi insostenibile che ha comportato la sollevazione delle aziende e il rifiuto di sottoscrivere il nuovo contratto di servizio con Abbanoa spa.

Di contro Abbanoa spa – aggiunge Daniela Forma – annuncia interventi per 725.000 euro sulla rete idrica consortile, risorse che non sono certo messe a disposizione da Abbanoa spa bensì dalla Regione Sardegna, precisamente dell’assessorato regionale dell’Industria, che ha autorizzato l’erogazione di euro 725.000 in favore di EGAS, che si avvarrà di Abbanoa spa per la realizzazione degli interventi di cui necessita il sistema idrico consortile di Macomer, come si può facilmente evincere dalla deliberazione della Giunta regionale n. 38/36 del 08/08/2017.

Inutile dire – sottolinea ancora Daniela Forma – che la Regione Sardegna deve necessariamente dire parole chiare sugli effetti certamente non preventivati che tale trasferimento di funzione rischia di far abbattere sugli operatori di Macomer e lo deve fare prima che tale passaggio avvenga. Se è necessaria una proroga rispetto alla data del 1 giugno 2018 per verificare meglio questi aspetti, tale proroga deve essere subito notificata.

Non è infatti pensabile – conclude Daniela Forma – che dopo tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per rendere appetibili agli investitori i nostri insediamenti industriali perché portino produzione ed occupazione nelle aree interne, si corra il rischio con questa maldestra operazione di far chiudere i battenti anche a chi fino ad ora ha resistito ed ha garantito sviluppo ed occupazione nella Sardegna Centrale.»

 

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Le imprese interessate ad ottenere i contributi a fondo perduto e i mutui agevolati, derivanti dall’inserimento nelle aree di crisi complessa, potranno infilarsi nell’ultima finestra aperta dalla Regione e dal ministero dello Sviluppo economico. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu non nasconde la soddisfazione per questo risultato «perché la crisi sta scavando ferite profonde nel Sulcis Iglesiente. Non bisogna però abbassare la guardiaE’ necessario vigilare affinché i progetti di riconversione e riqualificazione possano avere una corsia preferenziale con tempi di approvazione dei progetti super veloci e immediatamente finanziabili». E’ un’opportunità unica per il capogruppo Udc. «L’auspicio che non sia una replica del “Piano Sulcis”, con criticità dovute alla lentezza ed alle lacune evidenti dell’iter per la corresponsione delle risorse. Per il Sulcis Iglesiente potrebbe diventare una boccata d’ossigeno per una delle zone più martoriate e devastate in termini di crisi economica ed occupazionale. La politica e la burocrazia si devono adeguare per dare la possibilità alla Sardegna intera ed in modo ad alcuni territori quella spinta che da anni richiedono con pratiche veloci per le imprese».