19 July, 2024
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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha presentato martedì mattina la “Festa del Patrimonio”, manifestazione inserita nel quadro dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 e delle celebrazioni per l’80° anniversario della Città, in programma sabato 19 e domenica 20 maggio.
L’evento costituisce l’alternativa voluta dalla Giunta Massidda a Monumenti Aperti, evento al quale quest’anno non è stata confermata la partecipazione.
La “Festa del Patrimonio” si propone «di dare al Patrimonio culturale il ruolo di promotore di un sentimento condiviso di identità e di senso di appartenenza ai luoghi portatori di memoria, di storia e di cultura e di promuovere un comune senso di responsabilità a tutela di essi».

La “Festa del Patrimonio” sarà una due giorni ricca di iniziative organizzate in collaborazione con le scuole, le associazioni culturali, sportive, artistiche e sociali del territorio.

Tutti i dettagli sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta dal sindaco Paola Massidda, con gli assessori della Cultura Sabrina Sabiu e dell’Urbanistica Luca Caschili, i rappresentanti dell’Associazione Lamas-Paesaggio Gramsci Maria Antonietta Mongiu e Franco Masala ed il dirigente scolastico dell’Istituto Angioj Maria Antonietta Cuccheddu.

«Si tratta di un evento inedito, finalizzato a rafforzare il senso di identità e di appartenenza dei nostri concittadini ai tanti luoghi e simboli storico-culturali che caratterizzano il territorio comunale», ha affermato il Sindaco Paola Massidda. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore all’Urbanistica Luca Caschili, secondo il quale «la Festa del Patrimonio si inserisce all’interno di un ampio progetto sistemico di valorizzazione del territorio comunale che investe il paesaggio, l’ambiente, l’architettura e gli spazi urbani».
«L’iniziativa dell’Amministrazione comunale è trasversale e abbraccia svariati settori: dall’istruzione allo sport, dalla cultura al turismo, dall’urbanistica all’ambiente. Il mondo sportivo cittadino sarà parte attiva nell’inaugurazione dell’evento, prevista per sabato 19 maggio, alle ore 10.30, in piazza Roma. La “Festa del Patrimonio” si avvarrà soprattutto della preziosa collaborazione di studenti e docenti delle scuole cittadine, i quali saranno i veri protagonisti dell’evento», ha spiegato oggi l’assessore dello Sport e della Pubblica istruzione Valerio Piria.
“Attraverso questa iniziativa sarà possibile valorizzare la ricchezza monumentale e storico-culturale di cui la nostra città è dotata. In particolare, il focus del progetto sarà incentrato sui principali siti d’interesse comunali: dalla Grande Miniera di Serbariu a Piazza Roma, da Monte Rosmarino al Parco archeologico di Cannas di Sotto, senza trascurare in alcun modo il patrimonio storico-culturale presente a Serbariu, Flumentepido, Bacu Abis e Cortoghiana”, ha commentato l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu.

Alleghiamo il programma completo dei due giorni di festa, con le foto della conferenza stampa. A breve pubblicheremo gli interventi di Maria Antonietta Mongiu e Franco Masala.

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«Quando da noi vediamo i primi pellegrini siamo felici e quando arrivano in tanti siamo entusiasti. Ma qui da tutte le parti spuntano pellegrini, un flusso continuo, un fiume inarrestabile. I pellegrini qua fanno parte del paesaggio, della vita e della cultura locale. Ma qui hanno una storia lunga di quasi mille anni. Noi abbiamo tantissima strada da fare. Ma, visti i primi risultati, direi che siamo sulla buona strada. W Santiago, W Santa Barbara.»

Giampiero Pinna

Presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara

 

 

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randagio

«Il randagismo non rappresenta soltanto un costo collettivo, ma è un fenomeno che riguarda l’etica e la civiltà della nostra società.»

Con questa premessa l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha aperto questa mattina la riunione con le associazioni di volontariato che si occupano di cani e gatti in Sardegna. Al centro dell’incontro il Tariffario delle prestazioni veterinarie per privati, sul quale le associazioni sono state chiamate ad esprimersi. L’assessore ha chiarito che l’aggiornamento delle tariffe era un atto dovuto, considerato che non avveniva da quasi trent’anni, con riflessi anche di carattere contabile. «Certamente nessuno vuole incentivare il randagismo, né penalizzare chi, come i volontari, danno un apporto fondamentale nel contrasto all’abbandono su tutto il territorio regionale. Stiamo portando avanti un piano di sterilizzazione a tappeto, grazie al contributo di 200 mila euro stanziati dal Consiglio regionale. Con risorse del Piano per la Prevenzione, abbiamo affidato all’Istituto Zooprofilattico una campagna di sensibilizzazione per la microchippatura, che i servizi veterinari eseguono gratuitamente. Inoltre, è quasi pronta la nuova Banca dati regionale per gli animali da affezione».

L’assessore della Sanità, dopo aver ascoltato gli interventi dei rappresentanti animalisti – che hanno sollecitato continuità degli interventi, maggior controllo e coordinamento tra tutti gli enti preposti al contrasto del randagismo – ha accolto con favore la richiesta di un confronto più continuo tra associazioni e istituzioni, partendo da Regione, Comuni e forze di polizia. Sulle proposte presentate stamane, ci sarà a breve un nuovo incontro tecnico.

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Alberi

Le strategie forestali europee saranno al centro di Eustafor State Forest Conference, organizzata dall’agenzia Forestas e dall’Anarf, l’Associazione nazionale attività regionali forestali, e in programma domani al teatro del Carmine di Tempio, a partire dalle 8,30. Per la prima volta è l’Italia ad ospitare il meeting che riunisce ogni anno le compagnie forestali private e le agenzie nazionali pubbliche impegnate nella gestione forestale sostenibile dei boschi pubblici a cui aderiscono 22 Paesi nell’Unione europea. Nell’incontro, in lingua inglese, è prevista una prima sessione sino alle 11.00, nella quale l’assessora regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, interverrà su bisogni e sfide del settore forestale – anche per il quadro isolano – nel contesto dei cambiamenti climatici. Aprirà la mattinata Giuseppe Pulina, amministratore unico di Forestas, e parteciperanno ai lavori il presidente di Eustafor, Per-Olof Wedin, e il presidente di Anarf, Alberto Negro. Sono previste le relazioni di Alessandra Stefani, direttore generale del ministero dell’Agricoltura, del parlamentare europeo Renato Soru, di Alfonso Gutiérrez-Teir della direzione generale dello Sviluppo rurale della Commissione europea e del docente dell’Università di Padova, Davide Pettenella. Dalle 11.00 alle 13.00, due gruppi di lavoro paralleli si confronteranno sulle macro tematiche per tradurre le idee in indicazioni e suggerimenti per l’attività di politici, amministratori e gestori forestali. La plenaria, moderata da Alberto Negro, è programmata dalle 15,30 alle 16,10 e vedrà al tavolo Marco Marchetti, presidente della Sisef, la Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale, Ciaran Fallon, dell’azienda forestale irlandese Coillte, e Piotr Borkowski di Eustafor. Intanto oggi i partecipanti sono impegnati nella visita di diverse aree forestali della Sardegna.

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L’assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha pubblicato la valutazione finale relativa al bando “Includis” per i progetti di inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità finanziato dal PoFse 2014-2020 ot 9 – priorità i – obiettivo specifico 9.2. azione 9.2.1.
Sono stati approvati 23 progetti con l’indicazione dei rispettivi punteggi e dei budget assegnati.
L’obiettivo del bando “Includis” è quello di promuovere su tutto il territorio regionale la realizzazione di un sistema diffuso ed articolato di servizi per l’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità, finalizzato al recupero delle capacità di socializzazione e, più in generale, a un reinserimento sociale partecipato. 

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Si chiude il salone del libro di Torino e la Sardegna tira le somme della 31ª edizione, realizzata con la collaborazione (per la prima volta) di tre assessorati regionali (Cultura, Turismo e Agricoltura) e l’Associazione editori sardi (Aes). L’edizione 2018, contraddistinta anche dal ritorno dei grandi gruppi editoriali nazionali, è stata per la Sardegna una delle più ricche in termini di calendario e per numero di visitatori nello stand. L’affluenza è stata da record per tutto il salone, e anche per la Regione Sardegna grazie alla varietà degli eventi organizzati in una location ampia e accogliente (gli spazi sono stati raddoppiati rispetto all’edizione precedente).

Anzitutto i numeri: 144.386 visitatori unici al Lingotto contro i 143.815 del 2017, cui vanno aggiunti i 26.400 al Salone Off contro i 25.000 del 2017. Per un totale di 170.786 visitatori. Ma, come ha sottolineato il direttore editoriale del Salone, Nicola Lagioia, è bene forse dare meno peso ai numeri – seppur positivi – e considerare la crescita in base «alla qualità del progetto culturale».

Ed è questo che ha fatto la Sardegna, presentando oltre 30 appuntamenti che hanno spaziato su tutti gli aspetti del panorama culturale dell’Isola (dalla letteratura al teatro e al cinema) avendo come punto di partenza e di riferimento sempre il “libro” e l’editoria sarda.

In particolare, sono stati 13 i saggi presentati (storici e culturali, tra cui anche quello sul razzismo di Luigi Manconi che ha animato il dibattito con Massimo Recalcati), 2 i testi fotografici, 4 i testi narrativi (tra cui un romanzo di un autore appena 17enne, alle prese con il suo 17mo titolo) e un libro di poesie. Due i reading (accompagnati da musiche e canti) e numerosi dibattiti. Spazio anche alle presentazioni di progetti culturali (4 appuntamenti) e nell’ambito del salone Off sono stati proposti anche il Cinema sardo (una serata con la proiezione di 3 cortometraggi), il teatro (con due rappresentazioni) ed un concerto letterario. Il Salone OFF, nonostante l’orario serale e l’ambientazione lontana dal Lingotto, ha registrato il pienone di visitatori nei diversi palazzi storici e teatri della città di Torino. Ma il Salone del libro sardo è stato anche mostre e spettacoli.

Nell’ambito di Fiabe del Gusto, poi, sono state presentate letture tematiche sull’enogastronomia e territorio, dando spazio alla degustazioni degli stessi sapori descritti nei testi.

L’obiettivo della partecipazione a questa edizione del Salone, come ricorda l’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, era quello di promuovere l’offerta culturale sarda a 360 gradi. L’assessorato della Cultura, in collaborazione con quello del Turismo e dell’Agricoltura e con l’Aes, ha voluto promuovere l’editoria sarda da diversi punti di vista, sempre partendo e avendo come punto di riferimento i libri, per trasmettere una idea di cultura sarda nella sua interezza e nella sua ricchezza di contenuti. L’esempio arriva dalle due novità del Salone OFF (con spazio a cinema e teatro) e delle FIABE DEL GUSTO (con spazio all’enogastronomia e al territorio).

Giuseppe Dessena, assessore regionale della Cultura:

«Partendo dall’editoria, dagli autori ed editori sardi, abbiamo cercato di rappresentare la trasversalità della cultura sarda, presentando il nostro panorama culturale da diversi punti di vista, compreso il cinema e il teatro.

Siamo soddisfatti dal numero di visitatori e dal lavoro svolto da tutti gli attori coinvolti: dall’Aes a tutte le collaborazioni che hanno contribuito a conseguire il risultato comune, ovvero quello di promuovere e sostenere l’editoria isolana.

Il Salone internazionale del libro di Torino è infatti una vetrina importante per l’editoria sarda, che consente ad autori ed editori di presentarsi a una platea internazionale, una platea potenzialmente infinita di persone e di culture.»

Simonetta Castia, presidente dell’Associazione editori sardi:

«Nella cornice trionfale e da tutto esaurito del bilancio ufficiale fornito dal Salone del Libro, l’AES può ritenersi soddisfatta del successo di pubblico e del gradimento ottenuto dalla proposta culturale, fatta di presentazioni, dibattiti e reading che, nel complesso, hanno visto la forte partecipazione del pubblico della fiera, con veri e propri picchi di affluenza in numerosi casi.

Purtroppo è meno positivo il dato delle vendite, in linea con quelle del 2016, ma decisamente inferiori all’anno passato.

In prospettiva futura dobbiamo cogliere la sfida che rappresenta il Salone e, per parafrasare quanto detto dal direttore editoriale Nicola Lagioia, ricordarci che siamo qui per non tradire quello che siamo.»

Ma l’impegno ed il sostegno della Regione agli autori ed editori sardi non si ferma qui, e l’impegno presto si tradurrà nel bando “Liber Lab” dedicato appunto all’editoria.

        

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Il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari organizza giovedì 17 maggio l’incontro inaugurale del progetto “DoUtDes -Trasferimento di tecnologie e competenze di Business Intelligence alle aziende dei settori innovativi e tradizionali”.  Il progetto è promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e vede il coinvolgimento di 16 imprese dei settori turistico, beni culturali e ICT, dell’assessorato del Turismo della Provincia di Cagliari e del Laboratorio di Tecnologia semantica del CNR (STLab).

Il progetto ha l’obiettivo di creare tra le imprese aderenti nuove competenze negli ambiti della profilazione degli utenti, dell’analisi semantica e dei Big Data applicati al web, al mobile, ai social media e all’Internet degli oggetti. Al termine il progetto vedrà la realizzazione di una piattaforma di business intelligence in grado di consentire alle imprese di sfruttare le opportunità offerte da queste tecnologie.

All’incontro, aperto al pubblico, saranno presenti il responsabile scientifico del progetto, Salvatore Carta, gli esperti che collaborano alle attività, i referenti di Sardegna Ricerche e i rappresentanti delle imprese già coinvolte nel cluster, che avranno modo di presentarsi e di portare il loro contributo alla discussione.

L’incontro si svolgerà presso il presso il Teatro Anatomico dell’Università di Cagliari, in via Ospedale 121, con inizio alle 9.30.

DoUtDes è uno dei 35 progetti cluster promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche per in questo caso vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese interessate a partecipare possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.

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Domani mattina, mercoledì 16 maggio, circa 300 studenti popoleranno piazza Roma per cimentarsi in una serie di prove teoriche e pratiche sulla sicurezza stradale, con cui si chiuderà ufficialmente il progetto “Sicuri in strada”, organizzato dall’associazione di volontariato Auser con il patrocinio e il contributo economico dell’Amministrazione Comunale. Il corso, cominciato lo scorso 2 febbraio, ha promosso con successo la diffusione della cultura e della sicurezza stradale tra gli studenti delle scuole cittadine. “Sicuri in strada” in questi mesi ha coinvolto, in particolar modo, gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e gli studenti di alcune classi della scuola dell’infanzia. Si tratta, nel dettaglio, di allievi iscritti all’Istituto Comprensivo “Deledda-Pascoli”, all’Istituto Comprensivo “Don Milani”, all’Istituto Comprensivo “Satta”, alla Scuola paritaria “Gritti” e alla Scuola dell’infanzia “Don Milani”.
«Un’iniziativa accolta con grande favore dall’Amministrazione comunale di Carbonia nella convinzione che attraverso l’educazione stradale si possa contribuire al processo di formazione e maturazione dei bambini», ha detto il sindaco Paola Massidda, che ha ringraziato l’Auser «per aver promosso questo meritorio progetto ed il corpo della Polizia Locale, guidato dal maggiore Andrea Usai, per l’impegno profuso nel corso delle lezioni tenute agli studenti» 
Il corso mirava a favorire lo sviluppo delle capacità dei bambini di muoversi in sicurezza negli spazi urbani e sulle strade, a piedi o in bicicletta; la conoscenza dei comportamenti corretti e delle norme di sicurezza da tenersi in automobile e nei mezzi pubblici come persone trasportate, in strada in qualità di pedoni o ciclisti; la conoscenza della principale segnaletica stradale, con particolare riferimento a quella relativa al pedone e al ciclista.
Il programma della giornata conclusiva del progetto “Sicuri in strada” prevede il ritrovo dei partecipanti domani in piazza Roma alle ore 9.30. Alle ore 9.45 sarà il momento dei saluti da parte di Rosy Orecchioni, presidente dell’Auser Carbonia, del sindaco Paola Massidda, del vicesindaco Gian Luca Lai, dell’assessore della Pubblica Istruzione Valerio Piria, del presidente del Consiglio comunale Daniela Marras e del maggiore Andrea Usai, comandante della Polizia locale di Carbonia. Diverse le prove che dovranno essere superate dai bambini. Si comincia alle ore 10.00, con il girotondo del semaforo da parte degli allievi della scuola dell’Infanzia; alle ore 10.10 si terranno le prove teoriche sulla sicurezza stradale; alle 10.20 la ricreazione; alle 10.30 le prove pratiche sulla sicurezza stradale; alle ore 12.00, infine, la consegna dei ricordini e i saluti ai partecipanti.

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A Parigi, sabato 12 maggio 2018, è stato realizzato punto per punto il programma del convegno internazionale su “La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia”, organizzato dalla  F.A.S.I. (Federazione delle 70 Associazioni Sarde in Italia),  in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, il progetto “Sardinia Everywhere” e la Fondazione Istituto Gramsci e preannunciato in questo sito (si veda  il link: https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/2018/05/si-terra-sabato-12-maggio-a-parigi-un-convegno-internazionale-di-studi-sulla-ricezione-delle-opere-e-del-pensiero-di-antonio-gramsci-in-francia/

Il convegno nella capitale francese ha concluso un trittico di colloqui internazionali sulla diffusione della conoscenza della figura e dell’opera di Gramsci in Francia. Grazie, infatti, alla collaborazione dell’Institut Français – Centre Saint-Louis di Roma e della Fondazione Istituto Gramsci, la F.A.S.I. nel dicembre 2017 aveva potuto organizzare due importanti convegni, a Roma il 5 dicembre, e a Cornaredo (Milano) il 7 dicembre, su un argomento ignorato da tutti i numerosi incontri di studi realizzati nel corso del 2017 (dichiarato “Anno Gramsciano” dalla Giunta regionale della Regione Autonoma della Sardegna), in cui ricorreva l’ottantesimo anniversario della morte del grande politico ed intellettuale sardo oggi di fama internazionale (nato ad Ales il 22 gennaio 1891 e morto il 27 aprile 1937).

Oltre che sui siti italiani che danno conto delle iniziative dei circoli  degli emigrati sardi nel mondo, la notizia del convegno aveva trovato ampia eco in alcuni siti web di riferimento per gli italiani che vivono a Parigi e, in generale, in  Francia.

Si vedano i seguenti link:

https://altritaliani.net/a-paris-journee-dediee-antonio-gramsci-et-reception-ses-oeuvres-en-france/ (Carla Cristofoli per la redazione di Altritaliani.net)

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://paris.carpediem.cd/events/6487610-la-r-ception-des-oeuvres-et-de-la-pens-e-de-gramsci-en-france-at-cit-internationale-des-arts/&ved=2ahUKEwj60sDdo_jaAhXmAJoKHYm0D4UQFjACegQICBAB&usg=AOvVaw39koAZWhiYDAKN2uBJlxxQ (Carpe Diem! – une locution latine, signifiant «profite de l’instant» ou «sois heureux maintenant». www.CarpeDiem.cd – site web, où se trouvent tous les événements à Paris, tirés de Facebook. Ne manque pas les événements les plus excitants à Paris!);

https://www.sies-asso.org/evenements/colloques/2554-la-ricezione-delle-opere-e-del-pensiero-di-gramsci-in-francia (S.I.E.S.-Sociéte des italianistes de l’enseignement supérieur);

Anche che la Società Dante Alighieri di Toulouse ha rilanciato la notizia.

Notevole è stato il successo per quanto riguarda i consolidati contenuti scientifici, l’efficienza organizzativa, il numero dei partecipanti (considerata ovviamente la difficile “trasferta” a Parigi  dell’incontro culturale).

Non si può non citare almeno la presenza della signora Gallico, cugina di Nadia Gallico Spano (che fu moglie del notissimo politico e intellettuale sardo Velio Spano), della già citata Carla Cristofoli, di Michela Secci (redattrice di “La Voce – Le magazine des Italiens de France-La rivista degli Italiani in Francia”), della pittrice Anne Viret (che accompagnò il poeta Antonio Canu a Padova in occasione della presentazione delle poesie algheresi di quest’ultimo presso il Circolo “Eleonora d’Arborea”), di Luis Dapelo, che è stato docente di letteratura latino-americana presso l’Università di Cagliari.
A Parigi è stato fondamentale il supporto organizzativo assicurato da Giulio Biddau per il reperimento della sede: l’Auditorium de la Cité Internationale des Arts (18 Rue de l’Hôtel de Ville), attrezzato non solo come sala convegni ma anche auditorium musicale.

Le relazioni su Gramsci in Francia (per ragioni familiari era assente il prof. Jean-Yves Frétigné, ma il suo intervento è stato sintetizzato  da chi scrive) sono state introdotte e chiuse da due brevi interventi della presidente della F.A.S.I., Serafina Mascia, che ha anche letto i messaggi inviati al convegno da due assessori della Giunta regionale sarda: Virginia Mura (Lavoro) e Giuseppe Dessena (Pubblica istruzione, Beni culturali). Il “filo rosso” delle  tre esposizioni è stato il concetto che il sardo Gramsci è un intellettuale oggi tradotto e conosciuto tutto il mondo e come tale è un “testimonial” eccezionale non solo di sé stesso come persona dotata di una intelligenza sopraffina (applicata alla politica, alla filosofia, alla teoria politica, alla critica teatrale e letteraria) e come simbolo perenne del martire che ha combattuto per affermare il valore universale della libertà e della democrazia ma anche come personaggio pubblico che promuove in tutto il mondo l’immagine della sua amatissima Sardegna e l’unicità della sua lingua, della sua storia, della sua cultura.

Dopo il buffet “alla sarda”, ottimamente preparato dall’organizzazione “Tour all’Italiana” che distribuisce a Parigi in particolare i prodotti enogastronomici sardi, si è svolta la seconda parte della giornata dell’incontro franco-sardo.

Andrea Vallebona, responsabile del progetto “Sardinia Everywhere”, ha dialogato con i giovani dirigenti del da poco costituitosi gruppo di giovani che intende impegnarsi per ri-fondare un’associazione dei sardi a Parigi che purtroppo manca da molti anni. Nel dibattito sono intervenuti per la F.A.S.I. la presidente Serafina Mascia ed il presidente onorario Tonino Mulas.

Nella terza parte della giornata culturale si sono ricordate, come da programma, la figura di Marc Porcu (10 dicembre 1953 – 13 giugno 2017), poeta e traduttore francese di origini sarde e la sua antologia poetica “Le cri de l’aube / L’urlo dell’alba”. L’attore Bruno Putzulu, anche lui di origine sarda, molto noto in Francia, ha letto dall’antologia di Porcu i versi della “Lettre à Gramsci”. La poetessa sarda – milanese Pasqualina Deriu ha dato brevi cenni biografici di Porcu e ha letto una sua poesia-racconto dedicata all’amico Marc. Chiusura quindi in bellezza con un omaggio a Lao Silesu (1883-1953), il musicista nativo di Samassi che nei primi decenni del Novecento fece fortuna a Parigi, soprattutto scrivendo canzoni, alcune delle quali divennero molto famose. Alcune sue “Mélodies” sono state eseguite e cantate  da due giovani talenti formatisi presso il Conservatorio di Cagliari: il pianista Giulio Biddau e la soprano Vittoria Lai.

Paolo Pulina

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Il quartetto italo-austriaco Ujig, il pianista catalano Pol Oñate e tre proposte italiane: la cantante Miriam Neglia con Midihands, il trio del pianista Lorenzo Vitolo e il progetto Lilac for People della cantante e compositrice Francesca Gaza. Sono i cinque finalisti di JazzAlguer Mediterrani, il concorso per giovani band in programma nell’ambito della prima edizione di JazzAlguer, la rassegna di musica e arti in corso ad Alghero da dicembre al prossimo luglio, per la direzione artistica di Paolo Fresu.

Questo sabato sera (19 maggio) si contenderanno la palma della vittoria nella cittadina sarda di origine catalana esibendosi dal vivo sul palco allestito a Lo Quarter. Ogni formazione avrà a disposizione quindici minuti per proporre il meglio del proprio progetto musicale, che dovrà essere rigorosamente basato su brani originali. A valutare le prove saranno gli stessi giurati che hanno selezionato i cinque finalisti tra la trentanove band iscritte a questa prima edizione del concorso: insieme a Paolo Fresu fanno parte della giuria Nick The Nightfly, musicista, deejay e voce storica della radio, il contrabbassista Salvatore Maltana, coordinatore artistico del festival, e i giornalisti Marco Molendini, firma di punta della critica musicale e del quotidiano Il Messaggero, e Riccardo Sgualdini. Al termine delle esibizioni, i giurati decreteranno il gruppo vincitore al quale andrà una borsa di studio del valore di cinquemila euro da destinare ad attività di formazione e crescita artistica, come corsi di specializzazione, produzione e/o pubblicazione di un disco, tournée.

La cinque band finaliste rispecchiano bene la varietà dei generi e degli stili ammessi al concorso che, per regolamento, è aperto alla partecipazione di formazioni musicali dell’area mediterranea di età media (sommando quella dei rispettivi componenti) non superiore ai trentacinque anni, con un massimo di due album già all’attivo e un repertorio all’insegna dell’originalità.

Il quartetto Ujig è nato nel 2014 durante una serie di workshop tenuti dal Berklee College of Music agli Umbria Jazz Clinics di Perugia, con l’idea di mescolare generi diversi, dal jazz al rock, ma mantenendo un forte identità europea. Il gruppo formato dagli italiani Edoardo Maggioni (piano e tastiere) e Marco Leo (chitarra) con gli austriaci David Ambrosch (basso e contrabbasso) e Konstantin Kräutler (batteria) conta già un disco all’attivo (“8 Out Of 8”) e un altro in uscita prevista per questa estate.

Lilac for People è invece il progetto della cantante e compositrice Francesca Gaza: un moderno ensemble composto da otto elementi che affonda le sue radici nel jazz, ma si nutre di suggestioni del pop e dell’elettronica dando forma a un “chamber jazz-pop” originale e sognante. Nato l’anno scorso, il progetto ha ricevuto riconoscimenti da parte della critica specializzata e vinto il primo premio di composizione del MIDJ, l’associazione Musicisti Italiani di Jazz. Con Francesca Gaza (voce, direzione, composizioni), sono attesi sabato sul palco di Lo Quarter Jacopo Fagioli (tromba, flicorno, trombone), Francesco Panconesi (sax tenore), Federico D’Angelo (sax baritono, clarinetto basso), Lorenzo Pellegrini (chitarra), Luca Sguera (tastiere, synth, live fx), Alessandro Mazzieri (basso) e Mattia Galeotti (batteria).

Un’altra voce femminile tra i finalisti di JazzAlguer Mediterrani è quella della pugliese Miriam Neglia: cantautrice/performer digitale, mescola gli studi e la passione per il jazz con l’ambiente elettronico, motore portante dei Midihands, progetto nato nel 2007 dall’idea di due artisti/producers, Gianfranco Fuso e Francesco Navach. La sperimentazione e la tecnologia di cui si avvalgono caratterizzano le loro performance, installazioni, Vj-Dj e Live sets: un viaggio sonoro influenzato e potenziato dalla voce di Miriam Neglia che ad Alghero, insieme a Gianfranco Fuso (producer, joystick drum control), avrà accanto Liliana Neglia (voce, efx, elettronica).

Si ispira più rigorosamente alle sonorità della musica afroamericana, del be-bop e del jazz contemporaneo, il trio guidato dal giovane pianista napoletano Lorenzo Vitolo (classe 1998) con Gabriele Pagliano al contrabbasso e Lucio Miele alla batteria. Tre musicisti campani di formazione classica che suonano insieme dall’inizio del 2016 sia elaborando un repertorio di brani originali che cercando nuovi arrangiamenti per pezzi già esistenti. Vincitore l’estate scorsa del primo premio al Festival Nazionale ed Europeo dei Conservatori di Musica – Città di Frosinone, il trio è anche tra le sei formazioni finaliste al diciassettesimo concorso Tremplin Jeunes Talents in programma il 26 e 27 maggio a Parigi nell’ambito del festival Jazz à Saint-Germain-des-Prés.

Traginers de la llum è invece il progetto più personale con cui si presenta ad Alghero il pianista e compositore catalano Pol Oñate Gil de Bernabé: un progetto cucinato «a fuoco lento» per quattro anni, che si annuncia come «un’ondata di freschezza mediterranea nella voluttuosità del Sud Atlantico». Formato da musicisti di entrambe le provenienze – Laia Escartin alla voce e al violino, Pablo Giménez ai flauti, Pere Bujosa al contrabbasso e Juan Pablo Caminos alla batteria – il gruppo propone uno spettacolo fatto di contrasti, umorismo e trascendenza, ritmo e lirismo, in cui le canzoni, come dichiara lo stesso Pol Oñate, «sono uno sguardo intimo alle stelle, una festa per l’anima».