19 November, 2024
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La commissione Trasporti, presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato l’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu sulle problematiche del “Trenino Verde”.

Nella sua relazione, Chicco Porcu ha messo l’accento sul fatto che per l’Arst la gestione delle linee turistiche (437 km divise in 4 tratte principali, le più estese d’Italia e fra le più grandi d’Europa) è una sorta di sistema parallelo che l’azienda assicura per scelta coprendo con risorse proprie costi di circa 400.000 euro l’anno di cui appena il 25% proviene dalla vendita dei biglietti. «Si tratta comunque – ha sottolineato – di linee che hanno un potenziale mercato turistico enorme che la Sardegna ha sfruttato solo in minima parte: basti pensare che in Europa questo mercato attrae circa 20 milioni di viaggiatori e in termini di ricavi vale 500 milioni di euro».

«Per valorizzazione queste potenzialità – ha aggiunto Chicco Porcu – occorre quindi un piano strategico pluriennale guidato da una cabina di regia regionale che coinvolga tutto il sistema pubblico anche perché la recente legge quadro nazionale, la n.128 del 2017, ha introdotto nuovi standard di sicurezza che rendono obbligatori, per esempio, l’illuminazione delle 44 gallerie del tracciato, il presidio con casellanti o impianti tecnologici di 240 passaggi a livello, e un equipaggio di 9 unità (5 a bordo e 4 a terra) per ciascuna linea.»

«A breve – ha poi annunciato – presenteremo a Mandas il nuovo calendario della stagione 2018 e cercheremo il sostegno concreto, che potrà essere anche minino, di tutti i soggetti interessati, iniziando a costruire un progetto di rilancio nel quale abbiamo sempre creduto, così come hanno mostrato di crederci sia il Consiglio regionale che il presidente della Giunta; bisogna però superare la fase degli interventi settoriali e mettere in piedi una programmazione solida che dia certezze a chi investe e rappresenti un elemento forte dell’offerta turistica regionale.»

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Paolo Dessì (Misto), Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp), Valerio Meloni ed Alessandro Collu, del Pd.

Nelle conclusioni il presidente della commissione Antonio Solinas ha ribadito l’impegno, in collaborazione con la quinta commissione competente in materia di turismo, ad individuare altre risorse per il Trenino Verde, aggiuntive rispetto allo stanziamento di 5 milioni nel triennio che il Consiglio ha inserito nella legge di stabilità 2017.

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«La Regione Sardegna intende garantire il lavoro al personale delle associazioni Ara, Aipa e Apa. E al tempo stesso intende garantire alle aziende agricole e di allevamento la consulenza preziosa offerta in questi anni dai tecnici delle associazioni.»

Lo hanno detto questa mattina l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria ed il presidente della commissione, Luigi Lotto, nel corso della seduta fissata per dare seguito all’ordine del giorno 90 del 13 marzo scorso.

Audito dai commissari, l’assessore Pierluigi Caria ha riferito sullo stato dei rapporti con i ministeri e in particolare con il ministero delle’Economia e delle Finanze. Una possibilità per i lavoratori è rappresentata dalla selezione concorsuale dentro l’agenzia Laore come sembra ipotizzabile secondo un’applicazione del decreto Madia, che farebbe scattare la procedura prevista dall’articolo 2 comma 40 della legge regionale 3 del 2009, «anche se va precisato – ha proseguito l’assessore dell’Agricoltura – che i tempi di questa selezione nel migliore dei casi non sarebbero inferiori a otto, dieci mesi. Sembra, comunque, che questa soluzione legislativa sia possibile  ma dobbiamo ricordarci sempre che si tratta di un’associazione privata e che la situazione è molto complicata sotto il profilo giuridico».

Tutti i commissari hanno ringraziato l’assessore Pierluigi Caria e gli uffici regionali per la complessa opera di mediazione svolta in queste settimane sui tavoli ministeriali ed il presidente Luigi Lotto ha comunque precisato che i servizi all’agricoltura «sono comunque a carico della Regione e il nostro interlocutore non potrà più essere Aia. Di certo la migliore soluzione a questo problema, che si trascina da una decina d’anni, è coinvolgere il sistema produttivo isolano garantendo i livelli occupativi e i servizi al mondo delle campagne sarde».

Il commissario Antonio Gaia e altri hanno prospettato in parallelo l’ipotesi che la Regione costituisca una nuova società o agenzia capace di gestire in house i servizi «nel caso in cui non fosse possibile la selezione concorso» coinvolgendo anche soggetti privati come 3A ed il Consorzio del pecorino romano che hanno offerto la loro disponibilità, anche economica.

I lavori della commissione Agricoltura sono poi proseguiti con l’audizione di un comitato spontaneo di aziende del comparto agricolo primario ed il Consorzio Biotecnomares che ha presentato proposte per il comparto della pesca. 

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La commissione Trasporti del Consiglio regionale, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha ascoltato il direttore generale della società di gestione dell’aeroporto di Alghero Mario Peralda sulle problematiche dello scalo.

Nella sua relazione Mario Peralda ha espresso in apertura un giudizio molto positivo sulla scelta della Regione di privatizzare la struttura, affidandone la gestione ad una società leader nel trasporto aereo che controlla circa il 38% del traffico nazionale.

Quanto ai dati del traffico su Alghero, il dg ha affermato che occorre leggerli in maniera corretta, evitando cioè il riferimento al 2015  (1.7 milioni di passeggeri) che rappresentò un picco straordinario e non ripetibile anche perché dovuto in larga parte alla presenza massiccia di un vettore low cost come Ryanair oggi non più sostenibile in base alle norme comunitarie.

«L’andamento del 2017 – ha detto – segnala non solo la conferma di un trend positivo con il recupero graduale ma consistente dei flussi di passeggeri rispetto all’anno precedente, ma indica soprattutto che l’aeroporto ha ulteriori margini di miglioramento, da intercettare rafforzando la buona gestione della società attraverso l’incremento dei volumi di traffico e proseguendo nella razionalizzazione dei costi, nel miglioramento della qualità dei servizi e nella collaborazione con il territorio.»

«Oggi – ha aggiunto Mario Peralda – lavoriamo con 13 vettori attivi su 52 rotte di cui 16 internazionali, abbiamo un piano per sviluppare ancora i volumi di traffico, stiamo realizzando una nuova area di parcheggi da 1.000 posti, e siamo intervenuti anche sulla struttura dei costi, sia esternalizzando le attività di security senza perdere un posto di lavoro, che sottoscrivendo un buon accodo con i sindacati per gestire circa 45 esuberi, nel senso che la cassa integrazione dei mesi invernali viene sostanzialmente assorbita nei mesi estivi.»

Soffermandosi poi sul recente bando della Regione a sostegno della destagionalizzazione, il dg dell’aeroporto di Alghero ne ha messo in luce il valore strategico, sottolineando però la necessità di rivedere la tempistica perché un intervento efficiente nel trasporto aereo richiede almeno un anno di preparazione.

Nel corso del dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Pierfranco Zanchetta (Cps), Antonello Peru (Forza Italia), Raimondo Caciotto e Valerio Meloni (Pd), Gian Filippo Secchi (Udc).

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Anche l’Amministrazione comunale di Carbonia scende in campo a difesa della sede INPS di via Trieste. Il sindaco, Paola Massidda, ha inviato una nota al direttore generale ed al presidente dell’Inps, Gabriella Di Michele e Tito Boeri, con la quale ha chiesto il mantenimento e l’implementazione della sede INPS di Carbonia.

«Gentilissima dottoressa Di Michele e gentilissimo dott. Boeri – scrive Paola Massidda – con la presente nota vi esprimo, a nome dei cittadini di Carbonia, tutta la mia preoccupazione per un’eventuale chiusura, trasferimento, depauperamento o smantellamento della sede INPS di via Trieste. Si tratta di un’ipotesi che è stata paventata da più parti, compresi gli organi di stampa locale. Un’ipotesi che ovviamente vorrei scongiurare. Carbonia, infatti, alla luce del gran numero di persone anziane ivi residenti e dei tanti cittadini che usufruiscono di ammortizzatori sociali, assegni familiari  e della legge n. 104, necessita del mantenimento di una struttura INPS in loco che, semmai, dovrebbe essere salvaguardata ed implementata attraverso un incremento dell’organico teso a garantire un servizio che i nostri cittadini e la nostra Amministrazione comunale reputano imprescindibile. Attualmente nella sede di Carbonia sono impiegati soltanto 4 operatori, un numero insufficiente per assicurare un servizio efficace ed efficiente.»

«A maggior ragione – aggiunge Paola Massidda -, per una città capoluogo di provincia come Carbonia, centro nevralgico in cui convergono quotidianamente migliaia e migliaia di persone provenienti da un bacino di utenza molto ampio (più di 100mila abitanti), come quello riguardante l’intero Basso Sulcis. Anche il settore dei Servizi sociali del comune di Carbonia ha dovuto spesso subire ritardi nella ricezione della documentazione e nell’espletamento di diverse pratiche burocratiche ascrivibili proprio alla scarsa efficienza della sede INPS, riconducibile esclusivamente alla carenza di risorse umane ed al mancato turnover del personale presente. Il mantenimento a pieno regime della sede locale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è decisivo, in considerazione del fatto che il nostro territorio rientra, suo malgrado, nelle aree di crisi industriale complessa. A ciò si aggiunge, ed è direttamente correlata ad esso, l’alta percentuale di disoccupazione giovanile, che sfiora il 60%.»

«Per questo motivo – conclude Paola Massidda -, vi chiedo di prendere un impegno preciso affinché la sede INPS di Carbonia possa restare aperta ed operativa, possibilmente garantendo anche un aumento del personale operante. A questo proposito, per meglio rappresentare le varie esigenze e discutere le criticità in merito, confido nella vostra disponibilità a svolgere un incontro urgente in una data e in una sede a voi tradita.»

 

 

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Sorda dalla nascita per una rosolia contratta dalla madre al quarto mese di gravidanza, Sara Giada Gerini è una bella giovane donna piena di grinta, ex campionessa olimpionica di pallavolo della Nazionale Sordi, salita alla ribalta delle cronache dopo aver postato sulla sua pagina Facebook un video nel quale rivendica i diritti dei non udenti. Il video è stato visto da circa 23 milioni di persone in 5 mesi e ha avuto oltre 800mila condivisioni. Tutto questo ha trasformato Sara in una moderna, ironica, scanzonata “Giovanna d’Arco delle pari opportunità” anche per chi non ha il dono dell’udito.

Sara ha deciso di raccontare in prima persona la vita vera di chi “non ci sente con le orecchie, ma col cuore” in pagine raccolte dalla penna agile della scrittrice e giornalista Marina Migliavacca Marazza. Il progetto è frutto di un’idea di Claudio Venturelli, che ha anche scritto una toccante prefazione.  Un libro che si legge d’un fiato, pieno di intensa umanità, dramma e incredibile sense of humour. È la quotidianità solo apparentemente “normale” di chi è affetto da un handicap che nessuno può vedere, ma che ti cambia l’esistenza. Il volume tocca argomenti interessanti e spesso “sensibili” attraverso aneddoti e riflessioni: il tono è leggero, una chiacchierata godibilissima, ma il senso è profondo. Il suo scopo del resto è dichiaratamente ambizioso: promuovere una rivoluzione culturale per la quale i tempi sono maturi.

Che cos’è #FacciamociSentire?

#FacciamociSentire, che dà il titolo al libro, è un’iniziativa di Sara Giada Gerini che si è fatta portavoce di una richiesta rivolta a emittenti televisive, servizio pubblico in testa, perché ogni trasmissione sia supportata da sottotitoli.

Questo è stato solo l’inizio: in realtà il messaggio di #FacciamociSentire va bene al di là di questa singola campagna, ma promuove l’interesse per il mondo della sordità in generale. Da una “tv a misura di non udenti”, arriva a sensibilizzare nei confronti di tutto un mondo che tenga presente gli handicap visibili e invisibili.

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I segretari regionali della Funzione pubblica CGIL Roberta Gessa, della Funzione pubblica Cisl Davide Pateri e della UIL FPL Fulvia Murru, ha chiesto al prefetto di Cagliari, al presidente della Regione, all’assessore regionale della Sanità e al direttore generale dell’ATS Sardegna, l’applicazione della delibera di Giunta regionale 23/25 del 9 maggio 2017, sulla vertenza AIAS.

«Torniamo dopo un mese sulla vicenda AIAS, dopo che nulla si è mosso per trovare soluzioni e misure applicative delle regole in essere – scrivono Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru –. Regole inserite nel sistema per essere applicate e non per rimanere sulla carta. Come è noto, l’Azienda AIAS è debitrice nei confronti dei suoi dipendenti di circa nove mensilità. Oggi, a oltre un anno dall’impegno assunto dal Consiglio regionale con l’approvazione dello specifico ordine del giorno, la vertenza AIAS rimane irrisolta.»

«Siamo a conoscenza – aggiungono i tre segretari sindacali – che il contratto tra ATS ed AIAS per l’acquisizione di prestazioni di assistenza riabilitativa globale sanitaria e sociosanitaria stipulato nel 2017, era stato prorogato ed è scaduto nei giorni scorsi. Allo stato, non ci risulta che l’ATS, nonostante il clamore delle vicende AIAS e tutte le rilevanze negative, per l’utenza ed i lavoratori, abbia attivato le procedure previste dalla delibera di Giunta e in linea generale dalle regole del settore. E’ nota ed è comunque facilmente riscontrabile, con i poteri di monitoraggio e verifica propri di ATS, la situazione stipendiale ante delibera di Giunta così come quella successiva: tredicesima 2017 – acconto febbraio 2018 – mensilità intera marzo 2018 e mensilità intera aprile 2018.»

I segretari di CGIL, CISL e UIL Funzione pubblica hanno chiesto al prefetto di Cagliari, al presidente della Regione, all’assessore regionale della Sanità e al direttore generale dell’ATS Sardegna, «ognuna per la parte di competenza, di attivare immediatamente le verifiche sul rispetto delle clausole contrattuali da parte dell’AIAS, e di valutare tutte le eventuali conseguenze. Vista l’inerzia incomprensibile di ATS sulla vertenza AIAS, si proclama lo stato di agitazione e si chiede un incontro urgente».

 

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Nel 2017 in Europa sono stati circa 20 milioni i viaggi che hanno incluso in fase di organizzazione e acquisto un’esperienza enogastronomica. Se consideriamo i turisti italiani ben il 92% include nelle sue vacanze almeno un’esperienza enogastronomica significativa e il 21% dichiara di organizzare il viaggio proprio in base a questo particolare interesse di. Si è passati dal cibo come bisogno fisiologico al cibo come motivazione di viaggio. Esperienze enogastronomiche soddisfacenti contribuiscono a rendere questi turisti sia più inclini a ritornare (75%) e a raccomandare (81%) la destinazione visitata, che ad acquistare prodotti tipici una volta ritornati alla propria residenza abituale (59%). In Italia, secondo un recente rapporto Isnart-Unioncamere, il settore del turismo enogastronomico vale all’incirca 12 miliardi di euro (nel 2017) ed è destinato a crescere molto di più.

Questi numeri in forte crescita sono ormai un trend che posiziona il nostro paese e le nostre tipicità regionali in cima alle scelte dei viaggiatori che cercano esperienze tipiche locali e prodotti genuini. La Sardegna intercetta questo trend solo in parte.

Per questo motivo, Fare Digital Media srls organizza a Cagliari venerdì 11 maggio “Aggiungi un post a tavola”, workshop di web marketing di 8 ore dedicato agli operatori del turismo enogastronomico (ad esempio agriturismi, hotel con ristorante, ristoratori, produttori di eccellenze locali, ecc) e tenuto da Martina Ricci Gori, startupper e digital marketer fondatrice di FoodItality, società che organizza nelle principali città del nord Italia efficaci corsi che coniugano la promozione del cibo con i principali temi del turismo e dell’ospitalità Made in Italy. Per la prima volta Ricci Gori arriva in Sardegna per aiutare le nostre aziende a crescere e posizionarsi in maniera solida e strutturata nell’offerta del turismo enogastronomico.

In Sardegna, in forte crescita è anche il settore dell’ospitalità extra alberghiera. Per questo motivo durante la giornata di lavori interverrà per un panel molto specifico Sabryna Dini, fondatrice del network extra alberghiero Cagliari Charming Accomodation. Il suo intervento affronterà il tema “Come una colazione WOW influisce sulle recensioni online” ed è dedicato a chi desidera valorizzare la propria offerta turistica attraverso le principali azioni di tutti i giorni che rendono un viaggio davvero speciale.

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Domani, venerdì 11 maggio e sabato 12 maggio, si svolgerà ad Alghero, nella sala dell’hotel Calabona, l’annuale congresso dedicato ai cambiamenti dei modelli organizzativi nel campo oculistico. Il congresso, dal titolo “Nuove tecnologie, crescente domanda di qualità e costi elevati: quali modelli organizzativi in oftalmologia?”, è organizzato dal direttore dell’Unità Operativa di Oculistica dell’ospedale di Alghero, Pierangelo Pintore, e dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’ ospedale di Ozieri, Francesco Zanetti, con il supporto dei coordinatori scientifici, Pierpaolo Patteri e Marcella Castagna.

«L’oftalmologia vive una fase di profonda trasformazione attraverso processi innovativi che riguardano lo sviluppo di tecniche operatorie sempre più efficaci e di nuove tecnologie sempre più sofisticate che consentono di gestire patologie considerate inaffrontabili fino a poco tempo fa – afferma il direttore dell’Unità Oculistica dell’ospedale di Alghero, Pierangelo Pintore -. Dalla capacità di saper gestire questa transizione dipenderà il futuro prossimo dell’oftalmologia, che può rappresentare un modello di cambiamento anche per le altre specialità mediche.»

Il congresso, giunto alla sua quinta edizione, è composto da sei sessioni. Le prime quattro si svolgono nella giornata di venerdì e affrontano tematiche cliniche mentre le restanti sessioni si soffermano sulle procedure specialistiche, sulla politica sanitaria e sulla riorganizzazione ella rete ospedaliera in Sardegna.

«Il programma del congresso nasce proprio con l’intento di riflettere sui cambiamenti tecnologici – aggiunge il direttore dell’Unità Oculistica di Ozieri, Francesco Zanetti – e per consentire ai medici di discutere non solo gli argomenti clinici ma anche gli aspetti organizzativi, confrontandosi sia con professionisti esperti in organizzazione sanitaria sia con esponenti politici impegnati in materia legislativa.»

Al congresso parteciperanno oltre 200 medici oculisti e 48 relatori, provenienti da tutta Italia. Saranno presenti anche numerosi infermieri, ortottisti e assistenti di oftalmologia.

Durante la seconda sessione, in calendario venerdì mattina alle 10.50, la sala dell’hotel Calabona sarà collegata con le sale operatorie dell’ospedale Marino dove si svolgeranno alcuni importanti interventi chirurgici: chirurgia su distacco di retina, chirurgia sul foro maculare a tutto spessore e chirurgia del pucker maculare. Le immagini degli interventi e di tutto il Congresso, saranno trasmesse in tempo reale e commentate interattivamente sulla piattaforma telematica Occhio Clinico, composta da oltre 2.300 oculisti distribuiti su tutto il territorio nazionale.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia guidata dal Sindaco Paola Massidda ha vinto il bando regionale per l’efficientamento energetico nelle strutture pubbliche, aggiudicandosi uno stanziamento di 1.495.000 euro destinato alla riqualificazione energetico-ambientale dell’edificio comunale di via XVIII Dicembre. A questo importo si aggiungono 400.000 euro in cofinanziamento pubblico, per un totale di 1.895.000 euro.

«La vittoria di questo bando è frutto dell’ottimo lavoro di squadra compiuto dalla nostra Amministrazione Comunale, inteso come raccordo tra l’operato degli uffici e dell’assessorato competente. Grazie a questi fondi potremo rendere la nostra città più efficiente a livello energetico nell’utilizzo di un edificio pubblico a servizio della collettività», ha affermato il Sindaco Paola Massidda.

Soddisfazione è stata manifestata dall’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai: «La nostra richiesta è stata premiata dalla Regione, a conferma della qualità e della lungimiranza del progetto presentato. Il comune di Carbonia si è posizionato al settimo posto in graduatoria su un totale di 52 domande finanziate, di cui 42 provenienti dai Comuni della Sardegna e 8 da altri Enti. Attraverso l’utilizzo di questi fondi potremo continuare a focalizzare l’attenzione della nostra azione amministrativa sull’efficientamento energetico, sull’importanza delle fonti energetiche rinnovabili e sul ruolo determinante giocato in questo contesto dalle nuove tecnologie. Una serie di punti programmatici che sono alla base della nostra Amministrazione fin dal suo insediamento. Nel concreto, le risorse serviranno per riqualificare energeticamente un edificio, quello di via XVIII Dicembre – ha concluso Gian Luca Lai -, in cui hanno sede diversi servizi di capitale importanza per i nostri concittadini, come i Servizi sociali, l’ufficio Anagrafe, lo Stato Civile, l’ufficio Sport e Pubblica Istruzione».

L’intervento previsto si propone di realizzare un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative e di fonti energetiche rinnovabili.

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I carabinieri della stazione di Carbonia hanno arrestato un 40enne del luogo, residente a Cremona, in esecuzione di un ordine per l’espiazione della pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Cremona. L’uomo è stato giudicato responsabile del reato di guida in stato di ebbrezza alcolica, commesso a Crema, nell’agosto 2010; dovrà scontare 20 giorni in regime di detenzione domiciliare. Dopo le formalità di rito, espletate in caserma, l’arrestato è stato associato presso la propria abitazione di Carbonia, dove dovrà scontare la pena. L’operazione è il risultato della capillare attività di controllo del territorio che viene quotidianamente svolta dalla stazione cc di Carbonia, tesa a garantire la sicurezza e la tutela della legalità.