19 November, 2024
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“Fanti e Carabinieri. Viaggio attraverso la grande guerra e il banditismo in Sardegna”: è il titolo del percorso guidato, composto da pannelli illustrativi, con immagini d’epoca ed un’esposizione di cimeli e documenti originali. Una vetrina che riporterà i visitatori indietro nel tempo. Una sorta di museo storico che si snoderà nei locali Faccin (ai bordi di via Roma) a Sestu. Il taglio del nastro della galleria espositiva, che si avvale del patrocinio dell’assessorato regionale del Turismo e della collaborazione dell’amministrazione comunale, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Associazione “La Storia e la Memoria di Cagliari” e della Pro Loco di Sestu – è in programma venerdì alle 18.30 nella sala della struttura al centro del paese. La mostra sarà poi aperta sino al 20 maggio, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. Un lungo intreccio di emozioni che fanno realmente “Vivere la Grande Guerra”, trasformando un’“epopea” conosciuta dai più solo attraverso i libri di storia, in quello che la guerra in realtà si è poi rivelata. L’esposizione sarà arricchita di immagini d’epoca, antichità e documenti originali che raccontano il contributo fornito dai carabinieri durante lo sforzo bellico del Paese nel corso della Grande Guerra.

Lo spirito e le tradizioni dei carabinieri di Sardegna sono un sentimento vivo e profondo, il legame che unisce l’isola e l’Arma ha radici antiche che rendono la nostra istituzione, una parte fondamentale della società; l’attenzione che le istituzioni rivolgono alla presenza delle Stazioni dei carabinieri e la speranza che in esse ripongono, deriva da una dalle capacità che i carabinieri hanno saputo esprimere, sin dal 1822, pacificando un territorio aspro, povero di ricchezze naturali ma ricco di orgoglio e rispetto delle tradizioni. La consapevolezza di ciò e il rispetto di quanti, nei 204 anni di presenza dell’Arma in Sardegna, hanno donato la vita nel rispetto del giuramento prestato, superando difficoltà di ogni genere, ci hanno indotto ad una profonda ricerca storica degli eventi che hanno caratterizzato la storia dell’Arma, attraverso documenti e cimeli storici che saranno approfonditi e poi utilizzati migliorare le conoscenze di tutti i carabinieri, affinché ci si possa sentire realmente eredi di uomini splendidi che in tante occasioni hanno dato la vita per l’arma e per la Sardegna. Le fotografie, le lettere e le attestazioni di merito di centinaia di carabinieri che abbiamo raccolto e riportato, non lasciano dubbi sul reale eroismo di uomini che, sul senso dello stato, hanno fondato la loro vita, nel rispetto di valori quali Patria, onore e giustizia.

All’interno della mostra ci sarà spazio per un percorso sul Banditismo in Sardegna.

L’Arma dei carabinieri ha combattuto a fondo il fenomeno criminoso, attuando operazioni che furono caratterizzate da cruenti conflitti a fuoco che le costarono un alto tributo di vite e di sangue. Nel decennio 1890-1900, 29 furono i carabinieri caduti nella lotta al banditismo in Sardegna; una Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia, una Medaglia d’Oro al Valor militare, 15 d’argento, 72 di bronzo, 223 encomi solenni bastano ad attestare il valore dimostrato dai singoli ufficiali, sottufficiali, appuntati e carabinieri in quel decennio. Uno dei risultati più ragguardevoli fu quello conseguito dal maggiore dei carabinieri Eugenio Baratono, comandante la Divisione di Sassari, che il 29 maggio 1894, alla testa di 16 carabinieri affrontò in una masseria i feroci banditi De Rosas – che per vendetta aveva il 14 novembre 1891 trucidato nello spazio di un’ora ben quattro persone – e Angius, catturandoli con altro criminale dopo un violento scontro a fuoco che costò la vita al valoroso maresciallo Vittorio Audisio.

Tra le centinaia di operazioni compiute vanno ricordate l’uccisione in conflitto del bandito Paolo Criscialuzzu (1893), la cattura dei famigerati Liberato Onano e Moro Torracorte, che dal 1878 al 1881 avevano svolto un’impressionante attività delittuosa, l’uccisione del bandito Salvatorangelo Dettori, avvenuta l’8 aprile 1899, e le operazioni condotte dal capitano Giuseppe Petella, dal brigadiere Lussorio Cau e dal Brigadiere Lorenzo Gasco. Sotto le rispettive voci vengono riportate la figura e l’opera dei tre suddetti militari dell’Arma, che si distinsero particolarmente l’ 11 luglio 1899 nella “battaglia di Morgogliai” presso Orgosolo, conclusasi con l’uccisione di quattro feroci e temutissimi banditi e il ferimento di un quinto.

(Medaglia d’Oro al Valor Militare per il brigadiere Cau, Medaglia d’Argento per il capitano Petella e per il Brigadiere Gasco. In quella operazione cadde valorosamente il carabiniere Aventino Moretti. Alcuni mesi prima (nei giorni 14-15 maggio) lo stesso capitano Petella aveva diretto nella zona di Nuoro una vasta retata – definita dallo scrittore Giulio Bechi la “notte di San Bartolomeo” – che portò alla cattura di un gran numero d’individui pericolosi 3 sospetti, provocando l’allarme tra i banditi annidati nei covi montani. Alcuni di essi, i più temuti, vennero intercettati presso Dorgali nel loro tentativo di fuga; nel conflitto notturno che ne seguì con i militari dell’Arma furono uccisi il capobanda Fancello (alias Berrina) – affrontato in colluttazione dal brigadiere Gasco – e quattro altri briganti. Nel giro di qualche mese il circondario di Nuoro si vide così liberato di ben 75 banditi.

Il 12 agosto 1949 tre carabinieri persero la vita e altri sei vennero feriti in modo grave in un assalto dei banditi sardi. I carabinieri erano isolati: nei paesi era per loro difficile trovare collaborazione nella popolazione impaurita; i pochi confidenti venivano eliminati. Nell’agosto 1949 una vettura con le paghe per le maestranze della diga del Tirso fu assaltata. La scorta fu massacrata: tre morti e un ferito gravissimo. L’Arma organizzò con metodo la reazione.

Nel maggio 1950 fu catturato il bandito Liandreddu, un nome famigerato e temuto. A luglio fu la volta di suo zio, Giovanni Battista Liandru. Nell’aprile 1951 il più pericoloso latitante sardo, Francesco Sini, fu assicurato alla giustizia. L’8 maggio 1951, a Giana di Perda, una campagnola passò sotto il tiro incrociato dei criminali in un canalone: due carabinieri persero la vita e uno fu gravemente ferito. Ma anche questa volta i responsabili furono catturati.

La situazione nell’isola sarebbe rimasta tesa per molti anni. Nel settembre del 1959, in un agguato viene ucciso il maresciallo Ettore D’Amore, comandante della Stazione di Orgosolo. Gli fu conferita la Medaglia d’oro alla memoria.

Furono, quelli, gli anni in cui i Carabinieri fecero da protagonisti sulle pagine illustrate dei settimanali: non passava settimana senza che da qualche angolo d’Italia giungesse notizia della cattura e dell’eliminazione delle più agguerrite bande criminali. Dopodiché, col consolidarsi dello Stato unitario e col perfezionarsi degli organi della pubblica amministrazione, la delinquenza assunse forme e proporzioni normali, anche se dissimili da regione a regione. L’Arma, ormai saldamente organizzata, continuò a svolgere al servizio del Paese la sua attività, caratterizzata dall’assoluto senso del dovere, che comportava insieme fermezza e moderazione, donde le era già venuto da tempo l’appellativo antonomastico di “Benemerita”.

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Il Consiglio regionale ha approvato nuove norme in materia di dislessia. La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il Testo Unico sulla dislessia.

Il presidente ha quindi dato la parola al relatore, il consigliere Lorenzo Cozzolino, del Pd.

Nel suo intervento, Lorenzo Cozzolino ha ricordato il lavoro della commissione Sanità, che ha approvato la legge all’unanimità dopo l’unificazione di due proposte ed una attenta ricognizione, condotta in tutte le aziende sanitarie della Regione, sull’incidenza della dislessia in Sardegna, estesa dalla presa in carico dei pazienti fino alla formazione delle liste d’attesa. «Una ricognizione – ha precisato – accompagnata da un ciclo di audizioni che ha riguardato la direzione scolastica regionale, psicologi, pedagogisti e specialisti che hanno collaborato con suggerimenti e proposte, contendo alla commissione di arrivare ad un aggiornamento del testo ad eccezione della norma finanziaria». «La legge – ha aggiunto Lorenzo Cozzolino –contiene la classificazione precisa della dislessia come complesso di disturbi del neuro sviluppo che compromette la capacità di scrivere e leggere pur essendo sani, disturbi modificabili con interventi mirati e tempestivi che insorgono all’inizio della scolarizzazione, e misure che permettono di attenuare o compensare gli stessi disturbi». «La tempestività degli interventi – ha detto ancora il relatore – è un elemento centrale della strategia della Regione perché, in caso di interventi tardivi si impedirebbe allo studente di frequentare normalmente il corso di studi con un peggioramento complessivo delle sue condizioni che potrebbe incidere negativamente anche nella semplice vita di relazione». La prima legge in materia, ha continuato, «è stata emanata dallo Stato nel nel 2010 con l’obiettivo di porre studenti tutti sullo stesso piano, anche se permane una scarsa conoscenza della patologia perché si ferma all’ambito scolastico e non si estende, per esempio, ai concorsi pubblici ed agli ambienti di lavoro: la legge regionale, invece, comprende anche questi casi, introduce la certificazione con valore legale, promuove la ricerca, incentiva la raccolta e l’aggiornamento dei dati e la diffusione della conoscenza di questi disturbi attraverso specifiche attività di formazione dentro e fuori dal contesto scolastico».

Il consigliere Edoardo Tocco (Forza Italia), firmatario di una delle proposte, ha sottolineato che «la legge arriva in Aula forse dopo troppo tempo e tuttavia fornisce uno strumento normativo ed operativo per intervenire nella patologia dei disturbi dell’apprendimento che riguarda i pazienti come i familiari, i quali finora erano privi della possibilità di comprendere la malattia e farvi fronte, dalla scuola alla vita sociale e lavorativa». «La Sardegna – ha detto ancora Edoardo Tocco – affronta questo problema per la prima volta ed ora sarà possibile intervenire sia sulla scuola che sull’individuo e la sua vita normale, partendo ovviamente dai bambini, con lo scopo di garantire a tutti pari diritti, espressione di una sanità attenta ai bisogni ed alle difficoltà dei cittadini, esempio di buona politica e buona sanità oltre che di collaborazione concreta fra maggioranza ed opposizione».

Il consigliere Domenico Gallus (Psd’Az-La Base) ha richiamato l’attenzione del Consiglio sulle peculiarità dei diverse forme di disturbi dell’apprendimento, come alterazioni che incidono su alcune abilità e sull’apprendimento in soggetti con caratteristiche fisiche e mentali normali: dislessia (sul testo scritto), disgrafia (leggibilità dei testi), disortografia (sui suoni), discalcolia (sui calcoli). «Secondo stime del ministero della Pubblica istruzione – ha spiegato Domenico Gallus – in Italia sono oltre 186.000 i casi in crescita, segnalati in crescita visto che l’incidenza di questi disturbi è quadruplicata in 6 anni, mentre in Sardegna colpisce circa il 3%, soprattutto, in alunni del primo e secondo grado del ciclo di istruzione». «E’ un disturbo dal quale si può guarire – ha assicurato il consigliere – perché nel 20% dei casi si risolve, nel 45% si ottengono risultati intermedi e solo nel 35% si segnala una persistenza, purtroppo, correlata ad altre patologie come, ansia, depressione, peggioramento della condotta, scarsa motivazione, abbandono scolastico, scompensi emotivi ed affettivi». «La legge – ha concluso – garantisce parità con azioni mirate fin dalla scuola dell’infanzia con attività didattiche specifiche intervenendo anche sull’evoluzione della malattia, affermando in definitiva il principio che le persone affetti da questi disturbi non sono invalidi né portatori di handicap».

Rossella Pinna, del Pd, ha espresso una valutazione molto positiva sulla legge, che contiene «strumenti operativi efficaci rispetto ad una problematica complessa che finora aveva menomato l’autonomia e l’inclusione sociale di tanti bambini ed adulti». «Rispetto ad una realtà nazionale molto diversificata nelle diverse aree che vede la Sardegna vicina al nord ovest ma con limiti di sotto certificazione – ha evidenziato la Pinna, «famiglie ed esperti hanno rilevato però il riconoscimento tardivo del disturbo, anche la legge nazionale del 2010 ha iniziato ad invertire la tendenza attraverso piani personalizzati nei contesti scolastici e lavorativi». «Occorre – ha auspicato l’esponente del Pd – che il sistema sanitario regionale possa operare con competenza ed appropriatezza, promuovendo la crescita della sensibilità e della comprensione del disturbo anche allargando il campo degli interventi al settore della formazione professionale».

Augusto Cherchi, del Pds, ha messo in luce nella premessa che anche la legge sulla dislessia non si è sottratta ad un processo legislativo complesso e lungo non solo per la farraginosità del sistema «ma anche per aspetti burocratici legati soprattutto alla proiezione delle norme sui attività su territori». Manca insomma, secondo Augusto Cherchi, «un pezzo di trasparenza così come manca alla nuova rete ospedaliera che non si vede sul territorio (anzi si vede l’esatto contrario) nonostante il voto del Consiglio regionale risalga ad ottobre scorso». Soffermandosi sul merito del provvedimento in discussione, Augusto Cherchi ha dichiarato che «si tratta di una legge molto importante che interviene non su una patologia ma su alcune difficoltà compensabili legate all’identità individuale (Einstein e Leonardo erano dislessici) che hanno una elevata incidenza nello sviluppo della personalità ed in attività fondamentali come leggere scrivere e far di conto». Positive, secondo il consigliere, «anche l’attenzione alla scuola anche per combattere dispersione scolastica ed il ricorso a soggetti privati ove il pubblico non sia in condizioni di effettuare diagnosi, oltre a strumenti a garanzia del percorso formativo e lavorativo».

Emilio Usula (Misto-Rossomori) ha messo in evidenza il buon lavoro della commissione Sanità «con una legge che ha lo scopo di intervenire per contrastare i ritardi nell’apprendimento che colpiscono circa il 10% dei bambini ed un altro 30% di soggetti in età più avanzata, dati che segnalano aree di gravissimo disagio sociale per persone e famiglie». «Si tratta di disturbi – ha detto Emilio Usula – tempo-dipendenti localizzate nel primo quadrimestre della prima elementare dove la diagnosi corretta è indispensabile sia per la cura che per evitare l’evoluzione della malattia; servono perciò specialisti ben distribuiti sul territorio e risorse adeguate e, sotto questo profilo, non convince il ricorso a strutture private a pagamento, spero non sia alibi per disimpegno sistema sanitario regionale, sospetto peraltro suffragato dall’attuale scarsità di risorse, aspetto che l’assessore deve chiarire».

In un secondo intervento il relatore della legge Lorenzo Cozzolino ha precisato che «l’accreditamento degli specialisti privati è inquadrato nell’accordo Stato Regioni del 2012 successivo alla legge 170/2010 e disciplina la possibilità per le Regioni (solo per garantire la tempestività degli interventi) assicurando il rispetto del termine di 6 mesi nel rilascio delle certificazioni che attualmente in Sardegna non vengono rispettati, mentre nel settore pubblico le liste d’attesa sono eccessive».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco, commentando quanto emerso dal dibattito, affermato che «ogni tanto la politica del buon senso, che si spoglia dalle appartenenze e si impegna per il bene comune fa cose buone per i cittadini, dando una mano a persone sfortunate ed alle loro famiglie, e mette a disposizione della comunità uno strumento utile per avere finalmente risposte concrete e riconoscere diritti». Daniele Cocco, infine, ha auspicato che quello della legge sulla dislessia possa essere un esempio da replicare con la commissione sulla presenza dell’amianto con attenzione all’efficienza delle strutture sul territorio «perché le persone colpite dalle patologie correlate all’amianto devono aspettare oltre 200 giorni per una visita e sono veramente troppi».

A nome della Giunta l’assessore della Sanità Luigi Arru ha affermato di condividere la relazione del consigliere Lorenzo Cozzolino scusandosi però del ritardo con cui l’assessorato ha risposto alla commissione. Il quadro generale della sanità in Sardegna, ha aggiunto l’assessore, «ci pone di fronte problemi di enormi dimensioni e ci spinge a profonde riflessioni sulla sanità che vogliamo perché bisogna decidere quale modello adottare». Nel caso della dislessia che, secondo Arru, rientra nell’ambito della riflessione generale sulla sanità sarda, «è vero che serve personale specializzato per andare oltre la fase infantile, è vero anche che gli interventi sulle liste d’attesa richiedono scelte, e tutto deve essere inquadrato appunto in un modello esterno all’ospedale in raccordo con le cattedre universitarie, senza trascurare che in Sardegna ben  960.000 cittadini vivono in zone rurali». Quanto alla nuova rete ospedaliera, l’assessore della Sanità ha ribadito che «la Regione ha inviato ai ministero della Salute e dello Sviluppo economico le sue contro deduzioni per dimostrare che la legge quadro nazionale è stata applicata adottato in autonomia dalla Regione e non c’è alcuna asimmetria fra i suoi contenuti e l’applicazione concreta». Affrontando, infine, il problema delle visite dei pazienti colpiti da patologie legate all’amianto, Luigi Arru ha assunto precisi impegni per ridurre i tempi, ricordando però che secondo i dati più recenti «i sardi hanno prenotato 5 milioni di visite nei Cup sardi ed oltre 1 milione e 200.000 non si sono presentato; è un problema enorme che va affrontato».

Successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità il passaggio agli articoli mentre, dopo una breve sospensione dei lavori, il relatore ha annunciato che tutti gli emendamenti saranno sottoscritti da tutti i componenti della commissione.

A seguire l’Aula ha approvato l’art.1 con un emendamento che corregge il titolo della legge che si riferirà a «disturbi specifici dell’apprendimento». 

Dopo l’articolo 1 (Oggetto) il presidente Gianfranco Ganau ha messo in discussione l’articolo 2 (finalità) con gli emendamenti 4 e 10. L’articolo 2 è stato approvato e così gli emendamenti 4, 10 e 1.

Approvato anche l’articolo 3 (Accertamento e certificazione del disturbo di apprendimento ) con l’emendamento aggiuntivo 11 e poi l’articolo 4 (Comitato tecnico-scientifico sui DSA) con l’emendamento aggiuntivo 12.

Sull’articolo 5 (Iniziative di informazione e sensibilizzazione ) compreso l’emendamento soppressivo parziale 13, la commissione e la Giunta hanno espresso parere favorevole.

L’on. Emilio Usula ha annunciato un emendamento orale per invitare la Regione a potenziare il servizio pubblico con nuove assunzioni.

L’emendamento soppressivo 13 e l’articolo 5 sono stati approvati e così l’articolo 6 (Formazione degli operatori sanitari e scolastici e delle famiglie) con l’emendamento sostitutivo 2.

Di seguito, approvato anche l’articolo 7 (Inclusione scolastica e all’università) con l’emendamento 14. Poi l’articolo 8 (Concorsi, inserimento lavorativo mirato e misure di supporto per i genitori) con l’emendamento aggiuntivo 8.

Approvato l’articolo 9 (promozione della ricerca) e poi il 10 (Accreditamento ai fini dell’articolo 3 della legge n. 170 del 2010) con gli emendamenti 6, 7, 9, 15, 16.

Ok dall’Aula anche all’articolo 11 (norma finanziaria) e così il 12 (entrata in vigore) e il testo della legge, così come emendato.

Per dichiarazione di voto l’on. Roberto Desini (Pds) ha ringraziato tutti i colleghi e ha detto: «Ci sono cinque milioni di prenotazioni all’anno al Cup ma un milione e duecentomila pazienti rinuncia. Dobbiamo chiederci perché rinunciano e io lo dico: perché le visite vengono fissate dopo sette, otto mesi e chi rinuncia va a fare a pagamento la stessa visita. Assessore Arru, lei è un nominato e non un eletto e non deve rispondere a nessuno. Non accetto che lei risponda così». L’esponente della maggioranza, nel suo intervento, ha quindi parlato di “nefandezze”, con un tono particolarmente critico rivolto alla situazione della sanità in Sardegna.

L’on. Roberto Deriu ha parlato a nome del Pd e ha ringraziato i commissari che hanno collaborato a questo testo: «Sono importanti le finalità di questa legge in materia di diagnosi precoce e di diritti delle persone diversamente abili. Siamo molto fieri del voto unanime a questa legge».

Anche l’on. Edoardo Tocco (FI) ha ringraziato «i colleghi che hanno fatto un gran lavoro per questa legge, abbiamo raggiunto un bel risultato per tanti sardi ed è importante per tutta l’Aula». Anche l’on. Marco Tedde (FI) si è associato ai ringraziamenti: «E’ un articolato positivo, un lumicino nel buio di una sanità sarda che non funziona e l’attacco virulento che è partito dai banchi della maggioranza verso l’assessore Luigi Arru lo dimostra in pieno». Per l’on. Mariano Contu (FI) «è necessaria una rete dei servizi territoriali che dia davvero una risposta ai bisogni delle persone con disturbi comportamentali individuati dall’assessore nel suo intervento ma anche nei lavori preparatori di questa legge».

L’on. Daniele Cocco (Articolo 1) ha detto che «quando si fanno cose intelligenti insieme c’è una ricaduta per tutti ma non possiamo non notare che esiste il problema delle liste d’attesa. Chi prenota e non si presenta non può aspettare il pubblico e va dal privato. E’ chiaro che se i Cup avessero personale potrebbero lavorare di più e migliorare i tempi delle liste d’attesa e ridurre la fuga verso i privati».

Favorevole anche l’on. Mondo Perra, presidente della commissione Sanità: «E’ una legge che dà risposte e restituisce dignità, visto che la Sardegna è l’ultima regione a normare la materia della dislessia. Oggi facciamo un salto culturale importante».

Per l’on. Domenico Gallus (Psd’az) «i cittadini ci chiedono risposte in materia sanitaria perché evidentemente non gliele diamo» mentre per l’on. Luigi Ruggeri (Pd) «sono troppe le considerazioni strumentali sull’assessore Luigi Arru, le cui nefandezze corrispondono all’azione di disboscamento delle gestioni del passato. Oggi noi abbiamo in Sanità buona amministrazione, risparmio e pianificazione  che ci stanno portando a rientrare di 50 milioni dal nostro deficit».

Fratelli d’Italia ha preso la parola con l’on. Paolo Truzzu, secondo cui «siamo davanti a una buona legge, per quanto tardiva, nella speranza che sia davvero attuata. Ma non posso non denunciare che la riforma della sanità sarda è ferma. Avete un direttore generale che nessuno ha votato e fa l’assessore. Assessore, ma chi ve lo fa fare? Si dimetta».

Per l’on. Rossella Pinna (Pd) «i toni e i termini del collega di maggioranza Roberto Desini non sono accettabili e dovrebbe chiedere scusa all’assessore Luigi Arru» mentre per l’on. Giorgio Oppi «il voto a favore di questa legge è scontato ma è una legge che arriva in ritardo. Ma non possiamo ignorare che la Sanità sarda non va bene: ognuno deve prendersi le sue responsabilità. E smettiamola di dire sciocchezze sui risparmi conseguiti, visto che stiamo utilizzando i fondi del 2019 per coprire i buchi degli anni precedenti».

Secondo l’on. Augusto Cherchi  (PDS) «la Sanità è un argomento così importante da provocare posizioni dure e aspri, è inevitabile. Non è vero che va tutto bene e non siamo disposti a fare difese d’ufficio». Per l’on. Luigi Lotto (Pd) «siamo tutti grandi e vaccinati e ci stanno anche i toni duri  in una materia così importante come la Sanità». 

La capogruppo di Fi, Alessandra Zedda ha dichiarato voto favorevole al provvedimento ed ha definito “anomalo” il clima in Aula. «Un partito della maggioranza – ha dichiarato l’esponente della minoranza – critica aspramente le scelte fatte sul riordino della rete ospedaliera, nonostante abbia votato a favore dei quel provvedimento che non oggi come allora giudichiamo inadeguato». «Assessore – ha concluso Alessandra Zedda – prenda atto della mozione di sfiducia che gli è arrivata dai banchi della sua maggioranza e tragga le opportune conclusioni».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha ribadito parere favorevole alla proposta in discussione ed ha criticato il governo della sanità nell’isola mentre il consigliere del Partito dei Sardi, Piermario Manca, è ritornato sulla polemica delle liste d’attesa, rivendicando nel contempo il diritto di critica sull’operato dell’assessore, pur restando nella maggioranza.

Il consigliere Francesco Agus (Misto) ha dichiarato voto favorevole («è una legge che attendiamo dalla precedente legislatura») ma ha chiesto di evitare «forzature nel confronto come è stato fatto con il tema delle liste d’attesa”. «Evitiamo processi sommari contro l’assessore della sanità», ha concluso il consigliere ex Sel.

Gaetano Ledda (capogruppo Psd’Az-La Base) ha annunciato voto favorevole alla proposta di legge ed ha criticato duramente lo stato in cui versa la sanità sarda: «La sanità non funzione ed è allo sfascio, per comprenderlo è sufficiente recarsi in uno qualsiasi degli ospedali sardi».

Il consigliere Valerio Meloni (Pd) si è detto dispiaciuto dall’andamento del confronto in Aula: «Non approvo toni e attacchi di tipo personale e affermo che agricoltura e sanità sono i più settori critici».

Pierfranco Zanchetta (capogruppo Upc-Psi) ha dichiarato voto favorevole ed ha parlato di “discussione irrituale” auspicando la convocazione di una seduta ad hoc del Consiglio sul tema della sanità.

Il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), ha definito il dibattito in Aula “confuso” ed ha affermato: «Dissento dalle affermazioni che tendono a mettere in discussione il piano di riordino della rete ospedaliera, così come constato che le liste d’attesa non nascono oggi né sono conseguenza della riorganizzazione della rete ospedaliera».

Il consigliere Emilio Usula (Misto) ha dichiarato pieno sostegno al provvedimento in discussione ed ha polemizzato con il gruppo Pds: «I Rossomori hanno scelto di uscire dalla maggioranza ed hanno rinunciato a vantaggi e cariche, altri tengono ben stretti questi ruoli ma in Aula parlano di bande e nefandezze a proposito della sanità».

Il consigliere di Fi, Stefano Tunis (Fi) ha definito “grottesca” la situazione in Aula ed ha dichiarato: «Noi della minoranza siamo a conoscenza delle difficoltà della maggioranza ma chiediamo di chiudere in fretta questa pagina poco felice del centrosinistra al governo della Regione».

Posta in votazione la legge sulla dislessia è stata approvato con 49 favorevoli su 49 votanti.

Si è passati dunque alla discussione della mozione n. 376 (Lai e più) sulla situazione delle parafarmacie e il primo firmatario ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno sull’argomento.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi concesso la parola per la replica all’assessore della Sanità Luigi Arru che, riferendosi alle fasi più spigolose del dibattito sulla legge per la dislessia, così si è rivolto alla presidenza: «Pongo il quesito se un assessore tecnico che ha giurato in Aula abbia o no il diritto all’esercizio politico in Consiglio». L’assessore ha quindi promesso «altre occasioni per discutere il tema della sanità» e si è soffermato sulla situazione della parafarmacie evidenziando che si tratta di attività commerciali e che dunque compiti e funzioni della Regione e dell’assessorato sono assai limitate.

In sede di controreplica, il consigliere Eugenio Lai (Art. 1 – Sdp), si è rimesso al contenuto dell’ordine del giorno, condiviso anche dall’assessore Luigi Arru, che impegna il presidente della Regione e lo stesso assessore a vigilare «affinché il governo attui politiche favorevoli all’ingresso nel settore del commercio farmaceutico di ulteriori risorse lavorative, riducendo i limiti che ostacolano al crescita delle parafarmacie» e a «scongiurare vecchi assetti monopolistici».

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi posto in votazione l’ordine del giorno (Lai e più) che è stato approvato con ventinove favorevoli e uno contrario ed ha dichiarato tolta la seduta, preannunciando la convocazione del Consiglio al domicilio.

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270 espositori, street food nazionali e internazionali con la partecipazione di oltre 20 cantine di vino, concerto dei Tazenda, raduno di auto d’epoca, sfilata di costumi tradizionali, musica e spettacolo con Giuliano Marongiu e il gruppo Incantos. 

Sono soltanto alcune delle tante attrattive caratterizzanti la 12ª edizione della fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, che si svolgerà a Carbonia sabato 12 e domenica 13 maggio. Un’iniziativa che, per la prima volta nella sua storia, raddoppia: si svolgerà, infatti, nell’arco di due giornate, anziché in una sola data come invece avveniva fino allo scorso anno.

L’evento è organizzato dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, che ha deciso con convinzione di sostenere una manifestazione consolidata nel tempo e giunta con successo alla sua dodicesima edizione. 

«È un evento in cui si prevede nella nostra città la presenza di migliaia di persone nel prossimo week end. Sono particolarmente contenta per l’ampia partecipazione di attività produttive provenienti da tutto il nostro territorio: saranno circa 270 gli espositori presenti. A ciò si aggiungeranno tante altre iniziative collaterali che contribuiranno a realizzare un vero e proprio evento a 360 gradi. Per due giorni la città di Carbonia sarà catalizzatrice di un vasto flusso di visitatori provenienti da diverse zone della Sardegna», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

Grandi aspettative per l’evento sono state esternate anche dall’assessore delle Attività produttive Mauro Manca: «La fiera dell’agroalimentare, dell’artigianato e del turismo rappresenta un veicolo importante per far conoscere a tutti le eccellenze di un territorio come il nostro, che ha grandi potenzialità, molte delle quali ancora da valorizzare. In questo contesto, la fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone” può rappresentare una vetrina decisiva per promuovere i nostri prodotti tipici».

Questo il programma dettagliato della fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”:

Sabato 12 maggio

Ore 16, apertura dei 270 stand espositivi e del punto di ristoro, con la partecipazione di street food regionali, nazionali e internazionali; degustazioni di vini con la presenza di oltre 20 cantine della Sardegna, a cura dell’associazione Events Partners, in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier; degustazione di birre artigianali e diversi piatti tipici della cucina sarda con arrosti di carne; frittura di pesci;

Ore 17.00, apertura degli stand istituzionali riservati ai 23 Comuni del Sulcis Iglesiente; apertura mostra personale delle ceramiche artistiche e tradizionali della ceramista-designer pluricampionessa mondiale, dottoressa Doriana Usai, presso piano terra della Torre Civica in piazza Roma;

Ore 18.00, inaugurazione della fiera in presenza delle Autorità Civili, Religiose e dei 23 sindaci del Sulcis Iglesiente, con la straordinaria partecipazione dei Tazenda e di Giuliano Marongiu;

Ore 21.30, concerto dei Tazenda, in Piazza Roma.

Domenica 13 maggio

Ore 10.00, raduno di auto d’epoca, a cura dell’associazione Alfa Romeo “Il Biscione” di Carbonia;

Ore 11.00, esibizione del Gruppo Folk “Santa Giuliana” di Serbariu, con la presentazione di Giuliano Marongiu;

Ore 12.00, apertura del punto di ristoro, con la partecipazione di street food regionali, nazionali e internazionali; degustazioni di vini con la presenza di oltre 20 cantine della Sardegna, a cura dell’associazione Events Partners, in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier; degustazione di birre artigianali e diversi piatti tipici della cucina sarda con arrosti di carne; frittura di pesci;

Ore 18.00, sfilata delle Maschere Etniche Sos Traigolzos di Sindia;

Ore 19.00, sfilata dei costumi tradizionali dell’isola, con coppie provenienti da oltre 50 paesi della Sardegna (inizialmente ne erano previsti 40, numero cresciuto in corso d’opera, come ha annunciato Giauliano Marongiu);

Ore 20.00, all’Anfiteatro di Piazza Marmilla andrà in scena “Isola in festa”, un varietà musicale con Giuliano Marongiu e la partecipazione del Gruppo Incantos (ballo), di Lucia Budroni e Laura Spano (canto), di Roberto Tangianu (Launeddas) e Gianbattista Longu (voce, chitarra e violino).

Nel corso della fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone” sarà possibile visionare in piazza Roma una mostra itinerante su Andrea Parodi, voce indimenticabile dei Tazenda.

 

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Il Cammino di San Giorgio Vescovo: da Cagliari ad Urzulei, diario di un viaggio (con Eurotarget Viaggi F.A.S.I.)

– diario di Davide Fusaglia

Introduzione

di Franco Saba (ideatore del Cammino)

In questa edizione del Cammino di San Giorgio è frutto di una proficua intesa con la Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia (FASI), che attraverso il proprio centro servizi Eurotarget Viaggi che sta proponendo diversi viaggi esperienziali in Sardegna, fra i quali il Cammino di san Giorgio, vescovo di Suelli.

Certamente possiamo quindi dire che si tratta di un primo tentativo di uscire dalla fase pionieristica della giovane storia di questo Cammino per estenderne la fruizione alla generalità dei potenziali utenti/ camminatori.

Il percorso che è stato scelto, ricalca l’itinerario di evangelizzazione del primo vescovo dell’Ecclesia Barbariensis con sede a Suelli, dal luogo dove nacque e si formò – cioè Cagliari – fino al cuore del territorio di quella che fu la sua diocesi, ossia l’Ogliastra e la Barbagia orientale.

Ci sono tante buone ragioni per percorrere a piedi la via da lui tracciata passando progressivamente dai paesaggi della conurbazione di Cagliari a quelli agricoli del Parteolla e della Trexenta prima di inoltrarci nei paesaggi montani dei Tacchi e Toneri d’Ogliastra. A noi piace farlo camminando con i “piedi per terra” e con la “testa aperta” per ascoltare, capire, leggere le “storie” che le terre che attraversiamo custodiscono.

Diario

di Davide Fusaglia

1° giorno 19 aprile 2018 – Cagliari. Incontro serale di tutti i partecipanti continentali e locali con le guide per la illustrazione del programma e prima conoscenza dei nuovi compagni.

2° giorno 20 aprile Si parte. Breve visita di Cagliari trasferimento con il nostro Minibus per Suelli dove inizierà il nostro il trekking che ci porterà a Sirgus Donigala Pranzo al sacco presso la sorgente San Giorgio. Visita alla “Casa del grano” di Sirgus Donigala Con incontro e saluti del sindaco, e allestimento di un’abbondante merenda, formaggi, olive e salumi e vino. che sarà una costante quasi giornaliera, troppo invitante che non si può rinunciare. Pernottamento e cena “antipasti vari, bis di primi e maialetto, ecc.” nel residence “Gennixedda” a pochi km da Siurgus Donigala. Impagabile la vista sul lago Mulargia.

3° giorno 21 aprile. Mattinata e cammino nella nebbia, umidità del lago.Destinazione al parco archeologico di Pranu Mutteddu. Visita con guida locale e spuntino organizzato dal coordinatore loggistica e trasporto sempre puntuale e presente Marcello all’ombra dei Menhir. Strada facendo raccogliamo ai bordi dei sentieri numerosi asparagi selvatici, che non arrivano quasi mai destinazione per una frittata comunitaria, ma vengo mangiati appena raccolti il più delle volte camminando.Cibo a Km 0. Destinazione finale Orroli. Cena e pernottamento c/o “OmuAxiu” Casa museo Vargiu. Cena favolosa. A fine cena verso le h. 23.00, prima di andare a dormire. Visita al museo di notte aperto solo per noi. Bello ed interessante

4° giorno 22 aprile. Destinazione in direzione est attraverso un vecchio tratturo verso il lago Flumentosa e più precisamente in Loc. IsTellas dove c’è l’imbarcadero per il battello. Pranzo a Bordo con insaccati e formaggio locali. Battello da circa 150 posti ancora ad uso esclusivo. Dopo il pranzo e visita dei vari fiordi ci cimentiamo a pilotare anche noi, ci sbarca in territorio di Esterzili. Dobbiamo intercettare con qualche difficoltà una pista che si sviluppa a mezza costa, ma nessun problema ci si aiuta a vicenda e Stefania la prima guida ci fa strada aprendo dei piccoli passaggi con delle cesoie, fino ad inserirsi nella valle dei rio Betilli, il lago è sempre più piccolo. Arriviamo in località Borgo dei Carbonai fermata della Ferrovia. In prossimità della ferrovia è stato realizzato in epoca recente un gradevole albergo rurale dove si alloggerà. Cena come al solito abbondante e genuina. Piacevole e strana sensazione, non funzionale il collegamento telefonico ed internet, ci sentiamo un po’ naufraghi, ma ancora più solidali.

5° giorno 23 aprile. Si prosegue, percorrendo un pista forestale fino al rio Betilli. Dove però la strada è stata interrotta dalle alluvioni. In attesa della ricostruzione del ponte di attraversamento, occorre affrontare un guado, abbastanza agevole il rio per fortuna non aveva molto acqua. Il cammino prosegue risalendo la pendice ovest del monte S. Vittoria 1.000 m. di quota. Punteremo al paese di Ussassai. Un piccolo paese con poco più di 500 abitanti dove non ci sono alberghi ma confidiamo nel collaudato circuito di ospitalità famigliare della signora Maria Vittoria Vitalia e della sua famiglia. Storica sostenitrice del cammino. Giornata piena 7/8 ore di cammino. Su nostra richiesta dopo giorni di carne, abbiamo mangiato un favoloso minestrone e trote pescate la mattina nel rio, Cena in famiglia con finale di canti e balli ovviamente sardi e tanto buon vino.

6° giorno 24 aprile. Destinazione Osini e Ulassai 20 km circa 6/7 ore di cammino. Passando attraverso la scala di S. Giorgio agro di Osini. Stretto passaggio nella falesia calcarea, chiusa al traffico auto a causa dei crolli di roccia. A piedi in fretta quasi in silenzio, guardando in alto, non si sa mai. Cena e pernottamento Ulassai c/o hotel Su Marmuri. Ospite il parroco locale. Che ci porta una buona grappa al miele prodotta artigianalmente direttamente da lui. Finita subito.

7° giorno 25 aprile Prima di riprendere il cammino visita al museo dedicato all’artista di Ulassai Maria Lai. Guida Favolosa. Piccolo trasferimento i Bus in frazione Gairo da dove inizieremo unalunga tappa per arrivare a Villanova Strisaili, passando dalla diga dell’alto lago del Flumentosa.  Con incontro e saluti della guardia forestale. La Perda Liana sempre a vista che ci controlla. Circa 25 Km 8 ore di cammino. Cena e pernottamento all’ Hotel Strega di Villanova Strisaili. Cena con pecora al forno.

8°giorno 26 aprile Giornata impegnativa con sentiero tecnico fino ad arrivare in vedetta di M.te Oline 1.372 m. s.l.m, confine amministrativo di Talana e Villagrande. Alla fine delle discesa un pianoro, un eden pecore capre, cavalli, asini, mucche e maiali liberi alla stato brado che ci guardano incuriositi. A Talana non ci sono alberghi, ma pochi km a valle lungo la strada per Lotzorai c’è un albergo rurale Sant’Efisio. Si sente odore del mare.

9° giorno 27 aprile. Ultima giornata, ancora Sali e scendi, paesaggi maestosi, si raggiunge M.te Pisaneddu 1.254 m. s.l.m. dove c’era un vedetta antincendi dominante sul Supramonte. Il famoso hotel Supramonte di De Andrè. Piccola deviazione grazie ad un amico di Urzulei che ci accompagna nell’ultimo giorno. Per farci vedere un posto fantastico e segreto. Centinaia di peonie selvatiche fiorite. Fantastico.Arriviamo alla famosa scala de su Piscamu, ossia il ripido passaggio di collegamento del paese con il suo Supramonte, che il vescovo di Suelli percorreva per andare in territorio di Orgosolo. Questo sentiero termina proprio davanti alla chiesetta di San Giorgio a Urzulei dove si concluderà il nostro trekking. Messa a noi dedicata con coro Sardo. Trasferimento in serata a Cagliari. Baci e abbracci e scambio di promesse. Fine.

Da ritornate sicuramente.

Un ringraziamento ai nostri Organizzatori, sempre disponibili, altamente professionali, gentili che ci hanno supportato ed aiutato trasmettendoci la passione e cuore per quello che fanno e amano. Viva la Sardegna

Grazie Franco, Stefania, Marcello.

Un grazie a tutti i compagni di viaggio, che insieme abbiamo condiviso il cammino in silenzio o ridendo e scherzando, faticando. Augurandoci la buona notte, felici di ritrovarci il mattino seguente per continuare assieme, in questa nuova e fantastica esperienza.

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Nuovo appuntamento venerdì 11 maggio, al Conservatorio di Cagliari, per “I talenti del Conservatorio”, la rassegna che vede i migliori studenti esibirsi in una cornice prestigiosa come l’Auditorium.

Si comincia, alle 18.00, quando salirà sul palco l’Orchestra jazz dell’istituzione musicale diretta da Massimo Tore, che proporrà brani di Benny Golson, Bart Howard, George Gershwin, Tito Puente, Sammy Nestico, Neal Efty. La voce sarà quella di Carla Giulia Striano.

La serata prosegue con i migliori allievi della Classe di pianoforte, guidata dalla docente Aurora Cogliandro.

Musiche da Wolfang Amadesu Mozart a Sergeji Rachmaninov sino a Franco Oppo vedranno impegnati gli studenti Filippo Piredda, Marco Schiurru e Marcello Calabrò.

L’ingresso è libero e gratuito.

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Il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco è stato eletto presidente della commissione di inchiesta sull’amianto in Sardegna, che si è formalmente costituita questo pomeriggio.

Nel suo incarico Tocco sarà affiancato dalla vice presidente Daniela Forma, del Pd.

La commissione è stata istituita dal Consiglio regionale alla fine dell’anno scorso, dopo l’approvazione di un ordine del giorno (primo firmatario Pietro Pittalis) sottoscritto da tutti i capigruppo.

Ne fanno parte Annamaria Busia (Misto), Piero Comandini, Antonio Solinas e Gianmario Tendas (Pd), Alessandra Zedda e Mariano Contu (Forza Italia), Luigi Crisponi (Riformatori sardi), Domenico Gallus (Psd’Az-La Base), Pierfranco Zanchetta (Cps) e Gianluigi Rubiu (Udc Sardegna).

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Il Servizio di Diabetologia cambia sede e dal piano terra del palazzo Clemente si sposta al primo piano della palazzina di Clinica Medica, sempre in viale San Pietro. Le operazioni di trasferimento inizieranno venerdì 11 maggio per concludersi domenica, così da consentire la riapertura all’utenza da lunedì 14 maggio, alle ore 9.00.

Il Servizio quindi resterà chiuso al pubblico nelle giornate di venerdì 11 e sabato 12 maggio.

Il trasferimento della Diabetologia diretta da Adolfo Pacifico si inserisce nell’ambito dell’azione di riorganizzazione dei servizi aziendali avviata dall’Aou di Sassari. Lo spostamento del servizio che ogni anno segue circa 7mila pazienti, molti dei quali del territorio, consentirà infatti il cambio di sede anche del Servizio di Cardiologia che si trasferirà, questa volta, dal palazzo della Clinica Medica al palazzo Clemente, nei locali sino a oggi occupati appunto dalla Diabetologia.

«Questo trasferimento – spiega il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orrù – ci consente di avvicinare il Servizio di Cardiologia ai reparti di degenza situati sia nel palazzo Clemente che nelle due stecche bianche. In questo modo, in caso di consulenze da parte della Cardiologia agli stessi reparti, si ridurranno gli spostamenti dei pazienti ricoverati che prima dovevano uscire dalla struttura per essere trasportati in Clinica Medica.»

Gli operatori del Servizio di Diabetologia quindi lasciano le dieci stanze del palazzo Clemente a favore dei colleghi della Cardiologia e ne guadagnano altrettante al primo e secondo piano della Clinica Medica. I pazienti potranno accedere alla struttura attraverso le scale e l’ascensore.

Il Servizio di Diabetologia garantisce l’assistenza a tutti i pazienti affetti da diabete di tipo 1 e 2 insulino trattati e complicati, da dislipidemia e obesità. Il Servizio, inoltre, garantisce consulenze specialistiche a tutte le strutture dell’Azienda – attività che la direzione aziendale intende rafforzare – per i pazienti ricoverati con problematiche diabetologiche, dislipidemiche e nutrizionali.

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Il Centro per l’Impiego di Carbonia ha organizzato due seminari sullo strumento di agevolazione intitolato “Resto al Sud”, nelle seguenti giornate:

24 maggio 2018, ore 10.00, presso la sala CPLF, in via Costituente 43, a Carbonia;

28 giugno 2018, ore 10.00, presso la sala CPLF, in via Costituente 43, a Carbonia.

“Resto al Sud” è un intervento che finanzia nuovi progetti imprenditoriali relativi alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca, dell’acquacoltura e nella fornitura di servizi, inclusi quelli relativi al turismo.
I soggetti che possono beneficiare del finanziamento dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Ciascun soggetto proponente riceverà un finanziamento fino a un importo massimo di 50mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti, già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l’importo massimo del finanziamento è pari a 50mila euro per ciascun soggetto proponente, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro.
Per iscriversi al seminario, occorre compilare il modulo di adesione disponibile sul sito Sardegna Lavoro o presso il CPI di Carbonia e inviarlo al seguente indirizzo email: aspal.cpicarbonia@regione.sardegna.it, oppure consegnarlo a mano al Centro per l’Impiego.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al Centro per l’Impiego (CPI) di Carbonia, scrivendo un’email al seguente indirizzo aspal.cpicarbonia@regione.sardegna.it , oppure telefonando allo 0781 671235.

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Sant’Antioco avrà il suo teatro e centro congressi, moderno, polifunzionale, dedicato alla cultura e alle varie espressioni artistiche. Nascerà nell’ex Mercato Civico, struttura parzialmente degradata, e si accompagnerà alla riqualificazione del Corso Vittorio Emanuele. Un progetto ambizioso e complesso che può contare su un finanziamento di ben 2 milioni di Euro derivanti dal Fondo di sviluppo delle isole minori – annualità 2008-2009. Nello specifico, si tratta delle risorse che la precedente Amministrazione comunale aveva ottenuto per la riqualificazione del Cine Teatro Savoia e che rischiavano di andare perdute, considerata l’impossibilità, per ragioni tecnico-giuridiche, di portare avanti l’acquisto del Savoia. Ma, allo scopo di non farsi sfuggire l’importante finanziamento, giacché la Presidenza del Consiglio dei ministri ne aveva annunciato la revoca, questa Amministrazione ha percorso un’altra strada: «Preso atto dell’assenza delle condizioni per l’acquisto del teatro Savoia e per la sua ristrutturazione – spiega il sindaco Ignazio Locci – abbiamo proposto alla Presidenza del Consiglio dei ministri un progetto alternativo ma sempre affine agli obiettivi legati al finanziamento. Proposta che è stata accolta. Adesso si tratta di dare il massimo e di portare avanti il cronoprogramma: immediato avvio della fattibilità progettuale e affidamento della progettazione entro il 2018 con lo scopo di andare in appalto per l’esecuzione dell’opera nel 2019».

«L’intervento – spiega l’assessore dei Lavori pubblici e della Pianificazione urbanistica Francesco Garau – prevede la realizzazione del Teatro Comunale e centro congressi dove è attualmente ubicato l’ex Mercato Civico. E dunque attraverso la demolizione del fabbricato, non appropriato alla funzione futura se non attraverso opere di adeguamento e recupero molto onerose. Il nuovo teatro avrà una superficie coperta di 500mq e, in prossimità dell’ingresso, sorgerà una piazza che lo collegherà con il corso Vittorio Emanuele, anche grazie a una copertura in acciaio e vetro che partirà dalla nuova piazza e andrà ad “avvolgere” tutto il Corso, creando così un elemento unico fino al Teatro. Attraverso queste opere, intendiamo riqualificare dal punto di vista urbanistico e funzionale tutta l’asse del Corso, al fine di ridarle nuova vita e far sì che ritorni a essere dinamica così come lo è stata in passato. Il nuovo Teatro – conclude Francesco Garau – sarà certamente polifunzionale: una struttura flessibile che si presterà alle diverse esigenze.»

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La Regione Sardegna ha accolto positivamente la richiesta di cessione di spazi finanziari avanzata nei suoi confronti dall’Amministrazione comunale di Carbonia guidata dal sindaco Paola Massidda. «Si tratta di fondi che ammontano a 5.308.986 euro, per i quali non è prevista alcuna restituzione. Grazie a questa cessione il comune di Carbonia potrà utilizzare parte dell’avanzo di amministrazione fino ad ora bloccato a causa dei cosiddetti vincoli di bilancio», ha affermato il sindaco Paola Massidda.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Bilancio Mauro Manca: «Con questo intervento potremo mettere a correre circa 5 milioni di euro che, nonostante fossero disponibili nel Bilancio Comunale, altrimenti non sarebbero stati utilizzabili».
«Le risorse rientrano nel cosiddetto “Patto verticale regionale 2018” e verranno impiegate dall’Amministrazione comunale per realizzare un’ampia gamma di interventi su vari fronti: dalla rete idrica comunale ai lavori di messa in sicurezza di edifici scolastici, dalla realizzazione di un’area camper service alla sistemazione di una rotatoria sulla strada statale 126, dai lavori di realizzazione di 25 alloggi di edilizia sperimentale al recupero dei padiglioni ex deposito biciclette come laboratori artigiani e show room, fino alla manutenzione straordinaria dell’immobile sede del vecchio Commissariato di Polizia», ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai.

Ecco nel dettaglio tutti i progetti che si prevede di attuare:

• Lavori di completamento della rete idrica comunale;

• Lavori di realizzazione di intersezioni a rotatoria sulla strada statale 126 (Sud Occidentale Sarda);

• Lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e adeguamento della scuola primaria e dell’infanzia di via Roma;

• Lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e adeguamento della scuola primaria e dell’infanzia di via Mazzini;

• Contratto di Quartiere II (Opere di competenza di AREA);

• Contratto di Quartiere II (Opere di competenza del Comune di Carbonia);

• Lavori di realizzazione di un’area di servizio denominata camper service presso il Comune di Carbonia;

• Programmi di recupero urbano del “Rio Cannas”;

• Lavori di realizzazione di 25 alloggi di edilizia sperimentale;

• Lavori di recupero dei padiglioni ex deposito biciclette come laboratori artigiani e show room;

• Lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e adeguamento della scuola secondaria di primo grado “Satta” di via della Vittoria;

• Lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e adeguamento della scuola secondaria di primo grado “Don Milani” di via Dalmazia;

• Lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile sede del vecchio Commissariato di Polizia.