19 December, 2024
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L’ufficio di Presidenza della Copagri del Nord Sardegna, nei giorni scorsi ha analizzato la situazione che si è verificata a livello nazionale sull’organismo di controllo IFCQ Certificazioni Srl, che esegue I controlli per le certificazioni dell’agnello sardo IGP, che ha ricevuto dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali un Decreto di semi commissariamento per l’attività di controllo e certificazione a partire dal 1 maggio 2018 per mesi sei. Organismo che in Sardegna esegue I controlli e le certificazioni anche per la DOP Pecorino Romano, Dop Fiore Sardo e Dop Pecorino Sardo, infatti, secondo il decreto ministeriale del 12 aprile 2018 le attività di certificazione e controllo dell’IFCQ, dovrà essere verificata e certificate di volta in volta dall’Ufficio centrale Ministeriale del controllo  Repressioni e Frodi Alimentari.

«La situazione è resa molto più preoccupante per quanto riguarda  le certificazioni dell’IGP agnello Sardo – affermano Paolo Ninniri e Tore Piana, presidente e vice presidente della Copagri Nord Sardegna – in quanto si è appreso da una conferenza stampa indetta da parte del Consorzio di tutela dell’agnello sardo IGP ( CONTAS) nei giorni subito dopo Pasqua del ritrovamento di capi provenienti dall’estero, (RUMENI) e macellati in Sardegna marchiati con simbolo dell’IGP “Agnello di Sardegna”. Copagri Nord Sardegna rileva come sia calato il silenzio più assordante su quanto accaduto e denunciato dallo stesso Consorzio di Tutela. Rileva che al contrario di quanto sta avvenendo, i produttori e i consumatori dovrebbero conoscere la reale situazione e come  sia potuto  avvenire una situazione di cosi grave portata. E’ di questi giorni l’aggravante del decreto di sospensione per sei mesi dell’organismo di controllo IFCQ  dal 1 maggio 2018,da parte del ministero delle Politiche agricole, organismo che ha il compito di controllare e certificare il prodotto IGP agnello sardo.»

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Ancora un mese in musica ad Alghero, almeno otto eventi dal vivo a maggio per il Miramare Gastro & Music Pub. Nella Riviera del Corallo la scelta è unire l’arte e la cultura all’intrattenimento, e su questo principio il locale affacciato sulla passeggiata degli algheresi prosegue nella propria programmazione. Intanto lo scorso week-end è andato in scena venerdì 27 aprile l’omaggio ai Queen con l’esibizione dei Queen in rock – a Magic Tribute per la rassegna Friday Tribute Night, uno show davvero curato in ogni particolare sia musicale che vocale e scenico. Il giorno successivo poi a far da padrone è stato il concerto cantericcio e ballabile di Carletto e i suoi Mostri, mentre il 1 maggio le sonorità in acustico del duo Sheila Casu e Bachisio Ulgheri. Questo fine settimana sul palco due progetti musicali di grande spessore, venerdì 4 maggio i Cover Garden la band algherese più apprezzata e ascoltata in tutta la Sardegna composta da Giuliano Madau, Gian Luca Dedola, Gianluca Porcu e Daniele Piu torna al Miramare con il proprio repertorio completamente aggiornato e dal gusto contemporaneo. Il giorno successivo invece il live dei Senza Base, la più longeva band del nord Sardegna capace di unire e far ballare varie generazioni sotto il grande tetto del pop-rock italiano ed internazionale.

Il calendario del mese di maggio prosegue poi con la ventunesima tappa del Friday Tribute Night, la rassegna che porta ad Alghero i più importanti tributi musicali presenti sul territorio sardo, in programma per venerdì 11 marzo con l’anteprima assoluta dello spettacolo Italian Rock Threebute, sabato 12, per la prima volta gli Scacco Matto, il 17 tornano i Cabbijos da Porto Torres in versione quintetto mentre sabato 18, è dedicato alle sonorità degli anni ’80 con i The Rubik’s Tube per la prima volta in città. L’ultimo fine settimana del mese invece il Miramare chiuderà la stagione dei live in elettrico al chiuso con la Hollywood Band e soprattutto con il tributo ufficiale sardo agli 883 e Max Pezzali di Tieni il Tempo, sabato 26 maggio.

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Fulvio Moirano

La Direzione dell’ATS in merito ad alcune note stampa di critica degli atti amministrativi relativi ai 49 incaricati di Struttura Complessa (Il Partito dei Sardi contesta i criteri di attuazione della riforma della rete ospedaliera: «Non è quella votata dal Consiglio regionale».), evidenzia in una nota diffusa oggi, che tutto è stato fatto nel pieno rispetto delle disposizioni normative previste. In particolare, quanto indicato rispetto all’operato ATS, e cioè che si “introduce arbitrariamente una norma di salvaguardia contrattuale contrariamente a quanto stabilito dal decreto n. 78/2010”, risulta inappropriato poiché il comma 32 dell’articolo 9 del DL 78/2010 (quello richiamato nell’interrogazione per escludere l’attuale permanenza di situazioni di salvaguardia) si applica esclusivamente nelle ipotesi di scadenza di incarico.
Inoltre, rispetto alle procedure di selezione, la Direzione ATS sottolinea che «le stesse sono tutte avvenute applicando le disposizioni previste nel Regolamento sugli incarichi ATS il quale è stato adottato a seguito di confronto con le OO.SS. e non risulta essere stato oggetto di ricorso da parte di alcuno. Peraltro tutti gli atti presupposti ed esecutivi alla base delle procedure selettive, dall’Atto aziendale approvato dalla Giunta fino alle deliberazioni per gli avvisi e di conferimento di incarico, sono pubblicati e disponibili per chiunque intenda leggerli e analizzarli».
«Appare doveroso precisare, inoltre, che rispetto a quanto riportato dalle agenzie di stampa la composizione della Commissione di selezione, in base al decreto 158/2012, riguarda gli incarichi di direzione di struttura complessa nelle discipline mediche e sanitarie indicate nell’articolo 4 del DPR 484/1997 – si legge ancora nella nota dell’ATS -. Mentre, relativamente agli altri incarichi di struttura complessa, e quindi, nello specifico, a quelli relativi all’ambito dello Staff della Direzione generale con valenza multidisciplinare, tali disposizioni non trovano applicazione. Anche in questo caso l’ATS ha agito nel rispetto del principio della trasparenza e tutta la documentazione è naturalmente a disposizione di chiunque voglia effettuare approfondimenti.»
«Quanto all’attribuzione delle due strutture complesse indicate nelle note stampa – formazione e pianificazione sanitaria e strategica – la Direzione ATS sottolinea come siano state assegnate a figure con specifiche competenze ed esperienze decennali nelle suddette materie. Tali professionisti peraltro hanno ricoperto anche ruoli di vertice e, rispetto ad altre figure, sono inseriti nell’elenco degli idonei per incarico di Direttore di area socio sanitaria locale avendo superato le relative selezioni. Alla luce di quanto sopra sintetizzato – conclude l’ATS -, si conferma la piena legittimità e correttezza di tutte le procedure poste in essere dall’ATS nella scelta dei propri Direttori di Struttura.»

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È stato ufficializzato il calendario degli incontri territoriali sul disegno di legge di Governo del territorio.
Dopo l’avvio del percorso di ascolto inaugurato a Cagliari il 27 aprile, il programma prevede i seguenti appuntamenti:
lunedì 7 maggio: Olbia, stazione marittima Isola Bianca, avvio dibattito alle ore 10.00;
venerdì 11 maggio: Oristano, sala consiliare della Provincia (via Carboni), ore 10.00;
venerdì 18 maggio: Carbonia, Miniera Serbariu, ore 10.00;
lunedì 21 maggio: Nuoro, sala consiliare della Provincia (piazza Italia 22), ore 10.00;
venerdì 25 maggio: Sassari, sala della Camera di commercio (via Roma), ore 10:30.
Dalla prossima settimana sarà aperta la piattaforma informatica denominata “Disegno di legge 409 – Disciplina generale per il governo del territorio – Dibattito pubblico”, all’apposita sezione “Tavoli di discussione” al link www.sardegnapartecipa.it . 

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Ex Alcoa, nuovo incontro al MISE

Si è svolto stamane al MISE, l’incontro tra Regione, ministero dello Sviluppo economico, ministero del Lavoro, Invitalia, Sider Alloys e sindacati sul futuro dello stabilimento ex Alcoa. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato gli assessori dell’Industria e del Lavoro, Maria Grazia Piras e Virginia Mura, il capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Gianluca Serra, e il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, si è discusso del Piano industriale, illustrato dai rappresentanti della società svizzera che ha acquisito lo smelter di Portovesme, del nuovo assetto societario, della partecipazione finanziaria (Invitalia, lavoratori, Statuto dell’associazione e governance), riattivazione degli impianti, piano di lavoro e ammortizzatori sociali. In particolare, sono stati esaminati gli interventi per il riavvio dello smelter e il programma per la ricollocazione dei lavoratori con l’obiettivo di garantire un futuro durevole e produttivo per lo stabilimento sulcitano.
In fabbrica, al momento, hanno ripreso a lavorare nove tecnici ex Alcoa per la verifica nei diversi reparti, in attesa che si definiscano le modalità per il revamping attraverso la scelta di un main contractor esterno, l’impresa capofila che gestirà la ristrutturazione dell’impianto, con la stipula di un contratto prevista per il prossimo 8 giugno. Si è appreso inoltre che il completamento di questa prima fase di attività dei test è prevista per fine maggio di quest’anno e fornirà informazioni fondamentali per indirizzare il riavvio degli impianti.
Secondo quanto previsto dal cronoprogramma inserito nel Piano industriale, lo stabilimento assorbirà i primi 50 lavoratori a settembre 2018 e inizierà a produrre gradualmente a partire da maggio 2019, mentre per il funzionamento a pieno regime, con il coinvolgimento di 376 lavoratori più 50 contrattisti fissi, la data fissata è quella di settembre 2020. Gli esponenti della Giunta, nel sottolineare il grande sforzo profuso in questi anni per il riavvio della filiera dell’alluminio a Portovesme, anche attraverso strumenti finanziari da parte di Governo, Invitalia e della stessa Regione, hanno sollecitato la Sider Alloys affinché in questa prima fase, preparatoria al revamping, sia valorizzata l’imprenditoria locale, a condizioni di mercato, in piena trasparenza e con il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali della Sardegna.
L’azienda, accogliendo l’invito della Regione, ha ribadito di voler coinvolgere e sostenere l’economia del territorio in vista della ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme e ha manifestato l’intenzione di inserire, nel contratto con la società che si occuperà della ristrutturazione, una clausola in questo senso. Sul fronte della partecipazione azionaria alla nuova società, l’amministratore di Invitalia, Domenico Arcuri, ha quindi annunciato che la delibera del CdA che definisce la partecipazione al capitale sociale con una quota del 20%, è alla registrazione della Corte dei conti e dovrebbe essere ratificata la settimana prossima. Inoltre, Invitalia ha dichiarato che, sempre la settimana prossima, sarà firmata la delibera del Contratto di Sviluppo, a seguito della quale l’azienda potrà richiedere l’anticipazione di una parte dei fondi per l’avvio delle attività che dovranno partire entro sei mesi. Infine, la questione degli ammortizzatori sociali.
Le risorse per il 2018 sono esaurite, e per questo motivo il ministro dello Sviluppo economico si farà portatore, insieme alla Presidenza del Consiglio dei ministri, di una proposta di rifinanziamento attraverso un decreto legge delle norme che assegnano le risorse destinate agli ammortizzatori sociali per le Aree di crisi industriale complessa, tra le quali Portovesme e Porto Torres. Si tratta di una situazione straordinaria per il quale il MISE auspica il coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Parlamento.

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«I minori non devono essere detenuti per fini di immigrazione» e la Commissione europea dovrebbe agire contro gli Stati membri dell’UE «in caso di detenzione prolungata e sistematica dei minori e delle loro famiglie», ha dichiarato il Parlamento in una risoluzione non legislativa approvata per alzata di mano.

Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia UE per i diritti fondamentali nel settembre 2016 la Bulgaria era il Paese con il maggior numero di bambini migranti detenuti, mentre in Grecia, Ungheria, Polonia e Slovacchia se ne registra ugualmente un numero elevato. Nessun minore invece è stato trattenuto nei giorni in cui sono stati effettuati controlli in loco a Cipro, Danimarca, Estonia, Germania, Italia, Irlanda, Malta, Spagna o Regno Unito. 

Secondo le stime, sono 5,4 milioni i bambini migranti che vivono in Europa, rileva la risoluzione. Si tratta di 1 bambino migrante su 6 nel mondo (dati UNICEF). Quasi la metà di coloro che sono arrivati negli ultimi anni erano bambini non accompagnati o separati dalla propria famiglia. I deputati sottolineano che la mancanza di informazioni affidabili e la lunghezza del ricongiungimento familiare e delle procedure di nomina dei tutori, nonché il timore di essere detenuti, rinviati o trasferiti, si traducono molto spesso nella fuga dei bambini, che vengono così esposti alla tratta, alla violenza e allo sfruttamento.

Il Parlamento esorta le autorità nazionali ad accelerare le procedure per la nomina di tutori per i minori non accompagnati, i quali dovrebbero essere poi ospitati in strutture separate da quelle degli adulti, al fine di evitare qualsiasi rischio di violenza e abuso sessuale.

I deputati chiedono sia data priorità al trasferimento di minori non accompagnati dalla Grecia e dall’Italia, ma anche che tutte le procedure pendenti di ricongiungimento familiare siano portate a termine senza ritardi.

Il Parlamento sottolinea l’importanza di istituire un solido sistema di identificazione e registrazione per garantire che i minori entrino in sistemi di protezione nazionali. Richiede inoltre una maggiore cooperazione tra le autorità preposte all’applicazione delle norme e alla tutela dei minori per individuare e proteggere i bambini scomparsi. 

I deputati sono particolarmente preoccupati per lo sfruttamento delle ragazze a fini di prostituzione e chiedono agli Stati membri di intensificare gli sforzi e la cooperazione transfrontaliera per identificare i minori vittime di tratta, abuso e ogni altra forma di sfruttamento.

Per quanto riguarda le procedure di verifica dell’età, la risoluzione sottolinea che le visite mediche dei bambini dovrebbero sempre essere effettuate «in modo non invadente e nel rispetto della loro dignità». Il Parlamento ha inoltre respinto l’uso della coercizione per l’acquisizione di dati biometrici dei bambini.

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Domani, venerdì 4 maggio 2018, a Cagliari, verrà celebrato il 157° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano.

Le commemorazioni, avranno inizio alle ore 8,45 presso il parco delle  in via Sonnino, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, alla presenza del Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna e del personale militare dell’Esercito di stanza presso la città Metropolitana di Cagliari.

In Piazza Martiri, dalle ore 19.00, si esibirà la banda musicale della Brigata Sassari con un repertorio musicale vario, in omaggio ai militari di oggi e alle generazioni di soldati che in centocinquantasette anni si sono sacrificati per la collettività nazionale, con intima tensione morale per il bene patrio.

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Domani, venerdì 4 maggio, alle ore 18.00 la sala polifunzionale del comune di Carbonia ospiterà un convegno-dibattito intitolato “Famiglia, Scuola, Chiesa di fronte all’aggressività che diventa bullismo”, organizzato dalla Parrocchia di San Ponziano in collaborazione con l’Associazione Mediazione Familiare Onlus Sardegna e la casa editrice Arkadia. L’incontro sarà un’utile occasione per focalizzare l’attenzione su una problematica sempre più diffusa, quella del bullismo, le cui sfaccettature sono ormai molteplici ed investono anche i social network. Non a caso si parla sempre più propriamente di cyberbullismo. Un fenomeno su cui l’Amministrazione comunale di Carbonia ha concentrato la sua attenzione, organizzando recentemente diversi convegni con l’intento di fornire ai partecipanti gli strumenti per prevenire e contrastare i rischi connessi alla navigazione online.

L’incontro-dibattito di domani, “Famiglia, Scuola, Chiesa di fronte all’aggressività che diventa bullismo”, si aprirà con i saluti del sindaco di Carbonia Paola Massidda, dell’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera e del parroco di San Ponziano Don Amilcare Gambella. Interverranno Bruno Furcas e Ivan Gambella, autori del libro “Bulli, gregari e vittime. Tutti sulla stessa barca. Dalla deriva a un approdo civile”. A seguire, sono previste le relazioni della dottoressa Maria Loreta Meloni, mediatrice familiare; di un funzionario dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione; del dott. Christian Castangia, pedagogista; della dottoressa Grazia Maria De Matteis, Garante dell’Infanzia della Regione Sardegna. Il dibattito sarà coordinato dalla dottoressa Stefania Piredda, redattrice dell’Unione Sarda.

L’obiettivo del convegno è capire come le tre principali agenzie educative e formative (Famiglia, Scuola e Chiesa) possano prevenire e combattere il bullismo.

 

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«Dopo la presentazione del Progetto di rilancio dello smetter di Portovesme da parte di SiderAlloys abbiamo bisogno di capire meglio tempi e scelte industriali,in particolare quella sulla produzione interna degli anodi che equivale ad una differenza di 70 lavoratori in più sull’organico complessivo di 376. Ad oggi manca ancora il via libera definitivo di Invitalia sul finanziamento.»

Lo ha detto nel primo pomeriggio Guglielmo Gambardella, coordinatore di settore della Uilm nazionale, al termine dell’incontro odierno al ministero dello Sviluppo economico.

«Ci attendiamo che entro il mese di maggio SiderAlloys scelga il Main Contractor per il revamping degli impianti per avviare la cantierizzazione dei lavori e partire con la riassunzione dei lavori ex Alcoa e far ripartire tutto il sistema dell’indotto – ha aggiunto Guglielmo Gambardella -. E’ necessario trovare la copertura economica straordinaria per gli ammortizzatori sociali dei lavoratori ex Alcoa in scadenza a fine giugno.»

«Il MiSE si è assunto l’impegno su questo tema – ha concluso Guglielmo Gambardella – di proporre una proposta al Parlamento per tutte le Aree di crisi complessa.»