Paolo Ninniri e Tore Piana (Copagri): «La burocrazia sta strangolando l’agricoltura, uno dei settori produttivi più importanti della Sardegna».
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«In campagna tradizionalmente ci si lamenta sempre. Ma mai come questa volta, il grido di dolore è giustificato, la burocrazia sta strangolando una dei settori produttivi più importanti della Sardegna.»
Ad affermarlo sono Paolo Ninniri e Tore Piana rispettivamente presidente e vice presidente della Copagri territoriale Sassari Olbia Tempio.
Da un’indagine condotta dalla Copagri Territoriale Sassari Olbia Tempio, risulta che il 90% degli imprenditori agricoli della Sardegna, denuncia ostacoli e difficoltà per la propria attività a causa dell’opprimente burocrazia e chiedono, quindi, una semplificazione amministrativa e fiscale che è ritenuta come fattore indispensabile per lo sviluppo.
L’imprenditore agricolo, trascorre gran parte del suo tempo tra Caa, uffici di controllo, uffici fiscali, Ispettorati, Argea, studi Agronomi e Periti Agrari, Consorzi di Bonifica, Banche, Apa e Ara, Laore, ecc., tempo che distoglie alla sua attività imprenditoriale.
Ogni pratica è un cumulo di carte e documentazioni, a volte richieste in triplice copia e, in alcuni casi, supportate da materiale informatico. Lo fanno le istituzioni pubbliche, ma anche i Caf (Centri di assistenza fiscale), i Caa (Centri di assistenza agricola).
Pesanti anche i “costi” dovuti al fisco e alla sicurezza sul lavoro.
Secondo Copagri territoriale Sassari Olbia Tempio, le aziende agricole sottolineano che la pressione fiscale e previdenziale-contributiva costituisce un pesante freno allo sviluppo e alla competitività.
Un settore, quello dell’agricoltura e dell’allevamento, che in Sardegna significa non solo fattore di produzione, ma anche salvaguardia dell’ambiente, salvaguardia dello spopolamento delle zone interne, salvaguardia della cultura e della identità, delle tradizioni, della Lingua sarda
«Dopo anni e anni di stasi – concludono Paolo Ninniri e Tore Piana – si spera che una nuova amministrazione regionale, possa dare alla burocrazia agricola un nuovo corso per favorire i nostri agricoltori, che per il semplice motivo di esistere e resistere vanno semplicemente assistiti , coccolati e premiati.»
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