Una delegazione del Comitato Idonei Assistenti Giudiziari ha conferito un riconoscimento al ministro della Giustizia Andrea Orlando.
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«Egregio Signor Ministro, noi del Comitato Idonei Assistenti Giudiziari abbiamo pensato di consegnarLe questa targa in ringraziamento per l’impegno, la serietà e la disponibilità da Lei dimostrati in favore della nostra causa.»
Sono queste le parole che hanno accompagnato il conferimento del riconoscimento al ministro Andrea Orlando da parte di una delegazione del CIAG. Il Guardasigilli, in particolare, ha accolto con piacere nelle stanze del Ministero alcuni dei ragazzi provenienti da tutta Italia e risultati idonei all’ultimo concorso di Assistenti Giudiziari. Questi, visibilmente emozionati, hanno esternato la loro gratitudine al Ministro «non solo per aver ovviato alle enormi carenze di personale negli uffici giudiziari italiani, ma per aver dato la possibilità a tutti noi, 4915 persone, di iniziare un nuovo capitolo della nostra vita, per aver dato la tranquillità anche alle nostre famiglie che, con noi, hanno condiviso speranze, preoccupazioni, ansie e sacrifici». Rimarcando la differenza tra gli impegni portati avanti con garbo e fermezza da parte del Ministro e la politica del non fare, la delegazione del CIAG ha omaggiato anche «la persona che ci ha sempre accolti con disponibilità nonostante , ce ne rendiamo contro, ad un certo punto sbucassimo fuori da tutte le parti ovunque Lei si trovasse».
Il ministro della Giustizia, sorridente in volto, prendendo in consegna la targa, si è soffermato con i ragazzi ripercorrendo le tappe del concorso indetto due anni fa dal suo Ministero. Andrea Orlando si è dimostrato fiducioso per il futuro e nella possibilità che si concretizzi lo scorrimento totale graduatoria nell’arco di tre anni, tempo di validità legale della stessa. In tal senso, il rappresentante del Pd, inoltre, ha garantito il suo personale impegno anche quando, da qui a breve, probabilmente non sarà più Ministro. Questo, soprattutto, per l’enorme stima nutrita da Orlando nei confronti di tutti coloro i quali hanno superato le tre prove di un concorso ritenuto fiore all’occhiello di questo ministero della Giustizia. Dopo le foto di rito, la delegazione ha tenuto a sottolineare ad Andrea Orlando che «in ogni caso, resterà sempre il nostro Ministro e un membro speciale del nostro Comitato. Lei sarà sempre uno di noi.»
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