Una mozione dei consiglieri regionali del PD contro la revisione delle aree montane con vincoli naturali significativi.
[bing_translator]
I consiglieri regionali del PD, primo firmatario il presidente della commissione Ambiente Antonio Solinas, hanno presentato una mozione volta ad impegnare il presidente della Giunta e l’assessore dell’Agricoltura per scongiurare il grave danno che verrebbe arrecato ai comuni di Aidomaggiore, Boroneddu, Dualchi, Ghilarza, Ottana, Noragugume, Sedilo, Soddi e Tadasuni con la revisione delle aree montane con vincoli naturali significativi ai sensi dell’art. 32 del Reg. (UE) n. 1305/2013.
Il processo di revisione delle aree montane con vincoli naturali significativi (ANC) ai sensi dell’art. 32 del Reg.(UE) n.1305/2013, in fase di studio al Ministero dell’Agricoltura, prevede dei parametri biofisici dai quali emerge che i Comuni di Aidomaggiore, Boroneddu, Dualchi, Ghilarza, Ottana, Noragugume, Sedilo, Soddi e Tadasuni, attualmente svantaggiati ai sensi dell’art.19 del Reg. (CE) n.1257/1999, risulterebbero non più svantaggiati, in quanto non interessati in almeno il 60% della superficie agricola comunale da uno o più degli otto parametri biofisici di cui all’allegato III al Reg. (UE) n. 1305/2013.
L’applicazione del regolamento nei 9 comuni interessati dalla revisione rischia di avere un effetto devastante, oltre a creare un danno in termini di sostenibilità economico-finanziario per le aziende agricole e per tutto il comparto di filiera ad esse legato, in quanto, il regime delle zone agricole svantaggiate è oggi una componente rilevante delle politiche comunitarie per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, infatti l’obiettivo comunitario era quello di colmare le disparità naturali esistenti tra i territori attraverso l’istituzione di regimi particolari come, ad esempio, le “Indennità Compensative” destinate ad incentivare le attività agricole in zone depresse e compensare il mancato reddito degli operatori agricoli.
Per questo motivo, nella mozione si chiede all’assessore regionale dell’Agricoltura e al presidente della Giunta regionale, di impegnarsi a porre in essere tutte le legittime azioni possibili per evitare che le aree marginali della Sardegna Centrale, in particolar modo, i territori dei comuni in esame, possano essere ulteriormente danneggiate da scelte centralistiche del ministero dell’Agricoltura finalizzate a modificare i criteri dell’art.19 del Reg. (CE) n. 1257/1999.
NO COMMENTS