Cristiano Erriu: «Abbiamo onorato i 70 anni dello Statuto con una riflessione approfondita sulle prospettive della Carta autonomistica».
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«Oggi abbiamo onorato i 70 anni dello Statuto con una riflessione approfondita sulle prospettive della Carta autonomistica. Siamo consapevoli che sia opportuno mettere in campo forme di pedagogia politico-culturale su un tema fondamentale per lo sviluppo della Sardegna. Tutto questo nel quadro di un percorso che deve coinvolgere pienamente amministratori e comunità per far crescere una comune consapevolezza sul valore e sul significato della nostra Autonomia e sulla necessità di un suo adeguamento alle mutate esigenze dell’isola.»
Lo ha detto l’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, intervenuto insieme all’assessore degli Affari generali Filippo Spanu all’incontro sul tema ‘L’Italia della Costituente e dello Statuto sardo. Il ruolo della Regione e delle Autonomie locali’, organizzato dalla Regione nell’Aula magna dell’Edificio Baffi della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche.
Filippo Spanu ha sottolineato che «il migliore sviluppo della nostra esperienza autonomistica è la costruzione federalista, un’idea, in linea con la dimensione storica e la posizione geografica dell’Isola, su cui però occorre lavorare molto. Dobbiamo acquisire maggiore coscienza del ruolo della Sardegna nel contesto del Mediterraneo e nei rapporti con i Paesi della sponda sud. Non dobbiamo chiuderci. Rafforzare la nostra autonomia vuole dire anche potenziare il processo di apertura con i Paesi del Nord Africa e con le regioni insulari, nel solco di quanto la Giunta guidata da Francesco Pigliaru ha fatto in questi anni».
All’incontro hanno preso parte gli storici Agostino Giovagnoli, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Aldo Accardo e Luca Lecis dell’Università di Cagliari. Agostino Giovagnoli ha rimarcato che «le celebrazioni per i 70 anni dello Statuto non devono essere un atto puramente formale perché l’oblio è pericoloso e i valori incarnati dalla Carta autonomistica devono essere tenuti vivi e rafforzati tenendo conto delle istanze espresse dalle comunità».
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