Cristiano Erriu: «Lo spopolamento è il tema dei temi e non riguarda soltanto la Sardegna».
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«Siamo alla ricerca di soluzioni adeguate alla realtà sarda ed efficaci – aggiunge Cristiano Erriu – ma dobbiamo prendere atto che molti provvedimenti del passato si sono rivelati insufficienti o addirittura inadeguati. Occorre un salto culturale: in questo senso il lavoro fatto dall’Anci e dal CAL, unitamente alla Regione e che è sfociato nell’iniziativa di Ollolai, è molto importante. La Giunta Pigliaru ha destinate molte risorse per contrastare i fenomeni di desertificazione economica dell’interno, come le politiche per lo sviluppo locale, la programmazione territoriale, i GAL, il Piano Sulcis e il Piano di rilancio del Nuorese, tutti strumenti importanti ma tanto più efficaci se immaginati in una dimensione di coordinamento di politiche che favoriscano i processi di cooperazione intercomunale. C’è ormai la consapevolezza da parte di tutti che i Comuni, da soli, non ce la fanno e chi vive all’interno del singolo Comune non può reggere se non nell’ambito di un contesto territoriale, di una nuova governance che va costruita con efficace determinazione. Servono dei provvedimenti normativi ma serve soprattutto creare una nuova, diffusa mentalità. Dobbiamo introdurre strumenti organizzativi, potenziare i servizi della Pubblica amministrazione e garantirne il mantenimento nei territori. Il fatto che il convegno di ottobre si sia tenuto a Ollolai, paese nel quale il sindaco Efisio Arbau ha promosso un’iniziativa a metà strada tra il provocatorio e il progetto meditato e ben calibrato, ha un forte valore simbolico che sta avendo un risalto internazionale.»
«Alcuni Comuni sardi si stanno muovendo nella giusta direzione – sottolinea ancora l’assessore Cristiano Erriu – ma le singole iniziative di incentivazione, di promozione e di marketing territoriale non bastano. Il sistema va consolidato attraverso un inedito strumento: attorno a questo tema si tratta di chiamare a raccolta gli stati generali della politica, dell’economia e della società sarda, per le zone interne e contro lo spopolamento e la desertificazione. Al di là del fatto terminologico, occorre la sinergia di tutte le istituzioni: i rappresentanti della Giunta, del Consiglio regionale, del sistema delle Autonomie locali e delle Università, delle organizzazioni sindacali e di categoria. Tutti devono sentirsi chiamati attorno a un tavolo comune per individuare un nuovo modello di governance, magari guardando alle soluzioni adottate da altre realtà periferiche delle regioni d’Europa e del mondo. Quel modello deve passare attraverso un dibattito che non può non partire dal parlamento dei sardi. In questa parte residua della legislatura, a mio avviso – conclude Cristiano Erriu -, dovremmo considerare questo argomento come il tema dei temi. Da consegnare in eredità alla prossima legislatura per la Sardegna di domani e per le future generazioni.»
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