Daniela Farci (assessora e consigliera di Sant’Anna Arresi dimissionaria): «Le mie dimissioni sono il frutto del perdurare di un clima intimidatorio non più tollerabile».
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Dopo la consigliera Emanuela Pilloni e l’assessora e consigliera Maddalena Garau, anche l’assessora e consigliera Daniela Farci, componente dimissionaria del gruppo “Giorno Nuovo” al comune di Sant’Anna Arresi, ha diffuso un comunicato stampa con le motivazioni che l’hanno portata a rassegnare le dimissioni.
«Clima intimidatorio non più tollerabile. Le mie dimissioni sono il frutto del perdurare di un clima intimidatorio che andava interrotto perché non rientrante in una corretta dialettica democratica, di questo ne sono profondamente convinta – scrive Daniela Farci –. Lo spirito di gruppo ha cominciato a sfaldarsi l’anno scorso a seguito delle divergenze di opinioni col Sindaco su alcune scelte non condivise riguardanti il mio assessorato ai servizi sociali, soprattutto per alcuni provvedimenti fortemente voluto dal Sindaco. La proposta di deroga, pluricitata da tutti, è stata presentata in modo confuso e contorto dopo innumerevoli discussioni in gruppo che non hanno mai portato ad un accordo – aggiunge Daniela Farci -. Ovviamente, tutto questo è stato presentato e venduto come sviluppo turistico, parolina magica che non può essere messa in discussione da nessuno. Questa è l’accusa ricorrente da parte di personaggi con la memoria corta, che dimenticano che solo 10 anni fa lo stesso lotto a Porto Pino per Sua gentile concessione, quale paladino dello sviluppo turistico in deroga, passava da uso abitativo a zona commerciale, oggi ricambia ancora in zona di espansione turistica alberghiera (deroga su deroga), questa volta si infila un incremento volumetrico abnorme. Questa – a mio avviso – si chiama speculazione edilizia pura e semplice. Chi rappresenta le istituzioni deve tutelare, innanzitutto, l’interesse collettivo senza sacrificare o prediligere nessuno. Io sono stata eletta non per svendere il nostro territorio, ma per salvaguardare le sue potenzialità. Sì a strutture ricettive che creano posti letto, ma non in un punto nevralgico del nostro paese, qual è un incrocio con alta densità di traffico e carenza di parcheggi – conclude Daniela Farci -. Mi dispiace ma la mia coscienza politica non me lo permette.»
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