Inizia a prendere piede il progetto di metanizzazione che coinvolgerà anche Carbonia ed il Sulcis Iglesiente.
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Poter utilizzare il gas metano a Carbonia non è più un’utopia, ma un progetto realistico che potrebbe concretizzarsi nel giro di pochi anni. Cosa significa tutto ciò e quali saranno i benefici tangibili per i cittadini? L’uso del “gas di città” si tradurrà in un risparmio quantificabile, in linea di massima, in circa 400 euro all’anno sulle spese energetiche di una famiglia di Carbonia. Ma non solo. Il gas in rete significa energia pulita, in grado di rispettare l’ambiente.
È quanto emerso da un incontro svoltosi ieri nel palazzo Comunale di Carbonia tra il vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai, il dirigente del II e V Servizio del comune di Carbonia, Ing. Alberto Siletto, ed i tecnici della società Snam Rete Gas SpA.
La Snam Rete Gas SpA è la società proponente del progetto di “Metanizzazione della Regione Sardegna”, ad oggi in istruttoria presso il ministero dell’Ambiente, il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Sardegna.
«Nel corso dell’incontro sono state gettate le basi per l’avvio, già a partire dal 2021, della distribuzione del gas metano in Sardegna attraverso un sistema di depositi costieri e minirigassificatori. In questo momento nel contesto locale siamo in presenza delle condizioni ottimali per rilanciare il progetto – fino ad ora rimasto giacente – di infrastrutturazione della rete cittadina del metano», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai.
Il progetto prevede la messa in opera di tre condotte principali. Una di queste metterà in rete le città di Vallermosa, Siliqua, Musei, Domusnovas, Villamassargia, Iglesias, Carbonia, Villaspeciosa, Decimoputzu, Villasor, Serramanna, Villacidro, San Gavino Monreale, Sardara, Pabillonis, Guspini e Sanluri.
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