4 November, 2024
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Oggi, 28 giugno, Stephan Brinkmann, danzatore della compagnia del Tanztheater Pina Bausch apre la XI edizione del Festival Internazionale Cortoindanza.

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Oggi, 28 giugno, Stephan Brinkmann, danzatore della compagnia del Tanztheater Pina Bausch apre la XI edizione del Festival Internazionale Cortoindanza. Insieme a Giorgia Maddamma porterà la creazione artistica “Try Zwei”.

Subito dopo il grande Stefano Mazzotta (Zerogrammi, Torino) con “Studio per A”. Overture spettacolare alla Manifattura Tabacchi, Cagliari.

Pura danza, quella danza che ha un marchio riconoscibile e che segna una tradizione importante, come quella del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch (Germania), la scuola di teatro-danza tra le più innovative diretta da una tra le più importanti e conosciute coreografe del mondo. Il 28 giugno l’overture della XI edizione del Festival Internazionale Cortoindanza vedrà sul palcoscenico della Manifattura Tabacchi (ore 20.00) Stephan Brinkmann, danzatore, autore, attore e autore nella compagnia della Bausch, nella quale ha interpretato fino al 2010 vari ruoli del suo vasto repertorio, e partecipato tra l’altro, ai film “Parla con lei” di Pedro Almodovar e “Pina” di Wim Wenders.

Insieme a Giorgia Maddamma (Folkwang Universität der Künste, Essen – Ballet Master per Tanztheater Wuppertal Pina Bausch) porterà la creazione “Try Zwei” (Compagnia Koreoproject, Lecce). Due danzatori, coreografi e interpreti (Essen/Germania e Italia), pochi movimenti. Ciò che conta è l’essenziale. Le braccia dipingono l’aria creando delle architetture invisibili mentre il resto del corpo vaga in uno spazio ben delineato. Due corpi in perfetta sintonia con sospensioni, ampi respiri, ritmi interiori di pura bellezza.

Monologo amletico invece per la seconda overture che segue alle 21.00: “Studio per A”, di e con Stefano Mazzotta (Zerogrammi, Torino) ricco di domande su domande. Una tragedia silenziosa, consumata nell’intimo. Lo spazio si raccoglie intorno a una partitura fisica che rimanda alla solitudine ed alla perdita, e a una condizione umana che riguarda tutti.

“In dissintonia con una realtà verso cui si sente, Amleto è espressione di una natura fatta di dubbio e incertezza, che lo proietta verso una condizione di domanda e attesa”, racconta l’autore e danzatore Mazzotta.

Cortoindanza vedrà anche in questa undicesima edizione una maratona di cinque giornate in cui l’idea creativa di una scrittura coreografica diventa protagonista nella sua forma embrionale di dieci minuti. Dopo l’apertura ufficiale di giovedì i corti finalisti in arrivo da diverse parti del mondo verranno esaminati dalla commissione artistica. Il 1° luglio, alle 21.00, porte aperte al pubblico al Teatro delle Saline di Cagliari per la rappresentazione finale delle dieci creazioni in forma breve.

Il 2 luglio, sempre alle 21.00, al Teatro delle Saline chiuderà la XI edizione di Cortoindanza la prima nazionale dello spettacolo “Boucle”, coreografia e interprete Xuan Le, finalista al Cortoindanza 2017.

L'ex deputato Emanue
Rossella Pinna ed il

giampaolo.cirronis@gmail.com

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