22 December, 2024
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Il segretario generale della Unione Stampa Periodica Italiana, Francesco Saverio Vetere, e il vice segretario generale, Sara Cipriani, sono stati ricevuti questo pomeriggio dal sottosegretario con delega all’Editoria, sen. Vito Crimi.

I rappresentanti dell’USPI hanno riportato al Sottosegretario gli importanti passi avanti compiuti dal settore della piccola e media editoria associata: dal nuovo Contratto Nazionale di lavoro giornalistico sottoscritto con la FNSI all’ Accordo di collaborazione con ‘comScore’ per la misurazione digitale del traffico dei giornali online.

L’USPI si è dichiarata pronta a collaborare con il sen. Crimi e con il Dipartimento Editoria di cui è il titolare per cercare soluzioni condivise per superare la crisi perdurante del settore editoriale che si riverbera principalmente sugli editori medio piccoli tradizionali e online e per incentivare la domanda, in particolare sui giornali digitali.

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«Tariffe legittime, consumi certificati e procedure rispettate: un altro condominio moroso di Iglesias è stato condannato a saldare il servizio mai pagato. Gli importi elevati erano dovuti al malfunzionamento dell’impianto privato interno. La sentenza depositata nei giorni scorsi è del Giudice di Pace di Cagliari e chiude una vicenda che si trascina da anni. Il condominio, intestato a un’impresa, dopo aver accumulato un debito di quattromila euro aveva fatto cadere nel vuoto i solleciti, una proposta di conciliazione e quant’altro per arrivare a una soluzione bonaria che mirasse al rientro della morosità. Alla fine Abbanoa ha dovuto procedere con l’ingiunzione fiscale, estremo atto contro le utenze plurimorose.»

Ne dà notizia, con una nota del suo ufficio stampa, il gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna.

L’impresa si è opposta, ma non hanno trovato riscontro le sue contestazioni sulle procedure adottate, la quantificazione dei consumi, le tariffe applicate per cercare di non pagare il servizio: «Ancora una volta – commenta il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas – viene sancita la regolarità dell’operato di Abbanoa, che fa cadere i teoremi di chi pur di non pagare l’acqua, fidandosi dei soliti professionisti del contenzioso, ha seguito la strada sbagliata. Oggi oltre il 90 per cento delle fatture di Abbanoa vengono eseguite sempre su consumo reale, con lettura certificata e bolletta trimestrale. Dopo una lunga azione di riordino e verifica dei dati, conseguente al censimento delle utenze che ha riguardato tutto il territorio regionale, Abbanoa dispone di un data base esclusivo, certificato, per oltre 720mila clienti e alimentato da informazioni fondamentali quali la posizione georeferenziata del contatore, la certificazione dei consumi con la tecnologia blockchain, la rilevazione fotografica dei consumi».   

All’origine dei consumi elevati c’era una perdita nell’impianto interno al condominio causata, a quanto pare, dal malfunzionamento del galleggiante nella cisterna privata. Come sottolineato anche dal Giudice di Pace, spetta al cliente mantenere in buono stato il proprio impianto. Il regolamento del Servizio idrico integrato dispone che l’utente sia tenuto ad effettuare con la dovuta diligenza la manutenzione del proprio impianto idraulico a partire dal contatore, al fine di prevenire guasti e perdite. «Nel caso di specie – si legge nella sentenza – deve ritenersi che se l’utente avesse tenuto una condotta più diligente e avesse provveduto a una periodica verifica dell’integrità dell’impianto e dei consumi registrati dal contatore, si sarebbe avveduto prontamente dei consumi eccessivi, senza attendere la fattura da parte del Gestore e sincerarsi solo allora dell’anomalia presente».

«Per questi motivi l’impresa titolare del condominio è stata condannata a pagare i quasi quattromila euro oggetto dell’ingiunzione fiscale. Solanto per una fattura di circa 400 euro è stata riconosciuta la prescrizione: somma ampiamente compensata dalla condanna al pagamento anche delle spese processuali. Sempre a Iglesias una vicenda simile ha riguardato di recente un altro condominio. A stabilire la legittimità delle ingiunzioni fiscali – conclude la nota di Abbanoa – era stato in quel caso l’Ufficio delle Esecuzioni mobiliari del Tribunale di Cagliari che aveva confermato la pignorabilità del conto corrente intestato allo stesso condominio.»

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Is Gannaus, Medau Rubiu, Medau Atzori, Campo Frassolis, piazzale del Cimitero, Medadeddu, Is Arrius e Funtanona. Sono alcuni dei luoghi in cui il comune di Carbonia è intervenuto recentemente per ripristinare tratti stradali ad alta criticità.

«Il miglioramento delle infrastrutture rurali e della viabilità nelle zone di campagna insistenti all’interno del vasto territorio comunale di Carbonia è fondamentale per venire incontro alle richieste di maggiore fluidità e sicurezza della circolazione dei veicoli avanzate dai cittadini residenti in quelle aree.»

Così il sindaco di Carbonia Paola Massidda ha espresso soddisfazione per l’ottimo bilancio derivante dall’esecuzione di una lunga serie di interventi realizzati dall’Amministrazione comunale al fine di migliorare l’annoso problema della carente manutenzione della viabilità rurale.
L’assessore delle Manutenzioni Gian Luca Lai ha messo in evidenza anche un altro aspetto strettamente legato alle risultanze dei lavori di manutenzione appena ultimati: «Si tratta della tutela e della valorizzazione del settore agroalimentare, uno dei punti programmatici del nostro mandato amministrativo. L’attenzione verso gli imprenditori agricoli si dimostra anche da alcune piccole ma significative azioni che abbiamo messo in campo nell’ultimo periodo. Nel caso specifico, si tratta di un intervento fortemente richiesto dagli imprenditori agricoli che operano tra Is Gannaus e Is Urigus, presso una strada rurale nota in passato come via Sant’Antioco, prospiciente il rio S’Acqua Stanziali. Un lavoro realizzato grazie alla stretta collaborazione con l’Unione dei Comuni del Sulcis, che ha messo a disposizione mezzi e risorse al fine di sistemare le infrastrutture che collegano le varie aree di campagna. Grazie a questo intervento – conclude Gian Luca Lai – il comune di Carbonia è riuscito a risolvere un problema annoso e molto sentito dagli imprenditori locali, legato alla presenza di avvallamenti e restringimenti della carreggiata a causa della folta vegetazione che limitava il transito degli automezzi, tra cui l’autobotte per il trasporto del latte.»

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«Con questa iniziativa abbiamo riportato l’attenzione sull’importanza, centrale e strategica, del patrimonio culturale europeo. La nostra identità comune affonda le radici in oltre tremila anni di storia e cultura. Questa identità è sorta tra le isole e sulle sponde del Mediterraneo, lungo i fiumi, frutto di uno scambio incessante di idee, conoscenze e merci. Un viaggio proseguito lungo le grandi vie consolari, negli anfiteatri, con le opere filosofiche, con i generi della satira, del teatro comico e della tragedia», ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprendo a Bruxelles i lavori della Conferenza di alto livello sul Patrimonio culturale europeo.

«Grazie al suo patrimonio storico, l’Europa è all’avanguardia nelle industrie creative e culturali. Il nostro continente è leader nel coniugare e fondere stile, design e bellezza con tecnologia, innovazione e saper fare industriale – ha aggiunto Antonio Tajani -. Questi settori sono tra i più dinamici della nostra economia, in quanto offrono nuove opportunità di crescita e occupazione qualificata, soprattutto per i giovani. Per ogni singolo posto di lavoro diretto, le industrie culturali ne generano 27 indiretti; molti di più rispetto alla stessa industria dell’auto, tanto per fare un esempio. Tuttavia, la creatività necessita investimenti e condizioni favorevoli. Senza un giusto compenso e remunerazione, la creatività rischia di indebolirsi e spegnersi. Troppo spesso le piattaforme online diffondono in rete musica, film, libri o testi giornalisti, senza corrispondere alcun compenso agli autori.»

«L’Unione deve garantire il buon funzionamento del mercato digitale, assicurando un’effettiva protezione dei diritti d’autore. Il patrimonio culturale resta un elemento chiave per l’economia e l’attrattività delle regioni e delle città europee – ha concluso il presidente del Parlamento europeo -. L’innovazione è la via maestra per valorizzare questo enorme potenziale.»

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Il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, ha incontrato stamane, a Roma, il ministro per gli Affari europei Paolo Savona. Nel corso della riunione, durata circa un’ora in un clima costruttivo e cordiale, sono stati affrontati alcuni tra i temi centrali che riguardano la Sardegna, con specifico riferimento ai rapporti con l’Europa. Al primo posto è stata la continuità territoriale aerea e, più in generale, il problema del riconoscimento della condizione di insularità come attuazione dell’art. 174 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Altro tema sul tavolo, la questione della lotta alla peste suina africana, sul quale in questo momento è aperto il dialogo con la Commissione europea. Il presidente Francesco Pigliaru ha poi colto l’occasione per descrivere al ministro Savona gli importanti investimenti in corso in Sardegna con fondi statali, investimenti definiti nel Patto con il Governo, facendo il punto soprattutto su trasporto su ferro e metanizzazione.

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Con un milione 800mila euro la Regione acquisterà i Flash Glucose Monitoring, dispositivi per il monitoraggio in continuo del glucosio. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru. Seguendo le indicazioni degli specialisti del Coordinamento della diabetologia, il Flash sarà utilizzato, in questa prima fase, per 2.699 pazienti in età adulta e 500 pazienti in età pediatrica.
«Con la delibera dell’agosto del 2016 – ricorda l’assessore della Sanità Luigi Arru – abbiamo dato linee di indirizzo regionali per la prescrizione e la gestione della terapia insulinica con microinfusori e con sistemi di monitoraggio continuo in età pediatrica ed in età adulta e fornito criteri uniformi di accesso ai dispositivi di autocontrollo glicemico e ai dispositivi innovativi per i pazienti di tutta la Sardegna. Negli ultimi mesi è emersa la necessità di prevedere, tra gli apparecchi per la misurazione della glicemia, l’estensione della prescrivibilità e fornitura anche ai sistemi Flash Glucose Monitoring (FGM).»
Sono dispositivi composti da un sensore e da un lettore. Il sensore misura in modo autonomo il livello di glucosio nel liquido interstiziale, generando un valore medio di glicemia ogni 15 minuti. Sul lettore si evidenzia il valore della glicemia e una curva di andamento glicemico con frecce di tendenza. Il valore della glicemia è disponibile solo nel momento in cui il lettore è avvicinato al sensore (a richiesta). Il sensore non richiede calibrazioni ed è progettato per rimanere applicato fino a 14 giorni. Lo scarico dati avviene su PC attraverso un software dedicato. Contrariamente agli altri sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) che la Regione Sardegna già eroga agli aventi diritto, il FGM non possiede allarmi per iper – o ipo-glicemie e, pertanto, è sconsigliato l’utilizzo in pazienti con ipoglicemie inavvertite.
Inoltre, il sistema richiede la conferma della lettura tramite glicemia capillare quando si abbiano variazioni ampie e inspiegate del glucosio; pertanto ai pazienti a cui viene fornito l’FGM deve essere assicurata anche una fornitura (seppure ridotta rispetto agli altri pazienti) di strisce reattive per la glicemia capillare. L’impiego del FGM non è indicato nella fascia di età 0 – 4 anni. I principali vantaggi del sistema FGM sono quelli di consentire un numero illimitato di letture del glucosio con una riduzione del monitoraggio capillare della glicemia e di fornire informazioni sull’andamento del glucosio anche negli intervalli tra una lettura e l’altra.

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La Giunta regionale ha approvato i progetti del Parco Geominerario e del Consorzio Monte Arci che consentono di completare il quadro delle assunzioni dei lavoratori provenienti dal bacino Ex Ati Ifras.
Il Parco Geominerario darà corso alle assunzioni a tempo determinato di 121 persone. Altri 29 lavoratori verranno inseriti negli organici del Consorzio Monte Arci. Ora l’Aspal dovrà sottoscrivere l’accordo procedimentale con i soggetti pubblici interessati per definire le modalità di esecuzione dei progetti.
La legge n. 34 del 2016 prevede un intervento, a regia regionale, per la salvaguardia dei livelli occupazionali in attesa che produca i suoi effetti il bando per la gara internazionale finalizzata all’affidamento della gestione di tutte le attività del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna.
Tutti gli aspetti dell’intervento sono stati messi a punto in questi mesi dal Tavolo parternariale, coordinato dall’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, e a cui hanno partecipato rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali e gli enti e le strutture regionali con specifiche competenze.
«Con questa delibera – spiega l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – si conclude il lungo percorso avviato dalla Giunta Pigliaru per dare una risposta a numerosi lavoratori del comparto Ati-Ifras, con l’avvio di progetti che ricadono per lo più nell’area del Parco Geominerario che, come è noto, si estende in buona parte del territorio regionale. Un percorso non senza difficoltà ma che, grazie alla sinergia di vari interlocutori e enti coinvolti, siamo riusciti a concludere. I nuovi progetti inseriti nel catalogo consentiranno di offrire un ristoro alle tante famiglie coinvolte.»
«Abbiamo lavorato – sottolinea l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu – per delineare nuove prospettive per i lavoratori provenienti dal bacino Ex Ati Ifras. Il Tavolo partenariale, con modalità operative che costituiscono un modello per il futuro, ha fatto la sua parte con grande spirito costruttivo e di grande collaborazione. Voglio ringraziare, in particolare, i comuni e gli enti che hanno presentato progetti di grande utilità sociale e culturale. Ora la nostra attenzione è rivolta all’individuazione, attraverso il nuovo bando internazionale, di soluzioni più durature e stabili per i lavoratori.»
«Prosegue l’attività della Regione – osserva l’assessora del Lavoro, Virginia Mura – per soddisfare la richiesta di occupazione di numerosi lavoratori dell’area del Parco Geominerario. Il nostro impegno, da tempo, è rivolto in quella direzione e ormai siamo prossimi all’obiettivo.»

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«La seduta congiunta tra le commissioni sanità e bilancio hanno prodotto solo ulteriore confusione rispetto alle problematiche dell’Aias. Il direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano e l’assessore della Sanità Luigi Arru hanno amplificato le incertezze riguardanti il destino dei lavoratori e l’attività all’interno delle strutture socio assistenziali.»

E’ quanto rileva il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu sull’incontro all’interno dei parlamentini di via Roma svoltosi questa mattina. Una vertenza delicatissima che si trascina da tempo, con i dipendenti che non ricevono gli stipendi da otto mesi: «Un esercito di 1.300 operatori – aggiunge il Gianluigi Rubiu – che si sarebbero aspettati una risposta certa da parte della Regione. Il summit si è risolto in un nulla di fatto, senza che la Regione abbia fornito dei chiarimenti precisi sui crediti vantati dall’Aias. Un pacchetto di risorse che potrebbe essere utile a dare risposte certe per il futuro dei dipendenti».

«La Giunta ha manifestato il piano per la proroga del contratto con l’Aias (in scadenza il prossimo 30 giugno) per un solo mese. Questo atteggiamento metterebbe in seria difficoltà l’azienda nei confronti degli istituti di credito, impossibilitati a ridare ossigeno alla società – conclude Gianluigi Rubiu -. Auspichiamo dunque la convocazione di una nuova riunione, con la partecipazione dei vertici dell’Aias, per avere un quadro completo della situazione, ponendo in essere soluzioni definitive nell’interesse dei lavoratori e dei pazienti ospitati nelle strutture socio-assistenziali». 

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala “Andrea Versari” del Palazzo “De La Vallèe”, sede del Comando Militare Esercito Sardegna, il programma delle cerimonie e degli eventi culturali organizzati per commemorare in Sardegna i 100 anni della fine della Grande Guerra.

Il complesso ed articolato programma di eventi, promosso da Comando Militare Esercito Sardegna e Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna,  Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, è stato illustrato in conferenza stampa dal generale Giovanni Domenico Pintus, Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, unitamente al presidente del Comitato Sardo grandi eventi professor Aldo Accardo, all’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, al rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale Rosalba Crobu e al Presidente del Club modellismo storico Cagliari Alberto Monteverde.

«Con la commemorazione del centenario – ha precisato il generale Giovanni Domenico Pintus – si vuole ricordare il sacrificio degli oltre 14.000 sardi caduti sui campi di battaglia, degli innumerevoli feriti e dispersi, e il dolore incommensurabile che ha accompagnato tragici fatti d’arme della Grande Guerra, dai quali però trae spunto la consapevolezza della memoria, ricordare ciò che è stato guardando al futuro, per evitare gli errori del passato.»

A seguire l’intervento dell’assessore degli Enti locali Erriu: «Tutti i Comuni sardi sono stati coinvolti nella Grande Guerra e hanno pagato un enorme tributo di sangue con i sardi caduti al fronte. Queste iniziative aiutano a trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, i valori di fratellanza e unità nazionale per cui hanno combattuto i nostri conterranei. La Regione Sardegna, da anni, sostiene un progetto di recupero dei cimiteri di guerra di Casara Zebio (Vicenza), che custodiscono la memoria di tanti “sassarini” morti sull’altopiano di Asiago. In questo progetto sono coinvolti i tre Comuni che maggiormente hanno legato il loro destino alla storia della Brigata Sassari: Armungia, Tempio Pausania e Sinna. Senza trascurare tutti gli altri centri che non vogliono dimenticare i loro soldati caduti nei furiosi combattimenti sull’Ortigara e sul Monte Zebio».

Il ricco programma di eventi, che avrà inizio il prossimo autunno e interesserà tutta l’isola, è stato suddiviso in due grandi progetti: “I vessilli della Vittoria” e “Trincee profonde del ‘900”, quest’ultimo basato su un ciclo di conferenze e convegni storico-culturali.

Il progetto “I Vessilli della Vittoria” prevede l’allestimento di una mostra storica con l’esposizione delle bandiere di guerra delle unità sarde impegnate nella Prima Guerra mondiale e di altri significativi cimeli, la presentazione di un volume sulla Grande Guerra, la realizzazione di un convegno storico dedicato alla Grande Guerra e ai Caduti e uno spettacolo teatrale. Il tutto con il contributo di collezionisti privati e con il sostegno di enti che privilegiano manifestazioni di utilità sociale e di promozione culturale, quali la Fondazione di Sardegna.

Il ciclo di conferenze prevede invece incontri con relatori che concentreranno l’attenzione su contenuti storici, sociali e culturali, nei 4 capoluoghi di provincia dell’isola (il 27 settembre a Sassari, il 4 ottobre a Oristano, l’11 ottobre a Nuoro ed il 18 ottobre a Cagliari). Il tutto rivolto non solo ad una qualificata platea di rappresentanti del mondo accademico ma anche a comuni cittadini e, soprattutto, agli studenti degli istituti scolastici insistenti nelle provincie interessate. L’11 novembre 2018, con un convegno sulle cause che hanno delineato l’attuale scenario geopolitico dalla fine della prima Guerra Mondiale, si concluderà la celebrazione isolana del centenario della Grande Guerra.

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La nave idrografica Aretusa della Marina Militare, effettuerà una sosta nel porto di Cagliari da venerdì 29 giugno a lunedì 2 luglio nell’ambito della Campagna Idro-Oceanografica nel Mar Tirreno e lungo il litorale sardo.

Al termine di un intenso periodo di manutenzioni invernali presso l’Arsenale Militare Marittimo della Spezia, Nave Aretusa opererà anche quest’anno per circa sei mesi per contribuire alla sicurezza della navigazione attraverso l’aggiornamento della documentazione nautica, la verifica dei fondali marini, lo studio dei parametri chimico-fisici delle acque e la caratterizzazione dei fondali, anche in collaborazione con enti ed istituti di ricerca, mettendo a disposizione la moderna strumentazione ed il personale idrografo altamente specializzato e formato presso l’Istituto Idrografico della Marina (IIM) di Genova.

Nave Aretusa, con un equipaggio composto da 37 militari tra uomini e donne, al comando del tenente di vascello Alessandro Minerva, con il suo caratteristico scafo a catamarano bianco appartiene alla Classe “Ninfe” e dipende dal Comando in Capo della Squadra Navale, per il tramite del Comando delle Forze di Contromisure Mine e della Squadriglia delle Unità Idrografiche ed Esperienze.

Durante la sosta nel porto di Cagliari, la nave sarà ormeggiata presso il Molo Ichnusa e sarà visitabile nei seguenti orari:

 – Sabato 30 giugno               dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

– Domenica 1 luglio             dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00