18 July, 2024
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Secondo appuntamento, martedì 19 giugno, nel Conservatorio di Cagliari, con “Notturni di note”, la rassegna musicale che ha come filo conduttore l’ispirazione notturna.

Il concerto, in programma alle 21.00, nel cortile esterno dell’istituzione musicale (nel Parco della musica), si apre con la pianista Nina Krokos, che affronterà la Sonata n. 2 in si bemolle minore di Sergej Rachmaninov.

A seguire, il pianista Marco Schirru si misurerà con Kreisleriana op. 16, di Robert Schumann.

Giunta alla sua seconda edizione, “Notturni di note”, sino al 31 luglio, ogni martedì, vedrà i migliori allievi delle classi di pianoforte e musica d’insieme e corno esibirsi sotto la magica atmosfera del cielo stellato.

Il costo dei biglietti è di 5 euro.

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È nel segno di una doppia ricorrenza il 2018 di Dromos: da un lato, le venti candeline del festival ideato e organizzato dall’omonima associazione che ogni estate tiene banco a Oristano e in diversi centri della sua provincia; dall’altro, il cinquantenario del 1968, anno cruciale e che tanti e profondi cambiamenti ha innescato nella società, nel costume, nella cultura.

Concerti di spessore internazionale ma anche mostre, incontri e altri eventi collaterali caratterizzano anche l’edizione del ventennale del festival che dal 30 luglio al 15 agosto, sotto l’emblematico titolo “DromosRevolution”, transita in dodici comuni: Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Fordongianus, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde, oltre al capoluogo, Oristano.

Due anniversari, dunque, da celebrare con gli strumenti propri di Dromos: tanta musica e arte, ma anche libri e cinema caratterizzano il ricco programma di iniziative dedicate a un anno, una stagione che ha segnato uno spartiacque nella storia del secondo Novecento; e che, come scrive il critico d’arte Ivo Serafino Fenu, ideatore della sezione del festival dedicata alle arti visive, fu soprattutto «l’aspirazione di una generazione nel portare l’immaginazione al potere, secondo le teorie di Herbert Marcuse, uno dei padri nobili di quell’immaginifico e per certi versi irripetibile momento politico, sociale e culturale». Ed è soprattutto questo l’aspetto che Dromos intende approfondire, in linea con le tematiche che da sempre caratterizzano il festival.

Il cartellone musicale prevede, come di consueto, una fitta serie di concerti, spaziando su più latitudini e generi, a partire dal jazz e i suoi immediati dintorni, con un variegato e qualificato cast di artisti, in larga prevalenza internazionali, dai quali è previsto un omaggio o una meditazione sul tema del festival. Particolarmente presente l’Africa, con la cantante maliana Fatoumata Diawara, con Bombino, il chitarrista tuareg originario del Niger, e con il ghanese Guy One, cantante e virtuoso del kologo (una sorta di banjo a due corde); e poi Cuba, con il cantante e percussionista Pedrito Martinez, il batterista Horacio “El Negro” Hernandez ed i pianisti Gonzalo Rubalcaba e Marialy Pacheco. Da un’isola all’altra: la Sardegna schiera il Mal Bigatto Trio ed il sassofonista nuorese Gavino Murgia insieme al chitarrista franco-vietnamita Nguyên Lê e al percussionista/polistrumentista francese Mino Cinelu nel progetto Dream Weavers, ma ha un legame con l’isola anche il concerto di Vinicio Capossela. Affonda invece le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano il gruppo Bokanté creato dal fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, a completare un cartellone in cui brilla una stella di prima grandezza del jazz come Dee Dee Bridgewater.

L’Africa è presente anche nel palinsesto di Mamma Blues, il “festival nel festival” che, tradizionalmente, suggella Dromos in tre serate a cavallo di ferragosto: il cantante e chitarrista Roland Tchakounté, camerunense ma da tempo di casa in Francia, e il nigeriano Seun Kuti, il figlio minore del leggendario Fela Kuti, sono infatti i nomi di spicco, insieme a quello della cantante e chitarrista norvegese Kristin Asbjørnsen, dell’appuntamento a Nureci, dove il blues targato Sardegna trova invece rappresentanza nel duo Don Leone e nel Bob Forte Trio.

Sul versante delle arti visive spicca invece la mostra “68/Revolution – Memorie, nostalgie, oblii”, curata da Ivo Serafino Fenu e da Chiara Schirru in collaborazione con AskosArte e la Pinacoteca “Carlo Contini”, in continuità ideale con la precedente e fortunata “Wild is the wind – l’immagine della musica”, ospitata sempre alla Pinacoteca comunale di Oristano tra fine dicembre 2016 e i primi di marzo dell’anno scorso.

Intorno al tema del ’68 (e dintorni) ruota anche una rassegna cinematografica in tre tappe a San Vero Milis a cura dell’Associazione Lampalughis, mentre altri appuntamenti, come il consueto diario quotidiano curato da Alessandro Melis, e altri ospiti, tra cui il teologo Vito Mancuso, atteso per una riflessione sulla rivoluzione interiore, completano il quadro del ventesimo festival Dromos; un’edizione organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato dello Spettacolo ed Attività Culturali ed assessorato del Turismo), dei Comuni interessati, della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, della Cantina Contini di Cabras, del Mistral Hotel di Oristano e con la collaborazione di Rete Sinis, Mibact, Curia Arcivescovile di Oristano, Pinacoteca comunale “Carlo Contini” di Oristano, AskosArte, Centro per l’Autonomia di Oristano, Cooperativa Sociale CTR Onlus, Teatro Tragodia di Mogoro, Lampalughis di San Vero Milis, associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi ONLUS, Pastori in moto, compagnia teatrale BobòScianèl, Consulta giovani di Bauladu, Music Academy di Isili, Genadas.

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Pronti via…

Il conto alla rovescia è finito!

Dalle 10.00 di stamane, sabato 16 giugno, sino alle 19.00 di questa sera e poi di nuovo domani dalle 10.00 alle 19.00, tutti e dico tutti, grandi e piccini, potranno giocare con le costruzioni Lego. All’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu vi attendono tanti chilogrammi di Lego sfuso per poter giocare in modo sano e divertirsi insieme…

Una mostra di ben 30 metri sarà da stimolo per invitare i bambini a partecipare al concorso che vedrà ogni bambino iscritto grande protagonista…basterà portare un diorama Lego costruito a casa e frutto della propria fantasia per rischiare di essere premiato….

Quando? Domenica 17 giugno, alle 18.00.

Per poter partecipare occorre però iscriversi in loco entro le 13.00 di domani, domenica 17 giugno…

Che aspetti? Acchiappa le tue costruzioni, anche quelle che tuo papà aveva conservato in mansarda!!!

Sgancia la tua fantasia…costruisci un diorama e corri all’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu…Ti stiamo aspettando!!!

L’evento, intitolato “Mattoncini a Carbonia”, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni previste in occasione dell’80° anniversario della città di Carbonia, ed è stato organizzato dall’Associazione Culturale Karalisbrick con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Nadia Pische

 

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La Sala Corpus della Tonnara Su Pranu ha ospitato questa mattina il convegno “Tonnare fisse: prospettiva di sviluppo ed attrattività turistica per il rilancio della pesca sostenibile”, organizzato dalla Pro Loco di Portoscuso, dalla società Tonnare di Sardegna e dal comune di Portoscuso, nell’ambito delle iniziative per la 48ª Sagra del Tonno di Portoscuso.

Al tavolo della presidenza, con il moderatore Pasquale Porcu, enogastronomo e giornalista della Nuova Sardegna,  la presidente della Pro Loco di Portoscuso, Maria Plaisant, e i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Carloforte Salvatore Puggioni (non ha potuto partecipare, per concomitanti impegni, il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto).

Nel corso del dibattito, si è parlato dei vari temi legati alla pesca del tonno, con un’attenzione particolare alla situazione attuale e dalle prospettive di sviluppo delle tonnare del Sulcis; alle politiche di salvaguardia che hanno favorito la ricostituzione della popolazione del tonno rosso; alle prospettive turistiche, sia attraverso eventi quali il Girotonno di Carloforte e la stessa Sagra di Portoscuso, sia con l’esperienza in progress del museo della tonnara di Stintino, dove la cultura della pesca del tonno, interrotta ormai da alcuni decenni, vive attraverso l’esposizione museale inaugurata un paio di anni fa.

Non si poteva non parlare delle quote tonno, istituite dall’Unione europea per salvaguardare il tonno dal rischio estinzione ma divenute poi un limite per le tonnare del Sulcis, sacrificate a vantaggio delle altre tipologie di pesca praticate in altre regioni italiane.

Di tutti questi temi hanno parlato, tra gli altri, Pietro Addis, dell’Università di Cagliari; Franca Cherchi, ex sindaco di Portoscuso ed ex vicepresidente del Consiglio regionale; Gabriele Carenti, archeozoologo e consulente scientifico del Museo della Tonnara di Stintino; il parlamentare europeo Salvatore Cicu (Forza Italia); e, infine, gli assessori regionali del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas e dell’Agricoltura e della Pesca Pier Luigi Caria. Presenti anche la consigliera regionale Alessandra Zedda (Forza Italia), l’ex parlamentare Francesco Sanna (Partito democratico) ed il sindaco di Buggerru, Laura Cappelli.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria.

           

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L’associazione centro Sperimentazione Autosviluppo, col patrocinio del comune di Masainas e la collaborazione delle agenzie regionali Agris e Laore, ha organizzato per i giorni 18, 19, 20 e 21 giugno 2018, la visita ai campi sperimentali con la presenza dei genetisti Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, di Claudio Pozzi coordinatore della Rete Semi Rurali, Riccardo Franciolini e Bettina Bussi dello staff della rete.

Il programma:

  • Lunedì 18 giugno  Calasetta Agriturismo Tupei 

ore 10,00 -13,00 – selezione partecipativa nel  campo sperimentale di varietà antiche e moderne di grano; visita ai campi di riproduzione di grani antichi e del miscuglio di duro 2017                                                                                   

ore 15,00 –  visita campo popolazione di tenero Ceccarelli-Li Rosi e campo di riproduzione di grani antichi miscuglio di duro 2015.

  • Martedì 19 giugno

ore 10,00  – Villanovaforru – Azienda “Sa Laurera” – Aridocoltura tradizionale e grani antichi;

ore 16,00 –  Nuraminis – Visita ai campi di moltiplicazione di popolazioni locali di grano   

  • Mercoledì 20 giugno   

ore 10,00 – Masainas – Aziende biodinamiche Samuel Caboni e Tobia Desogus, azienda biologica – Valeria Roccatani – visita ai campi di popolazione di tenero Ceccarelli – Li Rosi;

ore 11,30 – Incontro di valutazione sulla sperimentazione dei cereali (grano e orzo) in Sardegna presso il Centro di Aggregazione Sociale di Masainas

ore 16,00 – San Giovanni Suergiu – Giorgio Deiana – selezione partecipativa campo orzo zootecnico; visita al campo popolazione di tenero Ceccarelli-Li Rosi;                                                                         

ore 18,00 – Cooperativa Agrifoglio San Giovanni Suergiu: visita al campo di riproduzione di miscuglio di orzo zootecnico Ceccarelli-Molise

  • pranzo su prenotazione all’agriturismo ”Sa reina” di Masainas – Anja 344 1868547
  • Giovedì 21 giugno

ore 10,00 – Samassi – azienda Marcello Mancosu – selezione partecipativa campo orzo da birra.                                                                                                                                                                                              

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Mentre divampano le polemiche per il temporaneo trasferimento della sede legale della compagnia Tirrenia a Milano e per il caro prezzi per l’imminente stagione estiva, il patron della compagnia e dell’intero gruppo Onorato, Vincenzo Onorato, interviene oggi con un comunicato stampa molto critico…per le critiche ricevute negli ultimi giorni.

«Da uomo di mare sono abituato a non spargere parole al vento – scrive in una nota Vincenzo Onorato -. E’ per questo motivo che in qualità di presidente del gruppo Onorato Armatori ho deciso di chiarire una volta per tutte, al di fuori e al di là delle polemiche e delle illazioni, la realtà dei fatti. E la realtà dei fatti è che Moby e Tirrenia CIN diventeranno entro fine anno un’unica compagnia e che questa compagnia sarà sarda.»

Secondo Vincenzo Onorato «è grottesco e lesivo dei reali interessi dei sardi e della comunità isolana continuare a dare fuoco allo sterile albero delle polemiche. E proprio per questi motivi è venuto il momento di chiarire una volta per tutte i confini, le motivazioni e le ricadute dell’operazione che, per la prima volta nella storia della marineria italiana – afferma il presidente del gruppo – e sottolineo per la prima volta, riconosce alla Sardegna il diritto di essere arbitra del suo destino, non ospitando, termine questo che sarebbe errato e improprio, ma condividendo direttamente il destino della compagnia che assicura oggi e assicurerà per gli anni a venire quel legame strategico irrinunciabile con il continente.»

Per Vincenzo Onorato, i sardi per primi, hanno il pieno e inviolabile diritto a conoscere la verità. «E la verità – sottolinea il presidente del gruppo Onorato armatori – è che Tirrenia CIN per pochi mesi trasferirà la sua sede legale a Milano, per consentire tutti gli adempimenti preliminari alla fusione con Moby nei tempi i piú stretti possibile; condizione questa che non sarebbe stata così certa e rapida mantenendo le sedi legali separate. Quindi, come deliberato dal Consiglio di amministrazione e come comunicato anche agli investitori, entro fine anno le due società, Tirrenia CIN e Moby, si fonderanno in un’unica realtà che – è il caso di ricordarlo – è la numero uno al mondo per flotta di ferry passeggeri e per offerta di cabine. In contemporanea con la fusione, la sede legale della nuova compagnia sarà trasferita in Sardegna in modo definitivo.»

«Sul mare – conclude Vincenzo Onorato – non c’è spazio per i se e per i ma. La scelta, che produrrà per la Sardegna solo effetti positivi a partire da quelli fiscali, è stata compiuta e chiunque creda di poter mestare nel fango, e mi riferisco a tutti quelli che vogliono “dimenticare”, con la loro becera demagogia, che oltre 500 sardi lavorano da decenni in Onorato Armatori, ha sbagliato indirizzo. Tirrenia e Moby sono abituate a navigare nelle acque azzurre del Mediterraneo.»

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Per le libere professioniste sarde parte il progetto Conciliando, che consentirà loro di migliorare le condizioni di lavoro e la conciliabilità con i tempi di vita familiare e di cura. Fino al 30 giugno le professioniste potranno inviare le proprie candidature a Confprofessioni Sardegna per accedere all’utilizzo di voucher fino a 2.000 euro per l’acquisto di servizi di cura, educativi e di accompagnamento per figli fino a 15 anni, per l’acquisto di servizi di assistenza per anziani non autosufficienti o per persone disabili, oltre che per l’accesso a spazi di co-working per l’esercizio della propria professione e/o attività lavorativa autonoma. In alternativa sarà possibile accedere a contributi fino a 3.500 euro per la sostituzione per esigenze di maternità o a fronte di necessità legate a responsabilità di cura.  

Al progetto Conciliando possono accedere le libere professioniste che non svolgono contemporaneamente lavoro dipendente, iscritte agli Ordini o ai Collegi professionali della Sardegna e/o alle associazioni di rappresentanza delle libere professioni aderenti al sistema di Confprofessioni Sardegna (Associazione Dottori Commercialisti, Associazione Nazionale Archeologi, Associazione Nazionale Commercialisti, Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Associazione Nazionale Forense, Federnotai, Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti Professionisti Italiani, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Federazione Italiana Medici Pediatri, Associazione Psicologi Liberi Professionisti, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e Federazione Italiana dei Dottori in Scienze Agrarie e Scienze Forestali). 

L’esito della valutazione e l’ammissione al contributo verranno comunicati via email alle beneficiarie aventi diritto entro il 10 luglio e l’elenco delle stesse verrà pubblicato sul sito Internet della Confprofessioni Sardegna. 

Per realizzare queste misure di welfare aziendale  e di conciliazione, la Confprofessioni ha a disposizione circa 140mila euro del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020, all’interno del piano di welfare e work life balance nella vita quotidiana delle aziende, delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie e, con tali risorse, si prevede di poter soddisfare le esigenze di circa 48/50 beneficiarie.

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A Iglesias scadono domenica 17 giugno, alle 20.00, i termini per eventuali dichiarazioni di collegamento (apparentamenti) per il ballottaggio di domenica 24 giugno ma, salvo sorprese, non ce ne saranno. Sia Mauro Usai sia Valentina Pistis, dunque, dovrebbero presentarsi agli elettori con gli stessi schieramenti, rispettivamente di 4 e 5 liste, con le quali hanno affrontato il primo turno, che riproponiamo con i relativi risultati.

Mauro Usai, 5.727 voti, 41,75% (Partito democratico, lista civica “Rinnova Iglesias con Mauro Usai”, lista civica “Piazza Sella” e lista civica “Il tuo segno per Iglesias”)

Valentina Pistis, 3.862 voti, 28,15% (Fratelli d’Italia, lista civica “Cas@ Iglesias”, Riformatori Sardi, lista civica “Iglesias in Comune” e Forza Italia).

I risultati lista per lista.

Partito democratico 2.138 voti, 17,67%

Lista civica “Piazza Sella” 1.412 voti, 11,67%

Lista civica “Rinnova Iglesias con Mauro Usai” 1.161 voti, 9,60%

Lista civica “Il tuo segno per Iglesias” 569 voti, 4,70%

Forza Italia 1.231 voti, 10,17%

Riformatori sardi 921 voti, 7,61%

Lista civica “Iglesias in Comune” 499 voti, 4,12%

Lista civica “Cas@ Iglesias” 497 voti, 4.10%

Fratelli d’Italia 198 voti, 1,63%

Di seguito i risultati delle liste collegate ai candidati sindaco che non sono arrivati al turno di ballottaggio.

Movimento 5 Stelle 2.319 voti, 19,17%

Lista civica “Iglesias risorge” 520 voti, 4,30%

Lista civica “Progetto per Iglesias” 394 voti, 3,25%

Totale liste a sostegno di Carlo Murru 914 voti, 7,55%

Sinistra Sarda 234 voti, 1,93%.

All’esito del ballottaggio è legata la composizione del nuovo Consiglio comunale, molto differente in caso di vittoria dell’uno o dell’altro candidato.

Vediamo le due ipotesi di composizione del nuovo Consiglio comunale di Iglesias in base all’esito che maturerà nel ballottaggio del 24 giugno tra Mauro Usai e Valentina Pistis, nell’eventualità, ormai quasi certa, che gli schieramenti dovessero restare invariati.

Il calcolo della distribuzione dei seggi viene effettuato utilizzando il metodo d’Hondt e tenendo conto del premio di maggioranza (il 60% dei seggi se non già raggiunto al primo turno) spettante alla coalizione del candidato che verrà eletto sindaco.

Il calcolo lo abbiamo effettuato sulla base dei dati delle singole liste e dei singoli candidati, aggiornati alle ore 19,00 di oggi, lunedì 11 giugno 2018, e subirebbe inevitabilmente dei correttivi qualora ci fossero ulteriori aggiornamenti.

Ipotesi n° 1 – Mauro Usai vince il ballottaggio del 24 giugno e la coalizione che lo sostiene, con il premio di maggioranza, elegge 15 consiglieri, così distribuiti tra le quattro liste:

Partito democratico, 7 consiglieri – Francesco Melis 476 preferenze, Daniele Reginali 417, Marco Loddo 325, Monica Marongiu 242, Franca Maria Fara 227, Carlotta Scema 207, Ubaldo Scanu 136.

Piazza Sella, 4 consiglieri – Ignazio Mocci 449, Eleonora Deidda 381, Vito Didaci 153, Nicola Concas 106.

Rinnova Iglesias con Mauro Usai, 3 consiglieri – Alessandro Pilurzu 182, Claudia Sanna 169, Matteo Demartis 126.

Il tuo segno per Iglesias, 1 consigliere – Simone Pinna 198.

Minoranza, 9 consiglieri, così distribuiti:

Valentina Pistis candidata alla carica di sindaco in questa ipotesi non eletta al ballottaggio.

Forza Italia, 2 consiglieri – Luigi Biggio 276, Simone Saiu 242.

Riformatori sardi, 1 consigliere – Roberto Carlo Frongia 229.

Iglesias in Comune, 1 consigliere – Alberto Cacciarru 224.

Movimento 5 Stelle, 3 consiglieri – Federico Garau candidato sindaco non eletto, Francesca Tronci 399, Bruna Moi 231.

Iglesias risorge, 1 consigliere – Carlo Murru, candidato sindaco non eletto.

Ipotesi n° 2 – Valentina Pistis vince il ballottaggio del 24 giugno e la coalizione che la sostiene, con il premio di maggioranza, elegge 15 consiglieri, così distribuiti tra le quattro liste:

Forza Italia, 6 consiglieri – Luigi Biggio 276, Simone Saiu 242, Gianfranca Mannu 240, Teresa Zanvettor 183, Claudio Rosina 132, Valeria Carta 92.

Riformatori sardi, 4 consiglieri – Roberto Carlo Frongia 229, Luisella Corda 66, Franco Meloni 61, Arianna Maria Cortese 59.

Iglesias in Comune, 2 consiglieri – Alberto Cacciarru 224, Matteo Medda 124.

Cas@ Iglesias, 2 consiglieri – Marco Fadda 81, Antonio Paride Reale 80.

Fratelli d’Italia, 1 consigliere – Giomaria Graziano 33.

Minoranza, 9 consiglieri, così distribuiti:

Mauro Usai, candidato alla carica di sindaco in questa ipotesi non eletto al ballottaggio.

Partito democratico, 2 consiglieri – Francesco Melis 476 preferenze, Daniele Reginali 417.

Piazza Sella, 1 consigliere – Ignazio Mocci 449.

Rinnova Iglesias con Mauro Usai, 1 consigliere – Alessandro Pilurzu 182.

Movimento 5 Stelle, 3 consiglieri – Federico Garau candidato sindaco non eletto, Francesca Tronci 399, Bruna Moi 231.

Iglesias risorge, 1 consigliere – Carlo Murru, candidato sindaco non eletto.

Gli scenari suindicati, ovviamente, non tengono conto di eventuali apparentamenti che le due coalizioni dovessero siglare, entro fine settimana, con le liste dei tre candidati che non sono arrivati al ballottaggio.

Giampaolo Cirronis

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Verrà presentato sabato 16 giugno, dalle 18.30, nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, il libro “L’Africa di mio padre – 10 anni di lavoro, guerra e prigionia fra Africa e India”, di Aurelio Fadda. Interverranno il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai; il vicesindaco ed assessore della Cultura Marco Zusa; il giornalista Marco Corrias e il direttore della Società Umanitaria di Carbonia, Paolo Serra.

Appassionato di fotografia, dalla fine degli anni ’70, Aurelio Fadda si dedica allo sviluppo e stampa in bianco e nero dei negativi riportati dalla prigionia e gelosamente custoditi da suo padre. Osservando quelle immagini, ha sentito il bisogno di saperne di più sull’esperienza in Africa di suo padre, di conoscerne meglio la storia, il contesto, le persone. Da quelle foto è partita la sua lunghissima ricerca ed è nato questo libro fotografico che ha cercato di ricostruire al meglio la storia di Angelo Fadda e di molti suoi colleghi poco più che ventenni.

«Quando rientrai a casa dopo l’Africa, dopo la prigionia, erano trascorsi ben 11 anni da che avevo lasciato la mia di Mamma. Allo sbarco a Cagliari, seppi quando chiesi di lei a mio Padre e mi fu risposto “la Mamma è morta”! Il mondo, anzi l’universo intero, mi crollò addosso. Morì nel 1942, aveva 46 anni. A scrivermi per lui fu mia sorella Anita, imitandone la calligrafia. Questo per un certo periodo, poi mandavano i suoi saluti, il suo pensiero. Per lei io devo ancora tornare. La ricordo sempre come la lasciai: piangente, abbracciandomi dal suo letto poco prima di partissi.»

Aurelio Fadda.

 

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Coghinas
«I contratti di fiume rappresentano un’opportunità per i territori che li adottano in grado di restituire protagonismo alle comunità locali attraverso un ruolo attivo nella gestione, nell’uso e nella protezione del suolo, della risorsa idrica e la tutela dal rischio idraulico. Nel contempo essi pongono le condizioni per un maggiore sviluppo degli stessi territori dal punto di vista economico, sociale ed educativo.»

Lo ha detto l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, intervenuto oggi ad Alghero, al convegno “I contratti di fiume, finalità, opportunità, esperienze a confronto” promosso dall’Autorità di Bacino della Sardegna ed inserito nell’ambito del progetto comunitario “Proterina 3 Evolution” (Programma Operativo Interregionale Italia-Francia).
Nel corso del convegno, sono state presentate le linee guida regionali per l’attivazione dei contratti di fiume sviluppate come progetto di ricerca all’interno dell’Accordo di collaborazione tra l’Università degli studi di Sassari, Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica di Alghero e l’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna (ARDIS). L’iniziativa è stata anche un’occasione per avviare un confronto con i rappresentanti del ministero dell’Ambiente e della Regione Lombardia.
Sono intervenuti Gabriela Scanu del ministero dell’Ambiente che ha presentato l’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume, con lei Massimo Bastiani, del Tavolo nazionale dei contratti di fiume e Marco Melis, dirigente del Distretto Idrografico della Sardegna che ha illustrato la normativa regionale in materia. Giovanni Maciocco del dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e Domenico D’Orsogna del dipartimento di Giurisprudenza dello stesso Ateneo hanno si sono invece concentrati rispettivamente sulle opportunità di ri‐disegno del territorio e della città attraverso i contratti di fiume e sugli aspetti giuridici. Il funzionamento dei contratti di fiume in Lombardia è stato invece spiegato dal rappresentante regionale Marco Clerici. Dopo l’illustrazione del progetto Proterina 3‐Evolution da parte di Chiara Franciosi e Marta Giambelli della Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale) è stata infine affrontata la situazione in Sardegna con gli interventi dei rappresentanti delle amministrazioni locali che hanno parlato dei Contratti di Fiume della bassa valle del Coghinas, di quello per la valle del Temo e del contratto di Laguna del Calich.
«Con la normativa regionale del Pai (Piano di assesto idrogeologico) e il Piano di Gestione del rischio alluvioni la Sardegna ha fatto propri gli obblighi nazionali ed europei in materia inserendo una serie di strumenti e concetti, tra questi i contratti di fiume, che partono da una visione del territorio inteso come un unicum che necessita di un approccio integrato, multidisciplinare e partecipato – ha ricordato l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini -. Nello specifico i contratti di fiume non significano un aumento del livello e della complessità della pianificazione ma rappresentano una semplificazione e una integrazione di strategie con il coinvolgimento dei privati, delle comunità locali, degli imprenditori e delle associazioni. La realizzazione dei contratti di fiume implica una responsabilità nell’effettuare delle scelte a tutti i livelli decisionali e presuppone una conoscenza profonda, del territorio in tutte le sue accezioni: fisico, geografico, biotico, culturale, storico e paesaggistico.»