18 July, 2024
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Abbattimento della tassazione, riduzione dell’imposizione contributiva, sgravi per le giovani imprese, rifinanziamento della storica legge regionale 51 del 1993, che per oltre 2 decenni ha finanziato le imprese artigiane della Sardegna, ma anche lotta senza quartiere all’abusivismo e maggiore spazio agli operatori artigiani dell’agroalimentare, del tipico e del tradizionale nel suolo pubblico.

Sono queste le principali richieste che Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna hanno presentato, pochi minuti fa, in Consiglio Regionale a Cagliari, ai componenti la “Commissione speciale sulla grave situazione delle imprese dell’artigianato e del commercio”, per supportare le oltre 35mila imprese dell’Artigianato, un comparto che, in 10 anni di crisi, ha registrato una diminuzione di 7.456 realtà e lasciato senza lavoro oltre 20mila persone.

«Anche quest’anno l’Artigianato sardo non vede ancora la luce in fondo al tunnel – ha affermato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Sardegna alla Commissione presieduta dal consigliere Roberto Deriu – imprese ancora in calo e comparto che perde altre 784 realtà produttive, risultanti tra 1.626 nuove iscrizioni e 2.410 cessazioni. Nel 2016 la diminuzione fu di 541 unità mentre dal 2008 a oggi ne sono scomparse definitivamente 7.456 – ha aggiunto Matzutzi – i dati ufficiali di UnionCamere parlano di 35.562 imprese artigiane sarde registrate negli albi delle Camere di Commercio al 31 dicembre 2017

Nel documento presentato alla Commissione, Confartigianato Sardegna ha sottolineato come l’obiettivo primario del lavoro comune debba essere quello di “ridare dignità ad un settore strategico per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna”, intervenendo, in primis, per alleviare il peso asfissiante della tassazione, sia fiscale che contributiva. Contemporaneamente occorre puntare sui giovani, incentivandoli ad avviare un percorso sull’artigianato, con l’abbattimento del costo previdenziale, per almeno due anni, per le imprese artigiane di nuova costituzione. Sostegno anche al passaggio generazionale all’interno delle aziende famigliari, con interventi sugli sgravi contributivi e fiscali.

L’associazione di categoria ha premuto anche per il rifinanziamento della storica, apprezzata ed indimenticata, legge regionale 51 del 1993, che per decenni ha sostenuto le imprese dell’artigianato. Per gli Artigiani, poi, appare strategico prevedere la definizione di bandi a valere sul POR FESR che contemplino piccole pezzature (fino ai 15 mila euro o fino ai 50 mila) con procedure snelle (es. modalità voucher) pensate a misura di piccola impresa.

L’associazione ha anche denunciato come due imprese artigiane su tre, il 65,3% di quelle regolari, soffrano la concorrenza sleale delle aziende in nero e “sommerse”. Il tutto si traduce in 23.222 imprese artigiane regolari sarde, delle 35.562 registrate negli Albi, che, rispettando le leggi e pagando le tasse, devono “combattere” contro un numero imprecisato di “non imprese”, che operano fuorilegge ed in modo scorretto e fraudolento. Stessa sorte tocca ai dipendenti regolari: ognuno di loro compete quotidianamente contro 1,4 “occupati non regolari”. Per questo, i circa 56mila occupati regolari artigiani, ogni giorno, devono combattere un vero e proprio “esercito” di quasi 9mila lavoranti sconosciuti a tutti, che si traduce nel 15,4% del totale della forza lavoro del settore.

«Ci auguriamo che la Commissione – concludono Matzutzi e Mamelilavori celermente e arrivi a risultati tangibili, soprattutto attraverso la messa a disposizione di adeguate risorse finanziarie per il settore

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«Il comune di Carbonia è al fianco delle famiglie a basso reddito che, non possedendo una casa di proprietà, devono sobbarcarsi ingenti spese per l’affitto di un’abitazione in cui vivere.»

Con queste parole l’assessore alle Politiche della Casa Valerio Piria ha spiegato la ratio alla base della pubblicazione del bando di concorso per l’assegnazione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione per l’annualità 2018. Si tratta di un supporto fondamentale destinato ai cittadini residenti nel comune di Carbonia, titolari di contratti di locazione, ad uso residenziale, di alloggi di proprietà privata siti nel comune di Carbonia e occupati a titolo di abitazione principale. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 9 luglio 2018 all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, sito in piazza Roma 1, oppure trasmesse al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: comcarbonia@pec.comcarbonia.org , o in alternativa spedite mediante raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: Comune di Carbonia, Ufficio Patrimonio-Politiche della Casa, piazza Roma 1, 09013 Carbonia. In caso di spedizione per posta, sul retro della busta contenente l’istanza di partecipazione, dovrà essere riportata la seguente dicitura: “Domanda di partecipazione Bando Affitti 2018”.

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Il giornalista Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore, sarà a Cagliari giovedì pomeriggio, 21 giugno, per partecipare ad un incontro formativo dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo “Informazione e Potere”, organizzato con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari e l’Associazione della Stampa sarda.

L’incontro si terrà, dalle 14.00 alle 17.00 nell’aula Maria Lai in via Nicolodi 104. Interverranno anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi e il presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, Celestino Tabasso. Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati 5 crediti formativi.

L’ultimo libro di Ferruccio De Bortoli, “Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo”, è stato pubblicato un anno fa.. Sotto forma di diario il giornalista racconta in realtà quarant’anni di storia e di storie italiane, di scelte politiche (giuste o sbagliate), di esercizio del Potere da parte della classe dirigente e del ruolo dell’informazione. E’ una storia di straordinario interesse, anche perché a raccontarla è un testimone che ha potuto osservare gli eventi da un osservatorio privilegiato e che ha conosciuto personalmente molti dei protagonisti. Ed è anche un libro sul giornalismo italiano con i suoi pregi e i suoi difetti.

 Ma in un anno sono accadute molte cose nel nostro Paese, nella Politica, nell’economia e anche nell’informazione. Sarà molto interessante conoscere la lettura di questi eventi da parte di uno dei giornalisti più letti e apprezzati nel nostro Paese.  

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Dalla Giunta regionale oltre 3 milioni di euro per i progetti di mobilità giovanile internazionale. Per rafforzare le competenze degli studenti sardi, e i servizi agli studenti delle Università di Cagliari e Sassari, ma anche dell’Accademia delle Belle Arti (SS), e dei Conservatori di Musica delle due città, la Giunta ha oggi approvato il finanziamento di 2 milioni 720mila euro a favore dei progetti di Mobilità Giovanile (Erasmus Plus, Leonardo e altri), su proposta di delibera dell’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena. A questa cifra si aggiungono i 37,5mila euro destinati all’Accademia delle Belle Arti e ai Conservatori, per l’attività di orientamento ed il sostegno e la valorizzazione dei giovani talenti tra i 18 e i 35 anni. E ancora, 300mila euro per la mobilità extrascolastica.
«Oltre alle due Università isolane, l’Accademia ed i Conservatori rappresentano sedi di alta formazione e ricerca nel settore artistico e musicale, per questo motivo sosteniamo le azioni di mobilità che sono state attivate – ha precisato l’assessore della Pubblica Istruzione – sulla base di accordi bilaterali di cooperazione con Istituti universitari e di Alta Cultura, imprese e centri di ricerca europei ed extraeuropei. Le analisi effettuate mostrano come le esperienze di mobilità internazionale siano quelle che maggiormente contribuiscono alla acquisizione di competenze trasversali da parte degli studenti, e per questo motivo la Regione promuove e sostiene tutte le politiche mirate che abbiano l’obiettivo di incentivarle».
I dati dell’Anno Accademico 2017/2018 confermano la crescita degli studenti in mobilità all’estero per studio o tirocinio. All’Università di Cagliari si è passati da 986 studenti dell’anno 2016/2017 a 1215 dell’anno 2017/2018; l’Università di Sassari invece passa da 976 a 992. Il Programma Erasmus Plus a fini di studio arricchisce il curriculum degli studenti della Accademia di Belle Arti e dei due Conservatori isolani, rendendolo più competitivo a livello europeo. L’Accademia di Belle Arti è passata da 3 studenti in mobilità del 2016/2017 a 5 nel 2017/208, 8 invece per il Conservatorio di Cagliari e altri 8 per quello di Sassari.
La Giunta ha inoltre approvato il finanziamento di 300mila euro a favore dei progetti di Mobilità Giovanile extrascolastica, da ripartire su due linee di interventi, per progetti europei studiati e guidati da diverse associazioni sarde. Per la linea A è previsto un finanziamento di 90mila euro per i soggetti che abbiano come requisiti l’essere costituiti in associazione con sede operativa in Sardegna e essere beneficiari del finanziamento Erasmus plus per l’anno 2018 con almeno un progetto. Alla linea B è destinato il finanziamento di 210mila euro di risorse. A questa linea possono partecipare le associazioni con sede operativa in Sardegna, che abbiano beneficiato di Erasmus plus e della legge 3/2009 nel triennio 2015/2017.

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Procede la definizione di tutte le posizioni dei lavoratori dell’area del Parco Geominerario provenienti dall’ex Bacino “Ati-Ifras”.
Nel corso dell’ultimo incontro, nella sala riunioni del Palazzo della Regione, a Cagliari, il Tavolo Partenariale, coordinato dall’assessore agli Affari Generali Filippo Spanu, ha preso atto degli ultimi sviluppi, in particolare sul fronte delle assunzioni a tempo determinato da parte di comuni, enti e associazioni che hanno presentato progetti. Sono intervenuti, oltre all’assessore Filippo Spanu, i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali, degli enti e delle strutture della Regione coinvolti.
«Il quadro – sottolinea l’assessore – si va delineando. È una vicenda complessa ma intravediamo il traguardo di una soluzione soddisfacente per i lavoratori. Ci stiamo confrontando con il Parco Geominerario, che ha confermato la sua intenzione di assumere 121 addetti. Si tratta di un passaggio fondamentale da completare entro brevissimo tempo per sciogliere gli ultimi nodi e dare risposte a tutti i lavoratori.»
Una nuova riunione del Tavolo Partenariale è in programma il prossimo 20 giugno. 

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La conferma dei cartelloni triennale e tematici anche per il 2018, la semplificazione burocratica per la richiesta dei contributi, una quota di almeno 350mila euro per l’animazione territoriale nei Comuni sotto i 5mila abitanti, l’attribuzione all’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio del coordinamento delle manifestazioni pubbliche di rilevante interesse turistico sostenute dalla Regione Sardegna: sono alcune delle novità introdotte con una delibera approvata dalla Giunta regionale – su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas – che interviene su requisiti e criteri per l’individuazione di manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico e sulle direttive per la rendicontazione ed erogazione dei contributi finanziati dalla legge regionale 7 del 1955.

«Con questa delibera – dice Barbara Argiolas – portiamo a compimento la programmazione triennale avviata nel 2016 e confermiamo anche per quest’anno le manifestazioni inserite nei cartelloni triennale e tematici individuato nel 2016, oltre che gli eventi territoriali dei piccoli centri. Inoltre, proseguiamo nel lavoro di riordino della normativa per i contributi a favore degli eventi regionali di grande interesse turistico iniziato lo scorso anno. La Regione crede nel grande valore di promozione turistica delle manifestazioni incluse nei cartelloni triennale e annuale e intende agevolare al massimo il lavoro di enti locali e associazioni che portano avanti questi progetti. Il nostro obiettivo è quello di rendere più agili procedure e burocrazia, in modo da annullare lo scollamento tra le esigenze di chi organizza gli eventi e i tempi della pubblica amministrazione che deve supportarli.»

La delibera, dunque, conferma anche per l’anno 2018 le manifestazioni inserite nel cartellone triennale, quello che include i maggiori eventi della tradizione regionali, per le quali riconferma l’importo del contributo riconosciuto per l’anno 2017. «È un segnale di attenzione – aggiunge Barbara Argiolas – per il lavoro di quanti mantengono vivi e attuali gli eventi della nostra tradizione culturale e religiosa, sempre più al centro delle nostre politiche di promozione turistiche e di creazione di nuove stagionalità legate al turismo culturale e religioso». Anche la ripartizione tematica del cartellone annuale trova conferma anche per il 2018.
Sforbiciata alla burocrazia poi per i cartelloni triennale, annuale e per quello degli eventi con valenza di animazione territoriale per i centri con meno di 5mila abitanti: il testo approvato dalla giunta infatti individua nuovi requisiti e criteri di ammissibilità e rendicontazione, ferma restando la quota di cofinanziamento obbligatoria del 30% per tutte le manifestazioni. «In sostanza – commenta l’assessore – velocizziamo le modalità di erogazione del contributo per agevolare il lavoro degli organizzatori, con una maggiore attenzione però poi in sede di rendicontazione e controllo da parte degli uffici dell’Assessorato». Inoltre, viene rinnovato e rafforzata la quota di finanziamento riservata agli eventi organizzati nei Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti: la delibera fissa infatti che la quota di competenza non sarà inferiore ai 350mila euro. «Crediamo nell’importanza e nel ruolo delle comunità – dice Barbara Argiolas – e vogliamo garantire e sostenere le progettualità nate nel territorio in chiave di sviluppo turistico dei piccoli Comuni della Sardegna». 
All’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, infine, viene attributo il ruolo di coordinamento regionale delle manifestazioni pubbliche di rilevante interesse turistico sostenute dalla Regione Sardegna. «La programmazione è la chiave per rendere più forte la nostra promozione turistica – spiega Barbara Argiolas – e questo vale ancora di più per quanto riguarda eventi e manifestazioni che entrano a far parte dell’offerta territoriale e ricevono contributi dalla Regione. Il coordinamento soprattutto con l’assessorato della Cultura servirà per snellire l’iter per l’erogazione dei contributi e una più efficace azione di controllo e rendicontazione».
La delibera, infine, proroga al 29 giugno 2018 il termine di presentazione della rendicontazione delle grandi manifestazioni finanziate nel 2017.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ricevuto ieri pomeriggio a Villa Devoto l’amministratore delegato di Sider Alloys, Giuseppe Mannina, per fare il punto sugli investimenti e sul cronoprogramma relativi al riavvio dello smelter di Portovesme, ex Alcoa. All’incontro, richiesto dalla Presidenza, erano presenti anche l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras ed il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.
Nel corso della riunione è emerso che è in fase conclusiva l’affidamento della commessa per l’ammodernamento degli impianti, per un investimento pari a 135 milioni di euro. L’azienda conta di partire con i lavori per il revamping entro metà settembre, periodo nel quale verranno anche assunti 50 lavoratori (i primi nove sono già stati assunti). A questo proposito, il presidente Pigliaru e l’assessore Piras hanno sottolineato l’esigenza che, compatibilmente con gli obiettivi dell’azienda, vengano tenute nella giusta considerazione le imprese locali. Lo stesso Pigliaru ha rinnovato la richiesta di presentazione del piano di investimento alle organizzazioni imprenditoriali per finalità di trasparenza e proprio per consentire la più ampia partecipazione, a condizioni di mercato, delle aziende del territorio. Richiesta che i vertici di Sider Alloys hanno accolto. La Regione, infine, ha evidenziato la necessità che l’azienda, quanto prima, incontri anche le organizzazioni sindacali per la discussione e l’esame dei temi di competenza.

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«Per Ottana servono interventi ad hoc, non emendamenti improvvisati. Dovremo adoperare misure rapide, all’interno di una nuova politica economica e industriale. Nei tavoli di crisi ci saremo, ma con una proposta organica e con coperture più adeguate.»

Lo ha affermato stamattina nell’aula di Montecitorio il deputato del Movimento Cinquestelle Pino Cabras, intervenuto per motivare il suo no agli emendamenti presentati dai deputati di Forza Italia Pietro Pittalis ed Ugo Cappellacci che prevedevano di estendere all’area di Ottana le misure del decreto legge approvato lo scorso anno dal Governo Gentiloni per l’area di Portovesme, e di girare alla Regione Sardegna le risorse del Fondo Sociale da destinare allo strumento della mobilità in deroga. Gli emendamenti poi sono stati respinti dall’aula.

«Uno dei più grandi fallimenti delle classi dirigenti della Sardegna e della Repubblica italiana, ossia l’industrializzazione di Ottana, non può essere risolto con un decreto del governo Gentiloni dedicato a un altro argomento – ha affermato Pino Cabras -. Gli emendamenti presentati dai colleghi deputati di Forza Italia Pietro Pittalis ed Ugo Cappellacci hanno implicazioni che vanno oltre la portata della conversione del decreto-legge n. 44 del 9 maggio 2018. A una misura tampone che riguarda i lavoratori del polo dell’alluminio del Sulcis Iglesiente i colleghi connettono misure che vorrebbero andare in direzione di una risoluzione di un problema di politica economica delle zone interne dell’isola, ossia l’area di Ottana e della Sardegna centrale.»

«Noi Cinquestelle siamo stati presenti a Ottana a tutti gli incontri sul tema dell’amianto sul territorio, ma non abbiamo visto esponenti di altre forze – ha proseguito il deputato Cinquestelle -. So da cosa nasce l’intento dei colleghi, ma rischia di essere solo una strumentalizzazione raffazzonata di un problema che richiede impegno e costanza nell’azione legislativa.»

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E’ stato discusso questa mattina, presso Palazzo Montecitorio, il decreto legge 9 maggio 2018, n. 44, recante misure urgenti per l’ulteriore finanziamento degli interventi per il completamento dei piani di nuova industrializzazione, di recupero o di tenuta occupazionale relativi alle crisi aziendali. Sull’emendamento 2.1, presentato al testo a prima firma del deputato sardo Pietro Pittalis (FI), è intervenuta in Aula la deputata Mara Lapia (M5S).

L’emendamento, che ha incontrato il parere contrario del Governo, prevedeva – per il polo industriale di Ottana – l’assegnazione all’INPS della Regione Sardegna di un contributo finanziario pari a 5 milioni di euro finalizzato all’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga in favore dei lavoratori dell’area.

«L’onorevole Ugo Cappellacci e l’onorevole Pietro Pittalis oggi ci accusano di non occuparci dei nostri conterranei. Mi farebbe piacere – ha sottolineato la deputata nel suo intervento – capire quanto vi siete occupati, voi, del polo di Ottana, quando eravate governatori della Sardegna; onorevole Cappellacci – ha proseguito la parlamentare sarda – quanto tempo ha avuto lei, essendo governatore della Sardegna, di occuparsi del polo di Ottana, o lei, onorevole Pittalis, per tanti anni in consiglio regionale?»

L’onorevole Lapia ha anche accusato di completa assenza ad Ottana, gli ex amministratori della regione Sardegna. «Quando siamo andati a Ottana a occuparci del problema amianto, dove eravate voi? Oggi, la gente di Ottana non vi sta chiedendo il reddito di cittadinanza e non vi sta chiedendo di venire qui a portare emendamenti: vi sta chiedendo di portare via l’amianto, perché in quegli anni, in politica non c’era il MoVimento 5 Stelle, c’eravate voi a lasciare l’amianto a Ottana! E i tumori non li ha portati il MoVimento 5 Stelle!».

L’emendamento è stato bocciato dall’Aula.

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Nel corso dell’importante appuntamento di Livorno del 12 giugno 2018, il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna ha dato piena disponibilità per la sua partecipazione al programma di cooperazione Interreg P.O. Italia Francia “Marittimo”, progetto articolato su due nazioni, Italia e Francia e cinque regioni, Sardegna, Liguria, Toscana, Corsica e Provence – Alpes – Côte d’Azur (PACA).

Il progetto denominato ItinEra è dedicato allo sviluppo sostenibile ed alla promozione del turismo esponenziale e immersivo, attraverso la creazione di escursioni dedicate allo sviluppo sostenibile ed alla biodiversità.

In particolare si punta alla creazione di itinerari sostenibili articolati su tutte le regioni partner e rivolti al turismo crocieristico.

L’obiettivo generale è quello di contribuire ad aumentare la competitività internazionale delle PMI operanti nelle 5 regioni nell’ambito dell’eco-turismo.

Al fine di affrontare la sfida individuata, ItinERA:

1. sviluppa Linee Guida (LG) per una certificazione di qualità eco-turistica comune alle 5 regioni, propedeutica alla nascita di un marchio unico dello spazio del “Marittimo”;

2. sviluppa e promuove itinerari eco-turistici tematici a carattere sovra-nazionale, conformi ai requisiti previsti nelle LG;

3. offre programmi di formazione alle PMI del settore turistico per il raggiungimento degli standard di qualità previsti;

4. organizza eventi d’incontro volti a promuovere processi di governance pubblico-privata dell’offerta eco-turistica.

Primi beneficiari sono PMI, tour operators e compagnie di crociera operanti nell’area di cooperazione, nonché potenzialmente l’intera area stessa, grazie alla creazione di valore, nascita di nuovi attrattori turistici, sviluppo del tessuto imprenditoriale e crescita occupazionale.

Il Parco Geominerario nel corso dell’incontro ha presentato le sue potenzialità, accolte con particolare interesse dagli operatori turistici ed imprese, nello splendido contesto di Rocca di Frassinello nella Maremma Toscana entro la cantina progettata dall’Architetto Renzo Piano.

 Il Presidente

Prof. Tarcisio Agus