25 December, 2024
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Giornata Europea del Mare 2018

Il 19 giugno, presso il Lazzaretto di Sant’Elia a Cagliari, si terrà il convegno dal titolo “La portualità della Sardegna tra innovazione e sostenibilità ambientale”, nell’ambito del progetto La Giornata Europea del Mare (European Maritime Day – EMD).
L’iniziativa, nata nel 2008 a seguito di una dichiarazione congiunta delle principali istituzioni dell’Unione Europea, ricorre annualmente in tutta Europa allo scopo di accrescere la visibilità del settore marittimo e sostenere un approccio integrato agli affari marittimi.
L’appuntamento annuale costituisce un’occasione per favorire l’incontro tra i principali protagonisti del settore (industria navale, porti, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria, istituzioni scientifiche e di ricerca, autorità locali e regionali) ed i decisori politici.
Apriranno il convegno con i saluti istituzionali, l’assessore regionale della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Raffaele Paci, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il capitano di vascello Giuseppe Minotauro della Capitaneria di Porto, Direzione Marittima di Cagliari.

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La Regione ha chiesto un incontro urgente al vertice di CIN-Tirrenia per il giorno 19 giugno per affrontare il tema dei livelli tariffari dei servizi da e per la Sardegna nell’imminente stagione estiva che, attualmente, risultano eccessivamente elevati. Si parlerà inoltre della variazione della sede legale della Compagnia, circostanza che la Regione non è disposta a subire e per la quale, dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu, «formulo fin d’ora le mie formali rimostranze, riservandomi ogni opportuna ed efficace iniziativa a tutela dell’interesse dei sardi e della Sardegna».

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«Il dibattito sullo spopolamento dura da tempo, in Sardegna. Siamo alla ricerca di una soluzione costruita su misura per una realtà del tutto peculiare, come è quella isolana, a fronte di un fenomeno (malessere demografico, spopolamento e modificazioni strutturali nelle dinamiche demografiche) che investe tutto il territorio nazionale. L’Istat ha pubblicato di recente un documento molto importante sul futuro del Paese sotto questo profilo, che dimostra come tutte le regioni italiane da qui al 2060 saranno soggette a flussi di popolazione dalle campagne alle città, dal Sud verso il Nord e dal territorio italiano verso l’estero. Se diamo credito alle previsioni demografiche più pessimistiche in Italia, da qui al 2060 ci sarà un calo demografico di 10 milioni di abitanti.»
Così l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ha esordito questa mattina in Consiglio regionale nel corso della presentazione della Carta di Ollolai, il volume che raccoglie gli atti del convegno sullo spopolamento delle zone interne della Sardegna promosso dall’Associazione ex parlamentari sardi.
«Siamo alla ricerca di soluzioni adeguate alla realtà sarda ed efficaci – aggiunge Cristiano Erriu – ma dobbiamo prendere atto che molti provvedimenti del passato si sono rivelati insufficienti o addirittura inadeguati. Occorre un salto culturale: in questo senso il lavoro fatto dall’Anci e dal CAL, unitamente alla Regione e che è sfociato nell’iniziativa di Ollolai, è molto importante. La Giunta Pigliaru ha destinate molte risorse per contrastare i fenomeni di desertificazione economica dell’interno, come le politiche per lo sviluppo locale, la programmazione territoriale, i GAL, il Piano Sulcis e il Piano di rilancio del Nuorese, tutti strumenti importanti ma tanto più efficaci se immaginati in una dimensione di coordinamento di politiche che favoriscano i processi di cooperazione intercomunale. C’è ormai la consapevolezza da parte di tutti che i Comuni, da soli, non ce la fanno e chi vive all’interno del singolo Comune non può reggere se non nell’ambito di un contesto territoriale, di una nuova governance che va costruita con efficace determinazione. Servono dei provvedimenti normativi ma serve soprattutto creare una nuova, diffusa mentalità. Dobbiamo introdurre strumenti organizzativi, potenziare i servizi della Pubblica amministrazione e garantirne il mantenimento nei territori. Il fatto che il convegno di ottobre si sia tenuto a Ollolai, paese nel quale il sindaco Efisio Arbau ha promosso un’iniziativa a metà strada tra il provocatorio e il progetto meditato e ben calibrato, ha un forte valore simbolico che sta avendo un risalto internazionale.»

«Alcuni Comuni sardi si stanno muovendo nella giusta direzione – sottolinea ancora l’assessore Cristiano Erriu – ma le singole iniziative di incentivazione, di promozione e di marketing territoriale non bastano. Il sistema va consolidato attraverso un inedito strumento: attorno a questo tema si tratta di chiamare a raccolta gli stati generali della politica, dell’economia e della società sarda, per le zone interne e contro lo spopolamento e la desertificazione. Al di là del fatto terminologico, occorre la sinergia di tutte le istituzioni: i rappresentanti della Giunta, del Consiglio regionale, del sistema delle Autonomie locali e delle Università, delle organizzazioni sindacali e di categoria. Tutti devono sentirsi chiamati attorno a un tavolo comune per individuare un nuovo modello di governance, magari guardando alle soluzioni adottate da altre realtà periferiche delle regioni d’Europa e del mondo. Quel modello deve passare attraverso un dibattito che non può non partire dal parlamento dei sardi. In questa parte residua della legislatura, a mio avviso – conclude Cristiano Erriu -, dovremmo considerare questo argomento come il tema dei temi. Da consegnare in eredità alla prossima legislatura per la Sardegna di domani e per le future generazioni.»

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Domani, 14 giugno, è la giornata mondiale del donatore di sangue. Istituita nel 2004 in occasione del 14 giugno, data di nascita dello scopritore dei gruppi sanguigni, Karl Landsteiner, questa iniziativa è diventata un’occasione per sottolineare il grande valore sociale ed umano di tale gesto e per ribadire l’importanza di garantire ovunque la disponibilità di donazioni gratuite, periodiche, anonime e associate.

“Be there for someone else. Give blood, share life” (in italiano “Sii disponibile per qualcun altro. Dona sangue e condividi la vita”): questo lo slogan scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Giornata Mondiale del Donatore 2018.

La ASSL di Carbonia rinnova l’appello ai nostri residenti a compiere un gesto di generosa solidarietà.

Nel nostro territorio si raccolgono oltre 7.000 unità di sangue annue. In alcuni periodi dell’anno, in linea con ciò che avviene in tutta Italia, le scorte diminuiscono per cui non si riesce a far fronte alle numerose richieste che aumentano di anno in anno.

La patologia thalassemica è quella che richiede il maggior numero di unità (oltre la metà delle emazie raccolte è destinata a questi pazienti che per la maggior parte sono persone adulte).

L’aumento della vita media comporta anche un aumento delle patologie che necessitano di trasfusioni; a questo bisogna aggiungere tutte le cause solite quali patologie acute, incidenti etc.

La donazione di sangue non comporta alcun rischio per il donatore che oltretutto esegue GRATUITAMENTE tanti esami utili per verificare il proprio stato di salute.

Le donazioni possono essere effettuate presso le strutture trasfusionali di Carbonia (tel. 0781 6683457) e Iglesias (tel. 0781 3922854) tutti i giorni feriali dalle ore 8.00 alle ore 12,30.

Per donare il sangue, bisogna essere maggiorenni, pesare almeno 50 kg e essere in buono stato di salute. Prima della donazione il donatore verrà valutato da un medico esperto in Medicina trasfusionale. Tutti i donatori riceveranno adeguato ristoro.

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I deputati europei chiedono una difesa informatica più solida per l’Unione europea, con un sistema di risposta rapida e una più stretta cooperazione con la NATO, per combattere le nuove minacce ibride.

In una risoluzione sulla difesa informatica, approvata oggi con 476 voti favorevoli, 151 voti contrari e 36 astensioni, il Parlamento sottolinea che Russia, Cina e Corea del Nord, ma anche attori non statali, hanno già compiuto attacchi informatici dannosi alle infrastrutture critiche dell’UE. Sono stati inoltre coinvolti in attività di spionaggio informatico e sorveglianza di massa dei cittadini dell’UE, hanno condotto campagne di disinformazione ed hanno limitato l’accesso a Internet (come nei casi di Wannacry e NonPetya).

Una cooperazione più stretta in materia di cyber-difesa

I deputati sottolineano che la frammentazione delle strategie e delle capacità di difesa dell’Europa l’ha resa vulnerabile agli attacchi informatici. Esortano pertanto gli Stati membri a migliorare la capacità collaborative delle loro forze armate, e a rafforzare la cooperazione informatica e livello europeo, con la NATO e altri partner. 

Ciò comporterebbe un maggior numero di esercitazioni informatiche congiunte, la formazione e lo scambio di ufficiali militari, il reclutamento di esperti di informatica forense e il miglioramento delle competenze in materia di difesa informatica delle missioni e operazioni dell’UE.

I deputati sono favorevoli al lancio di due progetti informatici nell’ambito della cooperazione strutturata permanente (PESCO): una piattaforma per lo scambio di informazioni in materia di minaccia informatica e gruppi di risposta rapida a incidenti informatici. Si augurano che ciò porti alla creazione di una squadra europea di reazione rapida, che coordini, individui e contrasti le minacce informatiche collettive.

Relazioni UE-NATO e rischi derivanti dalle attività della Russia 

In un’altra risoluzione sulle relazioni UE-NATO, approvata con 411 voti favorevoli, 182 contrari e 57 astensioni, i deputati sottolineano che nessuna delle due organizzazioni dispone di tutti gli strumenti necessari per affrontare le nuove sfide in materia di sicurezza, che sono sempre meno convenzionali e sempre più ibride.

Oltre a migliorare la cooperazione in materia di difesa informatica, i deputati vogliono che i legami UE-NATO si concentrino sulla comunicazione strategica, la lotta al terrorismo, la consapevolezza della situazione, la condivisione di informazioni classificate, la lotta alla migrazione irregolare e l’eliminazione degli ostacoli alla rapida circolazione del personale e dei mezzi militari all’interno dell’UE.

Il Parlamento sottolinea che l’aumento e la natura delle attività russe, come il suo comportamento militare, le manipolazioni politiche e gli attacchi informatici, sono fonte di preoccupazione, mentre permane il rischio che si indeboliscano i legami fra paesi UE e quelli transatlantici. Sottolinea la necessità di una forte cooperazione e scambio di informazioni tra UE e NATO, per rispondere a queste minacce ibride, come è avvenuto nel caso dell’attacco chimico, che si sospetta sia stato lanciato nel Regno Unito dalla Russia.

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raee

«La Sardegna migliora ancora la raccolta di Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche, e si piazza al quarto posto in Italia per raccolta pro-capite dopo Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Trentino, e al primo nell’area Sud ed isole. I dati confermano che la nostra regione ha rafforzato il trend positivo della raccolta registrato negli ultimi anni, con un ulteriore incremento del 4,67 per cento.»

Lo annuncia con soddisfazione l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, dopo aver ricevuto copia del Rapporto 2017 sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee), nel quale i valori sono tutti molto positivi per la Sardegna.
Secondo i dati del nuovo Rapporto, è Sassari a spiccare nuovamente per raccolta assoluta con oltre 5 milioni di chilogrammi di Raee e raccolta pro capite con 10,36 chilogrammi per abitante. Ma l’andamento è positivo per tutte le province: al secondo posto Cagliari con 2,4 milioni di chilogrammi e raccolta pro capite di 5,60 chilogrammi per abitante. A seguire Nuoro e Oristano con più di 6 chilogrammi pro capite. In miglioramento (+5.40%) ma non ancora sufficiente la raccolta nell’area del Sud Sardegna.
Sono pari a 11.626.072 chili i quantitativi assoluti di Raee attestati in Sardegna nell’anno, il quarto migliore risultato complessivo dell’area Sud e Isole da leggere in combinazione con il dato pro capite di 7,03 chilogrammi per abitante, che colloca la Regione al terzo posto assoluto in Italia. Con 23 Centri di raccolta è Oristano a provincia con il maggior numero ogni 100mila abitanti. Seguono Nuoro con 21 Centri e Sud Sardegna con 17. Complessivamente le province sarde possono contare su un numero di strutture adibite al conferimento dei Raee superiore alla media nazionale, per via dell’investimento effettuato dalla Regione nella realizzazione di oltre 200 ecocentri in Sardegna.

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Nuovo appuntamento con il Campionato regionale CSEN di Football integrato. Domani, giovedì 14 giugno, si giocherà la seconda giornata della competizione sportiva che fa giocare insieme atleti con disabilità e non disabili, trasformando lo sport in un’opportunità di crescita sociale e individuale. Le sei partite in programma si giocheranno a partire dalle 9,30, nella palestra di San Nicola, a Oristano, e saranno trasmesse in diretta streaming sulle fan page Directa Sport Live Tv e Csen Sardegna.

La prima giornata si è disputata venerdì scorso con incontri di andata e ritorno. Il fischio di inizio è stato preceduto da un minuto di raccoglimento per commemorare la scomparsa di Giuseppe Trovato, arbitro del Football integrato, venuto a mancare nei giorni scorsi e ricordato con commozione ed affetto da tutti i partecipanti alla manifestazione.

La prima giornata ha visto l’esordio come arbitri due ragazzi con disabilità, Matteo Casu e Fabio Lotta, affiancati dall’arbitro capo Giuseppe Merella.

Di seguito i risultati della 1ᵃ giornata di campionato:

1ᵃ giornata – Andata

Una Ragione in più (Oristano) – Special Team (Macomer) 7-7

Aquile Onlus (Alghero) – Sporty (Oristano) 5-8

Gli Equilibristi (San Giovanni Suergiu) – Il Gabbiano (Oristano) 5-4

1ᵃ giornata – Ritorno

Special Team – Una ragione in più 7-5

Sporty – Aquile Onlus 3-2

Il Gabbiano – Gli Equilibristi 3-4

Domani si svolgerà la 2ᵃ giornata (sempre con incontri di andata e ritorno), mentre le successive gare sono in programma dopo la pausa estiva, il 28 settembre, il 30 ottobre ed il 7 novembre.

La squadra prima classificata del torneo affronterà la compagine campione in carica (Sporty Oristano) e la vincente di questa finalissima rappresenterà l’Italia ai Campionati europei di Football integrato che si svolgeranno nel mese di dicembre, a Sennori.

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Nel sito istituzionale del comune di Cagliari sono pubblicati, nella sezione bandi di concorso, i bandi dei seguenti concorsi:

1) Concorso pubblico per esami per la copertura a tempo indeterminato di 1 posto di funzionario geologo da inquadrare nella categoria D. La scadenza delle domande è fissata al 9 luglio 2018;

2) Concorso pubblico per esami per la copertura a tempo indeterminato di 1 posto di funzionario ingegnere idraulico da inquadrare nella categoria D. La scadenza delle domande è fissata al 12 luglio 2018.

I bandi, le determinazioni e la modulistica sono scaricabili dal link sotto indicati.

Le domande di ammissione dovranno pervenire esclusivamente in modalità on-line, dopo l’autenticazione tramite SPID.

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Per un motivo o per un altro rischiano la vita tutti i giorni, in estate e in inverno per strada. È per far fronte maggiormente alle necessità dei senza fissa dimora che vivono e dormono all’addiaccio che dall’1 giugno a Cagliari sono operativi per tutto l’anno la “Unità di strada” ed il “Presidio emergenze”, gestito dalla Croce Rossa in convenzione con il Comune.

A esemplificare l’alleanza l’assessore Ferdinando Secchi. «Fa parte di un percorso più ampio che l’Amministrazione comunale sta portando avanti da tempo in soccorso delle fasce più fragili, con azioni concrete», ha rimarcato il titolare delle Politiche sociali e Salute. E stando ai dati raccolti, «il territorio cittadino conta una quarantina di senza fissa dimora, pochissimi cagliaritani». Tanti, troppi ancora, ma comunque decisamente meno rispetto ai 400 registrati dall’Istat nel 2016, anche al netto degli sbarchi di migranti.

Insomma, non sarà portato soltanto supporto, attenzione e ascolto. Ma anche «un kit di assistenza di cibo (panino, succo di frutta, bevande calde e acqua), vestiario e coperte; nei casi più gravi verrà richiesto un intervento sanitario o garantito un posto letto temporaneo di emergenza». Costo annuale, finanziato in gran parte con i fondi PON METRO dell’Unione Europea, 120mila euro: saranno rimborsate soltanto le fatture quietanzate relative alle spese elencate nella convenzione come ammissibili.

L’attività vedrà impegnati oltre 60 volontari, tutti adeguatamente formati. «Tra loro anche mediatori culturali, assistenti sociali, psicologi ed un nuovissimo attrezzato automezzo, acquistato dalla Croce Rossa, grazie alle donazioni volontarie dei cittadini», ha spiegato Fernanda Loche, presidente CRI Cagliari.

La convenzione è stata stipulata a seguito di un procedimento di gara, destinato alle sole organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, secondo quanto stabilito dal “Codice del Terzo Settore” emanato a luglio 2017. Prevista anche la gestione di un “Presidio emergenze” gestito di concerto con il Servizio Politiche sociali e Salute, far fronte situazione indifferibili che si verificano nei fine settimana e nei giorni festivi. Il Comune potrà diffondere il numero telefonico di reperibilità esclusivamente alle Forze dell’Ordine e alle altre Istituzioni coinvolte. I cittadini potranno invece inoltrare le segnalazioni al Comune.

Per Rita Polo, presidente della Commissione Politiche sociali e Salute «la convenzione rappresenta un segnale importante che evidenzia anche la proficua alleanza fra Istituzioni e Terzo settore» e che si basa sulla «assistenza differenziata», sul «monitoraggio delle persone che entrano in contatto con la rete di servizi» e su «percorsi di reinserimento sociale».

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È stata prorogata a lunedì 18 giugno, alle ore 19.00, la scadenza dei termini per le iscrizioni di cantanti e gruppi musicali alla “Festa della Musica”, che si svolgerà per la prima volta a Carbonia giovedì 21 giugno, in piazza Marmilla.
«Si tratta di un evento celebre in tutta Europa, ma totalmente inedito per la nostra città, che rappresenta una fucina di talenti nel campo della musica, i quali avranno l’opportunità di esibirsi ed essere apprezzati in un vero contest in cui verranno premiate diverse categorie di partecipanti: miglior band, miglior interprete e miglior brano», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Capricorn Concerti con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

La serata sarà presentata dal conduttore radiotelevisivo Matteo Bruni.

“La Festa della Musica” è una manifestazione internazionale nata nel 1982 in Francia e diffusasi, a partire dal 1985, in numerose località d’Europa e del mondo. Un evento al quale, dal 1995, hanno aderito più di 280 città italiane, a conferma del successo dell’iniziativa e della sua diffusione capillare. La Festa si fonda sul principio della celebrazione della musica dal vivo e si svolge ogni anno il 21 giugno per il solstizio d’estate. L’iniziativa è rivolta a tutti i musicisti, professionisti e amatori, solisti, band e formazioni musicali di qualsiasi genere.

Tutti coloro i quali intendono partecipare potranno iscriversi gratuitamente e proporre la propria musica consultando il sito www.festadellamusica.beniculturali.it o attraverso la pagina Facebook “Festa della musica Carbonia 2018”, o inviando la propria richiesta alla mail: capricornconcert@alice.it .