24 December, 2024
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Elettricisti, idraulici, domotici, termoidraulici, manutentori di ascensori, scale mobili ed impianti a gas ma anche installatori di circuiti d’allarme e videosorveglianza. Un settore, quello dell’impiantistica, anche in Sardegna profondamente legato al “Sistema casa”, influenzato dall’andamento del mercato degli immobili e incentivato dai “bonus”.

Soprattutto negli ultimi anni, la crisi ha costretto, da una parte, tante imprese a chiudere definitivamente i battenti mentre, dall’altra, ha spinto sempre più abusivi a “inventarsi” impiantisti ed installatori e ad eseguire lavori nelle abitazioni senza rispettare i requisiti di sicurezza complice, in molti casi, anche la vendita al pubblico, nei centri commerciali o nella grande distribuzione, di generatori di calore e di componentistica per gli impianti elettrici, con tanto di pubblicità che invita al fai da te.

«Non è più accettabile che personaggi improvvisati o con poche ore di corso in negozio o, addirittura, seguendo dei video tutorial sui canali web – denuncia Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – abbiano la presunzione di aver acquisito la competenza impiantistica e la cultura della sicurezza delle aziende che, negli anni, si sono formate, certificate, aggiornate. Abbiamo il dovere di sensibilizzare i clienti anche sui rischi per la sicurezza da parte del committente. Questo è un nostro impegno quotidiano.»

Confartigianato Sardegna ricorda che la realizzazione di impianti e la loro manutenzione, o l’installazione di qualsiasi altro sistema deve essere eseguito da imprese registrate alla Camera di Commercio ed abilitate alla professione. Infatti, se il lavoro non è realizzato a regola d’arte e certificato, oltre a non rispettare la legge, in caso di incidenti, il proprietario ne risponde penalmente e non potrà beneficiare del risarcimento previsto dalla stipula di eventuali assicurazioni sulla casa.

Nell’isola, al I trimestre di quest’anno, le imprese del comparto Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzione e installazione sono state 4.261, di cui il 70,2%, pari a 2.993 unità sono artigiane.

Sono questi i dati dell’analisi dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha esaminato i numeri del settore delle “Imprese di installazione” su fonte Unioncamere-Infocamere 2017-2018.

«Dobbiamo sempre ricordare che se l’impiantistica non è totalmente collassata – afferma Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – ancora una volta dobbiamo dire grazie agli sgravi fiscali sulle ristrutturazioni e sulla riqualificazione energetica, due fondamentali e insostituibili sostegni alle famiglie e alle imprese, perché hanno consentito di aiutare chi ha fatto gli investimenti e chi ha eseguito i lavori. Speriamo che anche il nuovo Governo mantenga i benefici fiscali per le ristrutturazioni.»

In Sardegna nel 2016, secondo di dati forniti dal MEF e tratti dalle dichiarazioni dei redditi 2017 dei 31.456 contribuenti interessati, le detrazioni connesse agli interventi per l’efficientamento energetico hanno ammontato a 15 milioni di euro, pari al 16,5% delle detrazioni che interessano la filiera della casa e allo 0,9% dell’ammontare del totale delle detrazioni.

«C’è bisogno, tuttavia, di interventi a livello regionale finalizzati a rilanciare il settore artigiano, da troppo tempo dimenticato dalla politica – sottolinea Stefano Mameli – confidiamo molto nei provvedimenti della Commissione speciale che il Consiglio regionale ha appena costituito proprio sull’artigianato, sperando che finalmente si destinino risorse ad hoc per gli artigiani.»

L’analisi dimostra come, rispetto allo stesso periodo del 2017, si contino 24 imprese artigiane in meno, pari ad un calo dello 0,8%.

A livello provinciale le imprese artigiane del settore si concentrano principalmente a Cagliari (38,5%) e a Sassari (36,9%). L’incidenza maggiore delle imprese artigiane sul totale nelle Installazioni di impianti la rileviamo a Nuoro (80,9%) e a Sassari (73,7%). Rispetto allo stesso periodo del 2017 si osserva una dinamica delle imprese artigiane del settore positiva per Sassari (+0,5%) e Nuoro (+0,4%) e negativa per Cagliari (-1,8%) e Oristano (-4,5%).

In particolare, nella regione, al I trimestre 2018 le imprese artigiane del comparto Installazione di impianti elettrici sono 1.692, il 66,9% delle 2.530 imprese totali del settore e rispetto al I trimestre 2017 registrano una flessione del1’1,3%; le imprese del comparto Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria sono 1.141, il 78,3% delle 1.457 imprese totali del settore e rispetto al I trimestre 2017 registrano una tenuta con una variazione tendenziale prossima allo zero (-0,3%); e le imprese del comparto Altri lavori di costruzione e installazione sono 155, il 59,6% del numero totale di imprese del settore e rispetto al I trimestre 2017 registrano un incremento dell’1,3%.

Gli addetti nel settore delle installazioni in Sardegna sono 5.381, di cui 2.424, il 45,1% del totale, sono lavoratori dipendenti e 2.956, il 54,1% del totale, sono indipendenti. Rapportando gli addetti al numero di imprese delle Costruzioni si osserva che la dimensione media delle imprese del comparto presenti sull’Isola è di 2,2 addetti per impresa.

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Un’ospedale unico per la ASSL di Carbonia!!! Se ne parla da anni ma fino ad oggi il progetto è rimasto sempre e solo motivo di discussione tra favorevoli e contrari, in un’area della Sardegna che lamenta quotidianamente le inadeguatezze del sistema sanitario pubblico, sia per la vetustà delle strutture dei presidi ospedalieri, sia per i problemi legati all’utilizzo delle risorse, sia finanziarie sia umane.

Il dibattito sulle problematiche del sistema sanitario è salito di livello negli ultimi anni, prima e dopo l’approvazione della legge di riordino della rete ospedaliera e, in più occasioni, è tornato d’attualità il tema dell’ospedale unico per il Sulcis Iglesiente, da realizzare in un’area baricentrica tra il distretto sanitario di Carbonia e quello di Iglesias (Villamassargia?).

Il 31 maggio scorso, il direttore generale dell’ATS Sardegna, Fulvio Moirano, a distanza di pochi giorni dall’incontro avuto con i sindaci nel centro direzionale di via Dalmazia, è tornato a Carbonia, per un incontro con gli operatori del settore sanitario, con i quali ha dibattuto i temi legati agli accorpamenti previsti dalla legge di riordino della rete ospedaliera e, nel corso dei lavori, su sollecitazione di un operatore, Roberto Olla, ha parlato dell’ospedale unico, facendo una rivelazione sorprendente: «I finanziamenti per realizzare gli ospedali unici nella ASSL di Carbonia e ad Alghero ci sono, stiamo predisponendo un bando per la realizzazione di uno studio di fattibilità concreto, ma ciò che sorprende è che pare nessuno voglia questi ospedali unici, non ho sentito grande enfasi, una posizione che considero medievale…».

Per completezza d’informazione, per capire da dove arrivano i finanziamenti per la realizzazione dell’ospedale unico, proponiamo il filmato dell’intervento di Fulvio Moirano, intorno al quale sarebbe molto importante un tempestivo, serio approfondimento, da parte di tutti i soggetti interessati, ad iniziare dai sindaci che, secondo quanto emerge dal filmato, sarebbero i primi per niente entusiasti del progetto che porterebbe alla realizzazione dell’ospedale unico per la ASSL di Carbonia.

 

 

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Turismo

Parte giovedì 14 giugno ad Olbia il secondo giro di incontri territoriali per la definizione del nuovo Piano strategico del turismo “Destinazione Sardegna 2018-2021” organizzati dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio. Per ciascun incontro sarà possibile iscriversi on line attraverso la piattaforma regionale SardegnaParteciPA.

«Con questo ciclo, anche stavolta aperto a amministratori, operatori turistici e a tutti coloro che si interessano del tema turismo – dice l’assessore Barbara Argiolas – intendiamo fare il bilancio degli spunti, osservazioni e sollecitazioni emersi durante il primo giro di “consultazioni” coi territori, con l’obiettivo di articolarli in proposte e soluzioni da includere nel documento finale che verrà sottoposto alla Conferenza permanente del turismo. Il Piano strategico è strumento di aggiornamento della politica turistica regionale e per l’esercizio delle funzioni di programmazione, di indirizzo e coordinamento, con l’obiettivo migliorare la competitività e attrattività della destinazione Sardegna, in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Grazie al metodo partecipativo scelto per la costruzione del Piano e alla risposta corale dei territori – conclude l’assessore regionale del Turismo – abbiamo potuto costruire un quadro esauriente su potenzialità, criticità ed esigenze che ci aiuteranno a definire strategie e scelte operative più efficaci per la crescita del turismo in Sardegna e per la definizione di nuove offerte e nuove stagionalità.»

Il calendario degli incontri, dopo l’apertura a Olbia, farà tappa nei comuni di Alghero (15 giugno), Oristano (18 giugno), Sardara e Iglesias (19 giugno), Cagliari (22 giugno), Lanusei e Sinnai (25 giugno). Sarà possibile iscriversi a ciascun incontro dalla piattaforma regionale SardegnaParteciPA.

Le iscrizioni on line ai tavoli dovranno essere eseguite entro le 24 ore precedenti alla data dell’incontro. Sarà, inoltre, possibile iscriversi on site il giorno degli incontri fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.

 

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha pubblicato da qualche giorno l’avviso per la presentazione delle domande d’aiuto in favore delle aziende zootecniche colpite nel 2017 dall’epidemia della febbre catarrale degli ovini (lingua blu o blue tongue). Le domande si potranno presentare fino alle ore 12.00 dell’11 luglio 2018, dovranno pervenire al Comune nel quale è censito l’allevamento tramite Posta elettronica certificata o raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure consegnate a mano nell’Ufficio protocollo comunale. L’intervento, voluto da Giunta e Consiglio regionale, è stato discusso, modificato, condiviso e quindi approvato durante gli incontri del Tavolo verde alla presenza di tutte le associazioni di categoria e dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria.

Sono beneficiari dell’aiuto gli imprenditori agricoli le cui aziende siano state dichiarate dall’Autorità sanitaria sede di focolaio di febbre catarrale degli ovini nel corso del 2017 e comunque non oltre il 28 febbraio 2018.

L’aiuto è stabilito in un importo forfettario di compensazione per l’aggravio dei costi sostenuti a causa della malattia, quantificato in 3 euro per ogni capo presente in azienda all’apertura del focolaio, detratti prima i capi morti, e in un indennizzo forfettario di 50 euro da applicare a ogni capo morto a causa della blue tongue. Il numero dei capi per singola impresa è certificato dai Servizi sanità animale delle ASSL territorialmente competenti e i dati sono a disposizione delle aziende interessate presso il Comune in cui è censito l’allevamento.

«Come già accaduto negli anni scorsi – ha precisato Pierluigi Caria – il pagamento delle domande d’aiuto sarà garantito dai Comuni che erogheranno i circa 4 milioni e 771mila euro messi a disposizione dal Consiglio regionale. Le risorse non sono tante, ne avremmo voluto certamente di più, ma purtroppo con queste abbiamo dovuto procedere per venire incontro ai danni subiti nelle tante aziende sarde dove circa 36mila capi sono morti e 850mila sono stati coinvolti dai focolai.»

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Compatibilmente con i lavori del Consiglio regionale, per la settimana in corso, sono state fissate due riunioni delle commissioni.

La commissione delle Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd), ha in programma una seduta per mercoledì 13 giugno, alle ore 16.00, con all’ordine del giorno l’esame del Testo unico sulle cooperative di comunità e la proposte di legge n. 495 sulla valorizzazione della suinicoltura sarda.

La commissione speciale sull’artigianato presieduta da Roberto Deriu (Pd), inoltre, si riunirà giovedì 14 giugno, alle 12.30, per le audizioni di Unioncamere e Confartigianato sulla situazione del commercio e dell’artigianato in Sardegna. Nel pomeriggio, con inizio alle 18.30, sono previste le audizioni delle associazioni di categoria Cna e Casartigiani.

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Si è svolto ieri, 11 giugno 2018, a Cagliari, un incontro tra una delegazione di Europa Donna Italia, il movimento per i diritti delle donne operate al seno) e l’assessorato della Salute della Regione Sardegna.

Scopo dell’incontro la richiesta di intervento per migliorare l’organizzazione dei tre centri ospedalieri che dovrebbero fungere da Centri di Senologia Multidisciplinari (o Breast Unit) a Cagliari, Sassari e Nuoro.

In particolare per quello di Cagliari si richiede che il polo ospedaliero dedicato all’oncologia preservi la divisione chirurgica dedicata alla patologia del carcinoma mammario secondo gli standard europei ed indicati dal Ministero nelle “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative della rete dei centri di senologia” recepite dal Consiglio della Regione Sardegna nella seduta del 25/10/2017, contestualmente all’approvazione della ridefinizione della rete ospedaliera. La preoccupazione, infatti, è che il concorso per la direzione del Centro preveda la figura di un chirurgo oncologo generico e non dedicato alla chirurgia senologica.

Per Sassari e Nuoro, inoltre, viene richiesto che l’Assessorato intervenga sulle lunghe liste d’attesa, la mancanza di personale dedicato e l’insufficienza delle sale operatorie.

In tutta la Regione Sardegna poi la delegazione sottolinea la mancanza di protocolli per le donne ad alto rischio e l’inadeguata organizzazione, e di conseguenza la scarsa adesione, dello screening mammografico, tra le più basse a livello nazionale.

Europa Donna Italia era rappresentata dal presidente Rosanna D’Antona, dal consigliere Loredana Pau e dalla delegata delle associazioni della Sardegna Rosa Soru Marchi, di Nuoro Donna.

In vece dell’assessore, è intervenuto il direttore di Gabinetto Alfredo Schirru, che ha così ribattuto alle rilevazioni del Movimento: «La regione è sensibile al tema della chirurgia senologica poiché, come previsto dall’atto dell’azienda ospedaliera Brotzu, è stato avviato un concorso per il coordinatore della chirurgia oncologica e si sta impegnando per dar corso alla nomina entro l’anno o i primi mesi del 2019. Per Sassari – ha concluso – sta provvedendo alla riorganizzazione per migliorare il servizio della Breast Unit esistente e subito dopo verrà presa in considerazione anche un potenziamento di quella di Nuoro.»

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Trenitalia, azienda del gruppo Ferrovie dello Stato, continua la ricerca di personale. Il piano prevede per il 2018 l’assunzione di circa 500 figure, almeno questi sono gli accordi raggiunti con i sindacati di categoria e di cui abbiamo parlato in precedenti articoli. Per rispettare questo crono-programma di assunzioni il gruppo FS-Trenitalia pubblica periodicamente annunci con le figure ricercate. Per il mese di giugno ci sono importanti novità. Oltre a figure laureate e da assumere in ambiti molto specializzati, come sempre più spesso accade per grandi aziende che operano in settori tecnologici o comunque complessi, questa volta l’azienda è alla ricerca anche di figure diplomate … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_trenitalia.html ) .

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Ieri pomeriggio, a Selargius, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un giovane di 29 anni per maltrattamenti in famiglia. Il giovane, al fine di estorcere del denaro alla madre convivente, la aggrediva ripetutamente, prima di essere immobilizzato e tratto in arresto dai carabinieri, prontamente intervenuti. Il giovane, già arrestato dagli stessi carabinieri il 31 maggio scorso per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria, informata dalla stazione dei carabinieri di Selargius.

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A distanza di poche ore dal voto amministrativo nei Comuni sardi, il coordinatore regionale dei Riformatori sardi esprime «soddisfazione per la tenuta delle nostre liste e per i ballottaggi che siamo convinti di vincere».

«Si è concluso il primo tempo di una campagna elettorale difficile – aggiunge Pietrino Fois – che ha riservato importanti conferme per le nostre liste e i nostri candidati. La coerenza e la serietà del nostro lavoro sono stati premiati ed i risultati dei ballottaggi lo certificheranno. Nel grande agone politico che oramai ha visto le alleanze più disparate e nuove, l’elettorato ha dimostrato di avere le idee chiare nel confermare ai Riformatori sardi la propria fiducia.»

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Grande successo per la tappa algherese della Festa del gusto, organizzata dall’associazione Primavera Sulcitana. Decine di migliaia di persone hanno letteralmente preso d’assalto l’ara con i quaranta stand – sardi, nazionali e internazionali, tra i quali hanno spiccato quelli provenienti dalla Grecia, dalla Spagna, dall’Argentina e dal Brasile – tutti immersi nei gusti di cibi unici e preparati al momento. Dal sei al 10 giugno scorsi le ramblas algheresi hanno fatto da cornice anche alla tappa sarda del rapply. Motori e sapori vincenti, insomma.

«Lo street food ha conquistato anche Alghero, siamo felici e non vediamo l’ora di tornare in questa città – dice Ivan Scarpa, addetto alla comunicazione di Primavera Sulcitana – ringraziamo l’Aci Sassari, con il presidente Giulio Pes e tutti i componenti del consiglio, e il Comune, con il sindaco e tutti gli assessori, per averci ospitato. C’è stata un’ottima collaborazione tra i due eventi, speriamo di poterlo replicare anche nel 2019. Dal 14 al 17 giugno saremo a Olbia, poi a seguire a Cagliari e Tortolì.»

Pieno apprezzamento arriva anche da Marco Pala, consulente di Aci: «Manifestazione riuscitissima, ormai tutti i piloti si sentono a casa ad Alghero, e ancora di più lo sono stati grazie ai tanti cibi provenienti da tutto il mondo. Sono rimasti soddisfatti anche gli operatori locali, confermo la volontà di replicare nel 2019 insieme alla Festa del gusto».