23 December, 2024
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Stamane, intorno alle 10.20, in via Rossini, a Cagliari, una ragazza 32enne è stata avvicinata, dopo esser scesa dalla propria auto, da un individuo (verosimilmente del posto) a lei sconosciuto, con il volto scoperto, che dopo averla bloccata con un braccio, l’ha minacciata senza armi, intimandole di consegnargli i soldi che aveva appena prelevato (tre prelievi bancomat nella non lontana via san Benedetto, per un totale di 750 €) e l’ha poi colpita con un pugno al volto, impossessandosi del denaro e dandosi alla fuga nelle vie limitrofe.
Ha donna ha riportato lesioni lievi e sul posto è intervenuta un’ambulanza che l’ha trasportata all’0spedale Santissima Trinità.
Sono in corso le ricerche e le indagini da parte di militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cagliari immediatamente intervenuti a seguito di relativa richiesta arrivata al 112.

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Si è svolta questa mattina, nella struttura comunale per l’’infanzia di via Manzoni, a Carbonia, l’iniziativa “Nido Aperto”, grazie alla quale i genitori ed i bambini hanno potuto visitare l’’Asilo Nido ““I Colori dell’’Arcobaleno”” in vista delle iscrizioni per il nuovo anno 2018-2019. Per l’’Amministrazione comunale era presente l’’assessore dei Servizi sociali e delle Politiche giovanili Loredana La Barbera, la quale ha sottolineato che il Nido comunale, profondamente rinnovato nel look, rappresenta un “vero e proprio punto di riferimento per l’’educazione dei nostri piccoli, nonché un servizio fondamentale che consente ai genitori di crescere i propri figli in serenità, senza rinunciare agli impegni professionali ed alle incombenze giornaliere”. L’’apertura della struttura è stata un’’occasione utile per presentare ai genitori il nuovo progetto d’’infanzia, i laboratori del fare e del pensare e gli atelier pedagogici organizzati dal personale della struttura per l’’infanzia comunale.

L’’iniziativa “Nido Aperto è stata promossa dalla Cooperativa Piccola Parigi, dal Consorzio Network Etico, in collaborazione con il comune di Carbonia.

Le iscrizioni all’’Asilo Nido Comunale ““I Colori dell’’Arcobaleno”” sono aperte fino al 6 luglio: possono accedervi i bambini e le bambine di età compresa tra i 3 ed i 36 mesi.

I moduli di iscrizione potranno essere ritirati presso la struttura di via Manzoni, presso l’’Ufficio Servizi Sociali del comune di Carbonia in via XVIII Dicembre dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, e saranno scaricabili anche dal sito internet del comune di Carbonia, nella sezione Servizi Comunali-Servizi Sociali.

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Brillantissimo risultato per la VBA/Olimpia Sant’Antioco alle finali nazionali Under 20, terminate domenica 3 giugno ad Agropoli, in provincia di Salerno. La squadra di Angelo Mocci s’è classificata all’8° posto tra le 20 migliori squadre d’Italia. Si tratta di un risultato forse ancora più importante della salvezza conquistata dalla prima squadra allenata da Tony Bove (con tanti giovanissimi) nel girone F del campionato di serie B, in quanto rappresenta una garanzia per il futuro della pallavolo antiochense.

La squadra laureatasi campione d’Italia è la Lube Banca Civitanova Marche che nella finalissima disputata al PalaDiConcilio di Agropoli, trascinata dall’MVP della manifestazione, Francesco Recine, ha superato il Materdomini Castellana Grotte, davanti a circa 1.000 spettatori, al tie break, con i seguenti parziali: 25 a 17, 23 a 25, 24 a 26, 25 a 23, 15 a 13. Al terzo posto si è classificato il Segrate Volley 1978 che nella finale di consolazione ha avuto la meglio sul Vero Volley Monza con il punteggio di 3 a 1 (23 a 25, 27 a 25, 25 a 22, 25 a 16), al termine di un match molto bello e combattuto.

Classifica Finale

1ª Lube Banca Civitanova;

2ª Materdomini Castellana Grotte;

3ª Segrate Volley 1978;

4ª Vero Volley Monza;

5ª Sigma Volleyball Aversa;

6ª Kione Padova;

7ª Atletico Volley-Gupe CT;

8ª VBA Olimpia Sant’Antioco;

9ª Junior CDP Lves;

10ª S. di P. Anderlini Blu Mo.;

11ª Sant’Anna Tomcar;

12ª Spinnaker Albisola Volley;

13ª Gada Group Volley Pescara;

14ª Snav Folgore Massa;

15ª Edotto Foligno PG;

16ª Lupi Polochem;

17ª Volleyinsieme Raffaele Lamezia Volley;

18ª Olympia;

19ª AS Pallavolo Agnone;

20ª Virtus Potenza.

   

 

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Si è svolta ieri una riunione di “attivo quadri e delegati” organizzata da FSM, FIOM, UILM e dal coordinamento degli appalti Eurallumina, per l’esame delle problematiche inerenti lo stabilimento Eurallumina di Portovesme.

«Nel corso dell’assemblea – si legge in una nota – sono state affrontate ed evidenziate, per l’ennesima volta, svariate criticità irrisolte che da diverso tempo si manifestano all’interno della fabbrica.

In particolare:

  1. il mancato rispetto dei criteri di storicità per i lavoratori metalmeccanici che ciclicamente entrano a lavorare nello stabilimento per la manutenzione degli impianti. Da tempo, infatti, l’assoluta maggioranza delle maestranze metalmeccaniche occupate in fabbrica non proviene dalla platea originaria di lavoratori che, alla data di chiusura della realtà produttiva, componevano gli organici delle imprese d’appalto in stabilimento. Questo accade per ogni genere di professionalità e in sfregio agli accordi sindacali pregressi, alla logica del buon senso e ad ogni criterio di “giustizia sociale” nei confronti dei lavoratori “storici”;
  2. la presenza all’interno dello stabilimento di aziende d’appalto che operano ai limiti del rispetto delle norme sulla sicurezza e quindi della preservazione della salute per i lavoratori, e che applicano condizioni contrattuali inadeguate e non in linea con la storia sindacale dello stabilimento.»

«Sino ad oggi – si legge ancora nella nota – le organizzazioni sindacali metalmeccaniche ed il coordinamento appalti, per rispetto nei confronti della vertenza in corso, onde evitare di prestare il fianco a speculazioni di personalità e sodalizi ostili alla ripartenza della fabbrica, hanno sempre assunto un atteggiamento di responsabilità e cercato di evitare ogni possibile elemento di contrapposizione e/o conflitto sociale.

Adesso, visto l’aggravarsi di questa situazione, diciamo basta. E’ giunto il momento di discutere nel merito delle problematiche citate, rimettendo al centro di ogni ragionamento i lavoratori, i loro diritti e, ovviamente, l’auspicata ripartenza dello stabilimento.

A tal proposito – rimarcano FSM, FIOM, UILM e coordinamento appalti Eurallumina -, considerato il perdurare delle difficoltà, il silenzio e la sordità più volte riscontrate, tenuto conto anche della nuova fase di accelerazione della vertenza, con la modifica dell’accordo di programma, nella parte inerente l’approvvigionamento energetico, ovvero la costruzione del “vapordotto”, si rende necessaria e doverosa una nuova fase di mobilitazione da parte delle organizzazioni sindacali metalmeccaniche e del coordinamento appalti, allo scopo di recuperare il proprio legittimo ruolo di rappresentanza all’interno dello stabilimento, per tutto ciò che concerne i lavoratori metalmeccanici.»

«Per dare concretamente seguito a tali intendimenti – concludono FSM, FIOM, UILM e coordinamento appalti Eurallumina – per il 22 giugno, di fronte ai cancelli, verrà convocata l’assemblea generale di tutti i lavoratori metalmeccanici dello stabilimento EurAllumina.»

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«La reazione dei pazienti, con oltre duemila firme di pazienti contrari alla chiusura (un numero che cresce giorno dopo giorno), dimostra con chiarezza il disagio che verrebbe a creare lo smantellamento dell’ambulatorio di terapia antalgica del Brotzu per spostare tutti i pazienti all’ospedale oncologico. Una scelta sbagliata, giacché il centro dell’Oncologico non riuscirebbe a soddisfare la domanda. Allo stato attuale non si capisce quali saranno i nuovi spazi atti ad accogliere un tale numero di pazienti, né è stato adeguato dal punto di vista numerico il personale medico ed infermieristico. Inoltre resterebbe aperto il problema di garantire le consulenze antalgiche dei pazienti ricoverati, col personale costretto a fare la spola tra Oncologico e Brotzu, con inevitabili disservizi e perdite di tempo, come già accade. Nulla impedisce di unificare la struttura si terapia del dolore in un’unica direzione di struttura complessa. Ma perché sopprimere un’articolazione organizzativa presso il più importante ospedale della Sardegna, del tutto funzionale alle esigenze dei pazienti?»

Lo afferma il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, che nelle scorse settimane aveva presentato un’ interrogazione urgente e sottolinea che il nuovo atto aziendale dell’Azienda ospedaliera Brotzu prevede la creazione di un unico centro di terapia antalgica presso l’ospedale oncologico, con la contestuale soppressione dell’ambulatorio del Brotzu.

«Nel 2017 il Brotzu ha erogato circa 4.000 prestazioni – aggiunge Michele Cossa -. Da tempo però è iniziata la falcidie del personale, con la conseguente riduzione delle prestazioni e disagi enormi per l’utenza (per l’ozonoterapia non urgente bisogna attendere oltre due anni); addirittura, capita di frequente che vengano  rinviate le prestazioni programmate e i pazienti vengano rimandati a casa. Stesso discorso per le consulenze richieste nei reparti. Il disagio che si arreca ai pazienti, costretti a spostare nel tempo le prestazioni, è facilmente immaginabile. La struttura del Businco non potrà mai essere in grado di assicurare le prestazioni necessarie. Sembra che la priorità della Direzione sia la chiusura dell’ambulatorio del Brotzu e non la tutela dei diritti del malato, che oggi a gran voce  chiedono continuità assistenziale e certezza delle cure che chiede a Pigliaru e ad Arru di intervenire presso la Direzione generale del più importante presiedo ospedaliero della Sardegna affinché – conclude Michele Cossa – possa porre rimedio quanto prima alla situazione illustrata, in maniera da evitare l’ulteriore aggravarsi del malcontento da parte dell’utenza afferente al servizio e da salvaguardare la dignità professionale dei medici e degli operatori che hanno finora comunque garantito le prestazioni, in condizioni di oggettiva difficoltà.»

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La Camera di Commercio di Nuoro ha organizzato un seminario informativo per illustrare il Piano Nazionale Impresa 4.0 e gli strumenti per sostenere e rilanciare la competitività delle imprese italiane attraverso programmi di investimento e di innovazione digitale.

Nel corso del seminario, che si terrà martedì 12 giugno 2018, dalle ore 10.00, presso il Fab Lab Make in Nuoro (via Paoli, 2), saranno presentati i servizi offerti alle imprese dal PID – Punto Impresa Digitale istituito dalla Camera di Commercio di Nuoro per:

  • diffondere la conoscenza sulle tecnologie ed i vantaggi di Impresa 4.0;
  • offrire assistenza, orientamento e formazione sull’innovazione digitale;
  • illustrare le opportunità d’investimento connesse a Impresa 4.0

Prenderanno parte all’incontro Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna e Agostino Cicalò, presidente della Camera di Commercio di Nuoro.

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Lunedì 11 giugno, alle 10.00, nei locali del comune di Cagliari, in via Roma, sarà presentata l’edizione 2018 di “E-state in corso”. Giunta alla sua sesta edizione, può considerarsi a pieno titolo una delle iniziative più apprezzate dell’estate cagliaritana, visto il grosso seguito fra turisti e gli stessi cagliaritani.

Sino alla fine di agosto, il Corso Vittorio Emanuele II si vestirà ogni settimana di un tema differente e sarà teatro di tante attività culturali, musicali e teatrali. Ci sarà spazio per le eccellenze enogastronomiche isolane e per la cultura a 360 gradi.

Alla presentazione di lunedì interverranno l’assessore delle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu, il presidente dell’associazione CCN Corso Vittorio Emanuele, Emanuele Frongia, il presidente provinciale della Confesercenti di Cagliari, Davide Marcello, e, per conto dell’associazione Piazza Yenne, Michela Ghiani.

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L’innalzamento della soglia del limite Isee (indicatore della situazione economica equivalente), da 13mila euro annui a 23mila, anche per gli studenti dell’Università di Sassari, così come è già stato deliberato dall’Ateneo di Cagliari, per ampliare la fascia degli esonerati dal pagamento delle tasse universitarie e scongiurare così svantaggi economici e territoriali e garantire parità di trattamento e condizioni a studenti e famiglie sarde.

È questa, in sintesi, la richiesta avanzata dal consigliere regionale del gruppo Psd’Az – La Base, Giovanni Satta, contenuta in un’interrogazione protocollata nel Consiglio regionale ed indirizzata al presidente Francesco Pigliaru e agli assessori Raffaele Paci e Giuseppe Dessena. Nel documento, l’esponente dei Quattro Mori evidenzia che, per effetto del provvedimento approvato dall’Ateneo cagliaritano, il numero degli studenti esonerati passerà da 2.062 a 4.942 e sottolinea che, attraverso una nota apposita indirizzata al Magnifico rettore dell’università turritana, ha già manifestato l’esigenza di incentivare le agevolazioni nel diritto allo studio con l’innalzamento delle soglie Isee. 

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Con un’interrogazione depositata ieri in Consiglio regionale, il rappresentante del Partito dei Sardi, Piermario Manca, solleva il problema dei ritardi nei pagamenti degli aiuti regionali alle aziende del comparto ovicaprino alle prese con le difficoltà di produzione e di mercato del latte della campagna 2016-2017. Piermario Manca chiama in causa l’assessorato dell’Agricoltura e riforma agropastorale, denunciando che l’ingranaggio regionale di aiuti attivato con la legge regionale 14 settembre 2017, n. 20 e con le direttive approvate con la deliberazione di Giunta 46/21 del 3 ottobre 2017, si è inceppato determinando sia ritardi ingiustificabili nei pagamenti, sia la giacenza di 200 pratiche che sono ancora in attesa di risposte relativamente ad alcune riserve circa i criteri di ammissibilità delle stesse.

«Le risorse aggiuntive recate dalla legge regionale 20/2017 fanno sì che il programma di aiuti abbia una dotazione complessiva di 45 milioni di euro, rivolti alle imprese attive nella produzione primaria del comparto ovino e caprino», spiega Piermario Manca nel testo dell’interrogazione. «L’aiuto è concesso per tutti i capi ovini e caprini presenti in azienda al 30 giugno 2017, come risultante dai dati desunti dalla banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica (BDN) e relativi alla consistenza dei capi identificati elettronicamente o dal censimento degli animali detenuti per un importo unitario dell’aiuto a capo fissato in 13 euro», continua il documento.

Secondo quanto scritto nell’allegato alla deliberazione della Giunta regionale n. 46/21 del 3.10.2017, «il beneficiario deve essere proprietario e detentore degli animali richiesti e che qualora il richiedente sia esclusivamente detentore di animali è necessario fornire una dichiarazione del proprietario di assenso alla presentazione della domanda di sostegno e pagamento». E proprio questo aspetto ha determinato i maggiori disguidi: «Gli uffici Argea pagano i detentori e questo crea problemi in quanto non necessariamente sono anche i proprietari, o ancor peggio non hanno fascicolo aziendale, per cui nascono tutta una serie di casi anomali per la mancata corrispondenza tra chi ha fatto domanda e chi, ai sensi del bando, avrebbe dovuto farla», spiega ancora l’interrogazione presentata dal consigliere regionale del PdS. «Le domande sono state presentate dalle aziende agricole a partire dal 16/10/2017 e fino al 18/12/2017, e l’assessore aveva assicurato il pagamento della totalità delle richieste entro il 2017». Ma il meccanismo si è arenato.

 «A oggi ci sono circa 200 domande non ancora istruibili perché non si è ancora data risposta ad alcune riserve circa i criteri di ammissibilità; verificato che si tratta di domande presentate da ditte individuali o società nelle quali la proprietà degli animali è ascrivibile a soggetto diverso dal detentore, e considerato che più volte sono state sollecitate soluzioni per lo sblocco di questi casi senza che a oggi sia stata presa alcuna iniziativa in merito», l’interrogazione chiede all’assessore regionale dell’Agricoltura, «se sia a conoscenza di quanto sopra evidenziato; se non ritenga, alla luce dei fatti e delle considerazioni sopra esposte, di dover intervenire immediatamente in merito per evitare ulteriori ritardi nei pagamenti; di prevedere, anche per i bandi futuri, un miglior raccordo tra l’assessorato che scrive i bandi e l’agenzia Argea che istruisce le pratiche».

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La fregata europea multi missione (FREMM) della Marina Militare Alpino, è arrivata oggi al Black Falcon Cruise Terminal di Boston (U.S.A.), dove sosterà fino al 12 giugno.

Nave Alpino, consegnata alla Marina Militare il 30 settembre 2016, è la quinta unità FREMM e la quarta in versione “antisommergibile”. Si tratta di una nave allestita con sistemi tecnologici all’avanguardia e di ultimissima generazione.

La Campagna oltreoceano, il confronto e le attività congiunte con Marine amiche e alleate, costituiscono una preziosa occasione di addestramento, utile a mantenere elevati i livelli di cooperazione per il rafforzamento dei rapporti con gli alleati trans-regionali.

Nave Alpino garantirà una presenza qualificata e tecnologicamente rilevante in diversi Paesi con cui l’Italia intrattiene importanti rapporti politico-diplomatici, economici e di attività di cooperazione militare. Le attività che verranno condotte si inquadrano, più in generale, all’interno dei compiti istituzionali che la Marina Militare, senza soluzione di continuità, assicura al nostro Paese ed alla collettività in tutte le aree di interesse strategico, garantendo una concreta presenza navale finalizzata al sea-control, alla sicurezza delle linee di comunicazione commerciale (Sea Line of Communication – SLOC), alla vigilanza sulle attività marittime nazionali, alla deterrenza e contrasto alle attività illegali in alto mare, alla cooperazione internazionale e all’addestramento.

Questa Campagna è rilevante sia per la possibilità di proiettare l’immagine della Marina Militare, delle Forze Armate e del sistema Paese in aree di non usuale gravitazione, sia per il supporto fornito alla  competitività internazionale di importanti realtà nazionali. In tale ambito si inquadra anche l’importante attività tesa a mostrare e far conoscere le capacità operative dell’Unita a favore di delegazioni composte da membri del congresso degli Stati Uniti ed ufficiali della US Navy nell’ambito del processo informativo per la definizione , da parte della US Navy, di una nuova classe di fregate (programma di acquisizione statunitense denominato Future Frigate Program FFG(X) destinata a colmare il gap capacitivo tra le Littoral Combat Ship (LCS) e le unità classe Arleigh Burke.

Tale iniziativa di proiezione marittima e naval diplomacy rientra nel più ampio progetto che mira a “fare sistema”, integrando le capacità operative dell’Equipaggio con i moderni sistemi di fabbricazione italiana imbarcati su nave Alpino, costruita da FINCANTIERI, sponsor unico e partner della campagna.

La presenza oltreoceano è anche l’occasione d’incontro con le numerose comunità italiane residenti all’estero e include anche l’organizzazione di eventi culturali e di promozione dell’immagine dell’Italia e delle sue eccellenze.

Media partner dell’attività sono Rivista Italiana Difesa (RID), Agenzia Nova e Report Difesa.

Nel corso della sosta, Nave Alpino sarà aperta alle visite al pubblico nei seguenti giorni e orari:

Venerdì 8 giugno: dalle 15.00 alle 18.00

Sabato 9 giugno: dalle 15.00 alle 18.00

Lunedì 11 giugno: dalle 10.00 alle 12.00.