21 December, 2024
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Martedì 5 giugno, alle ore 18.00, presso la libreria Feltrinelli Point di via Paoli, a Cagliari, verrà presentato il libro “Sufi Network. Le confraternite islamiche tra globalizzazione e tradizione”.

L’autore del libro, Francesco Alfonso Leccese, dell’Università degli studi Internazionali di Roma – UNINT, ne parlerà con gli specialisti della materia Nicola Melis e Alessandra Marchi dell’Università di Cagliari. Sarà l’occasione per sfatare miti e luoghi comuni sul rapporto tra le categorie “Occidente” e “Islam” e mettere in evidenza le molteplici interazioni culturali attraverso cui i pensieri e i suoni del sufismo sono divenuti celebri a livello globale.

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Sono aperte le iscrizioni per la frequenza dei bambini all’Asilo Nido Comunale di Carbonia “I Colori dell’Arcobaleno” per l’anno 2018-2019. «Si tratta di una struttura d’eccellenza nel panorama dei servizi per l’infanzia del nostro territorio, formata da personale professionale altamente qualificato. Un punto di riferimento basilare per l’educazione dei nostri piccoli», ha affermato il sindaco Paola Massidda.
«La struttura di via Manzoni anche quest’anno sarà operativa nella pienezza delle sue funzioni – ha commentato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera -. L’Asilo nido comunale rappresenta un servizio educativo fondamentale per la comunità, che dà l’opportunità ai genitori di crescere i figli in serenità, senza rinunciare agli impegni professionali e alle incombenze giornaliere.»
Il servizio è rivolto ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi.
Le domande di iscrizione dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune entro il 6 luglio 2018, fatta salva la possibilità di presentare la domanda lungo tutto il corso dell’anno, compatibilmente con i posti disponibili. I genitori dei piccoli dovranno compilare un apposito modulo, a cui dovrà essere allegato un documento di identità, ISEE in corso di validità ed il certificato vaccinale rilasciato dalla ASL competente. Una volta raccolte le iscrizioni, verranno predisposte, ai sensi dell’articolo 5 del “Regolamento comunale dei servizi educativi per la prima infanzia”, le graduatorie, dalle quali si attingerà sino a copertura dei posti disponibili per l’inserimento nel servizio Asilo Nido Comunale.
La coordinatrice e il personale educativo accoglieranno le famiglie che volessero visitare il Nido Comunale previo appuntamento al n. 0781 671184.
I moduli per l’iscrizione potranno essere ritirati presso l’Asilo Nido Comunale “I Colori dell’Arcobaleno” di via Manzoni, presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Carbonia in via XVIII Dicembre dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, e saranno scaricabili anche dal sito Internet del Comune di Carbonia, nella sezione Servizi Comunali-Servizi Sociali.

 

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Sono disponibili fondi regionali per il ristoro alle aziende di allevamento regolari e certificate che possono incorrere nel blocco alla movimentazione dei maiali in seguito a segnalazione di un focolaio di PSA. Ne dà comunicazione l’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna.
Alla luce della nuova campagna di eradicazione promossa dall’UdP sono state recuperate risorse che, a partire dall’1 gennaio 2018, possono integrare il mancato reddito per le aziende suinicole, certificate e conformi alla normativa vigente in materia di biosicurezza, registrazioni e benessere degli animali, colpite dalle restrizioni sanitarie dovute all’insorgere di focolai della PSA. Nello specifico, si tratta di quegli allevamenti operanti all’interno delle zone di protezione e di sorveglianza istituite a perimetro dei focolai per un raggio di almeno tre e dieci chilometri.
Mentre nelle aziende in cui è stata confermata la presenza della malattia, l’autorità sanitaria competente provvede affinché si proceda sistematicamente all’immediato abbattimento di tutti i suini presenti e al loro smaltimento, in quelle ricadenti all’interno delle zone di protezione e di sorveglianza, gli animali restano in vita, ma è fatto espresso divieto di movimentarli all’esterno dell’azienda per un periodo di almeno quaranta giorni, per le aziende in zona di protezione, e di trenta giorni, per quelle in zona di sorveglianza, così da permettere ai servizi veterinari di completare i controlli e la messa in sicurezza di quei territori. In tale periodo si assiste quindi a un considerevole incremento dei costi di gestione dell’allevamento: l’imprenditore infatti da un lato non può vendere gli animali ed è costretto ad alimentarli oltre il tempo programmato. Dall’altro si genera un deprezzamento dei capi al momento della vendita, poiché nelle settimane di blocco alla movimentazione sono aumentati di peso e, per quanto riguarda soprattutto le aziende specializzate nella produzione del suinetto da latte, sono quindi andati fuori mercato. L’aiuto, non soggetto a notifica verso l’Unione europea, sarà attuato dall’Agenzia regionale Argea Sardegna.
«Lo strumento messo in campo dalla Regione – ha spiegato il responsabile dell’UdP, Alessandro De Martini – è un segnale di attenzione verso gli allevatori virtuosi e rispettosi delle norme che tutti i giorni sono ostaggio di chi invece irresponsabilmente continua ad alimentare la PSA provocando danni economici ai propri vicini d’azienda e alla Sardegna intera.»
Conclusa una prima fase di controlli nelle aziende entro i tre chilometri da quella dove lo scorso 18 maggio, in agro di Villagrande Strisaili, è scoppiato un focolaio di PSA, le autorità sanitarie stanno proseguendo le verifiche. Il prossimo 4 giugno a Lanusei si riunirà l’Unità di crisi che dovrà valutare anche il caso dell’abbattimento precauzionale di 26 suini avvenuto, sempre in un allevamento di Villagrande, qualche giorno dopo lo scoppio del focolaio e che a un primo riscontro di laboratorio dell’Istituto zooprofilattico sperimentale sono risultati non affetti da Peste suina africana. In quell’occasione, dopo il controllo di alcune aziende che non avevano evidenziato problemi, i veterinari erano intervenuti in un allevamento collegato epidemiologicamente con quello del focolaio: i titolari erano soci, le aziende risultavano ancora intestate alla stessa società, così come gli animali provenivano dallo stesso allevamento. Al momento dell’arrivo dei veterinari, ben tre capi presentavano sintomatologia riferibile alla PSA, soprattutto con febbre alta, mentre una scrofa era stesa a terra con forte respiro addominale. L’allevamento aveva inoltre diverse criticità e non conformità relative all’identificazione dei suini, alle misure di biosicurezza e del benessere animale, alla registrazione delle movimentazioni e macellazioni. Occorre aggiungere che il contesto di Villagrande è ad alto rischio per la presenza del pascolo brado illegale, di cinghiali infetti e che l’azienda si trova nella zona di sorveglianza e, per tutto questo, si comprende che c’erano tutte le condizioni per una valutazione del rischio assai elevata, tale da rendere necessaria un’azione immediata dell’estinzione del pericolo di diffusione del focolaio. Inoltre, anche se i risultati delle prime analisi dell’IZS non hanno confermato la presenza della PSA, non si può escludere che la malattia fosse appena entrata nell’allevamento, così come non si possono definire maiali sani quelli trovati dai veterinari con sintomi che evidenziavano chiari problemi di salute.
L’autorità sanitaria competente, in questi casi, ha il dovere di agire secondo il principio di precauzione, anche con il rischio di abbattere qualche animale non positivo al virus. Non c’è stato perciò nessun abuso o superficialità nelle decisioni prese dall’UdP, ma si è intervenuti con la massima tempestività e con forte senso di responsabilità.
«Considerata la situazione complessiva del programma di eradicazione e i miglioramenti raggiunti – ha osservato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada – oggi più che mai l’UdP deve agire con il massimo rigore, come se ogni nuovo focolaio che si verifichi sia l’ultimo.»

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Entrerà in vigore il prossimo 10 giugno l’offerta ferroviaria estiva di Trenitalia richiesta dalla Regione all’interno del contratto di servizio. Più corse verso le località balneari per soddisfare il prevedibile aumento della domanda e potenziamento dei collegamenti anche con l’aeroporto.
«L’attenzione verso il trasporto ferroviario è sempre molto alta – dice l’assessore Carlo Careddu – e risponde all’obiettivo della Giunta di innalzare la qualità del servizio sulla rete isolana, la cosiddetta cura del ferro, a fronte di uno stanziamento attualmente superiore ai 500 milioni di euro. A ciò si aggiungono i quasi 400 milioni totali sino al 2025 del contratto di servizio con Trenitalia che prevede, tra l’altro, il rinnovo del parco rotabile, l’adeguamento degli impianti di manutenzione e dei servizi tecnologici, sistema di monitoraggio e obiettivi precisi a tutela del diritto dei sardi alla mobilità. Nell’ambito di questa attività, la direzione regionale di Trenitalia guidata da Amelia Italiano si impegna a rafforzare l’offerta verso le destinazioni più richieste nella stagione estiva. Obiettivo necessario in una regione a vocazione turistica come la Sardegna dove, oltre al trasporto funzionale ai servizi essenziali – aggiunge l’assessore – deve essere garantito il collegamento anche con i luoghi di vacanza per residenti e non.» 
Venti nuovi treni feriali e 14 festivi tra Cagliari ed Elmas che hanno lo scopo di potenziare i servizi per l’aeroporto. L’offerta aumenta in previsione dell’incremento del traffico aereo nel periodo estivo e vista la crescita del numero di viaggiatori registrata nel 2017 (+ 25% rispetto all’anno precedente) determinata da diversi fattori fondamentali: l’interconnessione tra stazione e aeroporto e il piano di comunicazione ad hoc attivato da Trenitalia negli scali collegati alla ferrovia e nei canali di vendita e monitor di bordo dei treni regionali della penisola. Aumentano anche le corse verso Golfo Aranci con 8 treni da Olbia, 6 nei giorni feriali e 2 nei festivi, per servire ad esempio le spiagge di Marinella e di Cala Sabina. Prevista una rimodulazione oraria allo scopo di agevolare l’accesso al litorale di Olbia dai territori di Logudoro, Monte Acuto e Gallura. Due nuovi treni “del mare” anche tra San Gavino e Cagliari nella fascia di media mattina.
Concretamente, per la sicurezza della rete è in corso l’installazione in tutte le strade ferrate a scartamento ordinario del sistema SCMT (Sistema di controllo marcia treno). La copertura ha superato il 50 per cento della rete (circa 185 chilometri) con oltre 12 milioni di investimento spesi su 20 milioni complessivi. Sono già stati completati gli interventi sulla Oristano-Macomer e sulla Macomer-Ozieri/Chilivani. Entro il primo semestre 2018 (secondo le stime di Rfi) il sistema sarà attivato anche sulle tratte Chilivani – Olbia e Decimomannu- Iglesias-Carbonia. Poi sarà realizzato per fasi il sistema ACC-M (Apparato Centrale Computerizzato – Multistazione) sulla linea Cagliari-San Gavino-Oristano: un impianto che controlla contemporaneamente più stazioni e le relative tratte. Il SCMT garantisce una migliore gestione del traffico ferroviario, con elevati standard di regolarità e puntualità.
In corso di automazione anche la rete a scartamento ridotto per garantire maggiore sicurezza e riduzione dei tempi di percorrenza. Procedono i lavori per l’installazione del sistema ACCM (controllo centrale computerizzato) sulle tratte Monserrato-Isili e Macomer-Nuoro per i quali sono stati investiti 55 milioni provenienti dal trasferimento di competenze delle ex Ferrovie complementari (35 milioni – Decreto legislativo 46/2008) e dal Patto Sardegna (20 milioni – F.S.C. 2014-2020). Si attendono ulteriori risorse a valere sul Piano operativo F.S.C. 2014 – 2020 per l’adeguamento ai nuovi standard anche delle tratte Sassari – Alghero e Sassari – Sorso. «Un altro aspetto decisivo per la sicurezza riguarda l’ammodernamento della flotta», aggiunge Carlo Careddu.
Si conferma così la politica di svecchiamento del parco rotabile sostenuta dalla Regione che prevede la riduzione del 77% dell’età media della flotta sarda (Trenitalia) dai 23,5 anni del 2016 ai circa 5 nel 2021. Complessivamente le risorse per l’acquisto dei nuovi treni passano da 78,3 a 131,3 (+67%) grazie all’impiego dei fondi strutturali FSC. L’assessorato dei Trasporti nel 2018 ha stanziato ulteriori 53 milioni di euro per acquistare 5 nuovi treni di maggiore capienza da destinare alle linee a maggior frequentazione, che si aggiungono ai 18 già finanziati con risorse Trenitalia in virtù del contratto di servizio 2017- 2025, per un totale di 23 convogli.
Sullo scartamento ridotto, invece, la Regione ha investito 43 milioni di euro per nove automotrici Stadler operative sulle tratte Macomer-Nuoro, Sassari-Alghero, Sassari-Sorso composte da due carrozze. Gli Stadler, pensati per collegamenti brevi del trasporto pubblico locale sulla rete a scartamento ridotto, contribuiranno a fornire un servizio più efficiente e a valorizzare collegamenti strategici per le zone interne dell’isola.
Altri tre nuovi convogli per lo scartamento ridotto saranno acquistati sempre con le risorse del Piano operativo nazionale F.S.C. 2014 – 2020.

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«Presenteremo al più presto il dossier Sardegna al nuovo Governo, cui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro.»
Lo dichiara il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
«Nel contesto di relazioni Stato-Regione mai semplici e spesso conflittuali, il governo di Paolo Gentiloni, come prima quello guidato da Matteo Renzi, ha lavorato con noi con un non comune spirito di collaborazione ben interpretato da molti dei suoi ministri. Spero che questo spirito di collaborazione possa estendersi anche al governo appena nato – aggiunge il presidente Pigliaru -.
Da parte nostra, continueremo a lavorare con determinazione per il benessere della Sardegna e della nostra gente, indipendentemente dalla parte politica nella quale si colloca un governo centrale. Nei rapporti con lo Stato ci sono ancora non pochi nodi importanti da sciogliere, grandi vicende non risolte come accantonamenti e insularità – sottolinea il governatore della Sardegna -, in quest’ultimo caso, soprattutto, per la parte che riguarda il diritto alla mobilità dei sardi, oggi seriamente limitato da regole europee del tutto inadeguate per chi vive in un’isola. Affrontarle e condurle subito verso una soluzione positiva significherebbe partire con il piede giusto. Ancora ci aspettiamo di avere il governo al nostro fianco nella lotta alla dispersione scolastica come in quella per concludere positivamente situazioni di crisi che, per citare solo le principali, spaziano da Porto Torres a Portovesme, da Ottana a Villacidro. E ci aspettiamo, com’è ovvio, anche continuità per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali concordati e avviati come mobilità su ferro e costo dell’energia, e più in generale – conclude Francesco Pigliaru – la piena attuazione delle molte e importanti azioni previste dal Patto per la Sardegna.»

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«La Sardegna è scesa sotto il 75 per cento del Pil pro capite rispetto alla media europea già dal 2013 perché l’Unione, in particolare con i Paesi dell’Est, è cresciuta più di quanto cresce l’Italia. Adesso l’Europa sta programmando il prossimo ciclo che partirà nel 2022 e quindi certifica una situazione ben nota.»
Lo dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci a proposito della annunciata decisione dell’Unione europea di riportare la Sardegna fra le regioni in via di sviluppo, motivo per il quale avrà diritto a più fondi nel prossimo ciclo di programmazione.
«Il riconoscimento di uno status che – spiega Raffaele Paci – sarebbe dovuto avvenire già molto tempo prima. La Sardegna sta passando tutto l’attuale ciclo 2014-2020 come se fosse una regione in fase di transizione, mentre sin dall’inizio aveva tutti parametri di regione in via di sviluppo: nel 2014, quando è iniziato il nuovo ciclo, eravamo in piena crisi internazionale e nazionale, una crisi che ha colpito in modo molto grave la nostra isola. Come Regione abbiamo fatto presente in tutti i modi questa situazione per cercare di ottenere fondi compensativi, più soldi quando ne avevamo bisogno. Adesso Bruxelles – conclude Raffaele Paci – ha finalmente preso atto della situazione e quindi ci verrà garantito un ammontare di risorse equiparato all’effettivo livello del disagio, circa il 30% in più rispetto alle cifre attuali».

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Domani, martedì 5 giugno, a Carbonia, Abbanoa effettuerà collegamento della nuova condotta idrica nella via dei Giardini con la rete esistente nella via Stazione.

Per consentire l’esecuzione dell’intervento è necessario interrompere l’erogazione idrica dalle ore 8.00 alle ore 17.00 di martedì 5 giugno alle utenze ubicate nei seguenti tratti di strada:

• Via del Minatore, nel tratto compreso tra la Via Castelsardo e l’ex stazione ferroviaria;

• Via della Stazione;

• Via Costituente, nel tratto compreso tra la rotonda fronte Iperpan e via delle Cernitrici.

Il servizio verrà ripristinato anticipatamente qualora gli interventi venissero completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.

Oltre al disservizio conseguente all’interruzione dell’erogazione, potrebbero verificarsi inconvenienti temporanei di torbidità in fase di ripristino del servizio.

Sarà cura di Abbanoa procedere ad eventuali operazioni di spurgo della rete.

Nell’ambito dei lavori di completamento dell’urbanizzazione primaria del quartiere di Carbonia 2, dalla giornata di domani, martedì 5 giugno, dalle ore 7.30 alle ore 19.00, fino alla giornata di venerdì 8 giugno, è prevista l’istituzione del senso unico alternato nella via della Stazione, in prossimità dell’incrocio con via Dei Giardini. 

«Una misura che consentirà di prevenire i pericoli alla pubblica incolumità, garantendo nel contempo gli standard di sicurezza stradale», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai, il quale ha precisato che «i lavori stanno proseguendo a pieno ritmo e si chiuderanno nei tempi previsti, ovvero nel periodo compreso tra giugno e luglio, allorché verranno eseguite tutte le operazioni finalizzate alla bitumazione delle strade».

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Il Bosa ha superato l’Ossese ai calci di rigore nella finalissima della Coppa Primavera, disputata questo pomeriggio sul campo del Centro Federale “Tino Carta” di Sa Rodia, a Oristano, ed ora è il primo candidato ad un eventuale ripescaggio nel campionato di Eccellenza regionale (legato alla promozione della Torres che, sempre questo pomeriggio, ha vinto per 1 a 0 la partita di andata del play off per la promozione al campionato nazionale dilettanti, disputata contro il Cannara, squadra umbra). La partita tra Bosa ed Ossese, al termine dei tempi regolamentari e supplementari, si era conclusa in parità, 1 a 1.

Il Bosa conquistò la promozione in Eccellenza già due anni fa, aggiudicandosi il play off con il Sorso (0 a 0 in trasferta, 2 a 0 in casa), dopo aver preceduto il Carbonia che aveva ottenuto lo stesso numero di punti, per i risultati maturati nei confronti diretti (2 a 2 a Bosa, 0 a 1 a Carbonia). E, in quella stessa stagione, conquistò la Coppa Italia, superando in finale lo stesso Carbonia, come oggi, ai calci di rigore, dopo che la partita si era conclusa in parità, 1 a 1, sia al 90′ sia al 120′. Al termine della scorsa stagione il Bosa è retrocesso in Promozione ma ora conta di fare il percorso inverso, tornando in Eccellenza.

 

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Gianni Morandi è tornato a Carloforte per registrare le riprese della seconda stagione de “L’Isola di Pietro”, la fiction di Canale 5 che, al suo esordio, ha avuto un grande successo (una media di 4.314.000 spettatori). Concluse le prime riprese a Roma, il cast oggi ha raggiunto l’Isola di San Pietro, dove si tratterrà fino a fine settembre. Le nuove puntate dovrebbero essere trasmesse a fine anno.

Nel cast della seconda stagione della fiction, con le conferme di Chiara Baschetti, Alma Noce, Michele Rosiello, Daniele Rampello e Federico Russo, è previsto l’ingresso di due volti noti al grande pubblico, quelli di Lorella Cuccarini ed Elisabetta Canalis.

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Domani, lunedì 4 giugno, a partire dalle 15.30, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, a Cagliari, si svolgerà l’iniziativa “Randagismo”, proposte operative 2018, promossa dalla Legacoop Cagliari.

Partecipano:

Massimo Zedda, sindaco di Cagliari

Daniela Schirru, Legacoop Cagliari

Maria Elena Pisu, presidente Bau Club soc cooperativa

Gianni Locci, vice presidente di Legacoop Sardegna

Luigi Arru, assessore regionale della Sanità

Emiliano Deiana, presidente Anci Sardegna

Silvana Tilocca, direttore servizio prevenzione Ats Sardegna

Pietro Frongia, presidente ordine dei medici veterinari Cagliari.