22 December, 2024
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Bilancio positivo per il 1’ Memorial Giovanni Corrias di bocce, gara regionale di terna che ha visto la partecipazione di 65 atleti, suddivisi in 55 formazioni, a rappresentare 15 società dei comitati provinciali di Cagliari e Oristano che si sono confrontati in 7 bocciodromi, da Serramanna a Sestu, passando per Cagliari e ovviamente Carbonia, dove il Circolo Bocciofilo Comunale ha ospitato le finali pomeridiane.

Le eliminatorie hanno avuto inizio alle 9.00 di domenica 24 giugno, la finalissima e le premiazioni si sono protratte fino alle 20.00. Ad avere la meglio, al termine di una finale al cardiopalmo, la formazione della Galligel Sestu formata da Fabio Serra, Mario Cau e Ruggero Pitzianti, che hanno avuto la meglio sulla formazione del Circolo bocciofilo Cagliari formata da Nicolas Mereu e da due donne, Mirella Cotza e Maria Grazia Mura; al terzo posto la terna formata da Alessio Frongia, Giancarlo Cabriolu ed Eugenio Cabriolu, della Bocciofila Serramanna; al quarto posto la formazione di Settimo San Pietro fomata da Paolo Salis, Mauro Mereu e Daniele Porceddu.

E’ stata una gara particolare, soprattutto per la tipologia, che ha unito giovani, meno giovani e donne, come ha sottolineato il vice-presidente regionale della Federazione Italiana Bocce Oscar Migliorini: «Era da tempo che non si vedeva una gara domenicale che dà la possibilità ai giocatori di tutta l’isola di incontrarsi».

La manifestazione ha ricordato un bocciofilo e, soprattutto, un uomo stimato ed apprezzato da tutti, Giovanni Corrias, come ha ribadito la presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras, che ha assistito alla cerimonia premiazioni, in rappresentanza di tutta l’Amministrazione comunale.

La direzione delle gare è stata curata dall’arbitro regionale del Gap di Oristano Amos Muscheri, coadiuvato dagli arbitri provinciali del Gap di Cagliari Palmiro Usai e Piero Zicca.

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha prorogato i termini per la presentazione delle richieste di finanziamento per la riqualificazione degli impianti sportivi.
Le domande potranno essere presentate fino alle ore 13.00 del 10 luglio 2018. 

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Assessorato Lavoro

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’avviso CA.R.P.E.D.I.EM. “Catalogo regionale dei progetti eleggibili di inclusione e di empowerment”.

L’avviso, mediante la costituzione del Catalogo vuole fornire strumenti a sostegno delle equipe multidisciplinari dei Plus della Regione, che ha come intento l’attivazione di un insieme di interventi con la finalità di reinserimento sociale oltre che lavorativo, rivolti alle persone e alle famiglie in condizioni di disagio che usufruiscono del REIS.

La Regione vuole fornire uno strumento innovativo capace di attivare la collaborazione integrata tra pubblico e privato, con il coinvolgimento delle organizzazioni del terzo settore, delle forze produttive e delle parti sociali, tutte impegnate ad arginare e combattere la condizione di povertà, sperimentando un modello capace di istituire una rete territoriale dei servizi sociali a beneficio delle comunità di riferimento.

Possono presentare la domanda di partecipazione:
– le organizzazioni del Terzo settore;
– i soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di intermediazione;
– i soggetti sociali solidali;
– gli enti di gestione pubblico-privata;
– le agenzie formative accreditate.

I progetti da presentare dovranno ricadere sulle seguenti Aree di bisogno:
– Estreme povertà e disagio sociale;
– Inclusione sociale per immigrati;
– Dipendenze;
– Disagio familiare con presenza minori e/o anziani e/o disabili a carico;
– Riabilitazione ex detenuti o soggetti a misure alternative al carcere;
– Reinserimenti sociali in favore di disoccupati di lungo termine.

Le disponibilità finanziarie iniziali complessivamente utilizzabili sono pari a euro 16.500.000.

Per l’attuazione del catalogo CA.R.P.E.D.I.EM l’avviso mette a disposizione risorse pari a euro 10.000.000, mentre per l’attuazione dei piani personalizzati definiti dall’èquipe per interventi formativi previsti dai Cataloghi dell’offerta formativa dell’assessorato del Lavoro, l’avviso mette a disposizione risorse pari a euro 6.500.000.

Le domande dovranno pervenire esclusivamente per via telematica tramite il SIL entro e non oltre le ore 12.00 del 3/09/2018.

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Ieri sera i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di San Vito nel corso di servizi di prevenzione e controllo del territorio a Villaputzu, hanno arrestato un 34enne di Villasimius, F.M., operaio, per detenzione di sostanza stupefacente. bordo di un’autovettura Fiat Punto e trovato in possesso di oltre 1 kg di marijuana insieme a denaro contante ritenuto provento dello spaccio. Ieri mattina il giovane è stato processato in Tribunale, a Cagliari, e condannato a 1 anno e 5.000 euro di multa.

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Questa mattina la spiaggetta del sottopiazza di Porto Cervo è stata invasa da una pacifica “armata” di oltre 90 aspiranti canoisti: bambini e ragazzi provenienti dal campo scuola della Parrocchia Stella Maris, la comunità guidata da Don Raimondo Satta, accompagnati dagli animatori e sostenuti dai genitori, hanno partecipato alla prima edizione del “Canoa Kayak for Children – Costa Smeralda 2018“, un open day interamente dedicato al mondo della canoa organizzato da Smeralda Holding, in collaborazione con la Società Canottieri Ichnusa di Cagliari.

Dalle 9.00, sei istruttori professionisti della Canottieri Icnusa hanno guidato i ragazzi in un percorso ludico e didattico di avvicinamento alla disciplina della canoa. Dopo avere appreso le basi della pagaiata ed essersi messi alla prova con la stabilità delle diverse tipologie di imbarcazioni, i ragazzi si sono sfidati in gare di velocità e giochi di agilità a squadre.

La prima edizione del Canoa Kayak for Children – Costa Smeralda 2018 è una delle nuove iniziative proposte da Smeralda Holding per questa estate, che va ad arricchire il programma di attività “Smeralda Holding per il Territorio” istituito dalla società del Qatar che, all’interno del più ampio obiettivo di sostenere la crescita della comunità locale, prevede anche attività per avvicinare i giovani allo sport e ai suoi valori.

Era presente alla giornata Mario Ferraro, AD di Smeralda Holding, che ha dichiarato: «Smeralda Holding gioca un ruolo attivo nella comunità ed è vicina alle esigenze delle famiglie. Rafforzando l’offerta delle attività sportive e ricreative che crediamo siano un elemento fondamentale nella formazione dei giovani, l’ Open Day Canoa for Children si aggiunge alle altre iniziative destinate alla comunità, come i corsi di tennis, di golf e l’accademia di inglese. Ringraziamo la Società Canottieri Ichnusa di Cagliari per il fantastico lavoro svolto oggi e siamo felici che anche grazie a loro, i ragazzi abbiano potuto trascorrere una bellissima esperienza di mare e canoa a Porto Cervo.»

Smeralda Holding è una società italiana il cui azionista unico è Qatar Holding, braccio operativo di QIA, uno dei fondi sovrani più importanti al mondo, con una capacità di investimento di oltre 250 miliardi di dollari. Smeralda Holding nel 2012 ha rilevato dalla precedente proprietà un patrimonio immobiliare composto da quattro hotel (Cala Di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo), la Marina di Porto Cervo (uno dei più importanti porti nel Mediterraneo), un cantiere navale, il Pevero Golf Club, a cui si aggiungono altri asset minori come shops, uffici, appartamenti, bar, ristoranti e il 51% di una JV che possiede 2.300 ettari di terreni di costa.

La Società Canottieri Ichnusa è una associazione sportiva dilettantistica che opera sul territorio dal 1891, membro dell’Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d’Italia è la società di sport nautici più antica dell’isola. La Canottieri Ichnusa opera nel settore sportivo nautico nei mari di Sardegna. Affiliata alle Federazioni FIC, FICK, FIV, FIPSAS annovera tra le proprie discipline il Canottaggio, la Canoa Olimpica, la Canoa Polo e la Vela d’altura. È riconosciuta nel campo nazionale come realtà solida che investe sulla formazione e la preparazione dei giovani di ogni disciplina. Conta tra le proprie fila alcuni atleti nelle squadre Nazionali e il Tecnico Federale della Nazionale Under 21. Fondata nel 1891 per la pratica della Voga, negli anni si è evoluta abbracciando un numero sempre maggiore di discipline e si è continuato a lavorare per rinnovare e ammodernare le strutture e le attività proposte ai soci ed alla popolazione locale stimolando e valorizzando coloro che lavorano per la società con obiettivi più grandi e ambiziosi. La collaborazione con le società sportive locali costituisce oggi un volano per le attività future che il nuovo Consiglio Direttivo, insediatosi nel 2017, si impegna a promuovere.

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Domani sera, giovedì 28 giugno, dalle ore 20.00 presso l’enoteca “I Vinattieri” di Sant’Antioco, si terrà la serata “Calici di Poesia”.

Degustazioni di buon vino e letture, tratte dall’opera “Emozioni. Sulle ali di un Gabbiano” di Gianluca Lindiri.

Tra tutti i partecipanti alla serata si terrà un contest di poesia/scrittura estemporanea.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione ArgoNautilus.

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Il cittadino al servizio della scienza, con l’obiettivo di partecipare alla salvaguardia dell’ambiente marino. Un principio a suo modo etico e rivoluzionario conduce “Tavolara Lab”, l’iniziativa dell’Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, finanziata dal ministero dell’Ambiente, che rappresenta l’ideale prosecuzione del progetto “Together for Tavolara” finanziato a suo tempo dalla Fondazione “Con il Sud”. Una serie di attività che si svolgeranno con il fondamentale ausilio di Reef Check Italia, una onlus che fornirà il personale per le attività di formazione ed educazione ambientale previste da tutte le azioni descritte, attingendo a proprie figure professionali. Dopo gli eccellenti risultati ottenuti, l’ente gestore dell’Amp di Tavolara Punta Coda Cavallo lavora nella direzione del consolidamento e nella fidelizzazione dei cittadini che usufruiscono di questo paradiso naturalistico, per coinvolgerli direttamente e attivamente. Attività di formazione ed educazione ambientale suddivise in quattro azioni principali. Nasce così Tavolara Lab, che domani sera, alle 21.00, a La Casa delle Farfalle di Mare di Porto San Paolo, ospiterà il primo evento, con la presentazione dell’iniziativa “Riconosci la cernia”, alla presenza dell’autrice dell’omonimo progetto, dottoranda dell’Amp di Tavolara, Elena Desiderà. Si tratta di una linea di azione che prevede il coinvolgimento dei fotografi subacquei, i quali sono chiamati proprio a condividere le foto e i video che documentano le cernie presenti nei siti di immersione dell’Amp. La cernia bruna, Epinephelus marginatus, rappresenta una delle principali specie carismatiche delle aree marine protette del Mediterraneo, di particolare interesse per il turismo subacqueo. L’obiettivo del progetto è quello di monitorare la presenza e il numero di cernie brune presenti nello spazio dell’Amp e durante il periodo estivo allo scopo di garantire efficaci misure di tutela di una specie in pericolo a causa del sovrasfruttamento della pesca. Per tutta la stagione estiva 2018, da ora fino a settembre, saranno contattati i centri di immersione autorizzati dall’Amp ed i loro clienti, coinvolgendo i subacquei nel censimento di questa importante risorsa. Successivamente sarà creato un database del materiale fotografico, dalla cui analisi si stabilirà l’identificazione dei singoli esemplari di cernia bruna. Il metodo di riconoscimento si baserà sulle differenze naturali e permanenti delle macchie cefaliche delle cernie, paragonabili all’impronta digitale umana. L’elaborazione dei dati, che porterà ad assegnare ad ogni cernia un diverso nome proprio, inizierà parallelamente alla raccolta del materiale video-fotografica e si concluderà entro il 30 novembre 2018. L’identificazione individuale delle cernie consentirà di stimare il numero delle cernie presenti presso i siti d’immersione, oltre che evidenziare eventuali fenomeni di migrazione verso altri siti che potrebbero supportare la formazione di aggregazioni riproduttive.

FORESTA SOTTOMARINA.

La seconda linea di azione, denominata “Foresta Sottomarina”, coinvolge invece i sub di sette centri d’immersione autorizzati che hanno aderito all’iniziativa e che forniranno dati e informazioni sulla Posidonia oceanica, le cui praterie rivestono un ruolo fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi marini costieri, offrendo cibo e protezione a molte specie, anche di pregio, oltre a un ruolo esclusivo nella protezione dei fondali e dei tratti di litorale ad essi antistanti. I subacquei volontari saranno chiamati, nei mesi di luglio e agosto, ad apprendere ed applicare il protocollo di rilevamento ideato e fornito dal comitato scientifico dell’Amp di Tavolara. Un monitoraggio che prevede di valutare la densità della prateria attraverso il conteggio dei fasci fogliari entro una cornice quadrata di 50×50 centimetri. I volontari lavoreranno in coppia e si alterneranno nella conta dei fasci di posidonia, annotando il numero di fasci contati, la profondità e il tipo di substrato (sabbioso, roccioso o matte). Il progetto ha lo scopo di formare i subacquei sul fondamentale ruolo ecologico della Posidonia oceanica e determinare al contempo lo stato di salutedella stessa utilizzando la densità dei fasci come indice di riferimento. 

LIBERIAMO LE DUNE.

La terza linea di azione si svilupperà con il supporto degli studenti degli istituti superiori cittadini, che saranno sensibilizzati sulle tematiche delle specie aliene e al rischio di perdita della biodiversità associato alla presenza di queste specie. Circa 300 studenti saranno coinvolti in attività di sensibilizzazione e formazione che si svolgeranno durante incontri in plenaria a scuola e in occasione di attività pratiche di eradicazione. Saranno programmate uscite sul campo, per identificare ed eradicare manualmente il Carpobrotus, considerata tra le specie vegetali maggiormente invasive nelle isole e nelle zone costiere mediterranee, per questo oggetto di un numero crescente di programmi di eradicazione. Gli obiettivi sono quelli di arginare, con l’intervento di eradicazione, la propagazione vegetativa; Migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat tutelati; aumentare la consapevolezza, da parte dei partecipanti, dei rischi ambientali connessi alla perdita della biodiversità; stimare l’estensione delle aree da bonificare all’interno dell’Amp di Tavolara, con l’ausilio di Gps portatili; documentare e mappare, su sistema informatico territoriale, attraverso la raccolta di materiale fotografico, le aree di eradicazione; bonificare un’area pari a mille metri quadrati.

SPIAGGIA PULITA

La quarta linea di azione si avvarrà della collaborazione di altri 300 studenti degli istituti superiori, sensibilizzandoli e formandoli alle tematiche di conservazione della spiaggia come risorsa e come ambiente di “confine” da tutelare, attraverso attività pratiche di monitoraggio sulla produzione di rifiuti.  Attraverso uscite concordate con le scuole, gli studenti, divisi per gruppi, dovranno monitorare la spiaggia indicata con il protocollo Mac emerso, che prevede raccolta di dati, attraverso la compilazione di apposite schede. Si tratta di una attività finalizzata a promuovere la sostenibilità ambientale e le attività di monitoraggio sulle spiagge; Stimolare l’attenzione sugli impatti derivanti anche dalla pulizia meccanica delle spiagge e pianificare, con i dati raccolti, la gestione della fascia costiera e, dunque, preservare nel tempo la funzione ecosistemica dei litorali e renderli fruibili anche alle generazioni future. All’interno di quest’ultima linea di azione, Reef Check fornirà le schede tecniche attraverso la cui compilazione potranno essere raccolti i dati forniti dagli studenti e poi caricati sul portale www.reefcheckmed.org per permetterne l’elaborazione e la successiva restituzione all’ente gestore dell’Amp di Tavolara-Punta Coda Cavallo.

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Dopo il successo di Pollination – una serie di serate a maggio che hanno “impollinato” la Capitale con 3 appuntamenti speciali, la nona edizione di Spring Attitude, il Festival internazionale di musica elettronica e cultura contemporanea di Roma, punto di riferimento delle nuove tendenze nel suono, decide di fiorire in autunno e dà appuntamento dal 4 al 6 ottobre. “Fall is the new Spring” il motto di questa nuova edizione che si terrà in due location d’eccezione come il Mattatoio Testaccio e l’Ex Dogana.

Novità assoluta di quest’anno la collaborazione con una delle realtà culturali italiane più importanti, il Romaeuropa Festival. Grazie all’incontro con Digitalive – la nuova sezione di REf dedicata al rapporto tra arti performative e universo digitale – i due festival legati ai nuovi linguaggi e alla ricerca artistica, uniscono per la prima volta le forze e lavorano alla creazione di un unico evento inaugurale, il 4 ottobre al Mattatoio Testaccio, che prenderà il nome di Digital Attitude.

Una serata dedicata nuovi linguaggi sonori e visivi per esplorare in maniera creativa le culture del digitale o sfidare creativamente le nuove tecnologie. In programma un percorso attraverso performance multimediali firmate da artisti internazionali e da giovani realtà emergenti.

Il 5 e 6 ottobre Spring Attitude si sposta nel quartiere San Lorenzo, negli spazi dell’Ex Dogana, per portare sul palco grandi dj e producer internazionali con un occhio di riguardo ai alle band e agli artisti più interessanti del nostro Paese: per la prima volta nella sua storia il festival dedica, infatti, alle migliori realtà musicali italiane un palco ad hoc, l’italian Attitude Stage, a testimonianza del grande fermento culturale in campo musicale che la nostra penisola sta vivendo  in questo periodo.

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«La Giunta regionale si esprima sul licenziamento di 95 lavoratori ARST, dovuta secondo l’azienda, a “una costante e progressiva riduzione delle risorse disponibili”. Un provvedimento di un’azienda pubblica di cui non si ricordano precedenti.»

Lo chiede in un’interrogazione il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa.

«Tra le cause del grave disavanzo sono stati indicati gli oneri derivanti dal rinnovo del CCNL Autoferrotranviari, firmato quasi tre anni fa, che ha indotto  l’ARST a ridurre in maniera consistente i costi facendo ricorso, tra l’altro, a contratti di lavoro part time. L’azienda ha ritenuto che non sia possibile il ricorso ad altre forme di ammortizzatori sociali diversi dalla NASPI, prevedendo il riconoscimento di appositi incentivi all’esodo, che tuttavia in molti casi si rivelano insufficienti a garantire adeguati livelli di reddito – aggiunge Michele Cossa -. Il presidente della Giunta e gli assessori dei Trasporti e del Lavoro monitorino con attenzione le procedure di licenziamento in corso, per evitare che quasi 100 famiglie si ritrovino nel giro di poche settimane senza alcuna garanzia economica, considerati anche i tempi necessari per l’attivazione delle misure di sostegno al reddito, come la NASPI.»

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Le manifestazioni in omaggio alle gesta della Brigata “Sassari” – nei luoghi in cui essa, nella Prima guerra mondiale, combatté valorosamente (e con grande sacrificio dei suoi componenti: fanti ma anche ufficiali) -, che si sono tenute nei giorni 22 e 23 giugno 2018 a Musile di Piave, a Fossalta di Piave e a Meolo (tutte località in provincia di Venezia), rientrano nel Progetto della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.) denominato “Centenario della Grande Guerra nei Luoghi della Memoria esistenti nei comuni della Battaglia del Piave” (detta anche “Battaglia del  Solstizio” secondo l’espressione coniata da Gabriele D’Annunzio).
Questa più recente tappa del percorso commemorativo del Centenario si è collegata anche alla ricorrenza di un particolare decennale: nei giorni 20-22 giugno del 2008, infatti, la F.A.S.I. e i tre Comuni interessati, con la collaborazione fattiva dei 131 Comuni di cui erano originari, avevano voluto ricordare, a distanza di 90 anni e con appositi monumenti, i 138 ragazzi del ’99 della Brigata “Sassari” caduti nella “Battaglia del Solstizio”.
Questa Battaglia, ufficialmente nota come Seconda Battaglia del Piave, fu l’ultimo tentativo di sfondamento della linea italiana operato da parte delle truppe austro-tedesche. Fu combattuta tra il 15 e il 22 giugno 1918. Il successo italiano determinò un rivolgimento del fronte che in quattro mesi portò alla vittoria finale dell’esercito italiano sul nemico austro-ungarico.
La delegazione della F.A.S.I  (la presidente Serafina Mascia, il presidente onorario Tonino Mulas, i componenti del Comitato Esecutivo Renzo Caddeo e Rita Danila Murgia, Saverio Vidili per il Circolo culturale sardo “Ichnusa” di  Mestre-Venezia), insieme con numerosi altri partecipanti non solo della zona (Associazioni Combattentistiche e Protezione Civile, soci dei Circoli sardi del territorio) ma provenienti anche da altre località (Coldiretti Sardegna – Fondazione Campagna Amica tra gli altri) ha rivisitato i diversi monumenti celebrativi, compresi ovviamente quelli  eretti nel 2008, davanti ai quali sono stati pronunciati i discorsi ufficiali.
Prima tappa nella piazzetta di Croce, frazione di Musile di Piave, dove al capitano “sassarino” Tito Acerbo (Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, 4 marzo 1890 – Croce, 16 giugno 2018), medaglia d’oro al valor militare, sono dedicati un cippo ed una colonna spezzata. Nello stesso giorno, nella stessa località, morì il sottotenente Attilio Deffenu (nato a Nuoro il 28 dicembre 1890), medaglia d’argento, e forse sarebbe giusto ricordarlo – come ha sottolineato qualcuno – almeno con un cippo (se non con una colonna) al fianco del coetaneo Acerbo.
Dopo i saluti della sindaca di Musile, Silvia Susanna, è stata illustrata la figura eroica del capitano Acerbo; è quindi seguita la deposizione di due corone di fiori davanti ai due monumenti.
Dopo che il generale di C.A. (aus) Enrico Pino (autore di un prezioso volumetto su “La Brigata ‘Sassari’ sul Piave nella Battaglia del Solstizio”, opportunamente ristampato per la circostanza) ha dato un sintetico quadro degli schieramenti che furono in campo nella zona, c’è stata la prima performance del tenore “Funtava Vona” di Orgosolo, che si è esibito in tutte le successive tappe del percorso.
Ci si è quindi trasferiti nel luogo, a poca distanza, in cui sono il cippo e la lapide che in «affratellante gemellaggio» i comuni di Armungia (paese natale di Emilio Lussu) e di Musile di Piave il 21 giugno 2008 vollero porre alla memoria del valoroso capitano della 8ª Compagnia (medaglia d’argento), che ruppe l’accerchiamento in cui era stata rinserrata e che «aprendosi la via nelle file nemiche con le baionette» ebbe la possibilità di rientrare nel reggimento.
In questa circostanza sono intervenuti Serafina Mascia e Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna.
All’aperto si è quindi tenuta a Musile la seduta straordinaria dei Consigli comunali di Musile, Meolo e Fossalta per celebrare il Decennale del conferimento della Cittadinanza Onoraria alla Brigata “Sassari”: la sindaca del comune di Musile ha letto e distribuito copia della delibera assunta unitariamente dai tre Comuni in  merito a questo riconoscimento. Erano presenti anche due alti ufficiali dell’attuale Brigata “Sassari”. Ha partecipato, guidata dal sindaco, Mario Bianchi, anche una delegazione del comune di Longone Sabino (Rieti), paese natale di Attilio Verdirosi, medaglia d’oro al valor militare a Fosson della Battaglia (frazione di Meolo).
Ci si è trasferiti quindi in località Osteria Fossalta di Piave, dove una lapide datata 20 giugno 2008 ricorda l’eroismo della Brigata “Sassari”: «Il sacrificio estremo dei reparti di protezione consentì agli esausti Battaglioni della Brigata  di ripiegare sulla linea di resistenza Palumbo – Losson – Meolo  da dove gli intrepidi Sardi, balzati al contrattacco il 23 giugno ricacciarono oltre il Piave l’invasore». Sono intervenuti Saverio Vidili ed il sindaco di Fossalta, Massimo Sensini, che ha illustrato nel dettaglio lo svolgimento delle azioni belliche in quel caposaldo e ha poi guidato la comitiva alla riva del vicino Piave, dove è stato eretto il «Battistero della Pace in memoria dei Ragazzi del ’99 eroici difensori in queste sponde del Piave». Il sindaco ha altresì illustrato il percorso “La Guerra di Hemingway”, che consente di scoprire i luoghi della Grande Guerra sul fiume Piave sulle orme del grande scrittore americano. Fossalta di Piave, durante la Grande Guerra, era al centro dei fuochi dei due eserciti nemici attestati sulle opposte sponde del fiume. «Tra questi due fuochi c’erano anche i volontari della Croce Rossa tra cui Hemingway, che si arruolò per andare a combattere in Europa come conducente delle ambulanze della Croce Rossa americana. Hemingway si trovò coinvolto nella ritirata dell’esercito italiano dopo la disfatta di Caporetto e passò del tempo a Fossalta di Piave, luogo dove venne ferito e che narrò nel suo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, menzionando la famosa Casa Gialla, la casa che vide appena ferito al Buso Burato, nella sera dell’8 luglio 1918». Al tramonto, nella Piazza del Municipio di Fossalta di Piave, la Coldiretti Sardegna ha aperto gli stand allestiti per far conoscere cultura, tradizioni e produzioni dell’isola e ha proposto una cena tipica sarda.
La giornata si è chiusa con l’applaudita Rappresentazione teatrale sulla Prima guerra mondiale raccontata dal punto di vista dei soldati e della popolazione che ha per titolo “La Guerra di Giovanni”: testi di Edoardo Pittalis (tratti dal suo libro omonimo); canzoni e  musiche eseguite da Gualtiero Bertelli e dalla Compagnia delle Acque. Sul palco: Pittalis, voce narrante; Bertelli, voce fisarmonica e chitarra; Paolo Favorido, pianoforte; Giuseppina Casarin, voce; Rachele Colombo, voce, percussioni e mandola.
La mattina di sabato 23 giugno, il ritrovo generale è stato a Losson della Battaglia, frazione di  Meolo, nella piazzetta Brigata Sassari.
Presso la chiesa di San Girolamo il parroco don Roberto Mistrorigo ha celebrato la messa, che è stata accompagnata dalla Corale “San Girolamo” e conclusa dall’esibizione del Tenore “Funtana Vona” di Orgosolo.
Sono seguiti quindi i discorsi di  commemorazione ufficiale presso il Monumento alla Brigata “Sassari” proprio nel decennale della collocazione di questo Monumento dedicato nel 2008 dalla F.A.S.I. e da 131 Comuni della Sardegna ai caduti della Battaglia del Solstizio. L’opera si deve all’architetto Franco Niffoi e all’artista Albino De Martis: «Il monumento, voluto dalla F.A.S.I., ha la forma di una sorta di nuraghe stilizzato in forme geometriche ed è stato realizzato con pietre della Sardegna: graniti, trachiti, basalti, porfidi e arenarie. Tutt’attorno le lapidi ricordano il nome e il paese d’origine dei caduti, 138 “Sassarini”  ragazzi del ’99, la cui identità è stata ricostruita dal luogotenente Antonio Pinna, consulente storico della Sassari».
Numerosi i discorsi ufficiali. Hanno preso la parola: la sindaca di Meolo Loretta Aliprandi; Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I.; il vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin; i sindaci di Musile di Piave e di Fossalta; il sindaco di Longone Sabino; un consigliere  per ciascuna delle due associazioni nazionali degli artiglieri e del marinai; il figlio, venuto da Tucuman, in Argentina, di Gustavo Fossati, che figura anche lui tra i combattenti insigniti di medaglia d’argento al valor militare.
Alle ore 11,30 a Meolo presso la sede del Consiglio Comunale in Palazzo Cappello si è tenuta una conferenza su “Attilio Deffenu (Nuoro 1890 – Croce di Musile di Piave, 16 giugno 1918) intellettuale, giornalista, esponente del sindacalismo e dell’autonomismo sardo”. Ma di questa iniziativa riferirò a parte.
Tutte le manifestazioni di sono svolte con il patrocinio di: Regione del Veneto, Regione Autonoma della Sardegna, Città Metropolitana di Venezia.

Paolo Pulina