Via libera al progetto “Monte Acuto-Riviera di Gallura” da 30 milioni di euro.
[bing_translator]
La Giunta regionale ha approvato l’accordo di programma quadro del progetto di sviluppo territoriale “Monte Acuto-Riviera di Gallura” chiuso e finanziato lo scorso 1 giugno con 30 milioni di euro, di cui 18 di nuova finanza, dall’assessore Raffaele Paci. È il nono progetto che viene chiuso all’interno della programmazione territoriale della Regione.
Il progetto coinvolge due Unioni che contano 10 Comuni (Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Monti, Oschiri, Padru, Budoni, Loiri Porto San Paolo, San Teodoro, Golfo Aranci) e 32.400 abitanti. Punta su una forte sinergia fra costa e interno per potenziare l’offerta turistica, valorizzare le risorse culturali e ambientali, rivitalizzare il tessuto economico e imprenditoriale locale e migliorare la qualità della vita ed il benessere delle persone attraverso i servizi. Il finanziamento si articola fra interventi di nuova finanza (15 milioni e mezzo più 2 milioni per le zone umide e 250mila euro di risorse della Conferenza episcopale sarda come previsto dal protocollo d’intesa per la valorizzazione degli edifici di culto con particolare valore storico e culturale) e interventi già valorizzati nell’ambito di altre politiche, oltre 12 milioni di euro che vengono messi a sistema.
«È un progetto ottimo, perché guarda a quello che è il vero futuro della Sardegna: saldare il turismo e l’ambiente alla nostra cultura, all’agroalimentare, all’artigianato, a tutto ciò che l’interno può offrire come valore aggiunto in termini di identità e tradizione. Legare questo valore ai flussi turistici sulle coste è importante perché dà possibilità di crescita, dunque di ricchezza e occupazione», dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci.
“Monte Acuto-Riviera di Gallura” è, dunque, il nono progetto che viene chiuso e finanziato dalla Regione, per un totale di 130 milioni di euro con 14 Unioni e 110 Comuni coinvolti. Altri 11 progetti sono avviati o in fase di co-progettazione (16 Unioni e 139 Comuni coinvolti), 5 in fase di avvio (5 Unioni e 35 Comuni coinvolti). Complessivamente parliamo di 24 progetti con 35 Unioni, 284 Comuni e 950mila cittadini coinvolti, cioè il 90% dei 293 Comuni Sardi che hanno i requisiti per partecipare alla programmazione territoriale. Oltre il 70% degli interventi vede già realizzate le gare di progettazione esecutiva. In Alta Gallura e Parte Montis alcuni interventi sono stati già appaltati ed aggiudicati i lavori. I progetti devono essere realizzati in 36 mesi. «Questa Programmazione territoriale funziona perché c’è una partecipazione diretta delle comunità, dei sindaci, del partenariato economico e sociale. E poi i tempi sono rapidi, i percorsi avviati si concludono, non ci sono promesse irrealizzabili e i finanziamenti promessi arrivano sul territorio», conclude Raffaele Paci.
NO COMMENTS