Donatella Spano: “I tempi del progetto Nuraghe sono stati ripettati, iter chiuso con decreto definitivo del Ministero e via libera all’impianto fotovoltaico”.
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«Abbiamo rispettato gli impegni presi e l’iter della fase 1 del Progetto Nuraghe nell’ex area Syndial si è concluso con la firma da parte del ministero dell’Ambiente del decreto definitivo, dopo che il percorso in capo alla Regione era stato chiuso lo scorso febbraio. Siamo perciò arrivati a uno straordinario esito dovuto all’attenzione, sempre alta e nel rispetto dei tempi, avuta su Porto Torres per poter procedere finalmente alla bonifica delle aree gravemente compromesse dall’industria del passato.»
Lo ha annunciato l’assessore della Difesa dell’ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano che, oggi a Roma, ha ricevuto l’atto siglato quattro giorni fa (27 luglio) dalla direzione generale ministeriale.
Il progetto Nuraghe è il risultato di un lavoro di oltre dieci anni avviato con la lunga caratterizzazione dell’area Syndial di Porto Torres, la più estesa e la più critica dal punto di vista ambientale del Sin, il Sito di interesse nazionale, di Porto Torres. La Fase 1 del “progetto Nuraghe” vedrà la realizzazione di una piattaforma polifunzionale per il trattamento dei suoli provenienti dall’ex discarica di Minciaredda, dei suoli dell’area denominata “Peci DMT” e di quelli provenienti da altre aree dello stabilimento e non trattabili con tecnologie in situ. In particolare per Minciaredda, quella maggiormente compromessa, l’operazione prevede la completa rimozione e il trattamento dei suoli contaminati fino al raggiungimento della piena conformità, separando i rifiuti dai suoli. Gli altri due interventi approvati riguardano l’intera falda dell’area Syndial e specificamente l’acquifero sottostante la discarica (la cosiddetta “falda Minciaredda”).
La Giunta, nella seduta odierna, ha anche espresso il parere positivo sulla valutazione ambientale del progetto di un fotovoltaico della potenza di 31 MWp, presentato da Eni spa, sull’ex area Syndial. Il progetto si svilupperà su aree del Gruppo Eni che saranno date in concessione per 30 anni alla Spa Eni, su una superficie totale di 57 ettari, di cui 42 occupati dai moduli, all’interno dell’area inserita nel Sin di Porto Torres.
«Un altro impegno preso e mantenuto – ha commentato Donatella Spano, che ha ringraziato gli Uffici dell’assessorato dell’Ambiente -. I tempi per le bonifiche sono lunghi e impegnativi ma, passo dopo passo, stiamo dando risposte concrete che il territorio attende.»
Il progetto Nuraghe è il risultato di un lavoro di oltre dieci anni avviato con la lunga caratterizzazione dell’area Syndial di Porto Torres, la più estesa e la più critica dal punto di vista ambientale del Sin, il Sito di interesse nazionale, di Porto Torres. La Fase 1 del “progetto Nuraghe” vedrà la realizzazione di una piattaforma polifunzionale per il trattamento dei suoli provenienti dall’ex discarica di Minciaredda, dei suoli dell’area denominata “Peci DMT” e di quelli provenienti da altre aree dello stabilimento e non trattabili con tecnologie in situ. In particolare per Minciaredda, quella maggiormente compromessa, l’operazione prevede la completa rimozione e il trattamento dei suoli contaminati fino al raggiungimento della piena conformità, separando i rifiuti dai suoli. Gli altri due interventi approvati riguardano l’intera falda dell’area Syndial e specificamente l’acquifero sottostante la discarica (la cosiddetta “falda Minciaredda”).
La Giunta, nella seduta odierna, ha anche espresso il parere positivo sulla valutazione ambientale del progetto di un fotovoltaico della potenza di 31 MWp, presentato da Eni spa, sull’ex area Syndial. Il progetto si svilupperà su aree del Gruppo Eni che saranno date in concessione per 30 anni alla Spa Eni, su una superficie totale di 57 ettari, di cui 42 occupati dai moduli, all’interno dell’area inserita nel Sin di Porto Torres.
«Un altro impegno preso e mantenuto – ha commentato Donatella Spano, che ha ringraziato gli Uffici dell’assessorato dell’Ambiente -. I tempi per le bonifiche sono lunghi e impegnativi ma, passo dopo passo, stiamo dando risposte concrete che il territorio attende.»
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