Il comitato riconversione RWM esprime soddisfazione per la presa di posizione del governatore Francesco Pigliaru.
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Il comitato riconversione RWM esprime oggi ampia soddisfazione per la presa di posizione del governatore Francesco Pigliaru sulla questione dell’esportazione delle bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas/Iglesias verso paesi in guerra. Lo ha con una nota nella quale sottolinea che
«vengono infatti dichiarati in essa, alcuni dei principi etici e riferimenti legislativi che motivano le azioni e iniziative portate avanti tanto da noi, quanto dalle reti nazionali a cui siamo collegati, e che consideriamo irrinunciabili per qualunque Paese che voglia dirsi civile.
La richiesta al Governo di riportare la produzione in questione nell’alveo della Legge e quindi nell’ambito della difesa nazionale, è una delle premesse indispensabili per l’avvio di un processo di rinnovamento del tessuto produttivo locale che sostenga il diritto al lavoro dei cittadini del Sulcis-Iglesiente insieme al diritto alla vita e alla pace dei cittadini di ogni parte del mondo e, nello specifico, degli abitanti dello Yemen, sui quali – è dimostrato inconfutabilmente – si chiude il ciclo di esistenza della maggior parte delle bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas».
«Ricordiamo, a tal proposito – aggiungono i portavoce del Comitato Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, che il livello regionale è cruciale. Esperienze nazionali dicono, infatti che recepire la L. 185/90 significa anche costruire gli strumenti normativi necessari al finanziamento della riconversione sul territorio. Fondi europei, nazionali e regionali potrebbero quindi consentire la nascita di iniziative imprenditoriali che offrano lavoro sostenibile, sano, buono, giusto e portatore di vita per tutti i lavoratori attualmente impiegati nella RWM.
Mentre auspichiamo che l’azione del Governo vada nella direzione dell’embargo della vendita delle armi all’Arabia Saudita (principale cliente della RWM Italia e a capo della coalizione responsabile dei bombardamenti nello Yemen), riteniamo altresì indispensabile una revisione delle scelte politiche relative all’industria bellica nazionale, unitamente all’avvio di tavoli di progettazione condivisa per la concretizzazione di una svolta economica del territorio.
In riferimento alle notizie relative al possibile ampliamento della fabbrica, chiediamo un incontro urgente con il Sindaco di Iglesias, dal quale aspettiamo un’iniziativa in continuità con l’odg del Consiglio Comunale del 19 luglio 2017.
Intanto, venerdì 13 luglio, parteciperemo, insieme ad altre realtà della società civile – concludono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, al sit-in in piazza del Carmine, a Cagliari dove, alle ore 11.00, verrà presentato al Rappresentante del Governo un Esposto sull’esportazione di armamenti verso l’Arabia.»
«Nella foto, risalente al 5 maggio 2018, l’ex sindaco Emilio Gariazzo – scrivono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita – stringe la mano in segno di solidarietà alla studentessa yemenita Bonyan Gamal che ha denunciato la strage di un’intera famiglia causata dalle bombe della RWM, con Lisa Clark, vicepresidente dell’International Peace Bureau.»
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