19 November, 2024
HomeCronacaIl Sulcis piange la morte improvvisa di Alessandro Carruana, il 33enne di Santadi al centro di una straordinaria azione di solidarietà per l’acquisto di una nuova carrozzina.

Il Sulcis piange la morte improvvisa di Alessandro Carruana, il 33enne di Santadi al centro di una straordinaria azione di solidarietà per l’acquisto di una nuova carrozzina.

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Aveva ritrovato il sorriso quando ha ricevuto la carrozzina supertecnologica acquistata con le donazioni raccolte con la straordinaria azione di solidarietà portata avanti in tutto il Sulcis dal gruppo di amici guidato da Andrea Impera. Il sorriso di Alessandro Carruana, il 33enne di Santadi rimasto vittima di un grave incidente stradale dieci anni fa che lo costrinse su una sedia a rotelle, si è spento definitivamente ieri, all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è stato trasferito d’urgenza dall’ospedale Sirai di Carbonia, sabato sera, a seguito di un malore. Saranno le analisi dei medici e l’autopsia a stabilire le cause della morte improvvisa ma il sospetto è che si sia trattato di una forma di meningite fulminante.

Il caso di Alessandro Carruana aveva mobilitato tanta gente per la raccolta dei fondi necessari per l’acquisto della nuova carrozzina e la sua improvvisa scomparsa lascia un grande vuoto tra i parenti e i tanti amici.

«Le parole non mi vengono Ale Carruana – ha scritto Andrea Impera nel suo profilo Facebook quando ha appreso la notizia -. La testa china, la voglia di non sentire nessuno, le telefonate e i messaggi a cui non so dare risposta.
Questa mattina pensavo ad un altro Carruana, magari che avessero confuso con te. Ora c’è in me la certezza che ad andartene sei stato proprio tu.
Quando abbiamo comprato la carrozzina tu e tua mamma parlavate di una nuova vita… ma oggi, a distanza di pochi mesi è già finita e io non ci capisco più nulla amico mio.
Riguardo le nostre chat, ripenso a te, a quanto combattevi e a quanto ti ammiravo per questo.
Questa vita non ha veramente senso, è ingiusta, assurda, quando stavi trovando un po’ di pace ti ha strappato via.
Non ci credo ancora Ale…
Non è giusto.»

Il giornalista del C
Perito Moreno, con D

giampaolo.cirronis@gmail.com

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