La Regione Sardegna riorganizza il sistema di trasporto assistito materno (stam) e neonatale d’urgenza (sten).
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La Regione Sardegna riorganizza il sistema di trasporto assistito materno (stam) e neonatale d’urgenza (sten) e lo affida all’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza. La Giunta ha, infatti, approvato nel pomeriggio il documento che rivede le linee di indirizzo alla luce della Rete ospedaliera, proponendo di implementare i servizi di trasporto assistito materno e neonatale d’urgenza già operanti sul territorio regionale attraverso un sistema che garantisca il collegamento funzionale tra strutture di diverso livello, così da erogare le necessarie cure ostetriche e perinatali nel rispetto dei principi di appropriatezza, qualità e sicurezza del percorso nascita a tutela in primo luogo della madre e del neonato.
Presentando la proposta, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha ricordato che «con l’accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 sulla sicurezza e l’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo, è stata stabilita la necessità di procedere all’assicurazione dei servizi di trasporto assistito materno (STAM) e neonatale d’urgenza (STEN) per poter procedere alla riorganizzazione dei punti nascita».
In Sardegna nel 2016 sono nati 10.573 bambini. I trasferimenti effettuati (per bambini 0-28 gg) sono stati 268, con un tasso di trasferimenti pari al 3,1%.Vengono considerati come tempi medi per ogni missione di trasporto 180′ per i medici e 240’ per gli infermieri (tempo maggiore legato agli aspetti connessi al ripristino delle attrezzature dopo la missione). Il 76,9% dei trasferimenti (206) è stato effettuato verso la AOU di Cagliari e il 19,8% (53) verso la AOU di Sassari, il 3,4% (9) verso Nuoro.
Con 580.000 euro verranno acquistati nel 2019 i mezzi (n. 3 ambulanze) e le attrezzature (n. 2 sistemi medicali per il trasporto neonatale d’urgenza) necessari per lo svolgimento del Servizio Poco meno di un il milione servirà invece per organizzare il servizio: compiti e funzioni saranno definiti dall’AREUS nel programma operativo di prossima approvazione, in raccordo con le altre aziende del servizio sanitario regionale.
Per il Servizio STAM la disponibilità del personale medico ostetrico ginecologico e del personale ostetrico sarà garantita attraverso il processo di riorganizzazione del personale derivante dalla ridistribuzione dei posti letto, come previsto dalla ridefinizione della rete ospedaliera.
Presentando la proposta, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha ricordato che «con l’accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 sulla sicurezza e l’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo, è stata stabilita la necessità di procedere all’assicurazione dei servizi di trasporto assistito materno (STAM) e neonatale d’urgenza (STEN) per poter procedere alla riorganizzazione dei punti nascita».
In Sardegna nel 2016 sono nati 10.573 bambini. I trasferimenti effettuati (per bambini 0-28 gg) sono stati 268, con un tasso di trasferimenti pari al 3,1%.Vengono considerati come tempi medi per ogni missione di trasporto 180′ per i medici e 240’ per gli infermieri (tempo maggiore legato agli aspetti connessi al ripristino delle attrezzature dopo la missione). Il 76,9% dei trasferimenti (206) è stato effettuato verso la AOU di Cagliari e il 19,8% (53) verso la AOU di Sassari, il 3,4% (9) verso Nuoro.
Con 580.000 euro verranno acquistati nel 2019 i mezzi (n. 3 ambulanze) e le attrezzature (n. 2 sistemi medicali per il trasporto neonatale d’urgenza) necessari per lo svolgimento del Servizio Poco meno di un il milione servirà invece per organizzare il servizio: compiti e funzioni saranno definiti dall’AREUS nel programma operativo di prossima approvazione, in raccordo con le altre aziende del servizio sanitario regionale.
Per il Servizio STAM la disponibilità del personale medico ostetrico ginecologico e del personale ostetrico sarà garantita attraverso il processo di riorganizzazione del personale derivante dalla ridistribuzione dei posti letto, come previsto dalla ridefinizione della rete ospedaliera.
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