Le commissioni Autonomia e Bilancio del Consiglio regionale hanno incontrato i parlamentari sardi sulla finanza regionale.
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Le commissioni Autonomia e Bilancio, presiedute rispettivamente da Francesco Agus (Campo Progressista) e Franco Sabatini (Pd) hanno incontrato i parlamentari sardi (presenti Gavino Manca e Romina Mura del Pd, Pino Cabras (M5S), Salvatore Sasso Deidda (Fdi) e Christian Solinas (Lega-Psd’Az) con i quali hanno affrontato la problematica dei rapporti finanziari fra Stato e Regione. Alla riunione non hanno partecipato i consiglieri di Forza Italia che, con una dichiarazione della capogruppo Alessandra Zedda, hanno spiegato che il senso di responsabilità sempre dimostrato dal gruppo trova un limite insuperabile nel dovere della maggioranza di garantire la sua presenza.
Nella sua introduzione, il presidente Franco Sabatini ha fornito i principali dati di analisi: i Comuni sardi, che hanno subito fino al 2015, ma la tendenza è confermata anche per il 2016, il taglio dell’87% delle loro risorse, sono di fatto passati quasi totalmente a carico del bilancio regionale. Lo stesso discorso vale per le Province sarde che, nello stesso periodo, hanno fatto registrare una percentuale di costi coperti dallo Stato di appena lo 0.9, la più bassa d’Italia. Sull’altro fronte la Sardegna versa allo Stato bel 680 milioni l’anno di accantonamenti per contribuire «al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica nazionali».
Un quadro generale di forte squilibrio, ha sostenuto il presidente della commissione Bilancio, «che può essere corretto da un lato regionalizzando la finanza locale e dall’altro riducendo in modo consistente il volume degli accantonamenti». «Il ruolo dei parlamentari è quindi fondamentale – ha aggiunto Franco Sabatini – sia per il sostegno alle giuste ragioni della Sardegna, sia per individuare il percorso istituzionale migliore per sottoporre queste istanze al parlamento ed al governo».
Il presidente della commissione Autonomia Francesco Agus ha messo in luce che «l’intervento sostitutivo della Regione in materia di finanza locale va ad incidere, attraverso il fondo unico degli Enti locali, sull’unico spazio finanziario libero delle risorse regionali, peraltro non per sostenere politiche di sviluppo ma solo per garantire l’erogazione di alcuni servizi essenziali». «La strada della regionalizzazione della finanza locale – ha continuato Francesco Agus – che come ogni intervento costituzionale prevede un iter lungo ed articolato, è stata già percorsa da alcune Regioni speciali come il Friuli-Venezia Giulia, che la sta proseguendo in modo bipartisan anche dopo i cambiamenti di maggioranze intervenuti a livello regionale e nazionale.»
Successivamente hanno preso la parola i parlamentari. Gavino Manca, del Pd, ha affermato che «la materia richiede un approccio diverso e privo di divisioni e con l’impegno comune di tutti sarà possibile, dopo la pausa estiva, inserire una risoluzione unitaria del Consiglio regionale da sottoporre alla commissione Bilancio di Camera e Senato, senza escludere un confronto con i Ministri interessati e con lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri».
Per Pino Cabras, del Movimento Cinque Stelle, «la situazione della Sardegna è il frutto delle politiche di austerità e del pareggio di bilancio che, inserite in un quadro costituzionale rigido, hanno causato ripercussioni molto negative sulla società”. Sugli accantonamenti è evidente che non c’è leale collaborazione ma una contrattazione ad armi impari cui dopo non è facile rimediare. A mio avviso, occorre una autocritica su questa stagione scandita anche da un eccessivo trionfalismo del governatore Francesco Pigliaru e poi selezionare gli obiettivi: prima di battaglie come quella per l’insularità – ha concluso Pino Cabras – bisogna intervenire sul pareggio di bilancio».
Romina Mura, deputata del Partito democratico, ha definito l’iniziativa del Consiglio regionale positiva, «i cui effetti positivi sono però legati al suo carattere trasversale come furono quella sul Patto per la Sardegna e prima ancora sulla vertenza entrate del 2008. E’ vero – ha riconosciuto Romina Mura – che il vincolo del pareggio di bilancio pesa molto consentendo solo interventi ordinari che non hanno mai carattere strutturale, per questo sono convinta che la regionalizzazione della finanza locale sia una buona idea da portare avanti, seguendo esperienze interessanti che fra l’altro hanno portato a nuovi equilibri interni su base regional. Mi preoccupa però – ha concluso Romina Mura – la scarsissima autonomia finanziaria e tributaria dei Comuni sardi, che sono gli ultimi in Italia».
«Credo che questa iniziativa sia fuori tempo massimo – ha dichiarato Salvatore Sasso Deidda di Fdi, – anche per colpa di una Giunta regionale che spesso ha ignorato la sua stessa maggioranza ed altre volte ha fatto annunci senza seguito. Nel merito non credo che la regionalizzazione possa funzionare bene in tutta Italia e sulla Sardegna ho molte perplessità perché lo Stato deve fare lo Stato e dare riposte ai Comuni come sui trasporti o sulla sanità: sono convinto ad esempio, che la continuità territoriale sia stata e possa essere ancora molto dannosa per la Sardegna, così come è concepita.»
Christian Solinas, esponente di Lega-Psd’Az, ha ricordato in apertura che «la situazione di grande difficoltà che vive la Sardegna va attribuita ai governi precedenti e non a questo appena insediato». «Detto questo – ha aggiunto Christian Solinas – il progetto che sosteniamo attraverso la flat tax è quello di aumentare la base imponibile attraverso un fisco più equo; su questo progetto fioriscono molte proiezioni ma fatto sta che dove è stato realizzato ha avuto successo, anche se si può sempre migliorare.»
«Per quanto riguarda gli accantonamenti – ha concluso –, a mio giudizio non si è resistito bene al momento giusto ed ora bisogna fare correzioni, su questa partita ed anche su altre che devono costruire un fascicolo Sardegna da sottoporre al governo».
Il presidente Franco Sabatini ha ringraziato i parlamentari per il loro contributo ribadendo, a proposito dell’autocritica sugli errori del passato, che «l’errore più grave è stato quello della mancanza di unità». Franco Sabatini, infine, ha annunciato per il prossimo 30 luglio una nuova riunione congiunta con i Sindaci, al termine della quale sarà presentata al Consiglio una dettagliata risoluzione sui temi della finanza regionale.
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