19 November, 2024
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Chi pensava di aver già visto e sentito tutto nel panorama politico italiano, dalla 1ª alla 2ª e fino alla 3ª Repubblica – che secondo alcuni – sarebbe nata con il terremoto politico del 5 marzo che ha portato al Governo M5S-Lega, sarà rimasto sicuramente sorpreso e – a seconda del lato da cui si valuta l’episodio – deluso. Il caso del deputato “grillino” Andrea Mura, 52 anni, skipper di grande prestigio internazionale, presente alle sedute di Montecitorio solo per il 4% delle votazioni, sollevato dal forzista Ugo Cappellacci (con il quale lo stesso Andrea Mura aveva avuto uno scontro al momento dell’accettazione della candidatura alla Camera per il Movimento 5 Stelle, dopo che l’ex presidente della Regione annunciò che Andrea Mura gli aveva chiesto la candidatura per Forza Italia in un collegio sicuro, richiesta non soddisfatta ma poi smentito dal velista), ha raggiunto, com’era prevedibile ed inevitabile, grande clamore a livello nazionale e non solo.

La giustificazione data da Andrea Mura, attraverso un’intervista rilasciata a “La Nuova Sardegna”, alla sua mancata partecipazione alle sedute della Camera, ha lasciato tutti – anche i colleghi del M5S – senza parole. A suo dire, sarebbe stato chiaro ai vertici del M5S fin dal momento in cui ha accettato la candidatura, che la sua interpretazione dell’incarico di parlamentare sarebbe stata assolutamente originale, con rare presenze in Aula, in particolare durante i lavori di Commissione – perché impegnato nelle sue traversate transoceaniche, con l’originale ruolo di “ambasciatore della Camera nella battaglia per la salvezza degli Oceani”.

Su Andrea Mura si è scatenato un vero e proprio terremoto. Inevitabili le critiche delle opposizioni, ma i giudizi più severi sono forse quelli arrivati dai suoi stessi colleghi di partito, ad iniziare dal leader e vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio che ha detto: «Non dovrebbe, doveva già dimettersi». «Le sue sono dichiarazioni – ha aggiunto Luigi Di Maio – non solo sono inaccettabili, ma bisogna considerare che i parlamentari, incluso io, sono dei privilegiati, hanno un lavoro da privilegiati con uno stipendi da privilegiati. Sono i primi che devono stare chiusi lì dentro, alla Camera e al Senato, a lavorare sulle leggi e sui provvedimenti per migliorare la qualità della vita degli italiani.»

Altrettanto duro il commento dell’altro leader del M5S, Alessandro Di Battista.

«Ho apprezzato la presa di posizione del Movimento sul suo parlamentare assenteista che sostiene si possa fare politica in barca. Ci andasse pure in barca, senza essere parlamentare e restituendo gli stipendi che si è preso fino ad oggi senza aver lavorato adeguatamente – ha scritto in un post sul blog delle Stelle -. Difendere la propria forza politica ad ogni costo è da idioti, non da cittadini sovrani.»

Su Andrea Mura sono piovute anche le ire del Codacons che lo ha denunciato alla Procura di Roma con la richiesta di procedere penalmente nei sui confronti, ipotizzando il reato di peculato.

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Il Consiglio regionale ha approvato le disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda.

Il presidente Ganau ha aperto la seduta dando la parola all’on. Luigi Lotto, primo firmatario della proposta di legge 495 dal titolo Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda finalizzata al rilancio del settore ora che il piano di eradicazione della peste suina africana avviato quattro anni fa dalla Giunta regionale sta dando i suoi frutti.

Per l’oratore del Pd, relatore della proposta e presidente della commissione competente, «si tratta di una legge per ricostruire un comparto in crisi da 40 anni, da quando è comparsa la peste suina africana. In tanti anni abbiamo speso miliardi di lire e milioni di euro per affrontare il problema, affrontandolo solo dal punto di vista sanitario e repressivo. Abbiamo toccato il fondo, è vero, ma da questo settore oggi si possono individuare ottime potenzialità di sviluppo e le basi per il rilancio del settore, dopo che nel 2014 è stata costituita l’unità di progetto. Si può pensare a un comparto che tra produzione diretta e indotto può regalare all’Isola migliaia di posti di lavoro, soprattutto quando sarà possibile riprendere la produzione per esportazione. Da qui il bisogno di una legge che dica cosa si può fare nel settore dell’allevamento dei maiali, settore di grandissima redditività».

Come primo intervento ha preso la parola l’on. Gian Mario Tendas (Pd), che ha detto: «E’ da apprezzare il lavoro della Giunta, delle Agenzie Agris e Laore e quello dell’Università per arrivare a questa proposta di legge. Abbiamo un quadro conoscitivo dettagliato sulla situazione sarda: abbiamo ampie potenzialità per fari diventare questo settore strategico non solo per la zootecnia e capace di generare davvero diverse migliaia di posti di lavoro e allevamenti per un totale di circa un milione di suini». Per l’on. Gian Mario Tendas «la proposta 465 distingue tra allevamenti familiari e a carattere professionale, dove è previsto l’ingrasso dei capi ma anche la vendita dei capi allevati. Si ribadisce il divieto del pascolo brado per evidenti ragioni sanitarie mentre si potranno utilizzare i piccoli macelli aziendali, come chiedono esplicitamente le associazioni di categoria».

Ha poi preso la parola l’on. Luigi Crisponi (Riformatori), secondo cui «questa iniziativa legislativa ci è piaciuta molto e abbiamo collaborato anche noi dell’opposizione perché in questo settore c’è una grande occasione di crescita economica per la Sardegna. Solo in Spagna vale 4 miliardi di euro il giro di affari del suino: immaginate cosa potrebbe accadere in Sardegna in questo comparto seguendo l’esempio iberico. Insomma, è una buona proposta di legge che rassicura il consumatore e assicura gli allevatori del suino di razza sarda sul loro lavoro».

Forza Italia ha preso la parola con l’on. Marco Tedde, che ha denunciato i numeri impietosi del settore: «In Sardegna abbiamo 17 mila aziende e un patrimonio di 169mila suini che soddisfano appena il 10 per cento del mercato interno. Nel 1976, invece, prima dell’avvento della peste suina, i capi erano oltre 300 mila: abbiamo perso metà del nostro patrimonio anche e soprattutto per colpa degli allevamenti clandestini, dei suini allevati allo stato brado nelle zone interne in promiscuità con i cinghiali infettati dalla Psa». Dopo questa premessa l’on. Marco Tedde ha aggiunto: «Ci sono dei semplici imperativi che se rispettati consentiranno alle aziende di lavorare evitando di importare, come stiamo facendo, le carni suine».

Anche l’on. Edoardo Tocco (FI) ha ribadito la necessità «della tracciabilità delle carni, distinguendo l’allevamento dei capi di razza sarda per l’autoconsumo familiare sino a un massimo di 4 capi  dall’industria vera e propria. E’ un rituale vero e proprio l’autoconsumo, che fa parte della cultura della Sardegna. Non basta intervenire per abbattere i focolai di Psa: la Regione deve fare politiche di marketing e valorizzare la razza del suino sardo».

Per l’on. Daniele Cocco (Sinistra) «questa è una legge che va nella direzione giusta, come è già stato detto, a riprova che quando si vogliono fare cose giuste per le nostre comunità si riesce a farle tutti assieme».

Il Partito dei sardi si è espresso con il capogruppo, l’on. Pier Mario Manca, che ha detto: «Sconfiggere la peste suina non è solo abbattere animali ma salvaguardare la cultura sarda e le razze autonome. Questa è una legge che chiude il cerchio;: abbiamo fermato la malattia e adesso la possiamo finalmente rilanciare. Questa legge sarebbe forse dovuta parte prima, ai tempi in cui abbiamo varato al task force contro la peste suina. Ora con la proposta 465 valorizziamo la nostra razza autoctona, che ha un grande pregio e una grande prospettiva di remunerazione per gli allevatori. Questa è una buona legge».

Sempre per Forza Italia la capogruppo Alessandra Zedda ha parlato “dell’aspetto culturale” dell’allevamento del maiale nelle comunità sarde e ha ricordato i numeri del patrimonio suinicolo della Sardegna dopo il flagello quarantennale della peste suina: «E’ fondamentale che noi ripristiniamo un rapporto di fiducia con i sardi in questo settore, legando insieme anche le filiere dell’allevamento suino e le istituzioni pubbliche che se ne occupano per mandato». 

A nome della Giunta, l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria ha ricordato la lunga tradizione dell’allevamento dei suini in Sardegna che in passato rappresentava una delle voci più importanti della zootecnia regionale, persino più importante di quello della pecora. «L’arrivo della peste suina sul finire degli anni ’70 – ha aggiunto – ha purtroppo interrotto bruscamente questa tradizione facendo precipitare la Sardegna in una lunga epidemia dalla quale si è iniziati ad uscire dopo tanti piani di eradicazione inefficaci con l’azione forte di questa Giunta rivolta alle migliori esperienze europee come quelle di Portogallo e Spagna». «In quei Paesi e soprattutto in Spagna – ha detto ancora Pier Luigi Caria – l’uscita dalla peste suina ha favorito fin dagli anni ’90 un vero e proprio boom delle produzioni con incrementi del 500%, che hanno portato la Spagna fra le i primi 5 paesi al mondo. Per quanto riguarda la Sardegna, la peste ha influito negativamente sulla nostra capacità produttiva, limitata a circa 170-180.000 mila capi con segnali timida crescita, nonostante consumi interni molto elevati che possono essere soddisfatti solo per il 25% da produzioni locali». «Sconfiggere definitivamente la peste suina dopo tanti sforzi – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – significa non solo far ripartire un settore economico che ha una lunga tradizione ma anche contrastare lo spopolamento di molte zone interne e creare nuovi posti di lavoro; anche per queste ragioni è una legge molto attesa da tutto il comparto, che fa innovazione, migliora la professionalità degli addetti, valorizza le competenze ed apre nuovi spazi di mercato per la filiera sarda». 

Successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità il passaggio agli articoli con 43 voti.

A seguire l’Aula ha espresso il suo voto positivo anche sui 25 articoli che compongono la legge e sulla tabella di accompagnamento. Il testo è stato approvato con due sole modifiche: all’art.7 è stato inserito il termine di 10 giorni per la macellazione degli animali e all’art. 12 è stato assegnato un ruolo alle organizzazioni professionali agricole. Recepito infine, nello stesso articolo, anche un emendamento orale del consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi sui marchi di qualità.

Nelle dichiarazioni di voto finali hanno preso la parola i consiglieri regionali Pier Mario Manca ed Augusto Cherchi del Pds, la capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, Luigi Crisponi dei Riformatori, il capogruppo di art.1-Mdp Daniele Cocco, Gaetano Ledda del Psd’Az-La Base, Antonio Gaia di Cps ed Emilio Usula del Misto-Rossomori.

La legge è stata approvata all’unanimità con 39 voti.

Dopo lo scrutinio il presidente ha tolto la seduta, convocando la conferenza dei capigruppo per le ore 16.00 e a seguire l’Assemblea.

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Il Consiglio regionale ha ricordato questa mattina, nei locali del Transatlantico, la figura e l’opera di Luigi Cogodi, scomparso il 22 luglio del 2015, a Cagliari, a soli 72 anni. Avvocato e politico, è stato consigliere regionale nell’VIII, IX, X e XII Legislatura; assessore regionale dell’Urbanistica e poi del Lavoro nella prima Giunta laica, sardista e di sinistra dell’Autonomia (1984-1989); Deputato nella XV legislatura parlamentare (2006-2008). Consigliere comunale di Cagliari dal 1970 al 1980. Ha militato nel Pci e in Rifondazione Comunista.

Pino Cogodi, già sindaco di San Basilio, fratello di Luigi, insieme con il compagno, amico e ex collaboratore Luciano Uras, hanno ricordato il tratto personale e politico di uno dei leader storici della sinistra sarda e nel ripercorrere le tappe più significative del suo percorso hanno evidenziato lo spirito dell’iniziativa: «Non è una commemorazione fine a se stessa ma un’occasione utile per valorizzare il lavoro e l’impegno di Luigi Cogodi». La raccolta di tutti i discorsi svolti nelle diverse istituzioni che lo hanno accolto è l’obiettivo: sono già trecento gli interventi catalogati e consegnati ai giornalisti Andrea Frailis, Jacopo Onnis, Mario Cabasino, Giancarlo Ghirra, Tonio Ghiani e Filippo Peretti, per procedere con un’indicizzazione per temi.

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha evidenziato la coerenza ideale e l’impegno a difesa dei più deboli del politico che è «stato avanguardia ambientalista, quando la sinistra era forse troppo concentrata sulle ciminiere della industrializzazione forzata e primo baluardo contro la cementificazione, quando in troppi pensavano che lo sviluppo si misurasse con i metri cubi vista mare». «Per capire l’attualità del suo pensiero – ha spiegato il presidente dell’assemblea sarda – è sufficiente elencare i “titoli” dell’agire politico di Cogodi, dall’urbanistica al lavoro, dalla lotta alle povertà ai diritti, e mi piace considerare la lotta all’abusivismo, il piano regionale del lavoro, la prima proposta di legge per il reddito di cittadinanza, la tutela delle madri di Plaza de Mayo, come le efficaci declinazioni della sua incessante azione politica e del suo impegno costante contro i soprusi».

“Intuizione” e “passione” sono invece le parole utilizzate dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per raccontare la politica di sinistra di Luigi Cogodi («se oggi fosse ancora in Consiglio chissà quante litigate utili avremmo potuto fare») e per ribadire che sui temi chiave dei nostri giorni le sue posizioni politiche sono ancore ben visibili e presenti («nel dibattito sulla legge urbanistica come nella predisposizione del piano Lavoras sono fonti di ispirazione nella discussione e nel confronto»).

«Non è un ricordo di parte, di un uomo che ha sempre scelto di essere di parte». Con queste parole il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha salutato “il compagno di tante battaglie” e raccomandato «un’attenzione particolare per attualizzare il pensiero e l’azione dell’indimenticabile Luigi».

Il presidente dell’associazione ex consiglieri regionali, Giorgio Carta, ha ricordato la comune militanza nelle istituzioni «seppur da posizioni quasi sempre contrapposte con un uomo che è sempre stato di parte ma per scelta». «Di parte, per scelta e sempre a sinistra», ha aggiunto il cronista politico già in forze all’Unione Sarda, Tonio Ghiani. «L’unico assessore che ho conosciuto in grado di dettare una linea politica sui temi chiave dell’Urbanistica e del Lavoro alla Giunta e al Consiglio», ha aggiunto il notista politico della Nuova Sardegna, già presidente dell’ordine dei giornalisti, Filippo Peretti.

Non senza emozione, il tributo reso da uno dei leader storici della fu Democrazia Cristiana in Sardegna, Giorgio Oppi, che con Luigi Cogodi ha condiviso, seppur da differenti posizioni, le lotte studentesche all’Università di Cagliari, prima ancora che gli scranni del Consiglio e della Camera dei deputati. «Era un uomo buono – ha affermato Oppi – un politico generoso, onesto e capace che si è fatto valere in Sardegna ma che è stato in grado di raccogliere la standing ovation di uno stadio con settantamila persone in Argentina, quando si è celebrata la condanna del regime per i desaparecidos».   

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Un giovane di 22 anni, M.C., è rimasto ferito a Santadi, mentre si trovava nel laboratorio interno ad un esercizio commerciale, durante la fase di preparazione e confezione di alcuni ordinativi di carne. Per motivi in corso di accertamento, il giovane è stato agganciato dal macchinario tritacarne che gli ha causato lesioni gravissime ad un braccio. È stato immediatamente soccorso dai vigili del fuoco e trasportato dai sanitari, giunti sul posto, con elisoccorso, all’ospedale Marino di Cagliari, dove è stato sottoposto alle cure, nel tentativo di salvargli l’arto.

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Ieri, 23 luglio 2018, la fregata Espero della Marina Militare durante un’attività di pattugliamento nel Mediterraneo Centrale nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro, ha risposto ad una richiesta di supporto sanitario proveniente dal motopesca italiano “Tramontana” di Mazara del Vallo, per un infortunio occorso a un membro dell’equipaggio.

L’unità ha prontamente ridotto le distanze e, appena giunta in prossimità del peschereccio, ha inviato il proprio team sanitario a bordo che è intervenuto sul trauma alla mano destra sofferto da un marittimo. Le condizioni del paziente non erano tali da richiedere l’evacuazione dell’infortunato. La fregata Espero, terminato l’intervento sanitario, ha ripreso il normale pattugliamento nell’area di operazione.

L’operazione Mare Sicuro è in corso dal marzo 2015. Il compito assegnato al dispositivo aeronavale è principalmente di svolgere, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti, attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale in un’area di mare di circa 160.000 km quadrati prospiciente le coste libiche, per la tutela degli interessi nazionali, la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali in transito, dei pescherecci nazionali, delle fonti energetiche strategiche d’interesse nazionale ed il contrasto al terrorismo. La presenza delle unità di Mare Sicuro nel Mediterraneo centrale assicura anche la necessaria cornice di sicurezza che permette a tutti i mezzi dello Stato la regolare condotta delle operazioni.

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“Ella & John: the Leisure Seeker” è il titolo del film capolavoro del regista livornese Paolo Virzì, che verrà proiettato stasera, martedì 24 Luglio, alle ore 21.30, all’Arena Mirastelle del Teatro Centrale di piazza Roma, nell’ambito della rassegna “Cinema sotto le stelle”, organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria con il patrocinio ed il contributo economico dell’Amministrazione comunale di Carbonia.
«Il bilancio della rassegna è fino ad ora positivo – ha detto il sindaco Paola Massidda -. Stiamo assistendo alla proiezione di film dalla cifra qualitativa elevata, che stanno impreziosendo il cartellone degli eventi previsti all’interno di Estiamoinsieme 2018.»
“The Leisure Seeker” è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d’estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. Il loro sarà un viaggio pieno di sorprese, alla ricerca di un nuovo modo di vivere.
Dopo il film di Virzì, i cittadini potranno assistere ad altre due pellicole di vaglia: “Figlia Mia” di Laura Bispuri e “120 battiti al minuto” di Robin Campillo.
Il biglietto d’ingresso è di 4 euro, con prezzo ridotto a 3 euro per i giovani fino ai 21 anni di età e per tutti gli iscritti ai circoli del cinema ARCI-UCCA e FICC.

 

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La direzione di ATS Sardegna ha diffuso una nota con la quale invita tutti i dipendenti a compilare un questionario anonimo, che analizzerà i diversi aspetti dell’attività lavorativa. La partecipazione a questa indagine conoscitiva è molto importante ed è su base volontaria e assolutamente anonima.
La compilazione potrà essere effettuata da qualsiasi rete: aziendale o da altre reti esterne, da casa o da Smartphone.
– I dipendenti ATS, nel mese di luglio riceveranno una comunicazione nella propria mail aziendale insieme al cedolino dello stipendio, all’interno della quale sarà presente il seguente link www.atsclima.it, ed un codice identificativo alfa numerico.
– Il dipendente può cliccare sul tale link oppure copiarlo e incollarlo nel browser: quest’azione permetterà l’accesso ad una pagina nella quale si trova uno spazio su cui inserire il codice identificativo ricevuto insieme al cedolino nella propria mail.
– Quest’ultimo può essere inserito con due modalità: copiare e incollare nello spazio bianco apposito oppure digitare correttamente il codice rispettando minuscole e maiuscole.
– A questo punto si aprirà il questionario a cui si potrà rispondere cliccando una sola delle possibili risposte a ciascuna domanda.
– Si ricorda che, per qualsiasi motivo, la procedura può essere interrotta, le risposte possono essere salvate, e si può riprendere in un secondo tempo con le stesse modalità.
– Il questionario si completerà quando l’utente cliccherà “invia”.
Il progetto di Ricerca sul clima organizzativo, condotto dall’ATS in collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università La Sapienza di Roma, è finalizzato allo studio del benessere e della soddisfazione nei dipendenti aziendali.
I risultati dello studio saranno utili alla nostra Azienda per mettere a punto interventi mirati di miglioramento con l’intento di favorire la partecipazione di tutti all’organizzazione aziendale e con la consapevolezza che ciò determinerà anche una migliore erogazione dei servizi sanitari ai cittadini.
Ai sensi del regolamento europeo n. 679/2016 (GDPR) sulla tutela dei dati personali, l’elaborazione dei dati sarà effettuata solo in forma aggregata e non comporterà alcuna diffusione nominativa. Sono state prese tutte le precauzioni necessarie affinché, attraverso le informazioni contenute nel questionario, non sia possibile risalire a chi lo ha compilato e sarà quindi completamente mantenuto nell’anonimato; pertanto, puoi sentirti libero/a di rispondere.

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Le segreterie regionali e le federazioni di categoria della Sanità di CGIL, CISL e UIL hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, all’assessore regionale della Sanità, Luigi Benedetto Arru, e al direttore generale dell’ATS Sardegna, Fulvio Moirano, per discutere dei servizi socio-sanitari AIAS, Nella nota di richiesta di incontro esprimono forte preoccupazione «per la grave situazione che interessa i 1.200 lavoratori dipendenti di AIAS in Sardegna, stremati da lunghi 12 mesi di mancate retribuzioni nonostante le continue e annose battaglie sindacali. Tale condizione entro pochi giorni, alla fine di luglio, potrebbe ulteriormente aggravarsi se il mancato rispetto dei doveri contrattuali da parte di AIAS determinerà la perdita dell’autorizzazione e la possibile chiusura dei Centri, pregiudicando l’erogazione dei servizi socio-sanitari ai tanti pazienti fragili seguiti e mettendo a rischio lavoro e stipendi ai dipendenti. In tale contesto – aggiungono CGIL, CISL e UIL –, abbiamo già verificato un inasprimento delle tensioni sociali ed inopportuni interventi politici che finiscono per aggravare la crisi anziché agevolarne la possibile soluzione. Per questo riteniamo urgente attivare un tavolo che esprima la massima autorevolezza, quindi presso la Presidenza della Regione, insieme con l’Assessorato della Sanità e l’ATS Sardegna – concludono CGIL, CISL e UIL –, per la programmazione e la gestione delle fasi imminenti e future in cui vanno trovate le soluzioni per il mantenimento dei servizi, nei modi che si individueranno, e per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle retribuzioni dei lavoratori».

Ieri, intanto, in una nota, Ats ha confermato di aver provveduto lo scorso 19 luglio a emettere gli avvisi di pagamento (n. 807168, n. 807169 e n. 807172) a favore dell’AIAS, come provvisoria esecuzione per tre decreti ingiuntivi, per un totale di 1.985 605.

Per quanto riguarda la fideiussione che Aias è tenuta a depositare per avere il pagamento dei restanti decreti, così come disposto dal giudice, Ats ha comunicato che questa è stata presentata tramite la Finworld e che, previo confronto con il Collegio sindacale, si riserva di fare approfondimenti e verifiche considerato che l’intermediario finanziario risulterebbe oggetto di provvedimenti sospensivi da parte dei competenti organi di vigilanza nazionali.

 

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Ieri 23 luglio, alle ore 16.45, un elicottero AB 212 è decollato dalla base elicotteri della Marina Militare di Catania (MARISTAELI CATANIA) per fornire supporto alle operazioni anti incendio in località Roccadia nel comune di Carlentini (SR).

L’intervento sull’incendio è avvenuto in seguito alla richiesta pervenuta dal Centro Operativo del Corpo Forestale di Siracusa, attraverso l’impiego di un recipiente da 500 litri agganciato sotto la pancia dell’elicottero, impiegato in zona per un totale di più di 3 ore di volo e 19 lanci.

L’elicottero della Marina Militare, inserito nel programma della Campagna Antincendio Boschivo 2018, a termine attività è rientrato nelle base di Maristaeli Catania riprendendo lo stato di prontezza operativa.

La Marina Militare concorre alla campagna antincendi boschivi 2018 sia in ambito regione Sicilia che su tutto il territorio nazionale e dall’inizio di quest’anno gli elicotteri della forza armata di base a Catania, hanno totalizzato più di 5 ore di volo, a testimonianza dell’ampio spettro di attività duali e complementari che la forza armata mette a disposizione della collettività e delle istituzioni.

In particolare il ministero della Difesa lo scorso 8 giugno ha perfezionato l’accordo con la Protezione Nazionale e Regione Siciliana tesa a fornire la disponibilità di 295 ore di volo su tre velivoli rischierati dall’Esercito sulla Base di Sigonella (AB – 412), dalla Marina Militare sulla Base di Catania (AB – 212) e dall’Aeronautica Militare sulla Base di Trapani (HH – 139).

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Un cocktail di spumeggiante energia domenica notte, al lungomare Poetto di Quartu Sant’Elena, presso l’Opera Beach Arena con il suo nuovo “2640 tour”. Il suo nome? Francesca Michielin!

Accolta da fragorosi applausi di tutti i suoi più affezionati fans che non hanno perso l’occasione di andare ad omaggiare la giovanissima Francesca, sin dall’inizio ha coinvolto tutto il pubblico invitandolo a cantare e a ballare.

Cantautrice polistrumentista, Francesca Michielin raggiunge l’apice nel 2011 quando vince la quinta edizione del talent show “X Factor”. Frizzante e delicata, una performance, la sua, da grande professionista, nonostante la giovane età.

Ha incantato con un grande concerto, tra sonorità digitali ed analogiche, cantando oltre venti brani e portando un’ondata di freschezza tale da far divertire tutti i giovani presenti. Con lei hanno cantato e sognato tantissime adolescenti che si sono presentate con cartelloni dedicati.

Sul palco, è stata accompagnata da una band formata da Maicol Morgatti alla batteria, Luca Marchi al basso, al piano e al synth ed Eugenio Cattini alla chitarra e synth. I suoi pezzi si sono succeduti senza pause ed uno dopo l’altro sono stati cantati con il coro del pubblico in sottofondo… Distratto… Sola… Tutto quello che ho… Nessun grado di separazione… Io non abito al mare… Vulcano…

E proprio di vulcano trattasi… una grande artista a 360° con un percorso artistico straordinario costellato da numerosi riconoscimenti (6 dischi di platino ed 1 d’oro). Francesca Michielin sbarca in Sardegna per conquistare tutti col suo entusiasmo, con la sua passione per la musica che nei suoi testi diventa portatrice di grandi messaggi come nel caso del pezzo dal titolo “L’amore esiste”, perché l’amore non è esclusivamente batticuore e lettere d’amore, ma è nelle piccole cose, l’amore ci migliora e ci fa sentire vivi, l’amore che tutti conosciamo ma che in fondo nessuno di noi comprende veramente…

Nadia Pische