19 November, 2024
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Mercoledì 25 luglio, alle 11.00, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, sarà presentato l’avviso per la partecipazione al progetto clusterSviluppo sostenibile della birra artigianale in Sardegna“, promosso da Sardegna Ricerche e finanziato dal POR FESR Sardegna 2014–2020.

I birrifici artigianali rappresentano la novità più significativa del settore birrario dell’ultimo decennio. Il numero di queste realtà imprenditoriali, in gran parte giovanili e ad alta intensità occupazionale, è più che sestuplicato, passando da 113 nel 2008 a 718 nel 2017. La Sardegna non fa eccezione tanto che i micro-birrifici rappresentano un importante elemento di sviluppo: si sono affermati marchi che, da piccoli distributori locali, sono divenuti il simbolo di eccellenza, con una elevata qualità di prodotto. La ridotta dimensione aziendale dei micro-birrifici porta ad una grande vitalità e duttilità nei protocolli di produzione, ma induce una forte debolezza economica e limita gli investimenti in ricerca e sviluppo necessari al fine di migliorare e innovare la propria produzione.

Per ovviare a questi problemi, Sardegna Ricerche ha avviato un programma di sperimentazione e innovazione incentrato sullo sviluppo di nuovi prodotti e processi di lavorazione nel settore, con i seguenti obiettivi: individuare opportunità di business innovative; sensibilizzare le imprese sul tema dell’innovazione e sostenerle nel proprio percorso innovativo sperimentando nuove modalità di produzione; migliorare i processi di lavorazione di tutta la filiera: dall’approvvigionamento e valutazione delle materie prime, allo smaltimento delle trebbie e al trattamento dei reflui.

«In questo progetto cluster ci sono tutti gli elementi indispensabili per la crescita delle nostre imprese e la valorizzazione delle nostre produzioni sui mercati, elementi che abbiamo sempre sostenuto con tutte le politiche messe in campo da questa Giunta: fare rete e costruire filiere, anche nel settore agroalimentare, puntando su innovazione tecnologica e adeguato sviluppo delle competenze – dice l’assessore  della Programmazione e vicepresidente della Regione Raffaele Paci -. Fare filiera è l’unico modo per le nostre imprese, quasi sempre di dimensioni molto ridotte, per rafforzarsi e poter affrontare anche i mercati internazionali. Altrettanto importante è l’innovazione, che consente di migliorare le fasi di produzione ma anche di collocamento sui mercati. Sono sicuro che ci sarà grande partecipazione a questo bando da parte dei birrifici artigianali, realtà nuova e sempre più importante nel panorama imprenditoriale della Sardegna», conclude Raffaele Paci. 

Il programma dell’incontro prevede, dopo la presentazione delle linee generali del progetto, a cura del direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, gli interventi di Luca Pretti (Porto Conte Ricerche), Marilena Budroni (Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari) e di Marcella Fadda (Sotacarbo SpA) che verteranno sulle tre linee d’attività del progetto, volte rispettivamente alla caratterizzazione e approvvigionamento delle materie prime; alla sperimentazione e ottimizzazione delle tecnologie di produzione; alla valorizzazione dei residui della produzione.

I progetti cluster, promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020, sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Le imprese che intendono partecipare al progetto, hanno tempo fino alle ore 12.00 del prossimo 17 settembre ,per inviare la manifestazione d’interesse.

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Saranno i pianisti Nicola Guidotti e Federico Maria Melis i protagonisti domani, martedì 24 luglio, del nuovo appuntamento con Notturni di note, la rassegna che vede i migliori allievi delle classi di Pianoforte, musica d’insieme e corno del Conservatorio di Cagliari esibirsi sotto il cielo stellato.

Alle 21,30 nel cortile dell’istituzione musicale (Parco della musica) la serata si apre con Federico Melis che affronterà la “Sonata in fa diesis minore op. 26 n. 2″ di Muzio Clementi. Sempre Guidotti proporrà anche partiture di Schubert/Listz.

A seguire musiche di Federik Chopin con Federico Melis che dell’artista polacco proporrà al pubblico la Sonata n. 3 op. 58 in si minore, con cui si chiude questo penultimo appuntamento con la rassegna.

Il costo del biglietto è di 5 euro.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha indetto una procedura aperta per la fornitura di macchine operatrici per l’ottimizzazione della sezione di ricezione e raffinazione dell’impianto di compostaggio situato nella zona PIP della città. «Si tratta di un investimento importante attraverso il quale puntiamo a perfezionare il sistema di compostaggio dei rifiuti, rendendolo più efficiente e virtuoso», spiega il sindaco Paola Massidda. 

Il valore complessivo dell’appalto è di 700mila euro oltre Iva di legge. La fornitura sarà effettuata entro il termine massimo di 90 giorni naturali e consecutivi dalla data di stipula del contratto, oppure entro il termine inferiore offerto dall’appaltatore in sede di gara.

«Queste nuove macchine – un trituratore veloce, un vaglio rotante e una pala gommata caricatrice – consentiranno di aumentare la quantità della frazione umida da trattare e di migliorare il prodotto finale, che dovrà essere un compost di alta qualità – aggiunge l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai -. La struttura di Sa Terredda risulta essere, inoltre, uno dei pochi impianti in Sardegna in grado di trattare e recuperare i rifiuti ingombranti generici. La piattaforma di ricezione e recupero dei rifiuti è stata avviata a partire dal novembre 2017, con l’obiettivo di ridurre di un ulteriore 5-6% la produzione di indifferenziato.»

 

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Un raffinato liutaio, Pietro Contu, ma soprattutto un Teuladino della cui arte si potrebbe scrivere a lungo, elogiando la competenza e la capacità costruttiva raggiunte in anni di lavoro appassionato e tenace. Un Teuladino, dunque, che non dimentica le proprie origini, pur vivendo da molti anni in Germania e ci tiene, anzi, a dire da dove viene! Nel suo sguardo e nelle sue parole si percepiscono cenni di una “teuladinità” sempre viva e presente, che fa pensare ad un benefico influsso sulla sua creatività, certamente innata, ma indubbiamente favorita da paziente operosità. Quell’operosità, ci viene da pensare, che ha permesso a molti “Teuladesus” di raggiungere traguardi notevoli in vari campi, una volta lasciata “sa bidda”. Sarà per desiderio di emergere, sarà per orgoglio di appartenenza ad una comunità unita e fiera, che non si vuol deludere, sarà per una spinta che viene dal cuore e consente di guardarsi intorno per afferrare le opportunità più consone su cui far convergere ogni sforzo, ogni massimo impegno, sarà per tanto altro ancora…. ma il fatto resta che per Pietro Contu la buona volontà, la passione e lo spirito di sacrificio sono stati determinanti nel fargli intraprendere una strada che lo ha portato ben lontano, a chiara fama e notorietà in un campo assolutamente di alta specializzazione, l’Arte Liutaia. Divenuta, dunque, traguardo di una “carriera” iniziata in “bidda” con la rivelazione di una istintiva propensione per lavori di intaglio e di intarsio sul legno e gratificata, via via, dagli apprezzamenti di chi sapeva distinguere l’abilità delle sue mani. La voglia di nuovi orizzonti, comune a molti nel fiore degli anni, portò Pietro lontano dalla sua terra, in Germania, alla ricerca di nuove opportunità, in grado di soddisfare le aspettative comuni a tanti giovani come lui. E qui, per lui autentica terra promessa, la scelta giusta per la sua vita! Che implicò fin da subito la prospettiva di un cammino duro ed impegnativo, “illuminato”, sì, dall’incontro con musicisti provetti, ma   soprattutto segnato da studio serio e costante di materie quali Statica, Fisica, Matematica, Acustica, oltre che della Storia dell’Arte, che gli consentisse di realizzare strumenti perfetti quanto ad equilibrio fra i vari componenti ed armonia nel suono. Studio ancor oggi affiancato da una ricerca  minuziosa nell’ambito della grande Arte Liutaia Italiana, perché le sue “creature” ne esprimano al meglio il rigoroso “spirito costruttivo, i principi estetici, la sonorità, la tecnica”. Di tutto ciò ci parla, questi giorni, la bella “Mostra Fotografica d’Arte Liutaia” allestita nei locali della Casa Baronale di Teulada, una mostra che ripercorre le fasi  di un processo stupefacente, che parte dalla scelta accurata dei materiali e prosegue con i vari momenti di un assemblaggio certosino, secondo i modi di illustri predecessori, quali Amati, Guarnieri e Stradivari. Una testimonianza significativa di come Pietro Contu, sempre affiancato nel suo lavoro dalla moglie, Pamela Glaser, maestra liutaia anche lei, oltre che partner preziosa e brillante violinista, possa essere, a buona ragione, annoverato fra protagonisti di prim’ordine nella grande Arte Liutaia europea. E, quasi a “rendere onore” ad una storia iniziata con semplici prospettive ed arrivata ad essere “nobilitata” dalla magia dei suoni ammalianti di strumenti unici, con un concerto per violino e pianoforte si è voluto inaugurare la mostra, al pianoforte Claudio Mosca, al violino proprio Pamela Glaser, che hanno eseguito brani della migliore tradizione musicale, d’epoca Barocca, con Vivaldi e Handel, d’epoca Classica, con Mozart e Beethoven, d’epoca Romantica, con Brahms e d’epoca Moderna, con Rachmaninoff. Un concerto che ha voluto essere anche autentico omaggio a Teulada e pensiero d’affetto per i suoi abitanti e che si ripeterà il 26 luglio, alle ore 21.00.

Lucia Tanas

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La Sicilia trionfa a Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty 2018. Domenica sera nel contest per emergenti il Premio Amnesty è stato vinto dai Pupi di Surfaro, che arrivano dalla provincia di Caltanissetta, mentre il premio della critica se lo è aggiudicato Danilo Ruggero di Pantelleria.

Nel festival legato ad Amnesty il premio del pubblico è andato invece a La Malaleche (gli altri due finalisti erano Eleonora Betti e le Mujeres creando).

Dopo le esibizioni dei concorrenti, la seconda parte della serata sul palco di Rosolina Mare è stata tutto per Brunori Sas, vincitore del premio Amnesty nella sezione Big con il brano “L’uomo nero”. La sua esibizione, tra ironia e impegno, ha entusiasmato il pubblico, più di 1000 spettatori che hanno seguito una serata in cui, come sempre in Voci per la libertà, la musica di qualità si è affiancata al tema dei diritti umani.

Dal piglio teatrale la proposta dei Pupi di Surfaro, che hanno vinto questa 21a edizione con “Gnanzou”, brano che narra del tragico viaggio che un migrante deve affrontare per approdare in un porto sicuro. L’ impostazione musicale è di grande interesse: sposa tradizione siciliana e dialetto con l’elettronica e la forza ritmica.

Hanno presentato le serate Savino Zaba (Rai1, Radio2) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).

Nel pomeriggio di domenica c’è stato un incontro con Brunori Sas e con il presidente e il portavoce di Amnesty Italia, Antonio Marchesi e Riccardo Noury, in presenza dell’assessore all’istruzione di Rosolina Anna Frasson e del direttore artistico Michele Lionello.

Riccardo Noury ha ricordato che «questo festival ormai è una produzione a ciclo continuo di iniziative per i diritti umani». Ha poi parlato della campagna sostenuta quest’anno da Voci per la libertà “La solidarietà non è un reato”: «Il mondo delle ONG – ha detto – è sotto attacco, sostenuto da mezzi potenti e noi reagiamo come possiamo, cercando linguaggi sempre più efficaci per diffondere i nostri messaggi».

Marchesi è entrato nello specifico del Premio a Brunori Sas per il suo brano contro l’intolleranza. «Il problema più grave con cui si confronta Amnesty nel mondo in questa fase storica è la discriminazione che diventa odio nei confronti di determinate categorie e gruppi di persone, spesso anche utilizzando informazioni false che alimentano il rancore. Non solo verso migranti e rifugiati, ma anche verso tutte le minoranze. Sono felice anche per questo del premio a questa canzone e della stretta collaborazione con Voci per la Libertà».

Brunori Sas ha spiegato la genesi del brano, confessando il suo «timore di fare l’ennesimo pezzo che in maniera retorica trattasse il tema dell’intolleranza. Quando l’ho scritto, 3 o 4 anni fa, avevo però percepito, anche attraverso i miei tour per l’Italia, la necessità e l’esigenza di fare la mia parte. Mi sono reso conto che certe paure comunque mi appartenevano e che dovevo guardare dentro di me con onestà per cercare di contrastarle. La canzone nasce da questo».

La giornata di chiusura è iniziata in spiaggia alle 5.00, al sorgere del sole, con “…a passi leggeri” una suggestiva performance di musica e danza contemporanea a cura dei Cantieri Culturali Creativi.

Il programma del festival si è srotolato su quattro giornate, dal 19 al 22, dense di eventi e che hanno visto tra gli ospiti Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane, la Med Free Orkestra, BO.RO.FRA e Carlo Valente (vincitore del contest nel 2017), insieme agli artisti in gara nell’edizione del Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti. In otto sono arrivati sul palco di Rosolina Mare: oltre ai 5 finalisti c’erano anche le Storie Storte, Giulia Ventisette e Iza&Sara, che hanno partecipato alle semifinali di venerdì e sabato.

Tra i “bonus” un tour di otto concerti reso possibile grazie ad un bando di Nuovo Imaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L. 93/92) che sarà assegnato nei prossimi giorni ad uno degli artisti arrivati all’ultima fase delle selezioni, dopo le necessarie verifiche dei requisiti.

Proprio alla vigilia dell’evento è arrivata la notizia che il disco con i brani della 20a edizione del festival ha vinto la Targa Tenco nella categoria “Album collettivo a progetto”: una importante affermazione che è stata di buon auspicio per la 21a edizione.

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CasaPound contesta le modifiche alla viabilità decise dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda. “Zedda ridicolo: porti aperti e strade chiuse? No a via Roma pedonale”. Questo il testo dello striscione affisso nella notte dai militanti di CasaPound che protestano contro le drastiche modifiche alla viabilità del capoluogo.

«Critichiamo aspramente le scelte del primo cittadino sulle modifiche alla viabilità adottate in questi giorni – afferma Luca Sardara responsabile cittadino del movimento – definendo impensabile in primis il ripetersi della pedonalizzazione di Via Roma già criticata aspramente dai cagliaritani l’estate scorsa; successivamente, l’immobilizzazione totale delle vie del centro storico e la zona delimitata da via Dante, Carducci, Bacaredda, Garibaldi, viale Regina Margherita, via Sonnino e, infine, viale Bonaria, istituendo la “zona 30” assieme alle piste ciclabili le quali riducono la carreggiata nelle vie tra le più trafficate della città, come ad esempio Viale Sant’Avendrace.»

«Come sempre il prezzo di queste insensate decisioni sarà pagato dai residenti, dai commercianti e dai lavoratori – conclude Luca Sardara – dato che cambiamenti di questa portata dovrebbero essere preceduti da ampi studi sull’individuazione di soluzioni alternative che favoriscano lo scorrere del traffico scongiurando code ed attese infinite, da interventi per la creazione di ulteriori parcheggi che rimpiazzerebbero quelli cancellati dalle piste ciclabili e dalle zone pedonali favorendo una migliore organizzazione che a quanto pare manca totalmente.»

 

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L’Associazione culturale Su Forti di Sant’Antioco presenterà, venerdì 27 luglio 2018, nell’Aula consigliare del comune di Sant’Antioco, dalle ore 19,00, il libro “ISOLA di SANT’ANTIOCO, un luogo senza storie non esiste”.

Gli autori, Pierluigia Troncia e Marco Emanuele Matta, hanno voluto dedicare all’Isola sulcitana, un ritratto, a loro parere, innovativo. Le foto si alternano ai racconti, ed il loro unico scopo appare quello di immortalare, oltre alle bellezze naturali, innegabili, il fascino e l’unicità dell’umanità che ha vissuto e reso unico, questo lembo di terra, il Sulcis. Le prefazioni sono state curate da Serena Cirina e Luca Gentile.

Durante la serata di presentazione, verranno letti dei brani tratti dal libro.

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La direzione generale della Protezione Civile della Regione Sardegna ha emesso un bollettino di previsione di pericolo incendi valido per la giornata di oggi, lunedì 23 luglio.

Nel Sulcis Iglesiente la pericolosità è alta e viene identificata con il codice arancione, che simboleggia la fase di attenzione rinforzata da parte della Protezione Civile. Ciò significa che l’incendio, se non viene tempestivamente affrontato, può raggiungere dimensioni tali da renderlo difficilmente contrastabile con le forze ordinarie.

«Gli incendi sono una minaccia per la vita umana e per l’immenso patrimonio ambientale che caratterizza il nostro territorio. Pertanto, risulta di fondamentale importanza che ciascuno di noi metta in atto specifici comportamenti di prevenzione e tutela atti ad evitare danni alle persone e all’ambiente», ha detto il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

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Una doppia presentazione per riflettere su come la cultura possa essere una arma contro la corruzione e la mafia. Martedì 24 e mercoledì 25 luglio appuntamento ad Alghero e a Pula con il libro di Vittorio V. Alberti “Pane sporco”, filosofo e membro del consiglio scientifico del Cortile dei Gentili, già docente di filosofia politica presso l’Università Lateranense ed oggi direttore responsabile della rivista scientifica on-line “Sintesi Dialettica”. Organizza le iniziative Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale.

Martedì 24 nella città catalana si inizia alle 19.00 in piazza Pino Piras dove, moderati dal giornalista Vito Biolchini, interverranno insieme all’autore il vescovo mons. Mauro Morfino, il sindaco Mario Bruno, il prefetto di Sassari Giuseppe Marani, il questore di Sassari Diego Buso, insieme allo scrittore Raffaele Sari, al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e a Sergio Melis, presidente della Consulta delle Associazioni di Alghero. All’incontro sono stati invitati anche i sindaci della rete metropolitana.

Mercoledì 25 appuntamento invece alle 21.00 a Pula, in piazza Chiesa San Giovanni Battista, dove, insieme all’autore ci saranno il sindaco Carla Medau, il magistrato Gilberto Ganassi, il parroco don Marcello Loi, in rappresentante della stazione dei carabinieri di Pula e il responsabile della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai.

In “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che a suo avviso consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile: una non-cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, e nella postfazioneil fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. «La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa», spiega Vittorio V. Alberti.

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I carabinieri della Compagnia di Carbonia, nella notte appena trascorsa, hanno effettuato un’attività di prevenzione a largo raggio, che ha interessato tutta l’area territoriale di competenza. Il servizio ha avuto principalmente la finalità di prevenire le stragi del sabato sera, nonché contrastare l’uso e la cessione di sostanze stupefacenti e le violazioni di legge in genere, mediante l’effettuazione di posti di controllo alla circolazione stradale, nei pressi dei locali, pub, bar e discoteche, luoghi di maggior aggregazione giovanile. Nel corso del servizio un 23enne di Carbonia, cameriere, con precedenti di polizia, è stato denunciato a piede libero, poiché ritenuto responsabile di porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Quest’ultimo, controllato alle ore 6.20 circa di questa mattina sulla SS 126, mentre si trovava alla guida dell’auto di proprietà, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere proibito. Inoltre, il giovane è stato sanzionato amministrativamente poiché circolava con il veicolo sprovvisto di copertura assicurativa e con la revisione scaduta, nonché segnalato alla prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti, poiché all’esito dei controlli è stato trovato in possesso di modica quantità di stupefacente di tipo hashish. Per il medesimo motivo. è stato segnalato anche un 19enne carlofortino per la detenzione per uso personale di circa 3 grammi di hashish. Infine, un 38enne originario di Carbonia è stato segnalato per guida in stato di ebbrezza alcolica, poiché, controllato nei pressi della discoteca denominata “Just Disco Club” a Porto Pino, a seguito di accertamento etilometrico è stato trovato con tasso superiore al limite consentito. La patente di guida è stata ritirata ed il veicolo affidato a persona autorizzata.
Nel corso del servizio, sono state controllate complessivamente 25 veicoli, identificate oltre 30 persone, elevate 4 contravvenzioni al codice della strada e sequestrata un’arma.