19 November, 2024
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Notte movimentata per i carabinieri della Compagnia di Cagliari. Nell’ambito dell’attività preventiva che vede un rilevante incremento dei militari nelle zone cittadine più frequentate dalla movida cagliaritana e dai turisti, i carabinieri di Cagliari da qualche settimana stanno garantendo una costante ed insistente presenza nelle ore serali e notturne, soprattutto a cavallo dei fine settimana.

Predisposizione di numerosi posti di controllo con etilometro dedicata al Lungomare Poetto, pattugliamento di quelle aree rubane della città svuotatesi dagli abitanti in virtù del periodo estivo: queste sono le linee prioritarie di una strategia che dai risultati ottenuti risulta essere efficiente. Ieri notte nel corso di questi servizi, sono stati denunciati due soggetti per guida in stato di ebrezza, poiché si erano messi alla guida dei rispettivi autoveicoli in condizione di grave stato di alterazione, a seguito di abuso di alcool: un 19enne di Elmas che in via La Palma, alla guida della propria auto, ha riportato il tasso di 2,00 MG/L di alcool e un 38enne di Assemini che, in zona Poetto, a bordo di una Ford Focus, è risultato positivo al test alcolemico addirittura con un tasso pari a 2,57 MG/L. Ad entrambi è stata ritirata la patente ed è stato sequestrato l’autoveicolo.

Sempre nel corso della nottata, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne di Assemini che aveva appena forzato con due cacciaviti alcuni distributori automatici di vivande, installati in via Pascoli, per un danno complessivo di 500 euro. L’uomo, con precedenti di polizia, è stato trasferito agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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«Il sindaco di Nuxis ha convocato una pubblica assemblea per parlare della gestione del servizio idrico. Com’è noto, Nuxis è uno dei 29 comuni sardi che autogestiscono l’acqua, avendo fonti sufficienti ai propri bisogni. Ma allora perché l’assemblea popolare? Per comunicare che il Comune non ha i fondi per gestire il servizio. Troppi i morosi; prendono l’acqua, ma non la pagano. E siccome il sindaco non intende esigere il pagamento, non rimane che affidarsi alla coscienza o al buon cuore degli evasori, in mancanza il servizio passerà ad Abbanoa, anche perché uno dei requisiti di legge per la gestione autonoma è che essa sia efficiente ed economicamente corretta.»

Lo sostiene, in una nota, Andrea Pubusa, candidato sindaco non eletto alle elezioni dello scorso anno, successivamente dimessosi dalla carica di consigliere comunale.

«Insomma, ad un anno dall’elezione, il Sindaco dichiara la resa e si appresta a consegnare il servizio idrico comunale ad Abbanoa – aggiunge Andrea Pubusa -. Colpa dei morosi, dice, senza dar conto di una sua omissione nel pretendere i pagamenti dai morosi, che comporta, fra l’altro, una precisa responsabilità politica e contabile del Sindaco e della Giunta. C’è da aggiungere che l’amministrazione attuale non si è preoccupata di provare al Comitato d’Ambito il possesso degli altri requisiti per mantenere l’autonomia di gestione, e cioè il pregio delle acque e l’ubicazione delle fonti in parchi o aree protette.»

«Avevo segnalato, con un’interrogazione, la necessità di questi adempimenti nel dicembre scorso, subito dopo l’approvazione di una leggina regionale presentata falsamente come risolutiva per la gestione autonoma dei 29 comuni fuori da Abbanoa, ma che, in realtà non ha modificato i requisiti, fissati in legge statale, quindi non modificabile con legge regionale.
Per scongiurare il passaggio ad Abbanoa, gli amministratori di Nuxis dovrebbero muoversi per realizzare gli adempimenti di legge. Stare inerti e dar la colpa ai morosi – conclude Andrea Pubusa – è un modo per nascondere la propria incapacità di far fronte a una questione su cui l’attuale mai maggioranza si era impegnata nella campagna elettorale. Ma non è mai troppo tardi.»

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Nuova denuncia del consigliere regionale Gianluigi Rubiu, sui disservizi nella sanità del Sulcis Iglesias. Il capogruppo dell’Udc, in una nota diffusa questo pomeriggio, scrive che «l’incubo per un paziente ultraottantenne si è materializzato sabato notte nelle corsie del Sirai di Carbonia. Un anziano, con frattura al femore, è stato ricoverato per una frattura al femore dopo ore di dolori e tensioni. Il pensionato, già rispedito a casa dal Pronto soccorso del Cto di Iglesias, non operativo nel fine settimana, è stato costretto ad una corsa contro il tempo verso l’ospedale Sirai di Carbonia».

«E’ una situazione intollerabile – attacca Gianluigi Rubiu, che preannuncia una mozione urgente nell’aula di via Roma – che mette a rischio la vita dei malati nei presidi del Sulcis Iglesiente. Un comparto devastato dalla riforma della rete ospedaliera, con un depotenziamento dei servizi sanitari che si ripercuote sui cittadini. Nel caso dell’anziano arrivato a Carbonia, poi, c’è da registrare un’altra disavventura. Al Sirai è stato “parcheggiato” ed abbandonato al suo destino nella sala gessi della struttura, a causa dell’insufficienza dei posti letto in corsia.»

«La sanità nel Sulcis Iglesiente è ormai al collasso, con un ridimensionamento dei reparti che non è ammissibile per il territorio. I servizi territoriali si sono progressivamente indeboliti, con un aggravamento delle condizioni sanitarie che ricade sui pazienti, palleggiati da un ospedale all’altro senza un’adeguata assistenza – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Non basta, perché a completare il disastro c’è anche la carenza di personale. Si noti che per la mancanza di anestesisti si è costretti ad un’attesa di 20 giorni per un intervento chirurgico urgente. La misura è ormai colma. Le criticità nei diversi presidi del territorio sono evidenti e la realtà è drammatica per i pazienti. Abbiamo situazioni disastrose che ricadono sulla pelle dei cittadini. Altro che chiacchierare sul progetto dell’ospedale unico, che non vedremo mai – conclude Gianluigi Rubiu -: si pensi a migliorare l’esistente e, soprattutto, pensino alla gente che deve subire disagi insopportabili.»

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I ritmi travolgenti della Band of Friends e della James & Black R&B Band hanno acceso la Piazza Europa e trascinato il pubblico nella quarta ed ultima serata della XXVIII edizione del Festival Narcao Blues che, ancora una volta, non ha tradito le attese. 

Ad aprire la “Fiesta”, questo il titolo assegnato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione alla serata di chiusura del Festival, è stata la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere (come sottolineò Jimi Hendrix dopo la sua esibizione al festival di Woodstock nel 1969). Il talentuoso bassista Gerry McAvoy (un passato di oltre vent’anni di esperienza con Rory Gallagher per vent’anni, Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e l’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, «il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito» non si sono risparmiati, regalando un’ora e mezza di musica di musica di grandissima qualità, impreziosita dal recente “Repeat After Me”, un album composto da brani interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritto da Frankie Miller (ma eseguito da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 1979). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher ed Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

A seguire, dopo le 23.00, è entrata in scena, sul palco di Piazza Europa, la massima potenza degli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Con Dimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band è arrivata per la prima volta sul palco del Narcao Blues, per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

Al termine, poco dopo l’1.00, il direttore artistico del Festival, Gianni Melis, ha ringraziato tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione della XXVIII edizione del Festival, ad iniziare dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Serra che si è prodigata per il superamento delle difficoltà inerenti le autorizzazioni sulla sicurezza per lo svolgimento dei concerti, sempre rigide, per passare al pubblico, come al solito numeroso ed appassionato, e quindi agli enti che hanno contribuito alla sua realizzazione, la Regione Autonoma della Sardegna e la Fondazione di Sardegna, ed al comune di Narcao che ha patrocinato la rassegna.

La festa si è protratta fino a tarda notte, presso l’agriturismo in località Santa Croce (poco distante dal centro) con la cantante statunitense Lakeetra Knowlesaccompagnata dalla sua band, protagonista dell’ultimo degli appuntamenti dopofestival.

                                             

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta regionale ha dato il via libera, nei giorni scorsi, allo stanziamento di 2,2 milioni di euro destinati alle aziende del comparto del bovino da carne per cofinanziare l’acquisto di riproduttori e fattrici di qualità pregiata, per l’annualità 2018.

Si potranno quindi acquistare, con finanziamento regionale, riproduttori maschi e fattrici femmine, registrati nei libri genealogici o nei registri di razza. L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi a ogni singola impresa non deve superare, nel triennio, i 15mila euro.

«Si tratta di una misura molto attesa da parte di numerosi operatori – ha commentato Pier Luigi Caria – e che andrà a coprire le domande già pervenute, in attesa di liquidazione, e quelle che si prevede arriveranno entro la fine dell’anno. Il finanziamento, come dimostrato negli ultimi anni, ha messo in moto economie importanti permettendo a numerosi imprenditori di migliorare i propri allevamenti con l’acquisto di animali di elevata linea di qualità ed eccellenza produttiva. Con questo intervento e con i 65 euro a capo stanziati nei giorni scorsi sui bovini da carne – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura -, per venire incontro ai danni causati nel 2017 dalla siccità, speriamo di poter dare un supporto importante a un comparto dalle enormi potenzialità di crescita, ma che in questi ultimi anni ha dovuto affrontare numerose criticità.»

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Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano intervenendo, al museo della tonnara di Stintino, alla giornata dedicata alla scienza organizzata dall’Università degli Studi di Sassari.

Molteplici le azioni illustrate dall’assessore dell’Ambiente: «A livello locale abbiamo investito sull’ambiente 2,15 milioni di euro per estendere la rete natura protetta, abbiamo istituito due nuovi parchi regionali con altri 3,3 milioni, finanziato con oltre 9 milioni la tutela degli habitat sensibili e interventi di forestazione per 27,5 milioni. E siamo in prima linea nel contrasto di eventi estremi, comprese le azioni contro il dissesto idrogeologico e, in questo periodo, nella lotta agli incendi boschivi».
L’assessore Donatella Spano, infine, ha portato all’attenzione della platea il progetto virtuoso della Pelosa che si sta realizzando grazie al finanziamento regionale di 5 milioni di euro.

«Un esempio – ha concluso Donatella Spano – che cito come buona pratica per la scelta dell’approccio di delocalizzazione e messa in sicurezza che mira al ripristino degli ecosistemi restituendo la maggior parte possibile di spiaggia alla naturalità. Questa è la giusta direzione in cui dobbiamo procedere.»

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Le lavoratrici e i lavoratori Aias, CGIL, CISL e UIL Funzione Pubblica, provenienti da tutta la Sardegna, si riuniti in assemblea giovedì pomeriggio, per esaminare la situazione della lunga vertenza.

«La sofferenza es il disagio stanno diventando sempre più insostenibili per loro e per le loro famiglie – si legge in una nota -. Non avere più i soldi per acquistare il cibo, per pagare le bollette, le rate del mutuo, la benzina per andare a lavoro è divenuto intollerabile. Aias tiene sotto scacco i suoi dipendenti che usa come banca di famiglia. Le lavoratrici e i lavoratori chiedono con forza di poter vivere una condizione normale, nella quale a fronte della loro attività lavorativa, sempre svolta con coscienza e professionalità, ci sia la corresponsione della retribuzione. Chiedono con forza che la procedura amministrativa avviata da ATS Sardegna nei confronti di Aias per inadempienza contrattuale non venga interrotta per ragioni politiche. Vogliono finalmente lavorare sereni, vista la delicatezza del servizio pubblico che erogano agli utenti, e ricevere lo stipendio regolarmente. Pretendono di avere corrisposte le retribuzioni arretrate. Aias non si merita i lavoratori e le lavoratrici che nonostante tutto continuano ad operare al meglio per i bisogni degli utenti, che sono soggetti fragili e con disabilità. Bisogna svoltare pagina.» Le lavoratrici e i lavoratori Aias, CGIL, CISL e UIL Funzione Pubblica hanno espresso forte solidarietà all’assessore della Sanità Luigi Arru, per gli attacchi subiti in questi giorni, e pieno sostegno all’operato dell’Ats e dell’Assessorato «perché procedano nell’azione intrapresa per l’applicazione delle procedure previste dalla Delibera sull’acquisto delle prestazioni sanitarie. Ed hanno chiesto l’apertura immediata di un tavolo di crisi con la Presidenza della Giunta regionale e l’assessorato della Sanità, perché 1.250 lavoratrici e lavoratori dipendenti Aias non sono lavoratori di serie B, e hanno diritto ad avere riconosciuta la massima attenzione per la salvaguardia dei posti di lavoro e la prosecuzione dei servizi. E, infine, hanno chiesto «la garanzia per il mantenimento dei posti di lavoro. Non accetteranno soluzioni finte per allungare ancora il brodo».

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Si rinnova a Cagliari, Pula, Carloforte, Assemini e Perdasdefogu l’appuntamento con “Is Pariglias”, lo storico festival delle danze identitarie organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini”. Per questa sua 42ª edizione, che ripropone la formula “Ethondanza in Tour”, la manifestazione vedrà in scena dal 26 al 31 luglio gruppi provenienti da Perù, Colombia, Tagikistan, Serbia e Sardegna.

Il cartellone del Festival Is Pariglias – Ethnodanza in Tour verrà presentato nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Cagliari martedì 24 luglio a partire dalle ore 11.00 presso l’Exma di via San Lucifero. 

Alla conferenza stampa interverranno la presidente dell’associazione “Città di Assemini” Maria Carmela Deidda.

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Saranno i pianisti Nicola Guidotti e Federico Maria Melis i protagonisti, martedì 24 luglio, del nuovo appuntamento con “Notturni di note”, la rassegna che vede i migliori allievi delle classi di Pianoforte, Musica d’insieme e Corno del Conservatorio di Cagliari esibirsi sotto il cielo stellato.

Alle 21,30 nel cortile dell’istituzione musicale (Parco della musica) la serata si apre con Federico Maria Melis che affronterà la “Sonata in fa diesis minore op. 26 n. 2″ di Muzio Clementi. Sempre Guidotti proporrà anche partiture di Schubert/Listz.

A seguire musiche di Federik Chopin con Federico Melis che dell’artista polacco proporrà al pubblico la “Sonata n. 3 op. 58 in si minore”, con cui si chiude questo penultimo appuntamento con la rassegna.

Il costo del biglietto è di 5 euro.

Per informazioni si possono contattare le referenti del progetto Aurora Cogliandro ed Elisabetta Dessì, tel. 070 493118.

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Colori, freschezza, divertimento, e nessun grado di separazione tra palco e pubblico: arriva domenica 22 luglio all’Arena Beach di Quartu Sant’Elena alle 21.30 Francesca Michielin, nuova stella di Live Nation amata e seguita da migliaia di fan e protagonista di un percorso artistico ricco di riconoscimenti e di tante soddisfazioni, sin dal suo esordio nel 2012. L’artista veneta sbarca in Sardegna con il suo “2640 Tour”: oltre dodici live in tutta Italia dopo il successo straordinario nei principali club che ha registrato ovunque il sold out e tante repliche. Ad accompagnare i concetti testuali e vocali di Francesca (voce, tastiera, launchpad e loopstation) e le sonorità digitali e analogiche che ama e che si ispirano ai suoni attuali e agli anni ’80 e ’90, sarà la band che la affianca sin dal suo debutto: Maicol Morgotti (batteria e batteria elettronica), Luca Marchi (basso, pianoforte e synth) ed Eugenio Cattini (chitarra e synth).

I biglietti per la tappa sarda di Francesca Michielin organizzata da SEM in collaborazione con Opera Beach Arena di Quartu Sant’Elena, sono disponibili nel circuito Box Office Sardegna – sede in viale Regina Margherita n. 43 a Cagliari – tel. 070 657428, nel sito Ticketone.it e Ticketmaster.it e la sera di domenica 22 luglio al botteghino del concerto. Uno spettacolo “vulcanico” di oltre venti brani in cui la cantautrice e polistrumentista porterà sul palco le tracce di “2640”, il suo recente album di inediti pubblicato a gennaio 2018 e preceduto dai singoli apripista “Vulcano” (luglio 2017) già certificato Disco di Platino da FIMI, “Io non abito al mare” e “Bolivia”, che hanno raggiunto la soglia dei 18 milioni di stream su Spotify.

Ma sarà l’occasione per ascoltare anche le sue canzoni di successo come “Distratto”, “Sola”, “Tutto quello che ho”, “Se cadrai”, “Nessun grado di separazione”, “Tutto è magnifico”, e tante altre ancora.

Una performance dal vivo non solo musicale ma anche visuale. La scenografia pensata da Giò Forma insieme alla Michielin sarà parte integrante dello spettacolo: un’installazione iconica e interattiva che sprigiona luminosità caratterizzata da giochi di luce, anche laser, e cromie, ispirata ai tre triangoli che compongono il logo del disco, e che in alcuni momenti sarà pilotata direttamente dall’artista attraverso la tastiera.