19 November, 2024
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Appuntamento con un autentico pezzo di storia del rock, questa sera, a Cagliari: alle 22.00 sul palco dell’Arena in Fiera approda il 50th Anniversary Tour dei Jethro Tull di Ian Anderson, unica tappa sarda del lungo giro del mondo in musica con cui il carismatico flautista e cantante scozzese celebra il mezzo secolo della band britannica, il suo repertorio e i tanti musicisti che si sono avvicendati sotto la sua insegna nel corso del tempo. John O’Hara alle tastiere, Florian Opahle alla chitarra, David Goodier al basso e Scott Hammond alla batteria, sono quelli che accompagnano Ian Anderson (flauto, chitarra, bouzouki, mandolino, armonica e voce) in questo concerto nel capoluogo sardo promosso dalla cooperativa Vox Day.

Il cammino artistico dei Jethro Tull parte ufficialmente il 2 febbraio 1968, quando si esibiscono per la prima volta con questo nome nel famoso Marquee Club di Londra. Era un gruppo di giovani musicisti britannici, reduci da esperienze in varie formazioni, con un amore in comune per il blues e un interesse per varie altre forme musicali. Nell’ultima parte di quello stesso 1968, i primi Jethro Tull pubblicano “This Was”, il loro album d’esordio, di ispirazione blues, seguito nel 1969 da “Stand Up”, vera pietra miliare nella storia della band, e una serie di singoli, tra cui “Living In The Past”. Con gli album successivi “Benefit” (del 1970), “Aqualung” (1971) e “Thick As A Brick” (1972) il successo di Ian Anderson e soci cresce a livello internazionale, grazie alla sua riuscita miscela di blues, folk e rock con qualche tocco di classica e uno strumento non molto usuale come il flauto a fare da protagonista. A metà degli anni Settanta, i concerti dei Jethro Tull sono tra gli spettacoli dal vivo più apprezzati, rivaleggiando con Led Zeppelin, Elton John e persino i Rolling Stones: sorprendente per un gruppo piuttosto distante dalla norma del pop e del rock dell’epoca.

Nel lungo tour mondiale che oggi approda a Cagliari (quarta delle sei tappe in programma in Italia) Ian Anderson celebrerà i cinquant’anni di attività artistica e di successi (anche commerciali, con oltre sessanta milioni di dischi venduti in tutto il mondo) dei Jethro Tull con una scaletta che si annuncia all’insegna di un’ampia selezione di pezzi forti tratti dagli album “This Was”, “Stand Up”, “Benefit”, “Aqualung”, “Thick As A Brick”, “Too Old to Rock And Roll: Too Young To Die”, “Songs From The Wood”, “Heavy Horses” e “Crest Of A Knave”. In occasione del cinquantesimo anniversario della band, l’etichetta Parlophone ha di recente pubblicato due raccolte che ne abbracciano idealmente la carriera: “50 For 50”, con cinquanta tracce selezionate dallo stesso Ian Anderson per rappresentare tutti i ventuno album in studio dei Jethro Tull, e “50th Anniversary Collection“, che racchiude il meglio del gruppo in un unico CD e LP.

 

 

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Nel Salone dei Marmi di Palazzo Marina a Roma, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio Valter Girardelli ed il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), professor Roberto Battiston hanno firmato il primo accordo esecutivo per la collaborazione inter-agenzia nel settore delle attività spaziali applicate alla sorveglianza marittima nel pieno spirito

Iniziativa questa che «guarda oltre l’orizzonte – ha commentato l’ammiraglio Girardelli durante la significativa cerimonia – individuando quei settori di reciproco interesse in grado di perfezionare le rispettive conoscenze e competenze in materia di tutela e sorveglianza dei mari e di innovazione tecnologica nei settori correlati a tali attività».

«Si  tratta di un accordo di fondamentale importanza – ha commentato il presidente dell’ASI, Roberto Battiston – che renderà sempre più disponibile all’amministrazione della Difesa  i prodotti e i servizi innovativi che derivano dall’infrastruttura satellitare. Le capacità  nazionali di geo informazione per la sicurezza marittima sono un’eccellenza italiana che dobbiamo mantenere e valorizzare:»

La crescente rilevanza della dimensione marittima nel cosiddetto “Secolo Blu” spinge naturalmente verso una fattiva collaborazione per diversi programmi e progetti europei dedicati alla maritime security e alla sorveglianza marittima che assume un ruolo sempre determinante per il futuro geopolitico e talassopolitico  del Paese. Le attuali infrastrutture satellitari di osservazione della Terra non sono progettate specificamente per questo scopo e l’accordo apre la strada per la realizzazione di una infrastruttura spaziale dedicata basata sul concetto di costellazione, che possa garantire la copertura continua delle aree marittime d’interesse strategico e per la quale la Marina Militare fornirà le conoscenze, procedure e mezzi utili per arrivare fino alla possibilità di prevedere lanci spaziali da piattaforme navali ed alla valorizzazione delle ampie sinergie possibili in ambito spaziale con la componente subacquea della Marina Militare.

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Dal 27 al 29 luglio ritorna l’appuntamento con Seui in musica, tre giorni intrisi di musica jazz, mostre, guide all’ascolto e riscoperta delle bellezze del territorio, che animeranno il più importante centro della Barbagia di Seulo.

I dettagli dell’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, saranno illustrati nella conferenza stampa che si terrà martedì 24 luglio alle 11,30 nell’aula magna dell’istituzione musicale, in piazza Porrino a Cagliari.

All’incontro con la stampa parteciperanno oltre al direttore del Conservatorio, Giorgio Sanna, i direttori artistici della rassegna, Luigi Murgia e Fabrizio Mura, un rappresentante dell’Amministrazione comunale di Seui, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e l’esperto di jazz Sam Sollai.  

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La Generalitat de Catalunya ha ufficializzato le personalità che riceveranno la Creu de Sant Jordi 2018 e tra questi, a sorpresa, anche il nome dell’artista algherese. Si tratta della massima onorificenza che dal 1981 l’esecutivo catalano assegna a persone – fisiche o giuridiche  – che attraverso le proprie attività si sono distinti nella difesa dell’identità catalana, o più in generale sul piano civico e culturale.

Alla cantante sarda Franca Masu il governo riconosce il lavoro svolto «per la difesa della lingua catalana di Alghero», di aver guidato «la rinascita della canzone catalana in Sardegna attraverso uno stile che principalmente unisce jazz, fado e tango» e di aver «consolidato l’uso del catalano come linguaggio di espressione artistica». Non solo, nelle motivazioni del premio il governo la elegge come «una delle cantanti più talentuose del Mediterraneo».

«Ricevere la Creu de Sant Jordi in questo momento della mia traiettoria artistica e della mia vita ha un significato altissimo che va al di là del suo valore già straordinario – dice la cantante – al momento della notizia ho rivisto in un attimo tutto il cammino di vent’anni di ricerca, di studio, di creatività e di musica; un cammino fatto di scelte ben precise: una su tutte quella di utilizzare il catalano di Alghero come mezzo per esprimermi.»

Questa scelta artistica non è stata facile continua Franca Masu perché «se da una parte poteva sembrare ardita e di “nicchia” dal punto di vista commerciale, dall’altra è stata illuminante perché a me ha restituito un’autenticità artistica che mi ha permesso di entrare nel mondo della worldmusic con un peso specifico ben marcato dalle grandi gratificazioni di critica e pubblico, e inoltre ha permesso alla mia Alghero di volare sempre più alta raggiungendo le Americhe del Nord e del Sud, passando dalla Turchia alle Asturie. Un orgoglio immenso per me sapere di aver donato il mio contributo per un valore così prezioso come la lingua e la cultura di questo angolo di sogno della Sardegna e di tutto il Mediterraneo – conclude Franca Masu – con grande umiltà ricevo questo riconoscimento che desidero assolutamente condividere con tutti coloro che nel tempo mi hanno accompagnato, sostenuto e incoraggiato; penso prima di tutto agli straordinari musicisti senza i quali la mia voce non avrebbe potuto viaggiare nel mondo».

Franca Masu è l’unica tre le 31 personalità scelte del governo a non risiedere in Catalogna ed è la prima donna algherese a ricevere questo importante riconoscimento. La cerimonia di consegna delle Creus de Sant Jordi si tiene lunedì 23 luglio,alle ore 19.00, nella prestigiosa cornice del Palau de la Musica di Barcellona alla presenza delle più importanti cariche della Generalitat de Catalunya tra cui il presidente Quim Torra e la ministra della cultura Lausa Borràs i Castanyer.

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Musica e parole che si fondono e si uniscono in una prima assoluta che sul palco di Palazzo di Città a Sassari ospiterà insieme il viaggio musicale di Marcello Peghin e Giovanni Sanna Passino e le incursioni recitative dell’attore Daniele Monachella.

“Oltre il confine” è il titolo dello spettacolo che domenica 22 luglio alle 21,00 prosegue la rassegna EstaTheatrOn, organizzata da MAB Teatro con il contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio dei comuni di Sassari, Alghero, Olbia e Nuoro.

Il felice incontro tra i tre artisti, avvenuto in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, ha dato lo spunto iniziale ad un progetto di grande interesse e di forte impatto emotivo. È un viaggio oltre i territori conosciuti intrapreso inizialmente dalla chitarra baritono di Marcello Peghin e dalla tromba di Giovanni Sanna Passino. L’obbiettivo non era una meta, solo il viaggio e la scoperta di sonorità non predeterminate.

È nato così un cd nel quale, nota dopo nota, i due musicisti hanno proposto un affascinante gioco di inseguimenti e scatti, improvvisi arresti, minuscole pause prima di riprendere il cammino. I suoni seguono un gioco mentale che si fa musica all’istante, in un labirinto estemporaneo che porta i due fuori da territori conosciuti e rassicuranti, “Oltre il confine”, appunto. Un’elaborazione in presa diretta senza prove e ripensamenti. A questo lavoro musicale si è unito l’attore Daniele Monachella che prendendo spunto proprio dall’opera omonima di Comac McCarthy ha inserito brani recitati, creando quella fusione di musica e parole che è alla base e all’origine dello spettacolo. Uno spingersi in mare aperto o nel deserto, alla ricerca di nuove avventure e di territori artistici mai esplorati prima.

“Oltre il confine” si inserisce perfettamente nel contesto della rassegna e del progetto di EstaTheatrOn. Così come per tutti gli altri appuntamenti il filo conduttore rimane la voglia e l’esigenza di sperimentare, di non fermarsi a tutto ciò che è conosciuto ma di cercare di dare al pubblico e agli stessi artisti che vanno in scena sempre nuovi stimoli e di cercare di suscitare emozioni e riflessioni, con le parole e con la musica.

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La magia dell’arte di strada sbarca per la prima volta a Pula, da domenica 22 a martedì 24 luglio 2018. Arriva il Pula Buskers Festival con la carovana di artisti girovaghi provenienti da tutto il mondo, per dare vita alle performances più fantasiose e trasportare i piccoli e i grandi e irriducibili “Peter Pan” in un mondo incantato, fatto di sogni, colori, sorrisi, equilibri possibili e poesia. Per tre serate il paese, immerso in una delle zone marine, naturalistiche e archeologiche più suggestive della Sardegna occidentale, a soli trenta chilometri da Cagliari, si trasformerà nel regno della risata e del divertimento. Organizzata da “Dietro le Quinte” in collaborazione con l’assessorato del Turismo del comune di Pula e l’associazione culturale Presence, la “tre giorni” del sorriso vedrà nella Piazza del Popolo e nel Piazzale del Municipio undici compagnie da Inghilterra, Ucraina, Spagna, Francia, Italia, Belgio, Nuova Zelanda, Giappone, Brasile.

Ecco gli artisti: Benjamin Delmos, in arte Mr Bang, un artista anglo-francese interpreta un clown eccentrico metropolitano, tra ironia e provocazione, abilità circensi, teatro fisico e cabaret postmoderno; gli imperdibili Dekru (Ucraina), quartetto di mimi ucraini: eleganti, divertenti e “senza parole”, evocano attraverso la potenza del linguaggio del corpo, perfettamente sincronizzati, storie di ordinaria quotidianità, dal lento risveglio della mattina al routinante lavoro in azienda, ai match sportivi fino al corteggiamento d’amore con gioie e dolori annessi; Umami Dance Theatre (Spagna), duo di danza di strada, in un mix surreale di breakdance, teatro, pantomima e commedia fisica; stupore garantito con i Mattacchioni Volanti (Italia), statue viventi sospese a mezz’aria che sfidano le leggi della fisica e dispensano perle di saggezza; brillante ed ironico Andrea Fidelio, da diversi anni ormai al GBF non solo come artista ma anche come collaboratore, maestro di cerimonia e presentatore; il travolgente Fraser Hooper (UK/Nuova Zelanda), comicità allo stato puro, irriverente. Pugile improbabile con i suoi enormi guantoni provocherà gli spettatori coinvolgendoli in round assurdi e “politicamente scorretti”; Keiichi Iwasaki (Giappone): giocoleria itinerante e l’arte dell’illusionismo, un giapponese amante dell’Italia e inarrestabile viaggiatore su due ruote; Leo Eyemard, il virtuoso chitarrista di Belo Horizonte (Brasile) e la sua chitarra a sette corde tra le affascinanti atmosfere musicali della “batida brasiliana e della bossa nova”; Senmaru & Yuki (Giappone), giocoleria giapponese e Daikagura, cerimonia sacra che nasce come talismano per scacciare il male e oggi attrazione importante nel Paese del Sol levante; la Baboltruppen dei Morks (Italia): un piccolo esercito di palloni gonfiati dalla città di “Ballonia” marcia per le strade. Artisti di strada, trampolieri, giocolieri, portano la loro esperienza e formazione maturata in diciotto anni di spettacoli, tra colori, megafoni, occhiali steampunk e nonsense; Maria Norina Liccardo (Italia), ricordi e seducenti atmosfere del passato con il suo carillon vivente.

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Ancora una volta LH Garage porta in alto il vessillo di Alghero e della Sardegna all’Hills Race che si svolge ogni anno a Rivanazzano Terme, in provincia di Pavia, svoltasi dal 6 all’8 luglio. LH Garage è l’associazione sportiva che ad Alghero organizza l’evento American Motor Festival e a gareggiare sulla pista dell’ex aeroporto pavese è stato il presidente, ideatore dell’evento, meccanico e pilota, l’algherese Lucio Canu.

Rivanazzano Dragway è il più importante appuntamento di Drag Racing in Italia, organizzato dell’AMP – American Motors Pavia – a cui partecipano i migliori piloti italiani e internazionali. Il Drag Racing può essere definito lo sport estremo dei motori, una gara di accelerazionein cui si toccano picchi di velocità anche sopra i 250 km/h grazie a mezzi spettacolari preparati dagli esperti per questo tipo di manifestazioni, la LH Garage e Lucio Canu sono gli unici sardi a parteciparvi. L’Hills Race si svolge su una pista lunga ¼ di miglio, 402,33 metri di rettilineo, le auto ammesse sono solo di provenienza americana o a marchio Volkswagen e raffreddate ad aria.

Lucio Canu ha preso il via con un dragster “nostalgia” di sua proprietà, uno degli unici tre mezzi di questa tipologia presenti in Italia che gli addetti ai lavori chiamano “slingshot” – fionda in inglese – per la caratteristica di essere leggerissimi e di riuscire così in pochi metri ad arrivare a velocità impensate tanto da aver un paracadute posteriore che aiuta il pilota nella frenata. Guidare un mezzo del genere non è semplice, soprattutto se si vuole non solo partecipare ma vincere, anche solo tenere dritto il dragster è complicato, in più bisogna frenare al momento giusto e nella maniera giusta.

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«Un esempio di intervento virtuoso, che mira alla tutela, alla protezione e alla valorizzazione della spiaggia, che si sta realizzando grazie al finanziamento regionale di 5 milioni di euro.»

Così l’assessore regionale per la Difesa dell’ambiente Donatella Spano, intervenuta nei giorni scorsi al Mut di Stintino per una conferenza su “I cambiamenti climatici e le azioni della Regione Sardegna”, ha descritto il progetto di salvaguardia della spiaggia della Pelosa.

L’incontro che si è tenuto nella sala conferenze del museo della Tonnara era organizzato dal Centro studi sulla civiltà del mare nell’ambito degli appuntamenti scientifici estivi. Un momento di riflessione sulle azioni da adottare a livello internazionale, nazionale e regionale per far fronte ai cambiamenti climatici che stanno interessando il pianeta. L’assessore, così, oltre a mettere in evidenza le azioni realizzate dalla Regione, con gli investimenti nelle reti natura, nei parchi, negli interventi di forestazione e nella lotta agli incendi, si è soffermata proprio sul progetto per la Pelosa.

«Un esempio – ha aggiunto Donatella Spano – di buona pratica, per la scelta dell’approccio di delocalizzazione e messa in sicurezza che mira al ripristino degli ecosistemi restituendo la maggior parte possibile di spiaggia alla naturalità.»

«Un progetto di cui andiamo fieri e che ha fatto parlare di sé in tutta Italia – ha detto il sindaco di Stintino, Antonio Diana – da molti considerato, inoltre, un esempio di salvaguardia da imitare.»

Un progetto da 18 milioni di euro che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale si realizzerà per lotti funzionali. E i primi in programma sono proprio quelli che prevedono lo smantellamento della strada asfaltata nel tratto compreso tra il Gabbiano e la Pelosetta. Lavori importanti che, così è stato previsto, avranno un costo di circa 5 milioni di euro, al momento interamente finanzianti dalla Regione.

«La nostra speranza – ha aggiunto il sindaco Antonio Diana – è quella di poter aver un ulteriore finanziamento dalla Regione.»

Procede, intanto, l’attività dell’amministrazione comunale di promozione e controllo sulla spiaggia considerata una delle più belle al mondo. Il regolamento sull’utilizzo dei litorali, approvato dal consiglio comunale a maggio e che ha introdotto alcune importanti regole come l’uso della stuoia, il lavaggio di oggetti e piedi all’uscita dalla spiaggia, sta trovando un forte consenso tra i fruitori della Pelosa. Tra le regole introdotte quella del divieto di fumo in spiaggia e la possibilità di fumare soltanto nelle aree attrezzate, allestite dal Comune.

«Proprio in questi giorni è iniziata la pulizia dei raccoglitori di cicche. Sono stati ritirati numerosi sacchetti con oltre 20mila cicche – ha detto a margine dell’incontro l’assessore comunale del Turismo Francesca Demontis – a dimostrazione che le regole, accompagnate dai servizi, consentono di ottenere importanti risultati. Se i raccoglitori non ci fossero stati, infatti, abbiamo stimato che almeno l’80 per cento di quelle cicche sarebbe stata buttata nella sabbia della Pelosa.»

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Alla scoperta dei talenti vocali sardi con l’8 edizione del Festival canoro regionale “Maria Paola Dedola” in programma a Bottidda venerdì 3 e sabato 4 agosto 2018, dalle ore 21,30. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale Musicale “Maria Paola Dedola”, in collaborazione con l’Aics Sardegna e con il patrocinio del comune di Bottidda, della Presidenza del Consiglio Regione Sardegna e della Comunità montana Goceano, si propone dal 2010 come trampolino di lancio per i giovani cantanti sardi che sognano di avere una chance nel mondo dello spettacolo.

L’appuntamento è quindi per il 3 e 4 agosto, dalle ore 21 e 30, all’anfiteatro comunale del Parco Santo Stefano “Su Pizzu” dove, sotto la cura del direttore artistico, Tore Tilocca, saliranno sul palco circa settanta concorrenti, tutti rigorosamente non professionisti.

La formula del Festival, ormai collaudatissima, prevede due sezioni libere: una per gli under 15, che quest’anno vedrà cimentarsi al microfono oltre 40 giovani cantanti, e una per gli adulti (over 16), con la partecipazione di ben 27 aspiranti artisti provenienti da tutta la Sardegna.

I cantanti della sezione over 16, che si esibiranno la sera di sabato 4 agosto, saranno accompagnati live da una band composta da: Fabio Carta (tastiera), Federico Canu (batteria), Andrea Cossu (chitarra) e Fabrizio Leoni (basso).

Al termine di ciascuna serata saranno premiati il primo, il secondo e il terzo classificato, secondo le valutazioni espresse da una Giuria composta dai musicisti e maestri e presieduta dal tastierista e compositore dei Bertas, Mario Chessa.

I premi in palio saranno, per gli under 15: 250 euro al primo classificato, 150 euro al secondo, 100 euro al terzo. Per la categoria over 16: 500 euro al primo classificato, 300 euro al secondo, 200 euro al terzo.

Per assistere alle due serate di musica all’anfiteatro di Bottidda, dove sarà allestito anche un punto ristoro con bibite e panini, non è previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso, ma chi vorrà potrà contribuire con un’offerta libera alle tante attività musicali dell’Associazione, tra cui la scuola di canto.

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I militari del Norm e della Stazione di Quartu Sant’Elena sono intervenuti stamane, intorno alle 6.30, sul lungomare Saline, dove personale del 118, in due punti distinti, stava prestando le prime cure: nei pressi de La Marinella a un 29enne con ferite alla testa, successivamente trasportato al Brotzu, e nei pressi del Frontemare; a un 26enne con ferite alle gambe, successivamente trasportato all’ospedale Marino.
Le indagini sono tese anche a verificare eventuali connessioni tra i due episodi.