19 November, 2024
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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, si trova a Bruxelles, insieme ad altri 9 primi cittadini di Comuni della Sardegna, tra i quali Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso, per partecipare a un programma di formazione sulle politiche e le opportunità comunitarie per il territorio. Il viaggio è stato organizzato dal Cal (Consiglio autonomie locali) della Sardegna.

«La visita alle istituzioni comunitarie si sta rivelando particolarmente proficua, consentendoci di capirne a fondo i meccanismi di funzionamento, unitamente alle varie opportunità di finanziamento riservate agli enti locali – ha detto il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. La capacità di intercettare i finanziamenti diretti europei risulta fondamentale per ovviare alle scarse risorse su cui le Amministrazioni pubbliche possono contare a causa di bilanci comunali sempre più contingentati».

I 10 amministratori locali sono partiti martedì 17 luglio alla volta della capitale belga, dove sono impegnati in una fitta serie di incontri e workshop con alti rappresentanti e funzionari delle istituzioni europee. Tra gli argomenti all’ordine del giorno: la questione dell’insularità della Sardegna; le politiche sociali, di formazione e cooperazione allo sviluppo.

In data odierna gli amministratori dei comuni della Sardegna hanno visitato il Parlamento europeo. Il ritorno in Sardegna è previsto per sabato 21 luglio.

Insieme al sindaco di Carbonia Paola Massidda e al sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, sono presenti a Bruxelles; Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch; Manuela Pintus, sindaco di Arborea; Franco Saba, sindaco di Ottana; Gianfranco Satta, sindaco di Tergu; Sabrina Sassu, sindaco di Cossoine; Pietro Giuseppe Sircana, sindaco di Oschiri; Gianfranco Soletta, sindaco di Thiesi; Robertino Uda, sindaco di Loceri. Il Cal Sardegna è rappresentato dal responsabile dell’Ufficio Segreteria, Luigi Mossa.

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È in programma dal 21 al 22 luglio, nella fantastica cornice della spiaggia di Balai, all’interno del super festival dance, il “Balai Summer Festival”. Ad organizzare l’importante evento sono l’Associazione culturale Notti di Stelle, Area Mito, FL Comunicazione e Heliogabalus. La prima importante novità è stata già svelata le settimane scorse e riguarda la presenza dello storico artista Hip Hop italiano Piotta con tutta la sua band nel tour ”7 vizi”.

La sua esibizione è prevista nella serata di sabato. Piotta, nome d’arte di Tommaso Zanello, è cantante, musicista e produttore attivo dagli Anni ’90 nella scena alternative, con un percorso che mescola popolarità e successi di massa e attività di impegno sociale, giornalismo, letteratura e teatro. Nel 1998 riceve il titolo di miglior MC italiano per la rivista AL Magazine ed esce il suo primo album Comunque Vada Sarà un Successo, che presenta i singoli Dimmi qual è il nome e Supercafone. L’LP viene ristampato nel 1999 con l’aggiunta di alcuni brani e remix, Supercafone scala la classifica diventando un vero e proprio fenomeno di massa. L’album vince svariati riconoscimenti, tra cui il disco di platino ed il premio A.F.I. (Associazione Fonografici Italiani). Nel 2001 pubblica il singolo Eurocontanti (brano dedicato alla nuova valuta) e conduce l’omonimo show radiofonico su Rai Radio 2. Nel 2002 pubblica La Grande Onda, terzo album, ed il singolo omonimo entra nella Top 20. La canzone viene poi, nel 2008, utilizzata dagli studenti di tutta Italia come inno della protesta studentesca contro la riforma Gelmini del governo Berlusconi. Nel 2004, con Ladro di Te, partecipa al Festival di Sanremo. Sul palco del Teatro Ariston propone anche la rilettura in chiave rap di Chi non lavora non fa l’amore di Adriano Celentano, ricevendone i complimenti. Dopo la partecipazione al concerto del Primo Maggio a Roma, pubblica l’album Tommaso (miglior album hip hop, Premio MEI Meeting Etichette Indipendenti). Nello stesso anno si esibisce live a Tokyo, alla testa dell’Urban Festival, in seguito all’utilizzo di Supercafone come sigla del campionato di calcio su Sky Japan. Nel 2018 conta più di cento pubblicazioni tra cui Amir, Brokenspeakers, Brusco, Cor Veleno, Daniele Coccia Paifelman, Inna Cantina, Jesto, Quartiere Coffee, Rancore & Dj Myke, Truceboys, compilation (il progetto europeo Diversidad, la collana Hitmania/Street Art, etc.) e colonne sonore (Scialla!, il Segreto del Giaguaro, Senza nessuna pietà, la sigla di Suburra – La serie, etc.). Nel 2017 pubblica un altro vinile, quello di “7 Vizi Capitale”, nel frattempo divenuto sigla di Suburra – La serie distribuita in 192 paesi per le decine di milioni di abbonati Netflix. Il disco è arricchito dal lavoro grafico dello street artist Diamond. Nel mese dicembre esce infine il video dell’inedito “Tommy The Gun”, racconto del tour e dell’evento La Notte di Suburra all’Atlantico di Roma. Vi compaiono gli amici e colleghi intervenuti sul palco: Amir, Brusco, Daniele Coccia Paifelman, Giancane, Alessandro Pieravanti ed il resto de Il Muro del Canto, Grandi Numeri (Cor Veleno), Marco Conidi (Orchestraccia), Rancore e Tonino Carotone. Nel mese di aprile 2018 pubblica il nuovo singolo “Domani è un altro giorno”, brano energico e trascinante, arricchito da quell’originale connubio tra rap e fisarmonica già testato per la musica di Suburra. Anticipa quello che sarà il nuovo e nono album, previsto entro la fine dell’anno. Partecipa all’Earth Day 2018 di Roma e per la prima volta al concerto dell’Uno Maggio a Taranto.

Nella stessa giornata spazio ad un gradito ritorno per l’Enjoy Parade, quello dei Train To Roots in giro per il tour europeo. I Train sono ormai una delle band più rinomate della scena reggae italiana e ha conquistato il pubblico di centinaia di concerti in tutta Europa. Caratterizzati da una maturazione costante e dai live esplosivi, nei loro cinque dischi hanno mantenuto un mix particolare di stili e lingue, in cui trovano spazio le varie sfumature della musica giamaicana e della black music con testi impegnati e divertenti in italiano, sardo e inglese.

Il venerdì nello spettacolare palco del Balai Arena, grande attesa per il DJ set di Gabry Ponte, il portabandiera della musica Dance Italiana nel mondo. Personaggio istrionico è allo stesso tempo: disc jockey, produttore discografico, conduttore radiofonico e opinionista televisivo italiano. È stato membro degli Eiffel 65, con i quali ha venduto oltre dieci milioni di dischi nel mondo. Ha fondato e tuttora dirige una casa discografica indipendente, Dance and Love. Tra i dj più celebri di sempre. Personaggio che mette d’accordo i nostalgici della disco dance degli anni Novanta e i giovani di oggi, che ancora si scatenano in pista sul ritmo di «Tu sei, che ne sanno i 2000, la danza delle streghe», il famoso dj, protagonista spesso in tv, salirà in consolle per una serata unica.

In tutto saranno circa 200 gli artisti che si esibiranno, spaziando dal Hip Hop, al rock, dal reggae alla musica elettronica e alla Trap. Sono previsti anche 5 stage: Techno, Reggae, Trap, Hardcore/Frenchcore e il Balai Arena con i DJs intenazionali e la Musica dal Vivo. E poi ancora animazione e ledwall.

The Melosyst è invece una delle realtà più apprezzate del genere hardcore. La band, è in un tour mondiale per presentare il nuovo album. Olanda, Spagna, Germania e Stati Uniti sono solo alcuni degli stati che ospitano la loro esibizione. Per gli appassionati del genere l’imperdibile occasione di sentirli dal vivo a Balai.

Nel Techno Stage attesissimo il dj set del producer romano Renè dj resident del Circoloco e del DC-10 di Ibiza, serata tra le più richieste dai festival mondiali del genere techno.

E, infine, i Mildred, una band alternative rock di Porto Torres che propone un’innovativa fusione di stili.

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«Mentre Onu e Oms minacciano alcune eccellenze italiane, come il pecorino o gli oli sardi, l’Europa tace. La possibilità di inserire un avviso sui prodotti, segnalandone la presunta pericolosità, è da respingere con forza, perché danneggerebbe pesantemente le nostre aziende e i loro prodotti più apprezzati.»

A sostenerlo è Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

«Per questo ho deciso di presentare un’interrogazione alla Commissione Europea: l’Ue prenderà provvedimenti contro questa minaccia deliberata ad alcune delle sue eccellenze? O si limiterà ad assistere in silenzio? L’Europa ha il dovere di difendere gli imprenditori che tutti i giorni producono eccellenze tra tante difficoltà, il loro lavoro, le eccellenze di tutti i territori. La proposta avanzata dall’Onu e dall’Oms è ridicola e assurda, ed è chiaramente basata su una Fake News di bassissimo livello che rischia di creare enormi problemi al comparto agroalimentare Italiano e Sardo, un contesto già messo a durissima prova da evidenti criticità strutturali», ha concluso Stefano Maullu.

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Pres. Pigliaru-Ass. Mura eurodyssey

Anche la Sardegna entra a far parte dell’Assemblea delle Regioni d’Europa (Are), la più grande rete indipendente di regioni in tutta l’Europa, che rappresenta 150 territori, con più di 270 componenti appartenenti a 33 paesi e 16 organizzazioni interregionali. Oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessora del Lavoro, Virginia Mura e il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, hanno siglato insieme con i due rappresentanti dell’Assemblea, il francese Mathieu Mori e la spagnola Esther Estany Campos, l’adesione della Regione nell’organismo internazionale e la partecipazione a Eurodyssey, un programma di cooperazione interregionale sulla mobilità professionale, attivo dal 1985 e promosso dalla stessa Aer.

«Il nuovo scenario economico impone uno scambio continuo di buone pratiche tra i territori d’Europa, per affrontare e vincere sfide comuni confrontandosi e lavorando insieme – ha sottolineato il presidente Francesco Pigliaru -. Vogliamo che i nostri giovani abbiamo il maggior numero di possibilità di fare esperienze all’estero seguendo percorso formativi e professionalizzanti che permettano loro di cogliere poi le migliori opportunità sul mercato del lavoro. Investiamo da tempo e con costanza in questa direzione e l’adesione all’Are è coerente con le nostre politiche, di cui Master&Back e Talent Up, solo per citarne alcune, sono un esempio concreto – ha concluso Francesco Pigliaru –, ciascuno con un proprio target distinto.»

«Con la riorganizzazione dei sevizi per il lavoro nasce l’esigenza di offrire servizi adeguati alle richieste dell’utenza che mutano continuamente in conseguenza della trasformazione e globalizzazione del mercato del lavoro – ha spiegato l’assessore Virginia Mura – il confronto con soggetti che attuano politiche per il lavoro in altri contesti contribuisce alla definizione di modelli efficace.»

«Il Programma Eurodyssey consentirebbe di estendere ulteriormente il target di riferimento dei programmi già esistenti in modo da offrire a un numero maggiore di giovani l’opportunità di acquisire conoscenze, professionalità e competenze linguistiche», ha aggiunto il direttore generale Massimo Temussi.

Fondata nel 1985, l’Assemblea delle regioni europee è un forum per la cooperazione interregionale e un gruppo di influenza politica delle regioni nei confronti delle istituzioni europee. L’Are ha svolto un ruolo chiave nella creazione di organi consultivi del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea e tra i suoi obiettivi ci sono la promozione degli interessi regionali in Europa, della cooperazione interregionale e dello scambio di esperienze, e lo sviluppo sostenibile delle regioni e delle politiche regionali promuovendone l’innovazione e l’internazionalizzazione.

L’Assemblea Generale dell’Are raccoglie ogni anno più di 600 rappresentanti regionali (un centinaio di presidenti regionali) e collaboratori, oltre agli ospiti delle istituzioni europee, delle Ong e del mondo accademico.

Il programma Eurodyssey, che per la Sardegna sarà gestito dall’Aspal, è un programma di scambio tra le regioni europee, che consente ai giovani in cerca di lavoro tra i 18 ei 30 anni – ma il limite di età può variare in base alla regione di origine – di beneficiare di un tirocinio all’estero per un periodo da tre a sette mesi. Il programma si basa sulla cooperazione interregionale attraverso cui le regioni mirano a costruire partenariati per lo sviluppo economico, sociale e culturale del loro territorio, promuovendo la mobilità professionale dei giovani, l’internazionalizzazione del capitale umano e del tessuto economico delle regioni.

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Il pubblico di Piazza Europa ha vissuto ieri una serata indimenticabile nella seconda giornata del XXVIII festival Narcao Blues. Una serata tutta al femminile, con la cantante statunitense Sori Schorr e la cantante e chitarrista serba Ana Popovic. La prima a prendersi la scena è stata Sori Schorr, interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs), salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York. Sori Schorr deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l’ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, l’artista nativa della Grande Mela nel 2016 arriva finalmente al suo debutto da solista con il disco “A Force Of Nature“, registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. I più non la conoscevano e sono rimasti piacevolmente sorpresi, altri addirittura incantati.

Il secondo set della serata ha visto brillare sul palcoscenico di piazza Europa, come ampiamente previsto alla vigilia, la fulgida stella di Ana Popovic, la bella bionda cantante e chitarrista già protagonista di un indimenticabile concerto al Narcao Blues nell’edizione del 2009. Hanno accompagnato Ana Popovic in questa sua tappa in terra sarda Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e ai cori. Il pubblico di Piazza Europa ha accompagnato la lunga esibizione, durata quasi due ore con un richiestissimo bis, con grande partecipazione e al termine del concerto, Ana Popovic si è trattenuta con i suoi fans, giovani e meno giovani, per firmare i CD.

Domani Narcao Blues 2018 supera il giro di boa della XXVIII edizione con una variazione di programma. Come ha annunciato il direttore artistico Gianni Melis sul palco, per un improvviso problema di salute del suo ideatore, il cantante e polistrumentista Mario Insenga, salta il concerto del progetto Acadian Food and Strawberry Wine in programma in apertura della terza serata. Scusandosi con il proprio pubblico per il contrattempo indipendente dalla loro volontà, Gianni Melis ha annunciato che sono ij corso febbrili contatti per cercare di recuperare un’alternativa, mentre resta tutto confermato, naturalmente, per il secondo set che, come da programma, vedrà di scena il bluesman statunitense Eric Bibb accompagnato dal chitarrista svedese Staffan Astner.

Eric Bibb è una vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco “Ma-Moo Tones”, tra i migliori dieci album dell’anno secondo il mensile d’informazione rock Buscadero. La carriera di Eric Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti, compresa una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin dalla tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco di Narcao Blues si esibirà accompagnato da Staffan Astner, chitarrista svedese di grande talento già presente nei live di Bibb di “Migrant Blues” (il suo album del 2017), e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

Spenti microfoni e riflettori in piazza Europa, la musica continua nel consueto spazio dopofestival all’agriturismo in Località Santa Croce (poco distante dal paese): protagonista, in questa occasione, il bluesman sardo Andrea Cubeddu, per la prima volta a Narcao. Influenzato da storici musicisti come Son House e Robert Johnson, dalle strade ai club, il musicista originario di Orani canta episodi di vita quotidiana e storie di una terra antica, la Barbagia, sua terra madre e cuore della Sardegna.

Sabato 21 luglio, quarta e ultima serata per l’edizione numero ventotto di Narcao Blues: il compito di calare il sipario sul palcoscenico di piazza Europa spetterà alla Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher, seguita nel secondo set dalla James & Black R&B Band per la consueta, festosa chiusura del festival.

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Assessorato Agricoltura

«C’è tutto l’impegno della Giunta e dell’Assessorato dell’Agricoltura per difendere i posti di lavoro nelle Associazioni provinciali allevatori: sia gli 81 attuali e sia i 13 già licenziati negli scorsi mesi dai Commissari straordinari nominati per gestire la crisi dell’organizzazione privata.»

Lo ha detto il capo di Gabinetto dell’assessorato dell’Agricoltura, Antonio Biancu, nel ricevere una delegazione di lavoratori APA in sit-in fuori l’Assessorato.

«Così come assicurato dall’assessore Pier Luigi Caria – ha aggiunto Antonio Biancu – la Regione non farà mancare le risorse necessarie, attraverso il trasferimento dei fondi all’Agenzia Laore Sardegna, per garantire un futuro ai lavoratori e alle preziose prestazioni che per anni sono state assicurate alle imprese zootecniche sarde per la valorizzazione, il miglioramento genetico degli animali e la difesa delle razze autoctone.»

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La Giunta regionale ha approvato lo schema della nuova continuità territoriale aerea, su proposta dell’assessore Carlo Careddu. L’esecutivo ha dato il via libera al documento tecnico, varato il 12 luglio scorso dalla Conferenza dei servizi, che ora sarà sottoposto all’esame della IV commissione consiliare.
«Ci avviamo verso la chiusura della complessa pratica amministrativa richiesta dalle norme – spiega l’assessore Carlo Careddu -, in due settimane è stata presentata la delibera con le linee guida sulla base dello studio del Cirem, convocata e chiusa la conferenza dei Servizi, adottato il progetto definitivo di continuità territoriale che passerà adesso al vaglio della commissione Trasporti del Consiglio regionale. Riteniamo questo strumento capace di garantire il fondamentale diritto alla mobilità dei sardi e in grado di agevolare l’accessibilità all’isola. Abbiamo tenuto conto del complicato confronto con le autorità di Bruxelles, per scongiurare le procedure di infrazione, salvaguardando i punti fermi dell’innalzamento considerevole dei posti e dell’efficienza complessiva del servizio.»

Si passa da 2.461.900 posti offerti annui con l’attuale sistema – regolato dal decreto ministeriale 61 del 21 febbraio 2013 – a 3.672.532. L’incremento complessivo di capienza è dunque del 57%, così suddiviso: +39% sulla rotta Cagliari-Fiumicino-Cagliari (si arriva a 1.182.696 posti contro gli 851.006 attuali); +53% sulla Cagliari-Linate-Cagliari (801.784 posti offerti contro 523.220 attuali); +40% sulla Alghero-Fiumicino-Alghero (457.368 posti offerti contro 327.368 attuali); +109% sulla Alghero-Linate-Alghero (326.304 posti offerti contro 156.402 attuali); +36% sulla Olbia-Fiumicino-Olbia (435.320 posti offerti contro 320.746 attuali); +66% sulla Olbia-Linate-Olbia (469.060 posti offerti contro 283.158 attuali).

Saranno complessivamente 21.646 i voli richiesti sulle sei rotte aeree da e per l’isola sottoposte a oneri di servizio. L’incremento in questo caso è del 15%, con un aumento di 2.398 collegamenti rispetto ai 19.248 previsti attualmente. Questa la suddivisione: Cagliari-Fiumicino-Cagliari 6.420 voli contro 5.968 attuali, + 8%; Cagliari-Linate-Cagliari 5326 voli contro 4.690 attuali, +14%; Alghero-Fiumicino-Alghero 2580 voli contro 2.434 attuali, +6%; Alghero-Linate-Alghero 1.912 voli contro 1402 attuali, +36%; Olbia-Fiumicino-Olbia 2.642 voli contro 2.558 attuali, +3%; Olbia-Linate-Olbia 2.766 voli contro 2.196 attuali, +26%.

Le tariffe non cambiano per i residenti: 40 euro più le tasse per le rotte su Fiumicino e 49 euro più le tasse per Linate. Per tutti gli altri viaggiatori potranno essere aumentate non oltre il doppio del costo (tasse escluse, 120 euro) nel periodo 1 ottobre – 31 maggio e non oltre il triplo (tasse escluse, 147 euro) nel periodo 1 giugno – 30 settembre.

Sono equiparati ai residenti in Sardegna anche i diversamente abili con percentuale pari o superiore all’80%, gli studenti universitari fino al compimento del 27esimo anno di età, i giovani dai 2 ai 21 anni, viaggiatrici e viaggiatori sopra i 70.
Penali cambio biglietto non residenti. Per evitare prenotazioni fasulle o doppie si applicherà una penale al cambio biglietto per i non residenti dopo le 72 ore precedenti la partenza. Decorso tale termine, la modifica data, ora e itinerario e la richiesta di rimborso saranno possibili dietro pagamento di una penale corrispondente alla metà della tariffa.

Nel caso in cui le compagnie promuovessero eventuali tariffe speciali per passeggeri non residenti di maggior favore rispetto a quelle per i passeggeri residenti, tali tariffe speciali dovranno essere applicate anche ai passeggeri residenti.

Fino alle 48 precedenti alla partenza, sul primo volo in uscita e sull’ultimo di rientro nell’isola, sono riservati due posti per emergenze sanitarie.

Il progetto varato dalla Giunta prevede la possibilità di modifica delle condizioni in corso d’opera. Qualora, dall’esame dei dati a consuntivo, si prospettino scostamenti dei volumi di traffico imprevedibili, in eccesso o in difetto, superiori al 5% rispetto a quelli stabiliti, riconducibili a cause strutturali come crisi settoriale, squilibri di mercato o modifiche dell’offerta complessiva del settore, la Regione o il vettore hanno la possibilità di presentare istanza di verifica delle condizioni di equilibrio economico-finanziario.

«La Conferenza dei servizi con Ministero ed Enac ha mantenuto una posizione di serietà e di onestà evitando di scrivere un progetto che avrebbe soddisfatto le aspettative soltanto virtualmente ma con la certezza che sarebbe stato bloccato dalla Commissione UE prima ancora di vedere la luce – conclude l’assessore dei Trasporti  -. Non potevamo rischiare di privare l’isola della Continuità territoriale consegnandola alle fredde logiche del mercato e del profitto. Abbiamo quindi difeso le nostre esigenze riguardo alla necessità di avere maggiore capacità offerta rispetto al passato, posti riservati per motivi sanitari e, soprattutto, abbiamo evitato la liberalizzazione della tariffa nei periodi critici dell’anno. Per il futuro auspico che le regioni insulari sappiano far valere la propria condizione non solo in astratto, ma con la modifica degli strumenti normativi attualmente vigenti affinché il diritto alla mobilità e all’accessibilità della Sardegna sia riconosciuto e regolato adeguatamente e definitivamente.»

Dopo l’approvazione della Commissione Trasporti, il progetto sarà di nuovo trasmesso in Giunta per la presa d’atto del parere dell’organismo consiliare. Seguirà a quel punto l’adozione del decreto ministeriale con l’imposizione degli oneri di servizio e la pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Decorsi sei mesi previsti dalla normativa, svolte le gare e assegnate regolarmente le rotte, saranno avviati i servizi della nuova continuità territoriale orientativamente dopo il 31 marzo 2019.

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L’assemblea regionale del Partito democratico si riunirà lunedì 23 luglio, come chiesto una settimana fa da una cinquantina di delegati, tutti della maggioranza costituita dai renziani e dai popolari-riformisti di Cabras-Fadda. Lo ha deciso ieri la commissione di garanzia nazionale che ha deliberato «la legittimità della richiesta di convocazione per il 23 avanzata da 53 membri ai sensi dello Statuto regionale e del regolamento dell’assemblea».

Il Partito democratico in Sardegna quindi non verrà commissariato, come chiedeva la minoranza che si riconosce sulle posizioni dell’europarlamentare Renato Soru, e sarà l’assemblea ad eleggere il nuovo segretario regionale, chiamato a subentrare al dimissionario Giuseppe Luigi Cucca.

«Bene al di là delle diverse posizioni, la delibera della commissione nazionale di garanzia scioglie i nodi e chiude la discussione che si era aperta due settimane fa in assemblea regionale – ha commentato poco fa l’ex deputato Emanuele Cani, al momento candidato unico alla segreteria, indicato dalla componente popolari-riformisti -. Ora possiamo superare una brutta pagina per il Partito democratico della Sardegna e riprendere a lavorare. Spero che lunedì 23 possiamo ritrovarci tutti insieme per riprendere a costruire una prospettiva per i sardi e la Sardegna – ha concluso Emanuele Cani -, come ci chiedono elettori, iscritti e dirigenti in tutta l’isola.»

 

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Il problema del cambio appalto per i servizi di portierato e vigilanza nelle strutture dell’Ats e dell’Aou della provincia di Sassari è stato al centro dei lavori della seconda commissione del Consiglio regionale che, sul tema, ha svolto le audizioni di una delegazione dei lavoratori, della direttrice generale del centro regionale di committenza, Cinzia Laconi; del direttore del centro acquisti dell’azienda tutela della Salute, Roberto Di Gennaro; del direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Antonio Russo.

La delegazione dei lavoratori ha denunciato il mancato assorbimento di circa 50 addetti, precedentemente impiegati nei servizi di portierato, da parte del raggruppamento temporaneo di imprese che si sono aggiudicate il terzo Lotto (Provincia di Sassari, compresa la Gallura) della procedura aperta, indetta dalla centrale regionale di committenza “per l’affidamento dei servizi integrati di vigilanza armata, portierato e altri servizi per tutte le amministrazioni della Regione”. La delegazione dei lavoratori ha quindi lamentato il mancato rispetto delle clausole di salvaguardia sociale, l’impiego di nuovi lavoratori, una sproporzione dei servizi di guardia giurata rispetto a quelli di portierato, un sostanziale aumento dei costi del servizio (circa un milione di euro in più) e la mancanza dell’intesa sindacale soprattutto per quanto attiene i servizi resi all’Ats.

La responsabile della centrale di committenza, Cinzia Laconi, nel corso del suo intervento e stimolata anche dalle richieste di chiarimento formulate dai consiglieri Edoardo Tocco (Fi), Angelo Carta (Psd’Az-La Base), Rossella Pinna (Pd), Antonello Peru (Fi), Francesco Agus (Misto), Valerio Meloni (Pd), Gianmario Tendas (Pd) e Alfonso Marras (Riformatori sardi), ha ribadito la correttezza delle procedure adottate dalla centrale unica ed il rispetto delle cosiddette clausole sociali, nonché la salvaguardia dei livelli occupativi, con l’applicazione delle disposizioni previste dalla contrattazione collettiva in materia di riassorbimento del personale. In particolare la direttrice Cinzia Laconi ha dato lettura integrale del passaggio inserito, a tal proposito, nella procedura aperta e nel contratto di servizio stipulato con le ditte vincitrici che così recita: «L’impresa aggiudicataria si impegna ad assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze dell’appaltatore uscente, compatibilmente con le mutate condizioni derivanti dall’espletamento del presente appalto, del contesto sociale e di mercato in cui si inseriscono, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siamo armonizzabili con l’organizzazione d’impresa prescelta dall’imprenditore subentrante».

Il responsabile degli acquisti Ats ed il direttore generale dell’Aou hanno fornito alla commissione, in apertura dei loro interventi, copia dei verbali di accordo sindacale, siglati da Cgil, Cisl, Uil e Ugl e nell’assicurare una puntuale verifica del rispetto delle clausole sociali per il riassorbimento di tutti gli addetti da parte delle aziende subentranti nell’appalto hanno ridimensionato l’allarme lanciato dalla delegazione dei lavoratori.

Il dottor Roberto Di Gennaro ha escluso criticità nel cambio appalto all’Ats ed ha parlato di una «leggera flessione quantificabile in circa 500 ore settimanali nei servizi di portierato nelle strutture di Sassari, dovute in larga misura ad una più efficiente organizzazione dei servizi».

Il direttore generale dell’Aou, Antonio Russo, ha illustrato con dati e documenti alla mano le modifiche intervenute nel cambio dell’appaltatore dei servizi, raffrontando puntualmente quelli offerti con il vecchio appalto e quelli garantiti dai nuovi aggiudicatari. Nel vecchio appalto erano impiegati 55 addetti al portierato, 5 alla vigilanza armata e 30 ronde antincendio per un totale di 90 lavoratori. I nuovi servizi sono invece così configurati: non prevedono più le ronde antincendio; gli addetti al portierato passano da 55 a 44 e quelli della vigilanza armata aumentano da 5 a 21 per un totale di lavoratori pari a 65 (5 in più rispetto al vecchio appalto se si considerano vigilanza e portierato). L’aumento dei servizi di guardie armate è stato quindi giustificato con la piena applicazione delle disposizioni contenute nel decreto Maroni (n. 269/2010) che prevedono l’innalzamento dei livelli di sicurezza anche negli ospedali. Nella nuova configurazione, il costo del servizio è passato dunque dai 2.187.677 euro a 2.212.426 euro.

Il presidente della commissione, Piero Comandini, preso atto delle spiegazioni e dei chiarimenti offerti dai vertici di Ats e Aou, ha preannunciato la convocazione dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

 

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«Lo smembramento del laboratorio analisi del Santa Barbara di Iglesias appare sempre di più una prospettiva concreta. In quella direzione conducono le manovre che hanno portato al trasferimento della struttura al Sirai di Carbonia. Uno spostamento forzato, all’indomani del crollo del soffitto all’interno del presidio ospedaliero ai piedi della via San Leonardo con la sanità iglesiente ora ostaggio della burocrazia, con il rischio di vedersi scippare il presidio.»

Con queste parole, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, paventa l’interruzione definitiva delle attività nel polo sanitario del Santa Barbara.

«A ormai tre mesi dal cedimento i lavori di adeguamento e ristrutturazione del centro sono stati eseguiti, ora manca solo la certificazione dell’ingegnere del dipartimento dell’aera tecnica dell’Ats – aggiunge Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interpellanza urgente all’assessore della Sanità Luigi Arru -. Uno scoglio che sembra insuperabile, con i pazienti preoccupati che il trasferimento temporaneo a Carbonia possa diventare definitivo. Gli interventi di messa in sicurezza del laboratorio avrebbero dovuto assicurare un ritorno del polo analisi verso Iglesias con tempi spediti, ma si sta trasformando in un’odissea infinita per gli utenti. Le opere per garantire la ripresa delle attività nel laboratorio sono una corsa ad ostacoli con continui rinvii, contrapposizioni tra la ditta fornitrice delle attrezzature e i tecnici dell’Ats.»

«L’inerzia della Azienda sanitaria potrebbe avere come obiettivo la chiusura definitiva del laboratorio dell’ospedale Santa Barbara, a tutto vantaggio del Sirai di Carbonia. Siamo all’ennesima farsa, con il centro prelievi ostaggio della burocrazia e dell’incuria. I ritardi – conclude Gianluigi Rubiu – sarebbero dovuti alle necessarie verifiche e accertamenti tecnici da parte degli uffici, Auspichiamo un intervento dell’assessore della Sanità, perché attivi le procedure per rendere funzionale il laboratorio analisi di Iglesias.»