20 November, 2024
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Una fiaba per una nuova narrazione di vita e ancora per trasmettere cultura, tradizioni e infine trarre beneficio dagli effetti che il bilinguismo ha sulle abilità generali e sulla cosiddette “riserve cognitive” delle persone in tutte le fasce d’età.

E’ fresco di stampa e in fase di distribuzione “Fidelidade” la nuova fiaba, terzo volume di una di una collana di testi di Medicina Narrativa in italiano e nella lingua Sarda scritti dal medico e ricercatore della Comunità Mondiale della Longevità Roberto Pili.

Impreziosito dalle illustrazioni a colori realizzate da Regina Obino e che si avvale della traduzione in lingua Sarda, a cura di Quintina Culurgioni, il libro “Fidelidade” può essere preso come un testo di riferimento nelle scuole per favorire la conoscenza della lingua Sarda.

«La scelta delle favole bilingui è più che ragionata – sottolinea Roberto Pili – perché la lingua sarda deve continuare ad agire nella mente dei sardi come la chiave primaria di accesso alla storia, alla letteratura, alle tradizioni di un popolo. Riappropriarsi del proprio codice linguistico partendo dalla quotidianità, dal rapporto privilegiato nonni, genitori, figli, nipoti come può darlo anche solo il riprendere a parlare, a raccontare in sardo può contribuire a spezzare il circolo vizioso del suicidio linguistico e poter mettere a frutto l’impressionante stimolo cognitivo conscio e inconscio che ci consente il cervello plurilingue

Ancora una volta l’autore, attento osservatore e descrittore di vissuti, con la sensibilità del professionista impegnato sul fronte delle vicissitudini umane, riesce a descrivere le molteplici complessità della vita e dell’animo umano. Questo nuovo esperimento che segue il precedente libro “La strega dei bottoni” che  ha riscosso successo anche nella versione teatrale, ripropone con i toni e l’avvincente semplicità della fiaba, in una ambientazione agropastorale, una storia senza tempo e l’universalità dei sentimenti umani.

Il rapporto uomo/animale è sempre stato al centro dell’attenzione di scrittori e scienziati, per il suo valore quotidiano e per il suo ruolo terapeutico. La storia del Cane Niedduzzu, riassume la quotidianità di questo rapporto e il supporto disinteressato dell’animale-amico nell’affrontare le vicissitudini della vita. Il lutto per la morte di un familiare rappresenta il motivo centrale del racconto e l’elemento scatenante di una narrazione avvincente che racconta il percorso di adattamento ad una nuova situazione di vita, grazie al supporto della famiglia e del fedele animale. Al ripiegarsi in sé stesso di Giuanni nel lutto della perdita della compagna di vita, Niedduzzu oppone la sicurezza della vicinanza (nonostante l’allontanamento) e garantisce la docilità del fedele amico. La scintilla che porta all’incendio riaccende la quotidianità di un legame indissolubile, nonostante le vicende della vita. Niedduzzu ha sempre avuto sentore di questa indissolubilità, ancora prima che le fiamme dell’incendio sollevino il velo del lutto dal volto dell’umano.

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A Sassari l’assemblea dell’Associazione Centro Studi Agricoli, associazione costituita nel 2005, registrata presso Ufficio Entrate di Sassari, con lo scopo di analizzare e studiare le problematiche del comparto agricolo e che racchiude al proprio interno numerosi agronomi, periti agrari, commercialisti e addetti nel settore, ha rinnovato le cariche, confermando alla presidenza Tore Piana, ex consigliere regionale e da sempre impegnato sui problemi dell’agricoltura.

Durante la riunione è stata analizzata la situazione generale dell’Agricoltura in Sardegna, nella quale sono particolarmente emersi inspiegabili ed inaccettabili ritardi da parte della Regione sul pagamento dei danni provocati dalla siccità del 2017, in particolare al settore dell’allevamento Bovino e su tutte le altre colture, da ricordare che il Consiglio regionale ha già da oltre 8 mesi stanziato i denari necessari. Inspiegabili ritardi si registrano sui pagamenti PSR, in particolare sul benessere animale dove quasi tutte le aziende sono in attesa dei pagamenti del 2016 e 2017.

Ma a catalizzare l’attenzione è stata la situazione della filiera del latte di pecora, dove pare che quest’anno le produzioni di Pecorino e del pecorino romano dop, abbiano raggiunto quantità straordinarie inaspettate. Si parla di  produzioni di latte di pecora che pare arrivino a 400 milioni di litri, una quantità  eccezionalmente straordinaria, che vede tutto il latte prodotto trasformato in formaggi pecorini. A differenza degli anni scorsi quando grandi quantitativi di latte fresco, veniva venduti in altre regioni e alla Grecia.

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Internazionalizzione e progetti di sviluppo, ma anche consolidamento delle produzioni regionali. È positivo e tende a crescere, nonostante le contrazioni della crisi, il bilancio della Legacoop Sardegna. Un dato che viaggia in linea con la crescita registrata dalla Legacoop a livello nazionale che quest’anno segna un avanzamento del 3 per cento. Ma con un’attenzione particolare alle difficoltà che potrebbero sorgere dall’applicazione di nuovi dazi. Punti salienti indicati nel corso della direzione regionale della Sardegna che si è svolta a Nuoro e a cui ha partecipato il presidente nazionale Mauro Lusetti.

«Nonostante tutto c’è una significativa crescita per occupazione e affari del 3 per cento – ha detto Mauro Lusetti – e gli indicatori relativi alla trimestrale del 2018 fanno ben sperare. Certo restano ancora delle difficoltà da superare che vanno dal settore dell’edilizia a quello degli appalti pubblici.»

Positivo poi il settore dell’agricoltura che viaggia bene «sulle esportazioni. Per questo motivo siamo contrari all’applicazione di nuovi dazi. Una nuova politica in questo settore andrebbe a penalizzare l’ambito in cui riusciamo a crescere». Il trend nazionale trascina anche le produzioni sarde. Nell’isola sono 780 le coop affiliate a Legacoop (la prima delle organizzazioni regionali) con 60mila soci, 1 miliardo di fatturato e 18mila occupati.

«Numeri importanti – ha detto Daniele Caddeo, direttore generale di Legacoop Sardegna – che certificano un impegno e un lavoro costante in settori che vanno da quello agroalimentare ai servizi, passando per cultura e il sociale andiamo a chiudere il quadriennio di mandato iniziato nel dicembre 2014, ad aprile 2019 si terrà il congresso della nostra associazione e non dobbiamo dimenticare come ,nel quadro nazionale di Legacoop,  in questi 4 anni Legacoop Sardegna ha avuto importanti ruoli e peso specifico negli equilibri nazionali. Questo perché il progetto del presidente Claudio Atzori è riuscito a dare valore aggiunto alla cooperazione sarda oltre che aiutare un nuovo ragionamento ed equilibrio ben metabolizzato dal nazionale. Ci aspetta un autunno intenso e lavorativamente stimolante, prepareremo un congresso importante basato sulla continuità politica dell’organizzazione oltre che  sviluppo e rafforzamento del sistema cooperativo sardo.»

Nel suo intervento il presidente regionale Claudio Atzori ha messo in evidenza i risultati raggiunti dall’organizzazione cooperativistica.

«Lo scorso anno sociale la Legacoop è riuscita a portare a casa risultati importanti – ha detto Claudio Atzori – sia nel settore agroalimentare, con una valorizzazione delle filiere, sia nel campo sociale.»

Positivi anche i risultati e i progetti di internazionalizzazione come Sardinia beyond the sea, e progetto iterreg Italia Francia marittimo Me.co.

«Abbiamo dato il nostro impegno per intervenire e modificare la legge sulla cooperazione, una norma – ha concluso Claudio Atzori – che ha 50 anni e va aggiornata. Inoltre l’Alleanza delle cooperative che vede Legacoop alla guida.»

Senza dimenticare poi il fenomeno delle false cooperative e l’impegno profuso da Legacoop. 

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Playcar, la società che gestisce il servizio dei mezzi in condivisione in città, rinnova la flotta a disposizione degli iscritti con dieci nuove city-car Volkswagen UP dotate di tutti i sistemi di sicurezza di ultima generazione, dalla frenata d’emergenza automatica ai sensori di parcheggio. Le auto saranno disponibili nelle stazioni di Sant’Avendrace, Is Mirrionis, Mameli, Santa Croce, Ampere, Pirri-Municipalità, Euro, Garibaldi, Repubblica e Giolitti.
I tecnici della società stanno inoltre sperimentando su strada in queste settimane il servizio in modalità flusso libero, con la possibilità cioè di lasciare l’auto utilizzata anche al di fuori delle stazioni fisse: sarà disponibile per gli utenti presumibilmente a partire da settembre con i primi 20 veicoli del tipo Toyota Aygo con cambio automatico e retrocamera posteriore. L’obiettivo è quello di arrivare a 50 veicoli a flusso libero entro la fine dell’anno.
Gli iscritti al servizio di Cagliari potranno quindi decidere di utilizzare gli oltre 50 veicoli già esistenti nel parco auto basato su stazioni o scegliere tra i 50 veicoli a flusso libero a seconda delle loro esigenze e con diversi vantaggi rispetto all’uso del mezzo personale: tra gli altri, l’eliminazione dei costi fissi mensili per la manutenzione dell’auto privata, la sosta gratuita nei parcheggi a pagamento e le zone di sosta riservate ormai presenti in tutta la città.

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A fine luglio, dal 26 al 28, la decima edizione del Birralguer – Sardinia Craft Beer Festival, uno dei più importanti e longevi festival sardi dedicati birra artigianale. Nel 2012 l’associazione di promozione turistica “BeachGroup Alguer”, ideatrice e organizzatrice, aveva iniziato con un piccolo evento e oggi a sei anni di distanza prepara un’edizione dalla visione internazionale e multiculturale.
Anche quest’anno saranno tre i giorni di musica, street food, artigianato e birre nel prestigioso scenario del Forte della Maddalena ma con importanti novità in tutti i settori della manifestazione.
I numeri anno dopo anno si fanno sempre più complessi, a partire delle circa 40 diverse birre presenti, 9 progetti musicali, 10 stand dedicati al food e per la prima volta una truck zone.
L’idea di incontro tra diverse tradizioni la si vede già nella scelta dei birrifici, ai sei produttori sardi – Dolmen di Uri, Seddaiu di Thiesi, ‘Nora di Oliena, Lara di Tertenia, Isola di Thiesi e BAM di Mogoro – si affiancano tre importanti ospiti nazionali e internazionali. Dalla Penisola arriva Free Lion Brewerey storico birrificio Laziale, dai territori cugini della Catalunya e per la prima volta in Sardegna la Cerveceria Artisana Guineu e, infine, gli italotedeschi e main sponsor dell’evento Birra Kühbacher, produttori della birra bavarese dal cuore italiano.
La sezione musicale si articola in più di sei ore di concerti live al giorno per un totale di quasi venti ora di musica dal vivo e selezioni. La line up è composta da importanti progetti di richiamo che arrivano geograficamente da tutta l’Isola alcuni dei quali con alle spalle esperienze a livello internazionale, come i Chichimeca e Paolinho. Nella tre giorni della kermesse sul palco nel Forte della Maddalena andranno quindi in scena Clan Banlieue, Scacco Matto, Chichimeca, Cover Garden, Baya Fun Stereo ft. Paolinho, I Timidi Ubriachi, Carletto e i suoi Mostri e Tasinantska.
Alle tradizioni culinarie e alla cultura gastronomica sono dedicati gli stand dello Scalo Tarantiello e quelli interni alla fortificazione. I sapori della Riviera del Corallo e della Sardegna fanno da padroni di casa e incontrano i profumi di altre zone dell’Italia, dalla Sicilia alla Campania. La sezione street food avrà inoltre una novità, ad accogliere i partecipanti la truck zone dedicata alla cultura del mangiare e bere di qualità su quattro ruote.
Nella decima edizione il Birralguer sbarca sul porto, luogo di viaggiatori e collegamento tra Alghero e altri popoli. A rappresentare in modo tangibile questo ponte gli artigiani e le loro creazioni. La banchina Garibaldi sarà trasformata in una galleria artistica e artigiana che da un lato mette in mostra le tradizioni della Sardegna e dall’altra diventa un’altra porta di accesso alla manifestazione.
Con questa decima edizione il Birralguer – Sardinia Craft Beer Festival si conferma evento di chiara importanza nel mondo brassicolo italiano grazie soprattutto alla volontà degli organizzatori e dei propri partner pubblici – Comune di Alghero e Fondazione Alghero – e privati di guardare oltre, all’incontro di culture e tradizioni internazionali.

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Da tutt’Italia a Gergei nel segno della legalità e dell’antimafia. Da domenica 15 luglio e per sette giorni una ventina di ragazze e ragazzi parteciperanno al campo di volontariato e formazione “E!state Liberi!”, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Nella struttura di Su Piroi, confiscata anni fa alla criminalità e ora un centro propulsivo del volontariato isolano, i ragazzi parteciperanno ad incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, approfondendo il tema “La memoria diventa impegno”. Tra gli esperti con i quali i ragazzi si confronteranno e che saranno protagonisti del campo ci saranno anche il magistrato Guido Pani edil rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime delle Mafie Pino Tilocca. 

Il 19 luglio inoltre, in occasione del ventiseiesimo anniversario della strage
di via d’Amelio a Palermo, i partecipanti al campo si recheranno a Sestu per rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi e incontrare Claudia e Marcello Loi, sorella e fratello dell’agente uccisa dalla mafia. 

Il programma delle attività prevede l’impegno dei giovani partecipanti nella sistemazione del bene confiscato (pulizia terreno, messa a dimora di nuove piante, manutenzione ex pistino e manutenzione piantagione fichi d’India), ma anche la visita ad alcune realtà associative del territorio sardo e l’incontro con la comunità di Gergei.

Il campo verrà allestito grazie all’impegno di Libera Sardegna, Mo.VI Sardegna, Sos Quartu, Oratorio Giovanni Paolo II di Gergei, Avo Isili, Croce Verde Isili e Protezione Civile Sarcidano Isili.

Il campo “E!state Liberi!” si aprirà domenica 15, alle ore 18.00, con l’accoglienza e i saluti da parte del referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del parroco di Gergei don Pasquale Flore, di Claudia Loi dell’Associazione Familiari Vittime di Mafia e del comandante della stazione dei Carabinieri di Gergei. Interverranno anche Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Gianluca Ardu (responsabile del campo) e di Isa Saba (referente della formazione di Libera Sardegna). 

Nella giornata di lunedì 16 i ragazzi parteciperanno ad un incontro di formazione su Libera, tenuto dal referente regionale Giampiero Farru e dal responsabile della formazione dell’associazione Isa Saba.

Martedì 17 si aprirà con un laboratorio sulla legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità, che proseguirà nel pomeriggio con un seminarioa cui prenderanno il magistrato Guido Pani, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, il referente di libera Sardegna Giampiero Farru, un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri nel territorio e il comandate della Stazione Forestale di Isili. Sempre nel pomeriggio verrà inoltre presentato da Elena Frau, Nanda Sedda e Mor Sow il progetto “Le trame del mondo”, che prevede un rilancio della struttura di Su Piroi. 

Mercoledì 18 luglio i giovani saranno protagonisti di un momento di formazione riguardante il ventiseiesimo anniversario della strage di via D’Amelio e nel pomeriggio parteciperanno a Donigala Fenughedu al seminario organizzato da Sardegna Solidale dal tema “Privacy: adeguare la tua associazione al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”.

 Nella giornata di giovedì 19 i ragazzi ricorderanno la giovane agente Emanuela Loi, morta a Palermo nella strage di via D’Amelio. Dopo la messa in suffragio in programma al cimitero di Sestu, i giovani incontreranno Claudia Loi, la sorella della agente. Di pomeriggio è invece previsto un incontro a Gergei con la referente formazione di Libera Sardegna Isa Saba sul tema “La memoria diventa impegno”.

Intensa anche la giornata di venerdì 20, con l’incontro con Pino Tilocca dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie, e la visita a Isili dei laboratori artigiani del tessuto e del rame, mentre sabato 21 i ragazzi faranno visita ad Alghero e in serata parteciperanno alla conferenza “Il gesto della legalità”, tenuta dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

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I segretari di Funzione pubblica CGIL Roberta Gessa, CISL Funzione pubblica Davide Pateri e UIL FPL Fulvia Murru, hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, al direttore generale dell’ATS Sardegna Fulvio Moirano e alla commissione Salute del Consiglio regionale, «per definire tutti gli aspetti, urgenti e non più rinviabili, relativi alla vertenza AIAS, in primo luogo per il tema stipendi, che viene anche in questa fase messo da parte mentre le mensilità arretrate crescono».

«Alle notizie, peraltro confermate, di ulteriori risorse che sono state liquidate in questi giorni a favore di AIAS – aggiungono i tre segretari sindacali – non corrispondono impegni precisi per un immediato pagamento degli stipendi arretrati sia del medio periodo che per quelli nel frattempo accumulati. Essendo confermata la notizia che ATS sta pagando regolarmente le fatture, ma gli stipendi non sono allineati neppure alle fatture attuali liquidate, è chiaro che c’è un’oggettiva crisi aziendale che non sembra trovare soluzioni. Anzi tutto peggiora.»

«Restando per ora solo sul merito del tema stipendi, mettendo come priorità assoluta la disperazione delle famiglie che non possono essere coinvolte ancora una volta nel gioco delle responsabilità o delle alchimie politiche, si chiede un incontro urgente per definire il tema stipendi, entro il 20 luglio 2018 – sottolineano ancora i tre segretari sindacali -. Se AIAS non paga gli stipendi, nonostante le risorse appena liquidate, come può la politica far finta di nulla? I famosi tavoli tecnici, molto partecipati, producono solo conferme che i crediti AIAS reali sono pochi e gli stipendi arretrati sono troppi. Quando si faranno tavoli tecnici per gli stipendi dei lavoratori? Quando si parlerà di famiglie disperate che non hanno speranze con questa politica lontana dalla gente?»

«Se il Consiglio regionale, in particolare la commissione Salute, si scorda ciò che ha votato sulla vertenza AIAS e ora tenta di ritardare o pasticciare le soluzioni utili ai lavoratori e alla tenuta del servizio, le nostre preoccupazioni crescono e, purtroppo, si aprono scenari di caos ai danni dei lavoratori e dei pazienti. Giovedì 19 luglio, alle 16.00, si terrà nel capoluogo un’assemblea dei lavoratori, per valutare la situazione sempre più compromessa e disperata e decidere nuove azioni di mobilitazione. Si chiede – concludono Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru – vista la gravità della situazione e l’oggettiva sottovalutazione politica e istituzionale delle conseguenze e rischi, un’urgente convocazione del tavolo presso la Presidenza, per definire un percorso di tutela e garanzie del lavoro e del servizio.»

 

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Incidente mortale sulla SP 89 tra Domusnovas e Vallermosa. I carabinieri della Compagnia di Iglesias alle 7.00 di stamane sono stati allertati per un indicente mortale. Un passante, transitando sulla SP 89 nel tratto tra Domusnovas e Vallermosa, ha segnalato un veicolo capottato fuori strada. Immediatamente sono giunti sul posto i militari della stazione di Domusnovas per ricostruire l’accaduto: alla guida della piccola monovolume nera si trovava Gianluca Piras, 23 anni, di Siliqua.
Il giovane che, secondo primi accertamenti aveva appena terminato la serata lavorativa come aiuto cuoco a Santa Margherita di Pula, potrebbe aver subito un malore o un colpo di sonno: la traiettoria dell’auto, infatti, è risultata subito molto chiara poiché il veicolo, proveniente da Vallermosa, prima di finire fuori strada, era già passato su una cunetta laterale a bordo strada e, successivamente, su uno spartitraffico posto al centro di un incrocio, per poi andare definitivamente fuori dalla sede stradale. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco per estrarre il corpo e l’ambulanza che ha constatato il decesso del 23enne: a questo proposito pare che l’incidente sia avvenuto in serata, ma complice il buio e la posizione, sia stato notato stamane.
Dai rilievi effettuati dai militari, intanto, è possibile che l’alta velocità e la cintura di sicurezza non indossata abbiano giocato un ruolo importante per il tragico esito.
Il magistrato di turno ha disposto la restituzione della salma ai parenti.

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E’ stata presentata ieri, a Iglesias, l’Ippovia del Cammino Minerario di Santa Barbara, progetto per la cui realizzazione è previsto il prestigioso contributo della FITETREC ANTE, la più grande organizzazione nazionale di turismo equestre affiliata al CONI con la quale la Fondazione CMSB ha sottoscritto un mese fa uno specifico protocollo di intesa. Particolarmente significativa è stata la partecipazione degli operatori del turismo equestre che operano lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, con i quali e per i quali, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara intende cogliere anche questa importante sfida per lo sviluppo sostenibile del territori.

Alla presentazione, con il presidente della Fondazione Giampiero Pinna, era presente, tra gli altri, Claudia Sanna, vicesindaco ed assessore dello Sport, Cultura, Spettacolo, Grandi eventi e Politiche sociali del comune di Iglesias.

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Grande successo, ieri sera all’anfiteatro di piazza Marmilla, a Carbonia, per la serata inaugurale della 32ª edizione dello spettacolo “Sciampitta in tour 2018”: balli, musica, costumi e coreografie dei gruppi provenienti da Serbariu e dalla Colombia, il Perù, la Russia e la Svizzera si sono susseguiti sul palco per uno spettacolo coinvolgente, durato circa tre ore. L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Carbonia, in collaborazione con l’associazione “Città di Quarto 1928”, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Carbonia.

A fare gli onori di casa sono state la presidente della Pro Loco di Carbonia, Paola Ledda, e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu, salitesul palco per i saluti istituzionali. L’Amministrazione comunale di Carbonia, tramite l’assessore Sabrina Sabiu, si è dichiarata pienamente soddisfatta del risultato ottenuto dall’evento, che ha costituito un banco di prova – perfettamente superato – anche in termini di agibilità e sicurezza dell’Anfiteatro, in seguito alle sempre più stringenti norme sulla sicurezza per gli spettacoli pubblici, emanate dal Viminale fin dallo scorso anno.

«Siamo felici di aver ospitato a Carbonia un evento che ha contribuito a far conoscere culture e tradizioni folkloristiche diverse, in un reciproco scambio tra Paesi lontani, uniti sotto i valori della pace, dell’amicizia tra i popoli e la solidarietà. Ringrazio la Pro Loco di Carbonia per aver proposto all’Amministrazione comunale la realizzazione di “Sciampitta in tour”, uno spettacolo organizzato nei minimi dettagli, che non ha tradito le attese – ha detto il sindaco Paola Massidda -. Le compagnie straniere hanno offerto una performance di alto livello, che hanno trascinato il folto e caloroso pubblico presente all’Anfiteatro. Tra tutti i gruppi, però, una menzione particolare vorrei farla per il Gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu, un vero motivo di orgoglio per la nostra città, per la sua capacità, dimostrata anche ieri sera, di tramandare con passione la cultura popolare sulcitana.»

Sono stati cinque i gruppi protagonisti dello spettacolo, presentato dal giornalista Luca Gentile:

Nel dettaglio, i gruppi partecipanti all’iniziativa saranno i seguenti:

• Colombia: Compañía America Danza di Bogotà, composta da 26 persone che hanno eseguito danze e canti colombiani;

• Perù: Asociacion Cultural Perù di Lima “Sentimiento y Tradicion”, formata da 25 persone, che hanno proposto un repertorio di danze e canti delle varie regioni del Perù;

• Russia: Tanolk Folk Ensemble di Udmurtia con 26 ragazzi che si sono cimentati in balli e canti delle tradizioni popolari della Repubblica di Udmurtia e della Russia in genere.

• Svizzera: Gruppo Folklorico les Zacheos di Riddes con 32 elementi che hanno presentato danze e canti delle varie regioni della Svizzera;

• Sardegna: il Gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu, composto da 20 persone, apprezzato in tutta la Sardegna per le sue qualità e per il suo impegno nel tramandare la cultura popolare sulcitana.

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