18 August, 2024
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Si è costituito nei giorni scorsi un comitato spontaneo volontario di pazienti per contrastare la chiusura del Reparto di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’ospedale Brotzu di Cagliari.

«La decisione deliberata dalla Giunta regionale è in toto contrastante con la Riforma, approvata nell’0ttobre 2017 – si legge in una nota del Comitato – perché cancella la Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’AO Brotzu nonostante le specialità debbano per decreto ministeriale essere obbligatoriamente presenti nel Presidio di II livello, come il Brotzu, e nel D.E.A. di II livello, come il Brotzu, che è anche uno degli HUB regionali. La Struttura Complessa è non solo Centro d’eccellenza nella specialità della Chirurgia plastica Ricostruttiva, con un’ottima e varia casistica, e della Cura delle Ustioni fino al  3°grado, ma anche UNICO CENTRO DI RIFERIMENTO per il Sud Sardegna. La sua cancellazione determinerà la gravissima interruzione delle cure, posto che il Policlinico, presidio di I livello e D.E.A. di I livello non ha casistica nella specialità della chirurgia plastica né prenderà in cura i pazienti Ustionati»

«La rabbia aumenta – prosegue il Comitato – perché la chiusura è determinata unicamente dal trasferimento al Policlinico del ruolo vacante di Direttore di Struttura Complessa di Chirurgia Plastica – Centro Ustioni del Brotzu, quindi della dotazione organica di quest’ultimo, a seguito di mancata indizione del concorso per ben 8 anni. Il designato al policlinico; il figlio dell’ultimo primario del Brotzu, andato in pensione 8 anni fa…»

«Qualche giorno fa abbiamo inviato una lettera ai consiglieri regionali ed al sindaco – conclude il Comitato -, nella quale esortiamo chiunque ad aiutarci perché venga tutelato il nostro diritto alla salute, mantenendo attiva la Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’ Ospedale Brotzu.»

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Un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse, questa volta per il caldo, è stato diramato dal Centro funzionale decentrato – settore meteo dell’Arpas.

Dalle ore 11.00 di venerdì 13 luglio, alle ore 19.00 di sabato 14 luglio, le temperature massime sulla Sardegna si attesteranno su valori molto elevati in gran parte dell’isola e potranno raggiungere o superare i 40 gradi, specialmente nelle zone interne, sull’Oristanese e su parte del Sulcis.

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Una rassegna che mette a confronto generi performativi diversi, dal teatro di prosa al cinema, passando per la musica, il teatro di etnia, la danza, il canto e il musical. EstaTheatrOn-Offcina mental-dinamica è un progetto che l’associazione MAB Teatro propone in quattro centri dell’isola: Sassari, Alghero, Olbia e Nuoro nei mesi di luglio ed agosto. La rassegna è stata presentata questa mattina dal direttore artistico di MAB Teatro Daniele Monachella a Sassari nella sede della Fondazione di Sardegna.

Dodici appuntamenti con i quali si vuole proporre la creazione di nuovi scenari per le attività di spettacolo dal vivo legati ad un’idea di turismo culturale e ad uno sviluppo del sistema turistico locale della nostra isola.

Il progetto nasce da una idea del direttore artistico Daniele Monachella e del collettivo formato da attori, musicisti, scrittori, film-maker, registi, doppiatori, grafic-designer, operatori sociali e culturali del territorio che collaborano attivamente con MAB Teatro.

Dopo l’apertura affidata allo spettacolo “Era l’allodola?”, lo scorso 6 luglio in Piazza Santa Caterina a Sassari si ritorna in scena il 14 luglio nel cortile di Palazzo Ducale a Sassari con “Edith”, dedicato alla grande voce di Edith Piaff con la partecipazione del Soprano Lucia Simula, la Voce di Giampaolo Sanna, gli arrangiamenti musicali di Pietro Corda.

Il 20 luglio la rassegna si sposta a Olbia nelle sale dell’archivio Mario Cervo con una delle rappresentazioni più apprezzate prodotte da MAB Teatro: “Un anno sull’altopiano” di Emilio Lussu. In scena la voce narrante di Daniele Monachella e per la parte musicale Andrea Congia, alla chitarra e loop station e Andrea Pisu alle launeddas.

Il 28 luglio a Palazzo Ducale spazio al teatro tradizionale con la commedia “Pebaro in curu – Romanzo sensazionale” di anonimo sassarese e Antonio Saba. Sul palco  Daniele Monachella e con la parte musicale affidata a Gavino Ruggiu e Pinuccio Cossu.

Ancora a Sassari il 31 luglio nei giardini di via Tavolara con il recital “Perito Moreno – dal divano alla Patagonia”. Scritto da Matteo Severgnini e con la partecipazione di Daniele Monachella e il sax di Enzo Favata.

L’8 agosto a Palazzo Ducale a Sassari la rappresentazione del romanzo breve di Fedor Dostoevskij “Le notti Bianche” con Michela Atzeni e Daniele Monachella.

Il 19 e 21 agosto due appuntamenti con “Titu Andronicu” a Nuoro in Piazza Sebastiano Satta e ad Alghero nello spazio in Largo Lo Quarter.

Il 6 e 9 agosto ritorna in scena invece “Era l’allodola” la commedia con Carlo Valle e Daniele Monachella proposta prima al Circolo Nautico La Caletta di Siniscola e poi al Palazzo Baronale di Sorso.

Chiusura della rassegna a Sassari nel cortile di Palazzo Ducale con “Latitudine Sol” per la regia di Andrea Cacciagrano con in scena Luca Ward e Luca Sapio.

La rassegna è stata organizzata con il contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio dei Comuni di Sassari, Olbia, Nuoro ed Alghero

«Abbiamo voluto dare dei colori estivi al nostro progetto ed è nato così EstaTheatrOn. Siamo molto soddisfatti di esser riusciti ad allestire un cartellone di ottimo livello e che siamo certi possa venire incontro alle aspettative di un pubblico di tutte le età – afferma il direttore artistico di MAB Teatro Daniele Monachella -. Il nostro obiettivo è cercare di proporre una serie di eventi uniti da una comune esigenza: suscitare l’interesse e la curiosità verso il bello, verso diverse espressioni artistiche, combattere la staticità mentale con il dinamismo, l’azione, la condivisione. Per questo abbiamo scelto come immagine un salvagente all’interno di una ghiera. Quest’ultima determina il movimento di altre ghiere e simboleggia appunto la dinamicità. Il salvagente è invece lo strumento che ci consente di salvarci dal pericolo dell’immobilismo.»

 

 

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha destinato 280mila euro alla predisposizione di un nuovo avviso per manifestazioni di interesse, rivolto agli enti pubblici nel cui territorio ricadono, in tutto o in parte, Siti di importanza comunitaria (SIC), Zone speciali di conservazione (ZSC) e Zone di protezione speciale (ZPS) che non hanno piano di gestione o non lo hanno ancora aggiornato. L’obiettivo è quello di rafforzare nell’Isola il sistema della Rete Natura 2000, intesa come l’insieme delle aree protette istituite in base alla normativa comunitaria, nazionale e regionale.

«Permangono pochi siti Natura 2000 non ancora dotati di piani di gestione o di misure di tutela che assicurano una corretta gestione delle aree ai fini del loro mantenimento in un soddisfacente stato di conservazione. È necessario pertanto concludere il percorso intrapreso, aggiornando e completando la pianificazione. Diamo impulso in questo modo alla sostenibilità e all’economia verde. È un grande investimento per difendere un grande patrimonio di biodiversità e per valorizzare a fini turistici queste importanti risorse», spiega l’assessora Spano.

La titolare dell’Ambiente evidenzia le criticità legate alla designazione come ZSC dei siti in cui ricadono poligoni militari. «La Regione – spiega l’assessore Spano – non può assumersi la gestione, né essere chiamata a rispondere del mancato rispetto delle misure di conservazione, per Siti Natura 2000 in cui è precluso l’accesso, anche al semplice scopo di svolgere i monitoraggi, trattandosi di aree con vincoli rigidi in cui si svolgono esercitazioni».

La Rete Natura 2000 è composta da due tipi di aree: le Zone di Protezione Speciale (ZPS) previste dalla Direttiva Uccelli, e i Siti di Importanza Comunitaria proposti (SIC, ovvero i siti elencati nella lista ufficiale come ‘zone speciali di conservazione’).

In Sardegna sono 93 i SIC e 37 le ZPS per una superficie totale di 427.183 ettari interessata dalla rete Natura 2000, pari al 17,7% del territorio regionale. All’interno di questa Rete, in Italia sono protetti complessivamente 131 habitat, 90 specie di flora e 112 specie di fauna (delle quali 22 mammiferi, 10 rettili, 16 anfibi, 26 pesci, 38 invertebrati) in base alla Direttiva Habitat. Sono inoltre tutelate circa 380 specie di avifauna come prevede la Direttiva Uccelli.

Natura 2000 è il sistema coordinato di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell’Unione Europea.

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La Regione Sardegna ha prorogato alle ore 12 del 20 luglio 2018 la scadenza dei termini per la presentazione – da parte delle aziende agricole – delle domande di aiuto necessarie a fronteggiare i danni causati nel corso del 2017 dalla diffusione della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue).

L’avviso è destinato alle aziende agricole sarde dichiarate dall’Autorità Sanitaria sede di focolaio di febbre catarrale degli ovini (Blue tongue) nel 2017 e, per la stessa ondata epidemica, fino al 28 febbraio 2018.

Gli allevatori potranno presentare le domande di aiuto fino alle ore 12 del 20 luglio al Comune nel quale è censito l’allevamento – in questo caso Carbonia – tramite posta elettronica certificata o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure consegnate a mano all’Ufficio Protocollo sito in piazza Roma 1.

«L’epidemia della Lingua blu ha causato ingenti danni nel nostro territorio comunale – dice l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca. A confermarlo sono anche i dati diffusi qualche mese or sono dal Dipartimento di Sanità Animale dell’Assl di Carbonia. I nostri allevatori sono stati fortemente penalizzati dalla perdita di numerosi capi di bestiame e adesso potranno beneficiare di un intervento compensativo da parte della Regione, con il comune di Carbonia che curerà tutta la fase istruttoria necessaria al fine dell’erogazione del contributo.»

L’aiuto è stabilito dalle direttive regionali in un importo forfettario di compensazione per l’aggravio dei costi sostenuti a causa della malattia, quantificato in 3 euro per ogni capo presente in azienda all’apertura del focolaio, detratti prima i capi morti, ed un indennizzo forfettario di 50 euro da applicare ad ogni capo morto a causa della blue tongue.

Il numero dei capi per singola impresa è certificato dai Servizi di Sanità Animale della ASSL di Carbonia ed i dati sono a disposizione delle aziende interessate presso il Comune in cui è censito l’allevamento.

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La Costa Smeralda cala il suo asso nella manica e diventa regina della ristorazione. Ieri sera è stato inaugurato il pop-up restaurant “Matsuhisa Cala di Volpe”, del celebre chef giapponese Nobu Matsuhisa, recentemente confermato come uno dei dieci chef più influenti al mondo. Incastonato negli spazi più pregiati dell’hotel, il pop up restaurant occupa il terrazzo del bar Pontile, la parte più antica del Cala di Volpe, l’albergo a cinque stelle gestito da Marriott International per conto di Qatar Holding. Il Matsuhisa porta in Sardegna le ricette storiche e le nuove proposte dello chef e imprenditore di fama mondiale, interprete straordinario della cucina fusion e modello di eccellenza per la diffusione del cibo giapponese nel mondo. Da sempre, il brand Matsuhisa è associato a destinazioni di lusso, come la Costa Smeralda e l’hotel Cala di Volpe, che condividono la stessa etica di ospitalità: eccellenza nel cibo, nel servizio, energia, visione a lungo termine e la garanzia di una elegante discrezione.

«La Costa Smeralda è un luogo bellissimo e questo albergo è straordinario – ha detto lo chef giapponese – la gente è molto rilassata e sorridente. Sono sicuro che sarà una bellissima esperienza». Lo stile e il menu del nuovo pop up sono stati presentati durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato lo stesso Matsuhisa Nobu e l’Area manager Marriott Costa Smeralda, Franco Mulas, che spiega: «Il nuovo ristorante arricchisce e completa la straordinaria offerta culinaria proposta negli hotel esclusivi della Costa Smeralda. Matsuhisa si aggiunge alle altre novità di quest’anno: Quattro passi al Pescatore, Novikov, Cala Beach club, Pergola in giardino e Nuna, “My Blend by Clarins” nella nuova spa del Romazzino, il Waterfront village a Porto Cervo e il Nikki beach. Continua la nostra strategia: più Sardegna nel mondo e tutto il mondo in Sardegna. Perché la Sardegna si ama». 

Nobu Matsuhisa ha rimarcato le differenze tra i marchi che portano il suo nome: «Nobu è il mio nome e Matsuhisa il mio cognome – ha precisato lo chef -. Sono entrambi miei figli. I menu e il concetto sono simili. I ristoranti Matsuhisa sono generalmente più piccoli e si trovano in località stagionali (come Mykonos, Aspen, Veil, Palace Hotel a St Moritz) o in città più piccole come Monaco e Atene. Ciò spiega la decisione di aprire un pop-up nel leggendario hotel Cala di Volpe, dove riscontriamo similitudini con altri locali di successo in Europa, come il Matsuhisa Mykonos il Matsuhisa al Palace St Moritz». I grandi protagonisti al Cala di Volpe saranno i piatti più conosciuti e l’energia dei ristoranti creati dallo chef. Non mancheranno le sorprese. «Cercheremo anche di usare il più possibile ingredienti locali e stagionali – afferma lo chef – come pomodori, verdura, frutta. E il pescato, perché è davvero molto buono>.

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Ogni anno il 10% della sughera, pianta tra le più rappresentative della Sardegna, viene colpita dall’infestazione della Lymantria Dispar, insetto fra le 100 specie più pericolose al mondo.

Per sapere cosa la Regione stia facendo, al fine di evitare nel corso degli anni un pericoloso disboscamento dovuto ai danni dell’insetto, il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa ha presentato un’interrogazione urgente al Governatore Pigliaru e all’assessore dell’Ambiente Spano.

Motivi di sicurezza, salute pubblica, ma anche tutela e salvaguardia del patrimonio boschivo isolano: la Lymantria Dispar è un insetto che si riproduce annualmente e anche se la Giunta regionale, con la deliberazione n. 48/57 del 17 ottobre 2017, aveva rilevato che era necessario programmare un intervento com obiettivo la crescita delle superfici oggetto dei trattamenti aerei fino alla soglia di 30mila ettari, ad oggi non si conoscono i dettagli dell’intervento.

Non solo: la preoccupazione è maggiore, considerando che fino ad ora la disinfestazione è avvenuta senza un omogeneo piano territoriale, ad oggi risultano presenti sacche infettive, come nell’altopiano di Abbasanta, dove perdura l’infestazione dell’insetto.

Per questo il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa chiede al presidente della Regione e all’assessore competente di sapere:

– quali iniziative siano state intraprese nell’annualità 2018 per garantire la crescita delle superfici oggetto dei trattamenti almeno fino alla soglia di 30mila ettari e quali siano stati gli esiti degli interventi di monitoraggio, analisi e studio, così come previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 48/57 del 2018;

– se non ritengano di dover estendere i trattamenti aerei all’intero territorio regionale e con cadenza annuale fino alla totale eliminazione dell’infestazione.

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SS 554

Il progetto definitivo dei lavori di adeguamento dell’asse urbano e delle intersezioni della nuova strada statale 554 “Cagliaritana” è stato presentato oggi dall’ANAS nel corso di una riunione tenutasi presso l’assessorato regionale dei Lavori pubblici, alla presenza dell’assessore, Edoardo Balzarini, e dei rappresentanti di tutti i Comuni interessati, Cagliari, Selargius, Monserrato, Quartucciu, Quartu Sant’Elena e della Città Metropolitana.

Il progetto è stato elaborato, a seguito dell’appalto espletato sul progetto preliminare, dalla ditta aggiudicataria, Astaldi S.p.A., che eseguirà, in particolare, i lavori del 1° lotto per un importo complessivo pari a 147 milioni di euro. L’importo totale dell’intervento dell’intera arteria, compreso il 2° lotto ed il collegamento, attraverso l’attuale nuova 554, con la strada statale 125, è pari a 420 milioni di euro, interamente finanziati con risorse FSC-Regione e del Contratto di Programma ANAS.

«Entro il mese di luglio – ha precisato Edoardo Balzarini – il progetto verrà trasmesso al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Successivamente sarà convocata la Conferenza di Servizi (così come previsto dall’articolo 166 del decreto legislativo 163/2006) ed avviata la procedura valutazione di impatto ambientale (VIA). La contrazione di tutti i tempi massimi previsti per le procedure di legge potrà consentire l’avvio dei lavori entro il 2019.»

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Procede a tappe forzate il lavoro della Commissione Speciale sulla crisi dell’artigianato e del commercio per arrivare alla formulazione di una proposta di legge di rilancio del settore. Il parlamentino, che scadrà il prossimo 31 luglio, ha proceduto in mattinata alla costituzione di due sottocommissioni che avranno il compito di elaborare alcune proposte di intervento sui punti più importanti segnalati nel corso delle audizioni. La prima, formata dai consiglieri Raimondo Cacciotto (Pd), Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp) e Nanni Lancioni (Psd’Az) si occuperà di artigianato; la seconda, di cui fanno parte Francesco Agus (Campo Progressista), Antonello Peru (Forza Italia), Piero Comandini (Pd) e Antonio Gaia (Cps) concentrerà la sua attenzione sulle problematiche del commercio e della grande distribuzione. L’Ufficio di Presidenza si dedicherà invece alla parte generale e a quella finanziaria.

Dalle audizioni delle scorse settimane con, le associazioni di categoria, i rappresentanti degli enti locali, degli istituti di credito e dei sindacati sono emersi 16 punti su cui si focalizzerà il lavoro delle sottocommissioni. Tra questi, la difficoltà di accesso al credito, l’eccessiva pressione fiscale e le lungaggini burocratiche sono stati unanimemente segnalati come i tre principali fattori che frenano la crescita. A questi si aggiungono il dilagare dell’abusivismo, la inadeguatezza della legge sul commercio in vigore (ormai vecchia di 12 anni), la necessità di un potenziamento della formazione professionale, gli ostacoli al passaggio generazionale, una normativa di settore povera di risorse e in gran parte inattuata.

«Il nostro obiettivo è una legge contro la paura – ha detto il presidente della Commissione Speciale Roberto Deriu (Pd) – abbiamo capito che il comparto, nel quale operano 70mila imprese e 350mila addetti, è fatto di gente coraggiosa che non teme di perdere la sfida contro il mercato ma contro lo Stato. Commercio e artigianato sono due pezzi fondamentale della nostra economia. Serve una legge per dare loro la possibilità di affrontare senza paura il futuro.»

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«Sul problema dello smaltimento degli scarti di macellazione abbiamo fatto un passo avanti anche recuperando risorse significative, ora attendiamo con fiducia la proroga del ministero dell’Ambiente ed i riscontri concreti dei portatori di interesse.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria riferendo davanti alla commissione Attività produttive presieduta da Luigi Lotto (Pd), sul problema dello smaltimento degli scarti da macellazione animale, provenienti soprattutto dalle strutture della grande distribuzione.

Successivamente Alessandro De Martini, responsabile dell’Unità di progetto costituita presso la presidenza della Giunta, ha sintetizzato i principali passaggi delle attività svolte. «Con la deroga che attendiamo dal ministero dell’Ambiente – ha annunciato – ci saranno le condizioni per una nuova ordinanza del presidente della Regione che resterà in vigore fino al marzo del 2019 per il conferimento di questa tipologia di materiali in discarica». «Tuttavia – ha aggiunto – nel rispetto delle normative europee che richiedono forme più moderne di smaltimento abbiamo pubblicato un bando rivolto a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di nuovi impianti di smaltimento, con un finanziamento di 3 milioni di euro; il bando ha raccolto 19 proposte che stiamo valutando».

«La proroga – ha aggiunto – rappresenta l’ultima possibilità soprattutto per il mondo produttivo perché la normativa vigente inquadra queste attività nell’ambito del libero mercato, con due opzioni: lavorazione di questi sottoprodotti per ottenere mangimi, farine od altro o trasformazione degli stessi per ricavare bio-gas, attraverso passaggi che prevedono un percorso autorizzativo più complesso e rigoroso.»

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Antonio Gaia (Cps), Luigi Crisponi (Riformatori), Gianluigi Rubiu (Udc), Gianmario Tendas e Valerio Meloni (Pd) e Mariano Contu (Forza Italia).

Nelle conclusioni il presidente della commissione Luigi Lotto ha espresso una valutazione positiva sulla proroga sottolineando però che «tempo e risorse finanziaria dimostrano che la Regione ha fatto la sua parte, ora tocca alla grande distribuzione dare un segnale, dimostrando di sapersi organizzare per trattare questi materiali in modo responsabile e sostenibile».