19 November, 2024
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Il Carbonia non si ferma più. Dopo aver perfezionato il tesseramento del centravanti Christian Cacciuto (34 anni), del centrale difensivo Fabiano Todde (29 anni) e di un secondo attaccante, Nicola Lazzaro (24 anni), oggi la società biancoblu ha definito la trattativa per il ritorno dell’esterno difensivo Alberto Graziano Arrais (20 anni), reduce da una stagione al Carloforte. Hanno firmato per un’altra stagione, inoltre, il centrocampista Riccardo Milia (33 anni) e l’attaccante Giovanni Congiu (21 anni).

I quattro nuovi arrivi e le due conferme non chiudono i movimenti di mercato del nuovo Carbonia che, nei prossimi giorni, potrebbe mettere a segno almeno un altro colpo. I dirigenti biancoblu hanno nel mirino un centrocampista di qualità che, contattato, ha chiesto alcuni giorni di tempo per decidere.

Ormai non ci sono più dubbi sulle ambizioni del gruppo dirigente che, dopo una stagione di assestamento e transizione seguita al rilevamento della società dalla famiglia Giganti, puntano apertamente a riportare la squadra in Eccellenza, categoria nella quale la squadra manca da sei stagioni, nell’anno in cui la città festeggia l’80° della sua fondazione.

Giampaolo Cirronis

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Dallo scorso 25 maggio anche le associazioni sono tenute ad adeguarsi al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, il cosiddetto “GDPR 18” che ha sostituito in Italia il Codice della Privacy. Il Regolamento introduce regole più chiare e semplici in materia di informativa e consenso, puntando a garantire maggiori tutele per i cittadini in maniera omogenea in tutta l’Unione, sebbene gli stati membri possano introdurre ulteriori regole e condizioni.

Ma cosa devono fare le organizzazioni di volontariato per adeguarsi al nuovo regolamento? Come si costruisce il registro dei trattamenti privacy? Chi è tenuto a nominare il responsabile della protezione dati? Quali sono gli obblighi e le procedure? 

Questi ed altri interrogativi saranno approfonditi nel seminario di studio organizzato da Sardegna Solidale e in programma mercoledì 18 luglio a Donigala Fenughedu (frazione di Oristano) a partire dalle 16.00, presso il Centro di spiritualità “Nostra Signora del Rimedio” delle Suore Giuseppine. Nell’occasione, verrà anche consegnata ai partecipanti una pubblicazione sull’argomento, edita da Sardegna Solidale insieme al Centro di Servizio per il volontariato di Padova.

All’incontro, che sarà coordinato dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, interverranno il presidente del Centro di servizio per il volontariato di Padova Emanuele Alecci, gli avvocati Davide Cester e Luca Sannio (rispettivamente consulenti del Csv di Padova e di Sardegna Solidale), il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau ed il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Per motivi organizzativi, chi volesse partecipare al seminario è invitato a iscriversi entro il 13 luglio, sul sito di Sardegna Solidale (www.sardegnasolidale.it).

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216982214935518/

«Le droghe: una finestra sul cervello». E’ il tema della conferenza che si è tenuta sabato sera nella sala Alcoa della Biblioteca comunale di Portoscuso, organizzata dall’associazione culturale 2ª e 3ª età di Portoscuso. A tenere la relazione è stato il dottor Marco Pistis, Professore Ordinario di Farmacologia (SSD BIO/14) presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, dell’Università di Cagliari.

Originario di Portoscuso, Marco Pistis si è trasferito a Cagliari per frequentare la facoltà di Medicina e Chirurgia, dove si è laureato il 16 dicembre 1992 con il massimo dei voti, 110/110 e lode, presso l’Università di Cagliari. Cinque anni più tardi, il 19 dicembre 1997, ha conseguito la Specializzazione in Farmacologia, Indirizzo Farmacologia Clinica, ancora con il massimo dei voti, 50/50 e lode, presso la Scuola di Specializzazione in Farmacologia dell’Università di Cagliari.

La conferenza di sabato ha visto un’ampia partecipazione, con una qualificata rappresentanza dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Alimonda.

Marco Pistis si è soffermato per circa un’ora su tutte le problematiche legate all’uso, all’abuso e quindi alla dipendenza dalle droghe. Vi proponiamo uno stralcio della sua esposizione, registrato sabato sera. 

          

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La squadra nazionale di volo libero in parapendio è prossima alla partenza per la 15ª edizione dei Campionati europei della disciplina che si terranno a Montalegre, in Portogallo, dal 16 al 28 luglio.

Difficile il compito degli azzurri a partire dal riscatto dopo la pallida prova ai campionati del mondo dello scorso anno, quando la squadra non ha sfruttato il fattore campo, visto che si sono disputati nei cieli nostrani di Feltre. Subito dopo quello di battere i mostri francesi che da anni regnano incontrastati nei cieli. I piloti transalpini negli ultimi cinque campionati del mondo hanno vinto altrettante medaglie d’oro individuali maschili, due femminili e tre a squadra. Durante gli scorsi europei, dove l’Italia ha vinto una medaglia d’argento nell’individuale grazie a Joachim Oberhauser e quella di bronzo a squadre, i cugini d’oltralpe hanno riempito il sacco con tutte le medaglie d’oro e l’argento femminile.

Questi i convocati dal CT Alberto Castagna di Cologno Monzese: Silvia Buzzi Ferraris, milanese e fresca di titolo italiano, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano), Federico Nevastro (Padova), l’emiliano Michele Boschi, Marco Littamè (Torino), Alberto Vitale (Bologna) e, dalle pendici dell’Etna, Marco Busetta.

La cittadina di Montalegre è situata nel nord del Portogallo, nel distretto di Vila Real. Tutto intorno alte montagne, valli aperte e vaste pianure, sito di volo collaudato che ha già ospitato altri eventi internazionali. Dal decollo di Serra do Larouco a 1.525 metri d’altitudine i piloti dirameranno lungo percorsi contrassegnati da punti salienti del territorio e, con condizioni del tempo favorevoli, voleranno anche per 100 km prima di raggiungere l’atterraggio.

Il titolo è assegnato in base ai risultati conseguiti da ciascun pilota nel corso di dieci voli, uno al giorno, meteo permettendo. Oltre 30 le nazioni europee partecipanti per un massimo di 150 piloti, numero dettato da ragioni organizzative e di sicurezza.

 

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Le commissioni Bilancio e Enti locali del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, hanno dato il via al corposo ciclo di audizioni in materia di assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e la Regione in materia di finanza locale. I primi ad intervenire nei parlamentini presieduti, rispettivamente, da Franco Sabatini (Pd) e Francesco Agus (Misto), sono stati i presidenti di Anci, Emiliano Deiana (sindaco di Bortigiadas) e Cal, Andrea Soddu (sindaco di Nuoro), seguiti nel pomeriggio dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu e da quello della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci.

Al centro del confronto l’idea della cosiddetta regionalizzazione della finanza locale (in sintesi, la presa in carico da parte della Regione dell’intero sistema degli Enti Locali, attraverso un accordo con lo Stato che preveda una congrua riduzione degli accantonamenti) alla luce dei tagli che da almeno due lustri colpiscono i Comuni e le Province, oltreché la Regione, e che in Sardegna – così è stato dichiarato dai presidenti delle due commissioni – hanno registrato nel decennio una riduzione dei trasferimenti statali dell’87.5% ed accantonamenti a carico del bilancio regionale per un importo di circa quattro miliardi di euro.

Franco Sabatini e Francesco Agus hanno ribadito la volontà di procedere unitariamente nel confronto col Governo («serve il contributo e il sostegno di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione») con una mobilitazione straordinaria che coinvolga l’intera isola ed hanno ipotizzato, insieme con le audizioni di tutti i parlamentari eletti in Sardegna, la richiesta di una convocazione straordinaria del Consiglio regionale e una riunione con tutti i sindaci sardi.

La necessità di una scelta politica per contrastare quella che è stata rappresentata da tutti gli intervenuti come una «situazione drammatica che compromette fin da subito il futuro delle province e di numerosi comuni» è la sottolineatura che ha accomunato i rappresentanti delle amministrazioni locali e i vertici dell’esecutivo regionale, tra loro però distanti sul tema del mancato adeguamento, da parte della Regione, della quota del fondo unico proporzionata alle maggiori entrate tributarie e sulla mancata convocazione del relativo tavolo tecnico tra le parti per accertarne la quantificazione.

I dati che riassumono lo stato di salute dei rapporti economici e finanziari tra Regione e Stato sono quelli però forniti in un quadro di sintesi illustrato dall’assessore degli Enti locali e dicono che a fronte dei 410 milioni di euro che lo Stato italiano, nel 2009, trasferiva ai Comuni e alle Province sarde si è arrivati ai 51 milioni di euro trasferiti nel 2015. In termini percentuali il trasferimento statale, nel 2009, aveva una incidenza, sul complesso delle risorse a disposizione degli Enti Locali sardi, del 33,8% mentre nel 2015 il peso si è ridotto fino ad arrivare al 5.7%.

«Di fatto – ha dichiarato il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini – il sistema delle Autonomie locali è già in carico alla Regione e serve reagire a questa decennale politica dei tagli che è ormai non più accettabile, né sopportabile».

«La Regione – ha aggiunto il presidente della commissione Enti Locali, Francesco Agus – dal canto suo ha invece confermato nell’arco dell’intera legislatura la dotazione finanziaria del fondo unico che nei fatti rappresenta l’unico strumento sul quale Comuni e Province possono fare affidamento.»

Stimolati anche dagli interventi dei consiglieri Daniele Cocco (Art. 1 – Sdp), Alessandra Zedda (Fi), Paolo Truzzu (FdI), Valerio Meloni (Pd), Daniela Forma (Pd) e Roberto Deriu (Pd), i responsabili di Anci e Cal e gli assessori Cristiano Erriu e Raffaele Paci hanno fornito ulteriori precisazioni in ordine alla critica situazione finanziaria della amministrazioni locali, ribadendo la volontà di procedere unitariamente nei confronti del Governo perché siano trovate le opportune soluzioni politiche e istituzionali e scongiurare così, l’annunciato default delle amministrazioni provinciali, della città metropolitana e dei piccoli comuni in Sardegna.

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Un settore in forte espansione, un’attività sulla quale hanno deciso di scommettere molti giovani imprenditori sardi. Da alcuni anni la produzione di birra artigianale in Sardegna è in continua crescita: nel 2012 si contavano nell’Isola 13 birrifici, oggi sono oltre 30 con un incremento del 130% e un fatturato di oltre 10 milioni di euro. Un fenomeno sul quale rivolge ora l’attenzione anche il Consiglio regionale della Sardegna. La Commissione “Attività produttive” ha iniziato l’esame di due diverse proposte di legge presentate dai Riformatori sardi (primo firmatario Luigi Crisponi) e dal Partito democratico (primo firmatario Luigi Lotto) con l’obiettivo di arrivare in tempi rapidi ad un testo condiviso.

Su queste due proposte di legge, il parlamentino presieduto da Luigi Lotto ha sentito in audizione i rappresentanti delle associazioni di categoria agricole e artigianali, i produttori, i vertici dell’Agenzia Laore e i ricercatori della società Porto Conte Ricerche.

Dalle associazioni di categoria, che hanno espresso un unanime apprezzamento per l’iniziativa assunta dalla Commissione, sono arrivati anche alcuni suggerimenti e proposte di integrazione del testo normativo.

Secondo Maria Antonietta Dessì della Cna, il settore mostra grande vivacità e per questo va sostenuto stando attenti a non introdurre nuovi vincoli e costi per le aziende. «Si deve tener conto che in Sardegna la birra viene prodotta quasi interamente con materie prime importate bisogna quindi tener conto della situazione attuale senza penalizzare i produttori e, allo stesso tempo, lavorare a lungo termine sulla filiera».

Per Giovanni Sio di Confagricoltura: «La produzione di birra artigianale è in grande espansione e per questo merita una regolamentazione che garantisca trasparenza del mercato e tutela dei consumatori in modo da scongiurare il rischio di un aumento incontrollato dei produttori e dei prezzi per i birrifici agricoli apprezziamo la decisione di puntare sulla territorialità delle produzioni, concetto che incentiva la costruzione di processi di filiera».

Più chiarezza nella predisposizione del testo di legge ha chiesto invece il segretario regionale di Confartigianato Stefano Mameli: «Prevedere norme troppo rigide per la costituzione di un marchio di qualità potrebbe essere un boomerang l’incentivazione della produzioni nostrane è una buona idea ma nel frattempo deve essere tutelato l’esistente se si vuole sostenere il comparto».

Giudizio condiviso da Salvatore Carvone di Casartigiani: «Il settore rappresenta una grande opportunità per i giovani imprenditori è importante per questo non appesantire la legge. Serve una norma snella e immediatamente attuabile». 

Soddisfazione per l’iniziativa consiliare è stata espressa anche dall’Associazione dei Birrai, sodalizio appena costituito del quale fanno parte più della metà dei birrifici sardi. Gabriele Corraine e Giovanni Fele, titolari di due piccole aziende a Nuoro e Oliena, hanno auspicato una rapida approvazione del provvedimento e chiesto più attenzione su alcuni aspetti: l’abbattimento dell’accise sulle bevande alcoliche come accade in Valle d’Aosta (attualmente in Sardegna il costo è di 0,35 centesimi di euro a litro) e meno ostacoli per l’occupazione degli spazi commerciali nelle manifestazioni pubbliche.

Sui progetti di filiera, l’Associazione dei birrai si è detta favorevole a un grande piano per la produzione in loco della materia prima: «Alcuni di noi stanno già acquistando solo cereali sardi – hanno detto Gabriele Corraine e Giovanni Fele – l’orzo prodotto nella nostra Isola è di qualità eccelsa. La Sardegna potrebbe diventare il primo produttore di orzo da birra a livello nazionale con grande beneficio per gli agricoltori».  

Uno degli ostacoli maggiori per i produttori è rappresentato dalla quasi totale assenza di maltifici in Sardegna, se si eccettua un piccolo impianto sorto a Irgoli all’interno di un’azienda agricola. «Si tratta di un progetto finanziato con la misura 4.2 del Piano di sviluppo rurale – ha spiegato dal direttrice regionale di Laore Maria Ibba – un’esperienza molto positiva che ha permesso all’azienda agricola di chiudere la filiera. La birra prodotta a Irgoli è interamente sarda».

Sulla produzione di birra artigianale si concentra da tempo anche l’attività della società “Porto Conte Ricerche”. Luca Pretti, ricercatore ed esperto del settore, ha illustrato alla Commissione alcuni progetti sperimentali portati a termine in questi anni: dalla coltivazione del luppolo alla formazione di 28 maestri birrai, passando per l’incentivazione di alcuni prodotti tipici da destinare ai birrifici: orzo maltato, grano, avena e farro.

Luca Pretti è poi entrato nei dettagli dei diversi tipi di produzione: «La qualità della birra non dipende dalla bontà del prodotto quello è un giudizio soggettivo. Va misurata invece su altri parametri come il grado di fermentazione. La produzione di birra ha diversi stili e processi produttivi, prevedere un disciplinare di produzione sarà un compito arduo».

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Ritorna l’appuntamento a Villa Satta con l’Open Day di IED Cagliari, giovedì 12 luglio. La splendida sede in stile liberty dell’Istituto Europeo di Design con il suo magnifico parco, si apre alla città e, soprattutto, ai futuri creativi, alle ore 16.00, per scoprire tutte le proposte formative, pensate per dare la possibilità a chi voglia intraprendere la strada del design di scegliere un percorso di studi più adatto alle proprie inclinazioni e aspirazioni personali.

Una serata dedicata all’orientamento e all’informazione che coinvolge, oltre la sede di Cagliari, anche tutte le sedi IED Italia di Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze e Como, e importante occasione di confronto diretto con i docenti, i coordinatori del corso, il team degli Advisor, lo staff, gli studenti e gli alumni IED, oggi professionisti nei vari settori, per conoscere e condividere con loro le opportunità professionali legate ai corsi triennali di Moda, Design e Arti Visive e i percorsi di specializzazione.

Tra le iniziative in programma, la presentazione dell’offerta formativa dei corsi triennali 2018-19 di Media Design (a cura di Angela Cotza); Product Design (a cura di Annalisa Cocco); Interior Design (a cura di Giuseppe Vallifuoco) e Fashion Design (a cura di Massimo Noli e Nicola Frau), durante la quale verranno illustrati dagli studenti i progetti realizzati nel corso di questo anno accademico. Le presentazioni verranno fatte tramite un tour in aule diverse della scuola per consentire a tutti gli interessati di conoscere i corsi triennali.

Tante ancora le novità anche per i corsi di specializzazione, percorsi altamente specializzati rivolti a diplomati e professionisti che vogliano approfondire aspetti specifici del loro settore e per rimanere aggiornati sugli strumenti e gli scenari più richiesti nel mercato del lavoro: tra queste, Disegno a mano libera per la moda, Fotografia, Bikini Fashion Project. In particolare ci sarà un focus sui primi corsi in partenza a novembre: Visual Merchandising (Andrea Bettinzoli), Advanced Interior Design (Francesca Picciau) e Disegno a mano libera per la moda (Cristiana Arangino). Inoltre si potrà visitare la scuola e l’esposizione dei progetti realizzati dagli studenti dei corsi triennali.

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I consiglieri regionali di Forza Italia Alessandra Zedda ed Edoardo Tocco contestano il trasferimento della Chirurgia plastica dal Brotzu al Policlinico di Monserrato.

«La rimozione della Chirurgia plastica ricostruttiva, che vede conglobato il centro ustioni, dall’ospedale Brotzu sarà presto operativa – si legge in una nota -. La decisione è stata confermata dai vertici sanitari dell’azienda ospedaliera universitaria: l’unità operativa complessa sarà trasferita al policlinico universitario di Monserrato a partire dal primo agosto.»

«Si determina così la soppressione di uno dei poli d’eccellenza della sanità cagliaritana – sottolineano i due consiglieri regionali di Forza Italia – con un atto che non manifesta nessuna motivazione sullo spostamento. Un atto che sembra quindi viziato da profili illegittimi.»

Nell’interrogazione si rimarcano le incongruenze, perché il Brotzu – come struttura di emergenza di secondo livello – dovrebbe contenere al suo interno Chirurgia plastica e centro ustioni. «Questo ci preoccupa perché si va verso lo smantellamento dell’azienda ospedaliera di via Peretti. Per i pazienti ustionati del Sud Sardegna si decreta l’ interruzione del percorso di cure territoriali, prospettandosi, ad esito della soppressione della Struttura Complessa, un sistematico e necessario trasporto dei medesimi verso altri Centri dell’Isola o della Penisola. Da qui – concludono Alessandra Zedda ed Edoardo Tocco – la richiesta di annullare la delibera con il trasferimento della chirurgia plastica al policlinico universitario ai piedi della statale 554, provvedimento destinato a svuotare il presidio cagliaritano di una delle specialità sanitarie.»   

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Oggi si è tenuta l’udienza presso il Giudice fallimentare del Tribunale di Cagliari in merito al Concordato Preventivo chiesto dalle Aziende del gruppo Di Bartolo. All’udienza hanno assistito anche tanti ex dipendenti che da 4 anni aspettano di ricevere il Trattamento di Fine Rapporto che per alcuni è di oltre 30 anni di lavoro.
Il Giudice ha visionato l’ennesima perizia che dichiara che quanto posseduto dalle Aziende non coprirebbe i debiti maturati da queste Aziende.
Il Giudice ha respinto le richieste fatte dai legali dell’azienda di eventuali perizie.
Pertanto, il Giudice ha fissato per il 19 settembre l’udienza per la conclusione di questa vicenda. Gli ex dipendenti del Gruppo Di Bartolo confidano che questa vicenda si concluda e possano ricevere il loro meritato T.F.R.

Angelo Diciotti

Segretario provinciale Confederazione Unitaria di Base (CUB)

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Tappa a Cagliari, questo sabato (14 luglio), per il tour di Beppe Grillo, con il suo spettacolo “Insomnia”: dopo Sassari, dove sarà di scena venerdì (per l’organizzazione delle Ragazze Terribili), il comico genovese è atteso nel capoluogo sardo, alle 21.30 all’Arena in Fiera, per iniziativa della cooperativa Vox Day.

L’insonnia cui fa riferimento il titolo dello spettacolo – che da qualche settimana ha aggiunto nei manifesti la postilla “Ora dormo!“, è quella che, spiegano le note di presentazione, tormenta Grillo da quarant’anni, «lo porta a farsi domande scomode, a interrogarsi sull’ovvio e a trovare risposte azzardate, a diventare il personaggio che tutti conosciamo». Un’insonnia «raccontata in un work in progress creativo. Un viaggio nella vita del comico che dal mondo dell’informazione auspica un ritorno a un sistema più percettivo, primordiale, istintivo“Insomnia” si presenta, dunque, come uno spettacolo “intimo e autentico“, in cui Grillo, settant’anni da compiere tra pochi giorni, il prossimo 21 luglio, si racconta «prendendo in contropiede ancora una volta tutti quelli che lo vogliono dipingere diverso da quello che è“, non senza l’immancabile “riferimento agli eventi dell’attualità più recente filtrati dalla sua pungente ironia».