19 November, 2024
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Il comitato riconversione RWM esprime oggi ampia soddisfazione per la presa di posizione del governatore Francesco Pigliaru sulla questione dell’esportazione delle bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas/Iglesias verso paesi in guerra. Lo ha con una nota nella quale sottolinea che
«vengono infatti dichiarati in essa, alcuni dei principi etici e riferimenti legislativi che  motivano le azioni e iniziative portate avanti tanto da noi, quanto dalle reti nazionali a cui siamo collegati, e che consideriamo irrinunciabili per qualunque Paese che voglia dirsi civile.
La richiesta al Governo di riportare la produzione in questione  nell’alveo della Legge e quindi nell’ambito della difesa nazionale, è una delle premesse indispensabili per l’avvio di un processo di rinnovamento del tessuto produttivo locale che sostenga il diritto al lavoro dei cittadini del Sulcis-Iglesiente insieme al diritto alla vita e alla pace dei cittadini di ogni parte del  mondo e, nello specifico, degli abitanti dello Yemen, sui quali – è dimostrato inconfutabilmente – si chiude il ciclo di esistenza della maggior parte delle  bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas».
«Ricordiamo, a tal proposito – aggiungono i portavoce del Comitato Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, che il livello regionale  è cruciale. Esperienze nazionali dicono, infatti che recepire la L. 185/90 significa anche costruire gli strumenti normativi necessari al finanziamento della riconversione sul territorio. Fondi europei, nazionali e regionali potrebbero quindi consentire la nascita di iniziative imprenditoriali che offrano lavoro sostenibile, sano, buono, giusto e portatore di vita per tutti i lavoratori attualmente impiegati nella RWM.
Mentre auspichiamo che l’azione del Governo vada nella direzione dell’embargo della vendita delle armi all’Arabia Saudita (principale cliente della RWM Italia e a capo della coalizione responsabile dei bombardamenti nello Yemen), riteniamo altresì indispensabile una  revisione delle scelte politiche relative all’industria bellica nazionale, unitamente all’avvio di tavoli di progettazione condivisa per la concretizzazione di una svolta economica del territorio.
In riferimento alle notizie relative al possibile ampliamento della fabbrica, chiediamo un incontro urgente con il Sindaco di Iglesias, dal quale aspettiamo un’iniziativa in continuità con l’odg del Consiglio Comunale del  19 luglio 2017.

Intanto, venerdì 13 luglio, parteciperemo, insieme ad altre realtà della società civile – concludono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, al sit-in in piazza del Carmine, a Cagliari dove, alle ore 11.00, verrà presentato al Rappresentante del Governo un Esposto sull’esportazione di armamenti verso l’Arabia.»

«Nella foto, risalente al 5 maggio 2018, l’ex sindaco Emilio Gariazzo – scrivono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita – stringe la mano in segno di solidarietà alla studentessa yemenita Bonyan Gamal che ha denunciato la strage di un’intera famiglia causata dalle bombe della RWM, con Lisa Clark, vicepresidente dell’International Peace Bureau.»

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Sant’Antioco si “riprende” la Marina. Dal Lido al Porto il Lungomare cittadino cambia volto: garantiti decoro e sicurezza. Con una serie di interventi mirati, l’Amministrazione comunale ha posto la parola fine ad alcune emergenze di vecchia data che insistevano sul Lungomare. Innanzitutto, si è provveduto a rimuovere, d’accordo con l’Associazione Marinai D’Italia, le reti metalliche nella porzione di porticciolo situata nei pressi del Lido che, oltre a rappresentare una situazione di degrado (erano persino presenti vecchi pontili abbandonati, risultato di una mareggiata che aveva interessato l’isola provocando diversi danni), impedivano la fruizione di quell’area. Recentemente, inoltre, grazie a un’ordinanza sindacale, sono state spostate ben 17 barche abbandonate, alcune in stato di totale deterioramento, che rappresentavano sia un pericolo per l’incolumità dei cittadini, sia un ricettacolo di rifiuti di ogni genere.

«E con l’attivazione del cantiere Over 50 – spiega il sindaco Ignazio Locci – abbiamo potuto bonificare e riqualificare l’area in questione (fronte parco giardino) ripulendola dai rifiuti e dalle sterpaglie, lasciando in piedi soltanto il caratteristico giunco, elemento fondamentale delle cosiddette zone umide. Siamo consapevoli che a Sant’Antioco il cammino da compiere, in termini di decoro, è ancora lungo. Ma siamo altrettanto convinti che questa sia la strada giusta: talvolta è necessario intervenire in maniera decisa, anche tramite ordinanza, per ripristinare ordine e decoro».

Nei giorni scorsi, infine, sono stati avviati lavori straordinari del lastricato del porticciolo (davanti alla Piazza Ferralasco) sconnesso e particolarmente usurato dal tempo, con lo scopo di eliminare i dislivelli e riportarlo agli standard di sicurezza. «Lavori che, una volta conclusi – commenta il sindaco Ignazio Locci – consentiranno di fare una passeggiata dal Lido al porto, ammirando la nostra laguna, piacevole, appagante e, finalmente, anche in sicurezza».

 

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Dall’attività di sensibilizzazione e promozione delle nuove regole vigenti sulla spiaggia della Pelosa a quelle di controllo che, nei giorni scorsi, hanno portato a sanzionare sei turisti. Cinque sanzioni da 100 euro e una da 160 elevate dai barracelli che ogni giorno, dalle 8.00 alle 20.00, operano sia sul viale della Pelosa sia sulla spiaggia.

È proprio qui che le guardie rurali sono intervenute sabato e lunedì mattina.

Durante la normale attività di controllo, a un mese dall’entrata in vigore del regolamento sull’utilizzo delle spiagge e dei litorali, le donne e gli uomini guidati dal comandante Depalmas hanno elevato le prime sanzioni. Una da 100 euro per il mancato uso della stuoia sotto l’asciugamento, come prevede il primo punto dell’articolo 5 del regolamento. Quattro, sempre da 100 euro, per non aver rispettato il secondo punto dell’articolo 5 che consente di fumare soltanto sul viale La Pelosa e nelle aree fumatori, dove sono installate apposite strutture posacenere.

La sesta sanzione, da 160 euro, è stata fatta a una turista che, dopo aver finito la sigaretta, ha gettato la cicca sulla sabbia. La donna è stata vista dai barracelli che prima l’hanno invitata a raccogliere il mozzicone di sigaretta quindi l’hanno sanzionata.

«È grazie all’azione dei barracelli e della polizia locale se stiamo riuscendo a mantenere una linea di rispetto sulla spiaggia – afferma l’assessore comunale al Turismo Francesca Demontis – e adesso che i frequentatori sono aumentati la loro azione si rivela davvero importante.»

Oltre al monitoraggio in spiaggia, barracelli e polizia locale, informano e controllano sul corretto conferimento dei rifiuti nell’isola ecologica presente sulla strada della Pelosa. «La loro è una azione di sensibilizzazione – conclude la rappresentante della giunta di Antonio Diana – e soltanto quando non c’è la risposta dell’utente arriva la sanzione».

 

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I concorsi nella Sanità pubblica interessano molti giovani. Leggiamo spesso di qualche piccola Asl a cui servono 3 infermieri e si presentano in centinaia per partecipare al concorso. Questa volta la Regione Puglia ha deciso di cambiare paradigma. Nonostante i tagli nel settore sanitario a livello nazionale si susseguano ormai da molti anni, la Regione ha deciso di assumere ben 1.789 infermieri professionali per le esigenze di tutte le Asl del territorio. L’ Amministrazione pugliese ha indetto un concorso pubblico unico regionale per n. 1.789 posti, che saranno così ripartiti: n. 200 posti della Azienda Ospedaliero-Universitaria OORR di Foggia; n. 170 posti della Azienda Sanitaria Locale della provincia di Bari; n. 383 posti della Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brindisi; n. 550 posti della Azienda Sanitaria Locale della provincia di Lecce; etc. I candidati devono essere cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione Europea; essere in possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado o aver assolto all’obbligo scolastico; …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_1789_infermieri.html . 

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È stato rinnovato il 1° luglio il contratto dei quattro operai interinali che danno supporto alle unità in forza all’Ufficio tecnico dell’Aou di Sassari. Lo fa sapere la struttura complessa Edile, impianti e patrimonio dell’Azianda ospedaliero universitaria di viale San Pietro che, a fine giugno, ha predisposto la manifestazione di interesse, tra cooperative sociali di tipo B, per l’espletamento di una procedura negoziata per l’affidamento del servizio di manutenzione del verde nelle aree pertinenziali del complesso clinico ospedaliero dell’Aou di Sassari. Un procedimento che, una volta concluso, consentirà di esternalizzare la gestione del verde con l’impiego di “soggetti svantaggiati”, così come previsto dalla legge 381/1991.

I quattro lavoratori, ai quali è stato rinnovato il contratto, sono operai generici e le loro mansioni sono varie e diversificate. Non si tratta quindi di “giardinieri” in quanto questa figura, a oggi, non è prevista all’interno della dotazione organica.

Il bando, pubblicato di recente sul sito web dell’Aou di Sassari, è riferito a cooperative sociali di tipo B che, come prevede la legge numero 381 del 1991, «svolgono attività produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro dei cosiddetti soggetti svantaggiati fisici e psichici, ragazze madri, ex detenuti, ex tossicodipendenti». Le cooperative sociali di tipo B possono svolgere qualsiasi attività di impresa – agricola, industriale, artigianale, commerciale e di servizi – con la specificità di destinare una parte dei posti di lavoro così creati (almeno il 30 per cento) a persone svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro.

In relazione ai richiedenti asilo e rifugiati, nel bando è scritto che «l’appaltatore dovrà inoltre impegnarsi in sede di gara ad attivare un percorso formativo rivolto, per tutta la durata dell’appalto, alla formazione di soggetti che rientrino negli elenchi del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) individuate dal Comune di Sassari, con oneri per la formazione teorico pratica di dette figure che è ricompreso interamente nel canone di appalto».

In altre parole l’Aou non «ha deciso di esternalizzare il servizio di giardinaggio» così da impiegare i richiedente asilo al posto dei quattro lavoratori.

L’Azienda, invece, ha deciso di esternalizzare un servizio importante, come la gestione del verde, attraverso un bando pubblico riservato a cooperative sociali di tipo B che, oltre all’attivazione di un percorso formativo a favore dello Sprar, preveda l’inserimento in organico del personale impiegato per l’esecuzione dell’appalto di “persone svantaggiate”. Tra queste sono ricompresi gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno.

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Il ministero dello Sviluppo economico ha avviato il “Piano Nazionale Impresa 4.0” ad evidenziazione della pervasività del nuovo paradigma tecnologico e produttivo. All’interno di tale ambito, la Camera di Commercio di Nuoro ha approvato il progetto “PID – Punto Impresa Digitale”, al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle MPMI di tutti i settori economici attraverso:

– la diffusione della “cultura digitale” tra le MPMI della circoscrizione territoriale camerale;

– l’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici;

– il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.0 implementate dalle aziende del territorio in parallelo con i servizi offerti dai costituendi PID.

Nello specifico, con l’iniziativa “Bando voucher digitali I4.0 – Anno 2018 – MISURE A e B” si propongono delle misure mirate a:

– sviluppare la capacità di collaborazione tra MPMI e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, attraverso la realizzazione di progetti in grado di mettere in luce i vantaggi ottenibili attraverso il nuovo paradigma tecnologico e produttivo;

– promuovere l’utilizzo, da parte delle MPMI della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Nazionale Impresa 4.0;

– stimolare la domanda, da parte delle imprese del territorio della Camera di Commercio di Nuoro, di servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche e/o realizzare innovazioni tecnologiche e/o implementare modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie I4.0.

Per ciò che concerne la MISURA A, i voucher sono unitari e concessi alla singola impresa, che deve tuttavia partecipare ad un progetto aggregato proposto da unico proponente che indichi in domanda l’elenco delle imprese coinvolte (da 3 a 9). Nella MISURA B il destinatario dei voucher è la singola impresa che abbia presentato istanza di agevolazione. Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo/voucher alternativa tra le MISURE A e B.

Le domande di richiesta dei voucher dovranno pervenire tassativamente entro e non oltre la data del 13 luglio 2018.

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Domani, mercoledì 11 luglio, comincia Nottinsieme 2018, l’evento principale dell’estate carboniense che allieterà le serate dei nostri concittadini e dei turisti per 10 settimane consecutive fino a mercoledì 12 Settembre. «La manifestazione, come del resto nella scorsa edizione, protrarrà la sua durata fino alla seconda settimana di settembre in linea con uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale: allungare la stagione estiva, favorendo una destagionalizzazione dei flussi turistici», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.
L’organizzazione dell’iniziativa sarà a cura dell’Associazione Culturale Origine, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.
Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza di “Nottinsieme 2018”, tutti i mercoledì – dall’11 Luglio al 12 settembre – è prevista la chiusura del traffico veicolare dalle ore 19.00 fino all’una del mattino del giorno successive nelle seguenti strade:
• Via Gramsci, nel tratto compreso tra via Marconi/Oristano e via Fosse Ardeatine;
• Via delle Poste;
• Piazza Matteotti, nel tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e viale Arsia;
• Vico Matteotti;
• Via San Ponziano.
Il traffico sarà invece chiuso nella fascia oraria dalle 20.00 fino all’una del mattino del giorno successivo ogni mercoledì nelle strade di seguito indicate:
• Via Fosse Ardeatine, nel tratto compreso tra via Manno e piazza Matteotti;
• Via Nuoro, nel tratto compreso tra piazza Matteotti e piazza Rinascita;
• Piazza Ciusa nel tratto compreso tra piazza Rinascita e il civico 38 della stessa piazza.
Nelle strade indicate è previsto anche il divieto di sosta, con rimozione, dalle ore 20 all’una del mattino del giorno successivo. Dalle 19.00, fino all’una del mattino, vigerà anche il divieto di transito dei veicoli adibiti a servizi pubblici di linea.
L’organizzatore dell’evento, l’Associazione Culturale Origine, ha provveduto anche a presentare il piano di safety e security necessario allo svolgimento di questa importante manifestazione pubblica.

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Prosegue il percorso di ricerca di Elena Pau nel mondo della canzone cosiddetta “impegnata”. L’attrice che sa cantare e la cantante che sa recitare, così l’ha definita il cantautore Fausto Amodei, dopo gli omaggi a Laura Betti ne confeziona uno proprio per il fondatore dei Cantacronache, musicista raffinato che ha scritto, fra gli altri, per Ornella Vanoni ed Enzo Jannacci: CANZONI IN SCATOLA – Motivi ben confezionati di Fausto Amodei, è il titolo del concerto che venerdì 13 luglio vedrà Elena Pau in scena, alle 21.00, nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari (via Università 32, l’ingresso è libero). Ad accompagnare la sua voce Maurizio Mezzorani (voce), Simone Sassu (pianoforte), Sergio Durzu (chitarra e voce), Alessandro Atzori (contrabbasso), Fausto Amodei sarà presente alla serata (il concerto è una coproduzione La Fabbrica Illuminata e Puntila, in collaborazione con ilDeposito.org ).

Il repertorio dei Cantacronache è stato spesso protagonista degli spettacoli della Fabbrica Illuminata curati da Marco Parodi. «Non è dunque una novità per noi – sottolinea il regista – portare in scena le canzoni di questo straordinario gruppo di musicisti, letterati e poeti nato alla fine degli anni ’50». «Abbiamo scelto di dar voce alle canzoni di Fausto Amodei – spiega Elena Pau – per raccontare attraverso le sue parole, e le sue musiche, la politica, la società, le contraddizioni, l’ironia, l’amore».

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La ripresa economica in Sardegna è certificata anche dal numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese, in particolare nel nord Sardegna e nel Cagliaritano. È quanto emerso nel corso del primo incontro dell’evento annuale del POR FSE Sardegna 2014-2020, svoltosi ieri mattina a Olbia, su iniziativa dell’Autorità di Gestione del Programma, al quale hanno preso parte il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, l’Autorità di Gestione del POR FSE Sardegna, Luca Galassi e il Direttore Generale dell’ASPAL, Massimo Temussi. A fornire i dati relativi alle nuove assunzioni, soprattutto grazie agli incentivi dei contributivi nazionali, è stata l’assessora Mura. In Sardegna, a partire dall’1 gennaio 2018, sono stati concessi incentivi per oltre 17 milioni di euro, di cui 6,6 in provincia di Sassari (una parte considerevole in Gallura) e oltre 5,3 milioni di euro in provincia di Cagliari. Si tratta di un segnale importante che si aggiunge agli altri che investono il sistema del lavoro nell’Isola sulla spinta degli interventi messi in campo dalla Regione, a partire dalle risorse inserite nel Fondo Sociale Europeo 2014-2020, che si articola in cinque assi prioritari, per un totale di quasi 445 milioni di euro.

Il secondo incontro dell’evento annuale 2018 del POR FSE Sardegna 2014-2020 si svolge questa mattina a Cagliari, all’ex Manifattura Tabacchi. Saranno analizzate le misure legate all’inclusione e all’innovazione sociale, in particolare gli Avvisi “Cumentzu”, “CA.R.P.E.D.I.E.M.” e “Diamante Impresa”. A Cagliari, oltre agli esponenti dell’esecutivo, è prevista anche la partecipazione del responsabile della Direzione Generale Occupazione della Commissione Europea, Adelina Dos Reis. 

 

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E’ ormai scontro aperto, in Sardegna, tra le diverse anime del Partito democratico. La riunione convocata per la giornata odierna ad Abbasanta, chiamata a scegliere il successore del segretario dimissionario Giuseppe Luigi Cucca, si è conclusa con un nulla di fatto, in un clima che ha sfiorato la rissa. Lo scontro più acceso è emerso tra l’eurodeputato (ex presidente della Regione) Renato Soru e l’ex senatore Silvio Lai e poi tra lo stesso Renato Soru e l’ex deputato ed ex consigliere regionale Siro Marroccu. La presidente dell’assemblea Laura Pulga ha annunciato la mancanza del numero legale e ha sciolto la riunione.

«Il numero legale non è stato raggiunto e quindi l’assemblea si è dovuta sciogliere, ma oggi non è un giorno normale era il trentesimo giorno dalle dimissioni del segretario Cucca e se entro 30 giorni non si elegge il nuovo segretario si rimette la palla al partito nazionale che nomina un commissario e al più presto si fa il nuovo congresso. Quindi da oggi parte il processo congressuale delle primarie – ha dichiarato all’ANSA l’eurodeputato Renato Soru -. Certo lo spettacolo di oggi non è stato edificante, non si capisce per quale motivo questi vecchi dirigenti del Pd hanno così paura di dare la parola agli elettori, simpatizzanti e militanti del partito. Non si capisce per quale motivo qualunque cosa succeda anche davanti a un crollo, anche davanti a un distacco dall’opinione pubblica, anche davanti a dei mutamenti culturali importanti in Italia, in Sardegna l’unica cosa che conta è continuare a controllare questo partito. Penso, invece, che alla fine ci sia una base solida di tante persone che vogliono fare politica, che guardano alla politica con rispetto e che magari sono stanchi ed anche estremamente amareggiati, come di fatto lo sono anch’io, ma che vogliono continuare a guardare la politica fuori dalle tribù, fuori dagli schemi di potere e fuori dalle cristallizzazioni del passato.» Renato Soru ha concluso la dichiarazione all’ANSA auspicando «che la giornata di oggi, dove è risultata “evidente la frattura”, possa essere anche il momento di ripartenza con persone nuove, senza padroni di questo partito perché questo non è un partito padronale è un partito che appartiene a chi lo vota».

E’ durissimo l’attacco dell’ex senatore Silvio Lai all’europarlamentare Renato Soru.

«Soru dopo aver tenuto in ostaggio l’ennesima assemblea del Pd sardo, e dopo una sceneggiata vergognosa, fa il pianto del coccodrillo dicendo che pensa di lasciare la politica, come al solito pensando di fare esattamente il contrario – attacca in una nota Silvio Lai, al termine dell’assemblea del partito -. Se il Pd in Sardegna è così disastrato, come afferma Soru lui, è parte importante di questo disastro, dalla sconfitta del 2008 alla paralisi della Giunta Pigliaru su molte tematiche.»
«Se oggi il Pd in Sardegna non ha potuto eleggere un segretario dopo 4 mesi dalla sconfitta alle politiche la responsabilità è solo di Renato Soru. Soru ha tenuto un atteggiamento intimidatorio, nei confronti dei componenti l’assemblea, anche con telefonate personali, per impedire la partecipazione, con in serie di atti provocatori e violenti. Con lui è responsabile la presidente dell’assemblea che ha disatteso le regole ed è fuggita come una ladra imponendo la verifica del numero legale che non era necessario, come dimostra l’assemblea nazionale e il precedente della Barracciu – aggiunge Silvio Lai -. Oggi almeno 90 componenti l’assemblea avrebbero votato un segretario se si fosse regolarmente aperto un seggio, mentre con forzature burocratiche Soru e la sua presidente lo hanno impedito. Perché non accettare il confronto democratico e consentire il voto? Perché non lasciare che ci fosse la possibilità di presentare la propria candidatura?»
«Soru pensa che il Pd sardo sia il suo giocattolo come prima Tiscali e poi la Regione, e si comporta come quei bambini che se non lo possono avere preferiscono romperlo. Purtroppo, il Pd è una comunità di persone – conclude Silvio Lai – a cui lui con altri sta rubando il futuro, ma in molti siamo disposti a difenderlo, anche cambiandolo perché non sia disperso da lui.»