17 August, 2024
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Da domani, 9 luglio, la struttura di Emodinamica del Sirai di Carbonia, sarà operativa h12. «Il Servizio aveva subito una riduzione oraria a causa del dimezzamento della dotazione organica del reparto, avvenuta per il trasferimento di due medici in altre strutture, per l’estrema difficoltà di reperire Emodinamisti e malgrado i numerosi tentativi della ATS – ASSL Carbonia di scongiurare questa ipotesi – si legge in una nota della direzione aziendale –. Ora finalmente sono state adottate delle modalità organizzative che consentono il ripristino del Servizio, indiscussa eccellenza della nostra azienda, sulle 12 oreIl Servizio sarà punto di riferimento per tutto il Sud Sardegna.»

«Nel ringraziare il dott. Salvatore Ierna e la sua equipe per l’impegno e la collaborazione con la Direzione – conclude la nota aziendale -, si ribadisce l’assoluto interesse della Direzione a riportare prima possibile l’Emodinamica a pieno regime, e a smentire voci che indicavano la volontà o l’intenzione di smantellare del Servizio.»

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Giovedì 12 luglio riaprirà al pubblico il complesso nuragico di Seruci. L’obiettivo è stato raggiunto grazie ad un lavoro sinergico tra l’Amministrazione comunale di Gonnesa e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

Sono previste visite guidate tutti i giorni alle 9.30-10.30-11.30-16.30-17.30-18.30.

Prezzi: Intero 8.00 euro; ridotto ragazzi dai 6/12 anni e senior +65 5.00 euro; gruppi (almeno 20 adulti paganti): 5.00 euro; Scuole: 5.00 euro.

I biglietti per la visita guidata del complesso nuragico di Seruci possono essere acquistati esclusivamente nella biglietteria del sito.

Per informazioni (dal 12 luglio): Ufficio del Turismo Piazza del Minatore, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00; mail: ufficiodelturismo@comune.gonnesa.ca.it +39345 9418362 Iniziativa di sviluppo turistico coprogettata dal Comune di Gonnesa e dalle Acli.

Nuraghe Seruci.

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La Nave Alliance della Marina Militare Italiana è partita ieri dal porto norvegese di Tromsø per iniziare la campagna Artica di Geofisica marina “HIGH NORTH 18” fra i mari di Norvegia e Groenlandia, oltre il Circolo Polare Artico.

La missione condotta dalla Marina Militare italiana, con il coordinamento scientifico dell’Istituto Idrografico della Marina, vede rinnovata la sinergia con il Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima della NATO di La Spezia (NATO STO-CMRE) e la collaborazione con principali enti di ricerca nazionali (CNR, ENEA, OGS, INGV, ERI), internazionali (Università della Sorbona di Parigi e Norwegian FFI) e con i rappresentanti dell’industria nazionale (e-GEOS e IDS).

“High North 18” è parte dell’impegno della Marina Militare nella regione artica ed è il naturale prosieguo delle precedenti missioni al fine di consolidare e ulteriormente sviluppare i risultati della ricerca scientifica in particolare nello studio dei cambiamenti climatici in aree di particolare interesse. La missione è possibile grazie alle capacità di nave Alliance di operare nelle regioni polari a conferma della consolidata flessibilità operativa della Marina Militare che, nell’ambito delle sue funzioni duali e complementari, è in grado di svolgere attività di ricerca scientifica con diversi partner nazionali ed internazionali.

La Marina Militare vede nelle possibili nuove rotte commerciali che potrebbero aprirsi a Nord, un elemento di interesse in termini ambientali e di sicurezza della navigazione, oltre che per gli aspetti geostrategici, talassopolitici e socio-economici che questo potrebbe comportare per il nostro Paese.

Nello specifico, durante la missione saranno impiegati sensori di ultima generazione , in un’area di operazioni a latitudini molto elevata compresa tra lo Stretto di Fram, le Isole Svalbard e lo Yermak Plateau per definire la mappatura di aree inesplorate, i caratteri e le dinamiche della colonna d’acqua e del fondale in relazione ai processi sedimentari, alla circolazione e ai ghiacci, così da poter consentire di trarre dalla ricerca, attraverso lo studio, l’analisi e il monitoraggio dall’atmosfera al fondale marino, dei risultati concreti.

Le particolari condizioni meteomarine polari e la costante presenza di luce durante le 24 ore saranno una stimolante sfida per i 46 membri dell’equipaggio della Marina Militare che, dopo aver seguito un addestramento mirato, costituiranno un valido ed imprescindibile supporto per io i 23 ricercatori a bordo di Nave Alliance.

La Marina Militare attraverso l’Istituto Idrografico partecipa da due anni al Tavolo Artico, fornendo il supporto specialistico al gruppo di lavoro EPPR (Emergency, Prevention, Preparedness and Response) dell’Artic Council. Elemento di particolare rilevanza di questa attività è il ruolo assunto dalla Marina Militare per il tramite dell’Istituto Idrografico, come “marine focal point” della comunità scientifica nazionale in Artico.

Tale ruolo di rilievo è stato raggiunto grazie alla costituzione del Reparto di Geofisica Marina ed Oceanografia presso l’Istituto Idrografico e l’elevata dinamicità dimostrata dallo stesso sin dalla sua costituzione.

L’area polare artica (insieme alla gemella antartica) per le sue caratteristiche di “motore” del clima del pianeta è nodo cruciale per comprendere l’evoluzione del clima ed il suo impatto sul pianeta e sull’economia globale.

In questo quadro dove si fondono aspetti ambientali, socio economici e geostrategici si colloca il motivo della presenza dell’Italia nell’area Artica.

Nave Alliance è un’unità polivalente di ricerca che svolge principalmente attività condotte dal Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima (Centre for Maritime Research and Experimentation – CMRE), per conto dell’Organizzazione Scientifica e Tecnologica (Science and Technology Organization – STO) della NATO. Dal marzo 2016 è iscritta al registro del naviglio militare ed equipaggiata con personale della Marina Militare grazie a un’intesa del dicembre 2015 fra la Marina Militare e il CMRE.

Il CMRE, continuando le attività di ricerca in corso di sviluppo nell’area artica, collaborerà con un team scientifico impegnato in diverse attività. Saranno impiegati 5 veicoli autonomi (underwater gliders) per rilevare fenomeni connessi alla corrente atlantica e per osservare gli effetti del ghiaccio marino sull’ambiente acustico e sul campo ondoso, un veicolo subacqueo a traino per osservare strutture oceanografiche di piccole dimensioni, sonda CTD e altra strumentazione oceanografica a bordo, ancoraggi (mooring) oceanografici per complementare le osservazioni raccolte da nave e gliders.

Leonardo e Agenzia Spaziale Italiana, attraverso e-GEOS (joint venture Telespazio/ASI), nel corso di High North 18, metteranno a disposizione dell’Istituto Idrografico della Marina, che fornirà invece i dati ancillari idro-oceanografici e della dinamica dei ghiacci di calibrazione e validazione,  le informazioni provenienti dalla costellazione satellitare COSMO-SkyMed per la sperimentazione e sviluppo di servizi in  supporto alla sicurezza della navigazione in Artico e per il monitoraggio dell’inquinamento da idrocarburi nell’area interessata dalla rotta della nave, sia di giorno che di notte. Nell’ambito di questa attività, denominata ArNaCoSky (Arctic Navigation con COSMO-SkyMed), e-GEOS fornirà, sia alla nave che ai centri di controllo missione, rapporti sullo stato dei ghiacci, sul traffico marittimo e sullo stato ambientale.

IDS – Ingegneria dei Sistemi collaborerà, nell’ambito della campagna Artica di Geofisica marina High North 18, con l’Istituto Idrografico della Marina nelle attività di rilievo ottico e IR dei ghiacci e della banchisa con l’impiego di un drone aereo denominato Sistema Aereo a Pilotaggio Remoto IDS IA-3 Colibri.

L’ENEA studierà l’evoluzione dell’inquinamento globale conducendo nuove ricerche sulle dinamiche dei sedimenti marini degli ultimi 100 anni. L’attenzione sarà focalizzata in particolare su sequestro di carbonio e contaminazione da metalli e microplastiche, con l’obiettivo di preservare l’ecosistema del Mare Artico, termometro del cambiamento climatico della Terra. A supportare l’attività scientifica dell’ENEA a bordo della nave Alliance in High North 18, ci sarà anche il sistema laser LIDAR, che è in grado di misurare in continuo e in tempo reale la clorofilla e la sostanza organica disciolta in acqua per rilevare lo stato di salute dell’Artico.

A bordo di Nave Alliance verranno svolte attività di ricerca oceanografica. Ricercatori dell’OGS e del CNR si occuperanno di eseguire la manutenzione di ancoraggi profondi (mooring oceanografici) e di acquisire nuovi dati idrologici nella zona ovest e sud ovest delle Isole Svalbard dove, da alcuni anni, si stanno studiando le correnti e le masse d’acqua che rappresentano il motore della circolazione polare e contribuiscono alla circolazione globale. Grazie all’uso degli ancoraggi profondi opportunamente strumentati vengono rilevati, dal 2014, a circa 1000 m di profondità, una serie di parametri (temperatura, salinità, ossigeno disciolto, velocità delle correnti e presenza di particellato) che stanno fornendo preziose informazioni sulla dinamica e sulla variabilità annuale e stagionale delle correnti e delle masse d’acqua da esse trasportate.

ERI – European Research Institute, dopo gli analoghi lavori svolti nel Passaggio a Nord Ovest nel 2016, durante High North 18 svolgerà campionamenti su plastiche e microplastiche in un’area ad oggi del tutto inesplorata da questo punto di vista. I campioni verranno poi analizzati dal Politecnico di Torino e i risultati contribuiranno alla conoscenza sempre più dettagliata della diffusione di rifiuti di plastica ‘flottanti’ in Oceano.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INGV, sarà coinvolto con il team della sede di Portovenere, specializzato in geofisica e tecnologie marine, coadiuvato a bordo di Nave Alliance da personale dell’Istituto Idrografico della Marina nella acquisizione di dati geofisici marini per lo studio delle anomalie gravimetriche di fondo mare; un dato prezioso che contribuirà a meglio caratterizzare i possibili modelli geodinamici e concorrere a definire l’evoluzione geologica di quest’area del nostro pianeta che sta assumendo sempre maggiore interesse.

 

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Il Carbonia Calcio pensa in grande. Dopo una stagione di transizione, il nuovo gruppo dirigente sta gettando le basi del nuovo corso con grandi ambizioni.

Il primo passo è stato quello della promozione alla guida della prima squadra di Fabio Piras, 41 anni, chiamato alla successione di Andrea Marongiu, 48 anni, che ha concluso un ciclo di tre stagioni, caratterizzate da eccellenti risultati: un terzo posto (a pari punti con il secondo classificato, Bosa, poi promosso in Eccellenza) e finale della Coppa Italia, persa ai calci di rigore con lo stesso Bosa, il primo anno; secondo posto il secondo anno, con una sfortunata partecipazione alla Coppa Primavera, il secondo anno; settimo posto e finale della Coppa Italia, persa ai calci di rigore contro la Dorgalese, il terzo anno. Il lavoro e i risultati della prima squadra, sono stati inoltre impreziositi dalla valorizzazione di tanti giovani cresciuti nel vivaio, uno dei più floridi in campo regionale.

Nei giorni scorsi sono stati messi a segno i primi colpi sul mercato, dallo spessore dei quali emergono chiaramente le ambizioni per la prossima stagione.

Nell’ultima stagione la squadra biancoblu ha palesato chiaramente la mancanza di un bomber in grado di capitalizzare l’enorme volume di gioco creato dalla squadra, risultato spesso decisivo, e la società ha deciso di porre rimedio a questa grave carenza, inserendo nell’organico a disposizione di Fabio Piras, quello che probabilmente è il bomber più forte degli ultimi anni che abbia calcato i campi della Promozione regionale: Christian Cacciuto.

34 anni (è nato a Cagliari il 2 settembre 1983), Christian Cacciuto è reduce da una stagione disputata nei primi due mesi e mezzo in Promozione, con la maglia del Siliqua, con la quale ha realizzato 7 goal, e da inizio dicembre in Eccellenza, con la maglia della Kosmoto Monastir, con la quale ha realizzato 9 goal, 7 nella stagione regolare e 2 (decisivi), nel playout salvezza con il Calangianus, quando sulla panchina era arrivato da alcune settimane Graziano Mannu.

Nelle tre precedenti stagioni, Christian Cacciuto, vissute in Promozione regionale, ha realizzato complessivamente 87 reti, 30 con la maglia del Siliqua, 32 con quella dell’Orrolese e 25 con quella del Samassi, risultando decisivo nella promozione in Eccellenza dell’Orrolese e del Samassi.

Sistemato l’attacco con il meglio che c’era sul mercato, la società mineraria ha piazzato un altro grande colpo in difesa, con il ritorno di Fabiano Todde, 29 anni (è nato il 18 novembre 1988 a Gonnesa), in maglia biancoblu nella stagione 2015/2016. Anche in questo caso, si tratta del miglior difensore disponibile sul mercato, con il quale Fabio Piras potrà costruire un reparto di sicura affidabilità.

Anche Fabiano Todde arriva dalla Kosmoto Monastir, nelle cui fila ha giocato per due stagioni, con una breve parentesi, all’inizio dell’ultima, a Muravera.

Giampaolo Cirronis

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Lo aveva annunciato alcuni mesi fa, con il campionato di Promozione ancora in corso, ed ora conferma la sua decisione: Giuseppe Buzzo lascia la guida del Carloforte Calcio. Il 45enne imprenditore tabarchino, operatore nel campo della ristorazione, ha guidato la società per quattro stagioni, nel corso delle quali ha riportato la squadra di Promozione e l’ha condotta a disputare un campionato molto ambizioso, quello appena concluso, senza molta fortuna ed un risultato (il terzo posto e la non fortunata partecipazione alla Coppa Primavera, valida per stilare la graduatoria in vista di eventuali ripescaggi, grazie alla quale il Bosa, terzo classificato nel girone B, superando San Marco Assemini ’80 ed Ossese) è tornato in Eccellenza) sicuramente inferiore a quelle che erano le aspettative dopo la grande e dispendiosa campagna acquisti.

Di seguito, il post integrale pubblicato venerdì 6 luglio 2018 dall’ormai ex presidente del Carloforte Giuseppe Buzzo, nel suo profilo Facebook.

«È con un velo di tristezza che comunico che in data odierna si è conclusa la mia esperienza alla guida della Carloforte calcio, in cui non ho mai lesinato amore, passione e risorse: una bella favola cominciata 4 anni fa e che ha visto la squadra lottare per traguardi prestigiosi, tenendo alto il nome della nostra cittadina.
Mi spiace non essere riuscito a conseguire l’obiettivo della doppia promozione, ossia dalla prima categoria all’eccellenza, così come mi ero prefissato al momento del mio insediamento.
L’elenco delle persone, che a vario titolo hanno collaborato in questi anni e verso i quali rivolgo la mia più profonda riconoscenza e gratitudine, è lungo e variegato. Nominarli tutti uno ad uno, sarebbe un esercizio arduo e complesso; iniziamo dagli sponsor per proseguire con i calciatori, allenatori, dirigenti e accompagnatori.
Concedermi un’eccezione per ricordare il prof. nonché caro amico Vincenzo Pincolini, luminare dello sport a livello mondiale e sempre prodigo di ottimi consigli, l’amico Renato Copparoni per il prezioso contributo e soprattutto il Cagliari calcio per il supporto che non mi ha mai fatto mancare.
Un grazie particolare lo rivolgo alla mia famiglia, per aver sempre condiviso le mie scelte ed alla quale ho sottratto del tempo prezioso.
Non nascondo che nel corso della gestione siano stati commessi anche degli errori, ma sempre però in buona fede e nell’interesse unico della squadra.
Concludo con la consapevolezza che Il calcio sia uno sport meraviglioso che regala emozioni uniche, soprattutto a livello umano. L’auspicio che rivolgo al mio successore è quello di proseguire a far sì che Carloforte ricopra un ruolo importante nel calcio regionale, dando così visibilità alla nostra isola.»

Giuseppe Buzzo

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La Monteponi riparte della Promozione regionale. La Promozione in serie D della Torres, vittoriosa negli spareggi disputati a livello nazionale, ed il conseguente ripescaggio del Bosa (vittorioso nella Coppa Primavera con la vittoria in finale sull’Ossese) in Eccellenza, ha aperto le strade della Promozione alla squadra rossoblu, seconda classificata, alle spalle del Villamassargia, nel girone B del campionato di Prima categoria, grazie alla prima posizione nella graduatoria delle squadre che hanno presentato domanda di ripescaggio.

La Monteponi s’è fatta trovare pronta ed il presidente Giorgio Ciccu ha annunciato l’ingaggio del nuovo tecnico, Andrea Marras, 53 anni, che rientra sulla panchina rossoblu dopo alcune stagioni (in quella appena conclusa ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo). Ora l’obiettivo è quello di costruire una squadra ambiziosa, in grado di lottare ai vertici del girone A del campionato di Promozione regionale, nel quale affronterà ben tre derby del Sulcis Iglesiente, con Carbonia, Carloforte e Villamassargia.

Nella fotografia il presidente Giorgio Ciccu e il nuovo tecnico Andrea Marras.

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Questa sera, alle 20.30, per il IV Festival Internazionale “Arpe del Mondo” ideato e diretto da Raoul Moretti ed organizzato dall’Ente Concerti Città di Iglesias, in collaborazione con il CeDAC Sardegna, al Teatro Mutua di Carloforte è in programmaLa Notte delle Arpe”, con Gabriel Abdala Perlestain Sanchez (all’arpa paraguaiana), Yessenia Perez (arpa llanera), Sonia Velasquez (cuatro) e M Jali Suso (kora africana e voce)

Domani, domenica 8 luglio, alle ore 20.oo, concerto all’Hostel Marina di Cagliari (ingresso sulla scalinata di piazza San Sepolcro): sotto i riflettori l’artista russa Vasilisa Lushchevskaya (all’arpa elettrica), il musicista messicano Gabriel Abdala Perlestain Sanchez (all’arpa paraguaiana), il duo colombiano formato da Yessenia Perez (arpa llanera) e Sonia Velasquez (cuatro) ed il cantastorie del Gambia M Jali Suso (kora africana e voce).

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«Sulla vicenda ex Alcoa devono finire i tempi delle attese.» Lo sostiene, in una nota, Fabio Enne, segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente.

«Adesso c’è un’azienda che ha rilevato formalmente gli impianti, si deve procedere quindi alla discussione di un piano industriale che preveda l’immediata assunzione delle maestranze. Se si deve considerare reale l’intrapresa industriale da parte della Sider Alloys – aggiunge Fabio Enne -, i criteri da definire sulla riassunzione delle maestranze non possono essere troppo tardivi né incerti e tantomeno dubitabili. Siamo consapevoli che per il probabile riavvio dell’impianto si dovranno attendere dai 12 ai 24 mesi di tempo, necessari  per gli interventi propedeutici alla marcia dello stesso, ciò nonostante riteniamo indispensabile l’assunzione dell’organico con la rimodulazione dello status del lavoratore da mobilità (disoccupato) a dipendente a tutti gli effetti, attivando opportunamente una cassintegrazione straordinaria per ristrutturazione/riorganizzazione.»

«Quanto appena detto prefigurerebbe un elemento di “certezza” in più sulla prospettiva dei lavoratori nel rispetto degli stessi, nel rispetto dei disoccupati, nel rispetto del territorio e sull’attendibilità del percorso industriale promosso dal Governo e dalla Sider Alloys – sottolinea ancora il segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente -. Non possono essere ammesse perdite di tempo, volontarie o involontarie, va tutelato il territorio, dando priorità alle certezze sulle attività, per non incappare in ennesime incompiute e spendite di ingenti risorse finanziarie, che se non monitorate e portate a finalità, rappresenterebbero un drammatico danno per l’intera collettività. La Cisl sarà presente a sostegno di percorsi seri, concreti e celeri – conclude Fabio Enne -, diversamente assumerà atteggiamenti conseguenti.»

 

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Martedì 10 luglio proseguono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con “Notturni di note”, la rassegna musicale che ha come filo conduttore l’ispirazione notturna.

Alle 21,30 nel cortile interno dell’istituzione musicale (Parco della musica) la serata si apre con il pianista Federico Manca che proporrà la sonata Al chiaro di luna di Ludvig Van Beethoven, seguita da 4 Ballate, op. 10 di Johannes Brahms.

A seguire musice di Wolfang Amadeus Mozart con il pianista Gabriele Carta che proporrà la Sonata in do minore KV 457. A seguire, il musicista si misurerà con la Ballata n. 4 op. 52 di Federik Chopin e, infine, col Movimento musicale op. 16 n. 4 di Sergej Rachmaninov, con cui si chiuderà il sipario su questo nuovo appuntamento.

Giunta alla sua seconda edizione, “Notturni di note”, sino al 31 luglio ogni martedì vede i migliori allievi delle classi di Pianoforte e Musica d’insieme e Corno del Conservatorio esibirsi sotto la magica atmosfera del cielo stellato.

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Protezione dei dati e della privacy: scatta l’obbligo anche per le realtà produttive di Portoscuso. Martedì 10 luglio, incontro tra esperti e imprese per conoscere contenuti e adempimenti. Iniziativa gratuita di Confartigianato Sud Sardegna.

Anche le imprese del Sulcis devono adeguarsi alle nuove normative sulla privacy e sulla protezione dei dati. Lo scorso 25 maggio, infatti, è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, il cosiddetto GDPR (General Data Protection Regulation) che stabilisce limiti precisi per il trattamento dei dati personali. Questo significa, ad esempio, che le aziende che gestiscono database o più semplicemente numeri telefonici o indirizzi riferiti a persone fisiche dovranno rispettare le nuove regole, pena pesanti sanzioni.

Confartigianato Sud Sardegna, per supportare il tessuto imprenditoriale ad affrontare queste importanti novità, martedì 10 luglio, alle ore 18.00, presso la Sala Alcoa di Portoscuso, in via Enrico Fermi (biblioteca comunale), organizza un incontro nel quale verrà illustrato il contenuto della normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese. Parteciperanno il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada, e altri esperti in protezione dei dati.

L’adesione all’incontro è gratuita ma, per ragioni organizzative, è richiesta una pre-iscrizione comunicando, all’indirizzo ppspada@confartigianato-imprese.com , i dati della impresa interessata e della persona che sarà presente all’incontro alla quale verrà consegnato un attestato di partecipazione.

Il Regolamento europeo, in vigore per le imprese già da qualche settimana, implica alcuni importanti cambiamenti. Rappresenta un cambiamento di prospettiva e si applicherà a tutte le aziende, piccole e grandi, nel pubblico e nel privato. Il Regolamento non indica ai soggetti cosa fare nel dettaglio ma prescrive misure adeguate al trattamento dei dati. L’impatto sulle aziende sarà significativo, considerati gli attuali obblighi previsti per non incorrere nelle pesanti sanzioni. Con l’applicazione della nuova legge saranno stabiliti nuovi limiti per il trattamento dei dati personali soprattutto per le imprese strutturate con dipendenti che raccolgono e profilano dati dei clienti.

L’evento, quindi, prevede l’approfondimento delle tematiche legate a Principi generali del Regolamento, ambiti di applicazione della norma, definizioni, Informativa e consenso, diritti dell’interessato, diritto all’oblio, diritto alla portabilità dei dati, privacy by design, privacy by default, obblighi e responsabilità del titolare del trattamento, responsabile del trattamento, documentazione obbligatoria (il principio dell’accountability), sicurezza dei dati e necessità di misure adeguate, data breach (violazione dei dati personali), ecc.

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