19 November, 2024
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Domenica 8 luglio, a Mandas, si conclude la XI edizione del Festival di Letteratura di Viaggio D. H. Lawrence. Laboratorio di fotografia di viaggio, musica e gran finale con Francesco Abate ed il suo “Torpedone dei trapiantati”, Premio Internazionale D. H. Lawrence 2018 insieme a Pino Argiolas, presidente dell’associazione Prometeo A.I.T.F. Onlus Associazione Italiana Trapiantati di Organi

Domenica 8 luglio giornata conclusiva della XI edizione del Festival di Letteratura di Viaggio D.H. Lawrence che quest’anno affronta insieme agli scrittori ospiti il tema delle migr/Azioni. Il programma, curato dal coordinatore artistico Giovanni Follesa ed organizzato dal comune di Mandas in collaborazione con il comune di Laconi e l’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo, prosegue nel suggestivo borgo e centro di raccordo tra Trexenta e Sarcidano, un tempo snodo centrale della ferrovia e oggi linea turistica del Trenino Verde.

La mattina alle 9.00 alla stazione si terrà il laboratorio di fotografia di viaggio, a cura di Marcello Perino, presidente di ASPAward Festival Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore. Alle 17.00 nel suggestivo sito storico del Compendio culturale di San Francesco avrà luogo il concerto della Scuola Civica di Musica “Luigi Boccherini” di Mandas. Alle 18.00 è previsto l’arrivo de “Il torpedone dei trapiantati” (Einaudi editore, 2018) di Francesco Abate. Una comitiva di sopravvissuti, a dieci anni dal suo trapianto di fegato, e uno scorrettissimo diario di bordo che racconta questa esperienza a bordo del torpedone insieme ai cento trapiantati, le rispettive famiglie, e la madre. Che cosa hanno in comune? Il fatto di essere nati due volte, che è un dono immenso, ma anche una bella responsabilità. Quella di essere felici. Con l’autore dialogherà Bruno Murgia.

Gran finale alle 19.00 come di consueto con la consegna del Premio Internazionale per la letteratura di viaggio David Herbert Lawrence, 2018. Sarà proprio all’autore e giornalista Francesco Abate che verrà consegnato quest’anno il prestigioso riconoscimento che per questa occasione si sdoppia e viene assegnato anche al presidente dell’associazione Prometeo, A.I.T.F. Onlus Associazione Italiana Trapiantati di Organi, Pino Argiolas.

«Il festival è anche un premio. Quest’anno il premio sarà consegnato l’ultima sera a Francesco Abate e al suo libro “Il torpedone dei trapiantati”. Ma vogliamo anche accendere un faro verso il mondo delle donazioni per i trapianti. Quindi ci sarà un secondo premio che andrà al presidente dell’associazione Prometeo, A.I.T.F. Onlus Associazione Italiana Trapiantati di Organi, Pino Argiolas», spiega Giovanni Follesa, coordinatore artistico del festival D.H. Lawrence e moderatore nell’incontro dedicato alla premiazione. L’incontro è aperto al pubblico.

Festival di letteratura di Viaggio D.H. Lawrence come fitto intrecciarsi di incontri, dibattiti su temi di attualità, scambi e contaminazioni tra cultura, turismo, buon cibo e una piena immersione nell’identità e nelle storie dell’isola. «Il festival di Lawrence si pone l’obiettivo di favorire la conoscenza e lo sviluppo del territorio, attraverso la letteratura di viaggio. Ma è anche un’occasione per discutere su temi molto importanti come quello delle migrazioni, che affrontiamo quest’anno – commenta il sindaco di Mandas, Marco Pisano – .Assistiamo ogni giorno a episodi drammatici che riguardano tutto il mondo, e nella nostra terra vediamo migrare i più giovani dai piccoli paesi verso le città e le grandi metropoli, fino a rendere sempre più difficile da arginare il fenomeno dello spopolamento. È importante quindi sostenere iniziative come questa, fare rete con i comuni, con le istituzioni, con le associazioni culturali, con le scuole, per creare sinergie e permettere un maggiore coinvolgimento da parte di tutti».

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La Pro Loco di Carbonia ha diffuso una nota con la quale comunica che, in seguito all’incontro con il Sindaco e con la Giunta comunale di Carbonia, nel corso del quale sono state chiarite le ragioni del ritardo nell’approvazione della delibera, dovute a problemi legati alle nuove norme di sicurezza, che nulla hanno a che vedere con i rapporti di proficua collaborazione tra Comune e Pro Loco, la manifestazione “Sciampitta in Tour, Festival Internazionale del Folklore” sarà realizzata, come da programmazione, venerdì 13 luglio nella Piazza Roma di Carbonia, con inizio alle ore 21.30.

L’avvenuto chiarimento e la conferma dello spettacolo erano stati anticipati due giorni fa dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Manolo Cossu.

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Pevero Health Trail, il percorso che unisce natura-ambiente-salute, realizzato da Smeralda Holding in collaborazione con il Consorzio Costa Smeralda e il Pevero Golf Club in una delle aree più belle e suggestive della Costa Smeralda – si presenta oggi con diverse implementazioni che ne arricchiscono caratteristiche, servizi e fruibilità diventando sempre di più una meta ideale sia per chi desidera avere una profonda esperienza a contatto con la natura della Costa Smeralda, sia per chi si dedica a un’attività sportiva altrettanto immersiva. Inaugurato nell’estate 2017, Pevero Health Trail ha attirato tantissimi visitatori durante tutto l’anno ed è una delle attrattive della Costa Smeralda, anche nei mesi di bassa stagione.

Agli oltre 13 km di sentieri esistenti del Pevero Health Trail ­­- che si sviluppa in un’area di pregio ambientale di più di 300 ettari incastonata tra le zone del Pevero e del Romazzino, dove troviamo anche alcune delle spiagge più famose degli oltre 80 chilometri di litorale della destinazione Costa Smeralda – è stato aggiunto un nuovo percorso che raggiunge la cima del Monte Zoppu sul quale è stato posizionato un “Istagram Point Costa Smeralda“. I Fitness Point, identificati con nomi di arbusti tipici della zona (Lavanda, Rosmarino, Cisto, Mirto, Lentisco, Ginestra, Corbezzolo, Ginepro, Euforbia, Caprifoglio, Tamerice), sono stati portati a 11, tutti dotati di panche e attrezzi in acciaio inox. Particolare attenzione merita la segnaletica aggiuntiva con lo stile rustico in legno grezzo, tipico del Club Alpino Italiano, lungo tutti i sentieri che si snodano alle pendici del promontorio di Monti Zoppu per offrire all’utente la possibilità di conoscere la storia del territorio e di agevolare l’escursione anche nei sentieri più interni della macchia mediterranea, raggiungendo alcuni punti di interesse storico naturalistico come la “Madonna dello Speronello”, affacciata sulla scogliera del golfo del Grande Pevero in ricordo dell’alluvione che colpì la località di Montalto di Castro,  o ­­­alcuni rari esempi di archeologia moderna come Lu Rotu, antica macina del grano, ed il celebre Lu Stazzu, dimora contadina della fine degli anni ’50. Inoltre, tutto il tracciato è suddiviso secondo l’utilizzo più adatto: percorsi mountain bike, percorsi per passeggiata, percorsi per esperti.

Per godere pienamente e in totale sicurezza la propria esperienza del Pevero Health Trail, è stato aggiunto il quinto punto di ingresso “Hotel Romazzino”, realizzata una mappa cartacea – distribuita nelle principali strutture smeraldine – con una grafica più dettagliata che facilita l’individuazione di luoghi, direzioni e diramazioni, ed è stato creato il sito dedicato (www.peverohealthtrail.com) con la mappatura di tutto il percorso: scansionando il QR Code, rilevabile su tutti i cartelli, ogni ospite potrà acquisire la propria posizione istantaneamente con il proprio smartphone e dirigersi nei punti che preferisce. Oggi, una volta di più, frequentatori e residenti possono passeggiare in famiglia, correre in mountain bike o allenarsi, in un luogo – totalmente “dog friendly” – dove scoprire e riscoprire angoli nascosti, colori e profumi di una Costa Smeralda inaspettata.

«Il territorio rappresenta una risorsa straordinaria, che da sempre vogliamo proteggere e preservare. Il percorso naturalistico che abbiamo inaugurato l’estate scorsa è un progetto che rientra nel piano strategico per allungare la stagione nel quale siamo coinvolti come Società e Consorzio con un calendario di iniziative e appuntamenti finalizzati a coinvolgere la comunità e i turisti e con un’ampia gamma di offerta di servizi e attività di eccellenza a livello mondiale – dice Mario Ferraro, amministratore delegato di Smeralda Holding e vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda -. Pevero Health Trail è un’intuizione corale che promuove ed esalta la bellezza del territorio e dei paesaggi, è un progetto che consente di avvicinare un vasto pubblico al vero valore aggiunto della Costa Smeralda. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i professionisti del Consorzio Costa Smeralda e del Pevero Golf che, con grande passione, hanno contribuito alla realizzazione del percorso.» 

Il Pevero Health Trail, che potrà essere seguito anche su Instagram all’account @peverohealthtrail, oltre a consentire il controllo e la tutela del territorio, concorre ad aumentare l’offerta turistica della Costa Smeralda nel settore wellness e sport e rappresenta la principale attrazione naturalistica per la media stagione dato che i periodi migliori per avventurarsi nella macchia mediterranea e godere appieno della sua prorompente natura sono la primavera e l’autunno.

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Due grandi nomi per due grandi serate all’insegna della letteratura e della musica. A Dolianova per il festival Street Books arrivano Stefano Benni e Mimmo Locasciulli. Appuntamento domenica 8 con lo scrittore bolognese e lunedì 9 con uno dei cantautori più originali della scena italiana, entrambi protagonisti a partire dalle 21.00, nello spazio di Villa de Villa.

Qui domenica Stefano Benni incontrerà i suoi lettori e dialogherà con Andrea Serra. Sarà dunque una chiacchierata a tutto campo con l’autore che in quasi quarant’anni di carriera ha conquistato un esercito di fan ed è tradotto in molte lingue, anche se non lo vediamo mai in televisione. Dove nascono le sue storie? Perché i nonni sono così importanti? Leggere è una passione o una malattia? È più bugiardo un pescatore di fiume o uno di mare? Queste e mille altre domande con i microfoni aperti anche per le domande dal pubblico. Con le incursioni del Biblioterapista e lo speciale momento dedicato all’Offertorio al Dio dei Libri. 

Dopo il racconto alle 22.15 di Arthur Rimbaud fatto da Dario Cosseddu, la “serata Benni” proseguirà alle 22.30 con lo spettacolo “Astaroth”, portato in scena da Nicola Michele e Raffaele Chessa. È un testo brillante e profondissimo, una breve pièce scritta nel 1999 che come spesso accade per le storie di Stefano Benni è anche profetica sui tempi che verranno. Astaroth è un diavolo-angelo chiamato a giudicare le anime che a lui si presentano; questo ruolo gli sta molto stretto, non ne comprende l’utilità e non ne condivide gli scopi. Un demone umano capace di metterci davanti ai grandi temi del nostro tempo e a farci riflettere su dove stiamo andando e su come siamo chiamati a essere consumatori di qualsiasi cosa, anche della nostra unica possibilità di vita. 

La scrittura di Stefano Benni sarà inoltre al centro anche del bibliositting curato dalle 19.00 da Eliana Aramu. “Mondo lupo!” sarà il tema dell’appuntamento, rivolto ai bambini dagli otto anni di età e ricco di giochi, letture e laboratori ispirati alla letteratura di Stefano Benni per giovani lettori: da “La compagnia dei celestini” a “Mondo Babonzo”, passando per “Stranalandia”, “La riparazione del Nonno”, “Miss Galassia” e i tanti racconti e personaggi che hanno affascinato e continuano a catturare lettori. 

L’appuntamento con il Racconto DiVino vedrà protagonista Prendas il Vermentino di Sardegna DOC delle Cantine di Dolianova.

Lunedì 9 luglio Dolianova accoglie invece Mimmo Locasciulli. Un incontro e un concerto porteranno il pubblico a scoprire uno dei cantautori più originali della scena italiana. Alle 21.00, a Villa de Villa, l’autore sarà intervistato da Gerardo Ferrara per presentare il libro “Come una macchina volante” (Castelvecchi): dall’infanzia tra i campi di grano delle sue campagne abruzzesi con l’odore del vento alle prime note del pianoforte fino all’università e la professione di medico. Poi le prime contaminazioni artistiche, la voglia di Roma e di entrare a far parte del Folkstudio.Un incontro che precederà il concerto, alle 22.30, dove Mimmo Locasciulli interpreterà al pianoforte le sue canzoni, in una atmosfera intima e romanica, cantandole semplicemente così come sono state composte.

La serata di lunedì sarà arricchita da altri appuntamenti, a partire dalle 19.00, con le letture animate “Senza di te” proposte per i più piccoli dall’associazione Ricreando di Villaspeciosa, i Racconti DiVini (protagonista il nasco Montesicci), la rubrica letteraria di Dario Cosseddu dedicata ad Alda Merini, nonché il servizio Bibliositting, l’Intervallo (con le foto edite e inedite di Dolianova), l’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e i Titoli di coda a cura di Video Vision.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216950862591729/

 La nave scuola Amerigo Vespucci della Marina Militare sosterà dal 7 al 10 luglio nel porto di Almeria (Spagna), per la prima tappa della Campagna d’Istruzione 2018.

Oggi, sabato 7 luglio, alle ore 11.00, il Comandante della nave, capitano di vascello Roberto Recchia, terrà una conferenza stampa a bordo durante la quale presenterà la nave e le attività che la vedranno protagonista durante la Campagna d’Istruzione 2018.

A bordo della “nave più bella del Mondo” i 124 allievi dell’Accademia Navale di Livorno hanno avvicendato a inizio luglio gli allievi Volontari in Ferma Prefissata Quadriennale (VFP4) della Scuola Sottufficiali di La Maddalena. Nei prossimi tre mesi  saranno gli ambasciatori dell’eccellenza italiana e del prestigio delle Forze Armate del nostro Paese per il mondo attraverso la partecipazione ad eventi culturali e promozionali, in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche nazionali dei Paesi oggetto di sosta.

La campagna d’istruzione a bordo di Nave Vespucci rappresenta un elemento cardine nella formazione del personale della Marina Militare che viene, infatti, impegnato in numerose attività didattiche ed addestrative nell’ambito delle discipline marinaresche e della formazione etico-militare, al fine di far propri i valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere e acquisire l’importanza del lavoro di squadra, che caratterizza ogni marinaio nell’assolvimento dei compiti della forza armata al servizio della collettività.

La scelta quale Unità addestrativa di Nave Vespucci, una nave a vela che oggi è equipaggiata con moderni sistemi, rappresenta il giusto connubio che lega le tradizioni della Marina Militare alla moderna tecnologia e questo consente, al personale in formazione a bordo, di imparare ad operare al contempo sia con le tecniche usate nel passato che con quelle usate oggi sulle unità della Squadra navale, dove saranno impiegati nel futuro.   

Tra l’altro, l’impiego di una unità a vela come il Vespucci nelle Campagne d’Istruzione è la testimonianza della forte attenzione e sensibilità che pone la Marina Militare sulle tematiche ambientali e sull’importanza della diffusione di un’educazione marinara volta al rispetto, alla tutela e alla valorizzazione del mare come risorsa.

Nave Vespucci ritorna nella città spagnola per la terza volta nella sua storia – dopo il 1932 e il 1989 – e la sosta di quest’anno rappresenta inoltre l’occasione per incontrare la comunità italiana, che qui risiede e lavora.

Dopo Almeria, la nave scuola della Marina Militare italiana raggiungerà Ponta Delgada, alle isole Azzorre, per poi dirigere verso Oceano Atlantico e mari del Nord Europa per rappresentare il Paese ed il “made in Italy” anche in Islanda dove farà sosta per la prima volta nei suoi 87 anni di servizio.

Media partner: Rai, RTV San Marino, RTL 102.5, Report Difesa ed Agenzia Nova.

Nel corso della sosta, Nave Amerigo Vespucci sarà ormeggiata presso la banchina Muelle de Levante e sarà aperta alle visite al pubblico nei seguenti giorni e orari:

– sabato 7 luglio dalle 16.00 alle 18.30

– domenica 8 luglio dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 21.00

– lunedì 9 luglio dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 21.00.

APPROFONDIMENTI

La nave fu progettata, al pari della “gemella” Cristoforo Colombo, da Francesco Rotundi, ingegnere e tenente colonnello del Genio Navale, nonché direttore dei cantieri navali di Castellammare di Stabia.

Il 22 febbraio 1931 (87 anni fa) a Castellammare di Stabia fu varata la nave Amerigo Vespucci, tutt’oggi in servizio per l’addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia di Livorno.

Il Vespucci ha effettuato dal 2014 al 2016 l’ammodernamento delle capacità operative di bordo e, soprattutto, l’adeguamento delle sistemazioni logistiche agli standard moderni. L’apparato propulsivo e quello di generazione dell’energia elettrica sono stati completamente sostituiti con prodotti tecnologicamente avanzati; l’Unità è stata dotata di una nuova elica e nuovi sistemi di piattaforma, più efficienti e rigorosamente orientati alla tutela dell’ambiente.

L’importante attività di “ringiovanimento” e “re-styling” del Vespucci è stata coordinata dalla Direzione Lavori e Servizi, ed in particolare della Sezione Studi dell’Arsenale M.M. di La Spezia, con un importante contributo della manodopera “in house” costituita dalle maestranze arsenalizie e dal personale di bordo.

Dalla sua entrata in servizio, la nave ha svolto ogni anno attività addestrativa (ad eccezione del 1940, a causa degli eventi bellici, e degli anni 1964, 1973 e 1997, per lavori straordinari), principalmente a favore degli allievi dell’Accademia Navale, ma anche degli allievi Volontari in Ferma prefissata e degli allievi del Collegio Navale, ora Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”.

Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’Unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

L’equipaggio è composto da circa 270 militari tra uomini e donne. Nel periodo estivo, la nave imbarca gli allievi volontari in ferma prefissata prima, e successivamente i cadetti dell’Accademia Navale per la consueta Campagna di Istruzione, aumentando l’equipaggio di altre circa 140 unità arrivando così a pieno regime ad oltre 400 persone a bordo.

La Nave scuola Amerigo Vespucci è Ambasciatrice dell’UNICEF da settembre 2007.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Progettista:

Tenente Colonnello Francesco ROTUNDI

Impostata:

12 maggio 1930

Varata:

22 febbraio 1931

Consegnata alla Marina Italiana:

26 maggio 1931

Porto di ascrizione:

La Spezia (ITALIA)

Comandante

Capitano di Vascello Roberto Recchia

MMSI

247999000

Missione:

  • FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO (a favore degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno, degli allievi volontari in ferma prefissata e degli allievi della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia, e varie Associazioni quali Lega Navale Italiana, STA-I, etc.)
  • NAVAL DIPLOMACY.
  • Impiego Complementare, in collaborazione con Agenzie e varie Associazioni non governative (e.g. UNICEF, WWF, Mare Vivo, etc.).

Dislocamento:

4.000 tonnellate

Lunghezza:

82 mt (lunghezza scafo) – 101 mt (lunghezza fuori tutto)

Larghezza:

15,5 mt

Pescaggio:

7,3 mt

Vele:

2.650 mq – 24 vele, tra cui vele quadre, vele di strallo, fiocchi e 1 randa; le vele sono fatte di tela “olona” (tessuto di canapa), realizzate mediante cucitura di più strisce (c.d. “ferzi”).

Alberatura:

Albero di Mezzana (43 mt) – Albero di Maestra (54 mt) – Albero di Trinchetto (50 mt) – Bompresso (18 mt)

Cavi, cime e bozzelli:

Lunghezza totale delle cime: circa 36 Km.

Bozzelli e Paranchi: 900 in legno e 120 in acciaio.

I ponti:

Lo scafo è del tipo a tre ponti principali, continui da prora a poppa (di coperta, di batteria e di corridoio), più vari ponti parziali (copertini); possiede due sovrastrutture principali, il Castello a prora e il Cassero a poppa, che si elevano sul ponte di Coperta e che idealmente ne sono la continuazione. Le tipiche strisce bianche che si trovano sulla parte nera dello scafo, in corrispondenza degli oblò, ricordano i portelli dei cannoni dei Vascelli del XIX secolo.

Varietà di legni

Teak: ponte principale e la plancia di poppa; mogano, teak e legnosanto: per le attrezzature marinaresche (pazienze, caviglie e bozzelli); frassino per i carabottini; rovere per gli arredi del Quadrato Ufficiali e per gli Alloggi Ufficiali; mogano e noce per la Sala Consiglio.

Imbarcazioni

11 in totale: 2 motoscafi; 2 motobarche; 2 motolance; 4 palischermi (a vela e a remi) usati per le esercitazioni dei cadetti; 1 baleniera a poppa, anch’essa a remi ed a vela riservata al Comandante.

Motori

Sistema di generazione integrato ed automatizzato di tipo Diesel-Elettrico, costituito da:

– 2 Diesel Alternatori 8 cilindri MTU 8V4000M23F da 620 KW;

– 2 Diesel Alternatori 12 cilindri MTU 12V4000M33F 1.200 KW.

Propulsione fornita da 1 Motore Elettrico Principale (MEP) NIDEC ASI (ex Ansaldo) CR1000Y8, costituito da due indotti da 750 KW ciascuno per un totale di 1500 KW di potenza continuativa.

Impianto Elettrico

Distribuzione Primaria:                 380V / 50hz

Distribuzione Secondaria:             220V / 50hz e 115V / 60 hz

Illuminazione In/Out:                    LED

Velocità

Massimo 11 nodi, con navigazione a motore;

Massimo 15 nodi, con navigazione a vela.

Equipaggio

264 membri dell’Equipaggio (15 Ufficiali, 64 Sottufficiali, 185 Marinai) + circa 80 Allievi volontari ovvero 100 allievi  dell’Accademia Navale con il relativo personale di supporto al seguito.

 

Un picchetto d’onore composto dagli allievi della prima classe dell’Accademia Navale di Livorno, schierato sul ponte della Nave Scuola Amerigo Vespucci.

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Le celebrazioni per il 70° anniversario dell’Autonomia, l’insularità, la legge sulla lingua, la formazione e le politiche sociali: sono questi i principali temi che, martedì 10 luglio, vedranno impegnata, in Corsica, la Consulta corso-sarda. L’organismo interistituzionale tra le assemblee regionali di Sardegna e Corsica si riunisce, infatti, nei locali del municipio di Bonifacio, alle 9.00, sotto la guida del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e dell’assemblea di Corsica, Jean Guy Talamoni, per esaminare documenti e  dossier sui temi e gli argomenti di comune interesse.

La Consulta, istituita nel 2016, in occasione delle celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna, è giunta alla terza sessione di lavori (in precedenza si è riunita ad Ajaccio e Santa Teresa di Gallura) ed ha in programma, oltre alla presentazione delle relazioni sulla Specialità sarda e lo stato di avanzamento della revisione costituzionale in Francia anche il raffronto tra le norme di tutela linguistica introdotte recentemente in Sardegna e la proposta di statuto di coufficialità della lingua corsa. All’ordine del giorno si aggiunge la deliberazione sul futuro della politica di coesione, con particolare riferimento alla macroregione mediterranea, e la proposta di sperimentazione del reddito di base in Corsica, sulla esperienza di quanto fatto in Sardegna con l’introduzione del Reis.

È in programma, inoltre, la sigla, da parte dei presidenti Gianfranco Ganau e Jean Guy Talamoni, della carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini mentre spetterà al capo dell’ufficio per l’ambiente della Corsica, Jean Michel Culioli, l’illustrazione della attesa relazione sulla gestione delle Bocche di Bonifacio.

«La nuova riunione della Consulta corso-sarda – dichiara il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau – non solo conferma lo stretto legame d’amicizia che cateterizza i rapporti tra il popolo corso e il popolo sardo ma testimonia le concrete forme di collaborazione istituzionale che intercorrono tra le Regioni di Corsica e Sardegna». «Il ricco ordine del giorno dei lavori a Bonifacio – conclude il presidente Gianfranco Ganau – dimostra che la Consulta si propone sempre più come occasione di confronto culturale e di scambio delle buone pratiche di governo ma, soprattutto, rilancia la sua straordinaria efficacia come insostituibile momento per una comune e profonda riflessione politica sui destini e sul futuro dei nostri popoli, dei nostri rispettivi Stati e dell’Europa.» 

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Il periodo è sempre quello, tra l’estate che finisce e l’autunno ai primi passi. Consueto anche il luogo: Villacidro, dove Giuseppe Dessì sentiva le sue radici. Qui, da lunedì 24 a domenica 30 settembre, si rinnova per la trentatreesima volta l’appuntamento con il premio letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 -977) promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del GAL Linas Campidano.

Un’intensa settimana di eventi – spettacoli, musica, incontri con gli autori, presentazioni editoriali – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, sabato 29 settembre. Vi approderanno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni letterarie, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio. Il compito di individuarli fra tutte le 402 opere iscritte quest’anno al concorso letterario – 263 per la sezione Narrativa e 139 per la sezione Poesiaè affidato a una qualificata commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori, che si aggiudicheranno i cinquemila euro in palio (agli altri finalisti andranno invece 1.5oo euro).

Insieme alle due sezioni propriamente letterarie (che nell’albo d’oro del premio annoverano tra i vincitori i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e gli scrittori Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e Carmen Pellegrino), anche quest’anno sono previsti altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, in passato è andato ad esponenti della società o della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Bray nell’ultima edizione.

 

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Marito uccide la moglie e subito dopo si allontana e si toglie la vita. E’ accaduto stamane a Senorbì, intorno alle ore 10.00, via Brigata Sassari 51, quando su segnalazione al 112 da parte di vicini di casa, i carabinieri della stazione locale hanno rinvnenuto il corpo privo di vita Paola Sechi, casalinga, 51 anni, del posto, verosimilmente strangolata dal marito, Carlo Cincidda, 52 anni, pensionato ex dipendente della locale cantina sociale, del posto, il cui corpo è stato rinvenuto alle ore 10.50, nei pressi della cantina sociale privo di vita (morte da precipitazione seguito azione suicidiaria).
Sul posto è intervenuto personale del Cp Dolianova e Nucleo Investigativo, per accertamenti e rilievi in ausilio ai carabinieri della stazione di Senorbì.
Dai primi accertamenti è emerso che l’evento possa essere maturato in un contesto di recenti e acuiti dissidi di coppia, non noti/denunciati agli organi di polizia competenti per territorio.

All’esito di accertamenti e indagini di oggi, ancora in corso e tutte da confrontare con gli esiti dell’autopsia e degli approfondimenti investigativi del caso, l’evento potrebbe essersi consumato intorno alle 9/9.30 di stamane. Il corpo della donna (vestita come dovesse uscire di casa) è stato rinvenuto privo di vita nel bagno dell’abitazione e i militari che conducono le indagini propendono più per l’ipotesi che lo strangolamento sia avvenuto a mani nude. In quei frangenti, in casa non risulta fosse presente nessun altro. Per quanto attiene ai possibili motivi del tragico epilogo, rimane l’ipotesi di non meglio conosciuti dissidi di coppia che andavano avanti da qualche mese. Le salme saranno portate presso la camera mortuaria dell’ospedale di San Gavino. Gli esami autoptici sono da programmare (possibile martedì prossimo).

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Il Tribunale di Tempio Pausania ha condannato il titolare di un ristorante di Golfo Aranci e l’idraulico ad una sanzione di quasi 20.000 euro, per aver manomesso i sigilli dell’allaccio idrico e installato un contatore falso, con un decreto penale di condanna ai sensi dell’articolo 459 del codice di procedura penale. Le pesanti multe sono state determinate come pena pecuniaria in conversione di quella detentiva.

Quando il servizio ispettivo di Abbanoa, nelle ordinarie verifiche sulla regolarità degli allacci, trovò l’allaccio manomesso, immediatamente venne presentata una denuncia. Successivamente scattarono le verifiche congiunte con i carabinieri della stazione locale che confermarono la presenza dell’allaccio abusivo e presentarono la relazione in Procura. Quella del contatore falso è un escamotage che solitamente veniva effettuato quando le letture dei consumi erano eseguite su carta e quindi non si poteva riscontrare immediatamente la manomissione dell’allaccio. Ora, invece, i tecnici di Abbanoa sono dotati di palmari elettronici con i quali possono controllare in tempo reale i dati dei contatori e le coordinate georeferenziate dell’allaccio.

«Manomettevano i sigilli dell’utenza idrica del locale, effettuando un allaccio abusivo alla rete idrica, con posizionamento di un contatore non a ruolo che permetteva la fornitura d’acqua.» Così il giudice riassume nel decreto penale di condanna i fatti avvenuti, «con l’aggravante di avere usato violenza sulle cose, consistita nella manomissione dei sigilli e posizionamento di un contatore non a ruolo e contestuale collegamento alla rete idrica».

Il reato imputato è di furto d’acqua aggravato perché si tratta di un bene pubblico come l’acqua. Per questi motivi, il Giudice ha stabilito la condotta dei due imputati «in ordine ai reati di cui all’impugnazione alla pena di € 18.850 di multa ciascuno».

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Sabato 7 luglio prosegue il viaggio tra le produzioni letterarie della Sardegna e gli scrittori che si confrontano con il tema delle migr/Azioni e l’opera di D. H. Lawrence, nella seconda giornata del Festival della Letteratura di Viaggio D. H. Lawrence. Si riparte stavolta da Mandas ed i suoi suggestivi siti culturali e storici. Alle 10.30 nel Compendio Culturale “San Francesco” si potrà visitare la mostra “Da Subiaco a Mandas, l’arte della stampa nel monastero”. Alle 12.00 nel complesso medioevale Sant’Antonio si parlerà, durante l’aperitivo con gli autori, di temi della cronaca legati alle migrazioni con Francesco Bachis, autore del libro “Sull’orlo del pregiudizio. Razzismo e Islamofobia in una prospettiva antropologica” (Edizioni Aipsa) e Patrizia Manduchi, autrice insieme ad Alessandra Marchi e Giuseppe Vacca del volume “Studi gramsciani nel mondo” (Il Mulino). Alle 18.00 la scrittrice Maria Tiziana Putzolu Mura presenterà nell’incontro con il giornalista Fabio Marcello il suo libro “Eva canta” (Aipsa edizioni), e il racconto dell’approdo a Tripoli di una donna della Sardegna meridionale all’inizio del periodo coloniale, durante il fascismo. Alle 19.00 la giornalista e scrittrice Violetta Bellocchio ed il libro “La festa nera” (Chiarelettere): un racconto tragicomico che mostra l’ultimo stadio di un’umanità che ha scelto il tracollo come aspirazione esistenziale. Alle 20.00 il giornalista e scrittore Bruno Arpaia ed il suo racconto on the road “Qualcosa là fuori” (Guanda edizioni): un viaggio avventuroso con gli scafisti del 2080  nel futuro di un pianeta ormai moribondo.

Alle 22.00 Teatro di parole e musica nel reading-concerto che vede protagonista il racconto di David Herbert Lawrence “Sea and Sardinia” dell’itinerario straordinario che fece insieme alla moglie Frieda in Sardegna nel 1921 tra Cagliari, Terranova (Olbia), Mandas, Sorgono e Nuoro, ripercorso cento anni dopo da nove autori sardi ed annotato nel libro-taccuino “Back to Sardinia” (Edizioni Condaghes), curato da Rossana Copez e Giovanni Follesa. Letture di Eleonora Giua e Daniel Dwerryhouse e DJ set di Arrogalla.